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Il messaggio trionfante del “Regno”La Torre di Guardia 1956 | 1° aprile
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oggi durante la presenza stessa del regno stabilito. Egli era andato a Troas nell’Asia Minore per dichiarare la buona notizia intorno a Cristo, e qui gli fu aperta una porta di opportunità di predicare. Tuttavia egli se ne andò e giunse in Macedonia attraversando il Mare Egeo per incontrarsi con Tito più presto. Anche qui ricevette aiuto per divulgare la conoscenza di Geova Dio. Quindi pieno di gratitudine egli esclamò:
34 “Grazie siano rese a Dio che sempre ci conduce in trionfale processione in compagnia col Cristo e che fa percepire in ogni luogo il profumo della sua conoscenza! Poiché a Dio noi siamo un dolce odore di Cristo fra quelli che vengono salvati e fra quelli che periscono; a questi ultimi un odore che emana da morte a morte, ai primi un odore che emana da vita a vita. E chi è capace abbastanza per queste cose? Noi lo siamo; poiché non siamo venditori ambulanti della parola di Dio come lo sono molti, ma parliamo mossi da sincerità, sì, come mandati da Dio, sotto la vista di Dio, in compagnia di Cristo”. — 2 Cor. 2:14-17, NM; 2 Cor. 7:5-7.
35. Dal 1919 al presente, perché, parlando figurativamente, la trionfale processione di Geova ha compreso gli esultanti predicatori di “questa buona notizia del regno”?
35 Quale pensiero sollevante! Se ci dedichiamo a Geova Dio per mezzo di Cristo e c’impegnamo poi come testimoni di Geova nella predicazione della buona notizia del suo regno stabilito, egli ci conduce nella sua processione trionfale insieme a Cristo, il Re ora regnante. Egli ci conduce, ma non come prigionieri alla nostra vergogna e pubblica umiliazione. Paolo non dice qui, come per i governi e le autorità nemiche in Colossesi 2:15, che il trionfante Geova ci spoglia rendendoci nudi e ci esibisce apertamente in pubblico come conquistati. No, ma Geova ci conduce come un vittorioso generale conduce il suo esercito in una processione trionfale lungo una via profumata in mezzo alla capitale festeggiante. Egli ci conduce come partecipi della Sua vittoria per mezzo di Cristo. Sì, ci conduce come coloro mediante i quali egli ottiene altre vittorie rendendo percepibile per nostro mezzo la conoscenza di lui, mediante la nostra diffusione della Bibbia e del suo messaggio dell’ora. Dal 1919 Geova ci ha dato questo messaggio del Regno e ovunque lo predichiamo esso trionfa. Ottiene vittorie, trasformando molti che erano una volta nemici di Dio a causa delle opere malvage in testimoni di Geova e predicatori della buona notizia del suo regno teocratico.
36-38. (a) A quali persone e perché gli araldi del regno di Geova sono inaccetti come un fetore ripugnante? (b) Che cosa vuol dire il fatto che tali araldi del Regno sono ad altri “un dolce odore cristiano”?
36 Non solo la conoscenza di Dio diffusa o proclamata è un odore in mezzo al quale marciamo trionfalmente dietro a Geova Dio e in compagnia di Cristo il Re mentre rendiamo questa divina conoscenza percepibile ad altri, ma anche noi stessi siamo un odore. Rispetto a noi, però, in questo mondo i nasi sono diversi. Non perché noi di propria volontà vogliamo essere offensivi per chiunque sulla terra, anzi noi cerchiamo di essere soccorrevoli e utili a tutti; ma questo intero mondo è il nemico di Geova. Quindi se ci dedichiamo a Geova Dio per mezzo di Cristo ed Egli ci adopera nel suo servizio come portatori del suo messaggio del regno, non possiamo evitarlo, sì, dobbiamo aspettarci di essere offensivi per molti, quei molti che sono nemici di Geova e del suo governo teocratico mediante Cristo. Paolo, che cercò di piacere a tutti gli uomini in tutto per il loro profitto onde fossero salvati, ebbe questa stessa esperienza. Anche noi non possiamo scansarla, specialmente ora che l’istituzione del Regno ha reso la contesa della sovranità universale questione scottante dinanzi a tutti gli uomini. In questa contesa noi non possiamo essere amici di questo mondo.
37 Come Cristiani noi testimoni di Geova imitiamo Gesù Cristo, seguiamo le sue orme portando il suo vituperio, lo proclamiamo come Re ora regnante, e quindi, come per dire, noi emaniamo o diffondiamo l’odore di Cristo. A questo riguardo vorremmo essere un odore profumato a tutti, ma lo siamo soltanto ad una minoranza di persone, a quelli che si salvano. A questi noi siamo come un dolce odore cristiano. A questi siamo come un odore emanante da una fonte di vita e quindi conducente alla vita nel nuovo mondo di Dio. Perché siamo un odore dolce e pieno di vita per questi? Perché è chiaro a queste poche persone che Geova Dio, la Fonte della vita, ci manda e quindi noi ci rivolgiamo a loro, non per motivi mortiferi, ma altruisticamente per motivi vitali. Queste persone sono nauseate di questo mondo putrido con le sue promesse delusorie ed i suoi disperati ed egoistici sforzi di tenersi in funzione e di tener al largo il giusto mondo di Dio. Il messaggio che predichiamo del presente regno di Dio è veramente una “buona notizia” per loro. È per loro un profumo di vita, e addita loro la via alla vita felice nel mondo di nuovi cieli e di una nuova terra di Dio, con l’opportunità ora di sopravvivere anche alla battaglia di Armaghedon.
38 Come se respirassero un odore gradevole, questi uomini si rivolgono a noi e ci accolgono come Cristiani mandati da Dio. Ascoltano il nostro messaggio e accettano le nostre pubblicazioni bibliche e la nostra offerta di studiarle con loro. Rispondono al nostro invito ad assistere alle nostre adunanze negli studi di zona e nelle Sale del Regno, diventano parte della società del nuovo mondo dedicandosi a Dio mediante Cristo e quindi si uniscono a noi per emanare ad altri questo gradevole odore vitale onde anch’essi siano guidati alla vita eterna. Geova, rappresentato dal suo dominante Re Gesù Cristo, non è per loro una “pietra d’intoppo” o un “sasso d’inciampo”. Essi accettano Geova come Sovrano Universale, la grande Roccia dell’universo, la cui attività è perfetta. (Deut. 32:3, 4; Isa. 8:13, 14) Il trionfo del messaggio del regno di Geova su queste persone di naso buono dà loro la vita.
39. In modo figurativo, verso quali cose gli amanti di “questo mondo’ rivolgono il naso, e perché?
39 D’altra parte, la profezia predisse che altri, perfino la stessa Cristianità, sarebbero inciampati su questo grande Sasso e si sarebbero offesi per questa grande Roccia e quindi sarebbero caduti, infranti, rimasti nel laccio e presi nella morte. (Isa. 8:15) Per questi i predicatori testimoni di Geova sono un cattivo odore, “un odore che emana da morte a morte”. Il nostro messaggio del Regno non prevede per loro niente di buono. È come un cattivo odore emanante da una cosa morta, contaminante e mortale a respirare. Esala da una fonte mortifera e significa per loro la morte. Perché? Perché essi fanno parte di questo mondo e l’amano e non vogliono staccarsi da esso. Non vogliono convertirsi e divenire riconciliati con Dio mediante Cristo. Preferiscono la compagnia dei suoi nemici, compresa la Cristianità con le sue tradizioni ortodosse ed umane, che solleticano sia i loro nasi che i loro orecchi. Ma noi predichiamo il “giorno di vendetta del nostro Dio”, e quindi l’imminente distruzione di questo mondo e di tutti quelli che continuano a far parte di questo mondo. Pertanto per questi amanti del mondo noi puzziamo. Per loro noi siamo pestilenziali, mortiferi, dovremmo essere seppelliti per non essere visti, né odorati, né uditi. Questo messaggio della sovranità universale di Geova e del suo nuovo mondo e della distruzione di questo vecchio mondo li offende e ci rende un cattivo odore per loro. Da noi essi non ricevono nessuna promessa di vita nel futuro eterno.
40, 41. Come si comportano quelli offesi, e con quali risultati?
40 Geova, che ha conferito a Cristo il potere del Regno, è divenuto per essi una grande Pietra d’intoppo ed una Roccia offensiva. Cercano di rimuovere la pietra d’intoppo e rovesciare la roccia offensiva mediante i loro progetti mondani di cospirazione contro Geova Dio e il suo regnante Cristo. In armonia con questo essi cercano di ridurre al silenzio il messaggio del Regno proclamato dai testimoni di Geova, per loro di odore così cattivo. Possono anche rimuovere il nome di Geova dalle traduzioni delle Scritture Ebraiche della Bibbia, ma non possono rimuovere Geova la Roccia dalla sua posizione di Sovrano Universale. Quindi essi saranno schiacciati come una focaccia da quella grande Pietra ad Armaghedon.
41 Proprio come non potranno mai rimuovere la grande Roccia dalla sua sovranità reale su questa terra, così non hanno potuto e non potranno mai ridurre al silenzio il messaggio del Regno né distruggere i suoi proclamatori. Finora hanno dovuto odorare i testimoni di Geova, e saranno costretti a continuare ad odorarci, finché i loro nasi saranno schiacciati nel futuro giorno della ‘guerra di Dio l’Onnipotente’ ad Armaghedon. (Apoc. 16:14-16; Matt. 21:42-44) È Geova, l’onnipotente Invincibile, che ci conduce, ed è nella sua processione trionfale ch’egli ci conduce in compagnia del suo Re dei re e Signore dei signori, il vittorioso Re e vittorioso Signore. Il messaggio del regno di Geova mediante Cristo ha già ottenuto grandiosi trionfi in tutta la terra perché Egli sostiene e benedice la predicazione di questa “buona notizia” da parte dei suoi testimoni in tutta la terra abitata. Continuerà a trionfare sotto la sua protezione e guida per noi fino ad Armaghedon, quando il suo trionfante atto di rivendicazione farà permeare tutta l’atmosfera della terra del dolce e vitale odore della conoscenza di Dio per ogni lodatore di Geova che allora respiri. — Hab. 2:14.
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Un’espressione del suo trionfoLa Torre di Guardia 1956 | 1° aprile
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Un’espressione del suo trionfo
1, 2. In che modo quelli che predicano “questa buona notizia del regno” sono diversi dai venditori ambulanti della Parola di Dio?
CHIEDE forse qualcuno con le parole di Paolo: “Chi è capace abbastanza per queste cose?” A ciò possiamo rispondere: “Noi lo siamo!” non con vanteria, ma con una riconoscente comprensione del favore di Geova su noi. Non possiamo negare ciò che proviamo quando riceviamo da Geova un incarico nel suo servizio e addestramento mediante la sua organizzazione teocratica sotto Cristo. È vero che offriamo al popolo letteratura, la Bibbia stessa, libri, opuscoli, riviste e trattati che spiegano la Bibbia con l’illuminazione e la guida dello spirito di Geova; e anche accettiamo contribuzioni da donatori volontari per sostenere l’opera di educazione biblica. Ma ciò non ci rende venditori ambulanti della Parola di Dio. Molti uomini religiosi e commerciali sono venditori ambulanti della sua Parola, ma essi non fanno parte della società del nuovo mondo, poiché cercano di trarre egoisticamente guadagno dalla Parola di Dio. Quando un uomo presenta la Parola di Dio con questo scopo non è sincero nella sua diffusione di questa sacra Parola. Ma non avendo in
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