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State ottenendo ciò che volete dalla vita?Svegliatevi! 1971 | 8 aprile
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deperimento e della morte dell’uomo sarà eliminata?
Infatti, se poteste vivere in buona salute, in ambienti pacifici e piacevoli, avendo lavoro soddisfacente e interessante da fare, opportunità di allargare e approfondire la vostra conoscenza, e vivere fra persone altruistiche e illuminate, vorreste mai che la vostra vita giungesse alla fine?
Come sarà mostrato, c’è ragione per credere che gli uomini e le donne oggi viventi possano sperar di vedere queste cose, possono sperar di vivere non solo alcuni anni in più, ma molto più a lungo dell’attuale durata della vita del genere umano. Come potrà avvenire ciò? È tale speranza ragionevole, in armonia con gli stabiliti fatti scientifici conosciuti?
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Che cosa sappiamo della durata della vita umana?Svegliatevi! 1971 | 8 aprile
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Che cosa sappiamo della durata della vita umana?
PER la maggioranza delle persone l’attuale durata vita umana è semplicemente un fatto conosciuto. Ritengono che non debba considerarsi né strano né soggetto a cambiamento. “È sempre stato così e sempre lo sarà”, dicono. Non pretendono di conoscere la causa dell’invecchiamento e della debolezza e della morte che l’accompagnano. Ma sono sicure che non si possa far niente in proposito.
Che ne pensate voi? Avete investigato il soggetto in qualche modo? E stata la durata della vita dell’uomo sempre così breve? È realmente immutabile, ed è “antiscientifico” pensare altrimenti?
Sapete, per esempio, che gli scienziati di medicina sono ancora molto incerti in quanto esattamente a perché gli uomini invecchiano e muoiono? Il libro Science Year del 1967 dichiarava che, in un convegno di quattro giorni di gerontologi (specialisti nello studio dell’invecchiamento), si acconsentì che “il processo dell’invecchiamento è ancora in gran parte un mistero. ‘Non abbiamo la più pallida idea di ciò che causa l’invecchiamento’, disse il dott. Nathan W. Shock dell’Ospedale Civico di Baltimora, Baltimora, Maryland”.
Non che non ci siano teorie sull’invecchiamento. Ce ne sono molte. La maggioranza d’esse implicano la morte delle cellule. Secondo le teorie correnti più numerose, durante gli anni della crescita il corpo produce più cellule di quante ne muoiano. Nella persona adulta si calcola che ogni minuto muoiono circa tremila milioni di cellule e che, nello stesso tempo, esse siano quasi sostituite. L’evidenza mostra che fra la morte delle cellule vecchie e la formazione di quelle nuove si crea uno squilibrio. Si crede che il declino della produzione cellulare causi il deterioramento del corpo — perdita di tono muscolare, rallentamento delle reazioni, affievolirsi dei sensi, fragilità delle ossa, rughe e, il più grave di tutti, lo squilibrio delle funzioni organiche — che conosciamo come invecchiamento.
Così, un articolo di Scienze Digest del febbraio 1969 riferisce: “Le collettive debolezze delle cellule appaiono come i sintomi delle malattie degenerative e il danno causato dall’età, secondo il dott. Howard J. Curtis del laboratorio Nazionale di Brookhaven in Upton, Long Island”.
Quando comincia l’invecchiamento? Il dott. Shock, dopo dieci anni di ricerca, si cita nello stesso articolo che creda “l’invecchiamento cominci quando cessa la crescita”, cioè verso i diciotto o vent’anni. E poi? L’articolo continua: “Quasi tutte le funzioni cominciano allora a declinare lentamente. A 30 anni, cominciano a deteriorarsi più in fretta ma ancora a ritmo moderato che rimane costante fino alla morte. Con linguaggio chiaro, raggiungiamo il culmine a 20 anni, e la discesa diviene più ripida dopo i 30”. In base ai suoi studi, il dott. Shock similmente crede che la causa sia la morte delle cellule.
Il problema è che gli scienziati non sanno ancora esattamente perché le cellule umane, dopo un periodo di anni, non riescono a riprodurre la loro specie e così a mantenere la necessaria provvista del corpo.
Per quanto tempo possono vivere gli uomini?
Alcune persone, come sappiamo, vivono oggi fino a cent’anni o più. Nei tempi moderni, la più vetusta età alla morte generalmente accettata come autentica, secondo l’Encyclopædia Britannica (edizione del 1968, articolo sulla durata della vita umana), è quella di Pierre Joubert, che nacque il 15 luglio 1701 e morì il 16 novembre 1814 all’età di 113 anni e 124 giorni.
Credete che questa sia la massima età che uno abbia potuto raggiungere? La Bibbia, per esempio, afferma che “Mosè aveva alla sua morte centovent’anni. Il suo occhio non si era indebolito, e la sua forza vitale non l’aveva abbandonato”. (Deut. 34:7) Forse accetterete questo come anche possibile, giacché la differenza è solo di sei anni e due terzi circa.
Che dire, quindi, di Abraamo antenato di Mosè che secondo il racconto della Scrittura visse “centosettantacinque anni” prima di morire? (Gen. 25:7, 8) E che dire di Sem antenato di Abraamo che in Genesi 11:10, 11 si riferisce visse seicento anni, o di Metusela suo bisnonno i cui giorni prima del diluvio universale “ammontarono . . . a novecentosessantanove anni e morì”? (Gen. 5:25-27) Mettereste il limite in qualche luogo fra questi uomini e considerereste le altre età come “antiscientifiche” o “irragionevoli”?
Prima di rispondere, considerate quanto segue:
Nell’articolo menzionato in precedenza, L’Encyclopædia Britannica del 1968 mostra che gli anni che gli uomini ora in media vivono e gli anni che un uomo potrebbe vivere sono due cose diverse. Quanto tempo potrebbe vivere un uomo? L’Encyclopædia dice che la durata della vita possibile per gli uomini è “un numero teoretico il cui esatto valore non può essere determinato dalla conoscenza esistente. Presumibilmente c’è per la razza umana una durata massima della vita, ma finché non si scopra qualche proprietà del protoplasma che definitamente limita la possibile durata della vita umana, l’esatta durata della vita dell’uomo rimarrà sconosciuta”.
Lo trovate sorprendente? Continuando, l’articolo dice: “Al primo pensiero questa dichiarazione sembra irrazionale. Di sicuro nessun essere umano può vivere 1.000 anni. Sebbene tutti acconsentano che la probabilità che un individuo viva 1.000 anni sia infinitesimale, non c’è nessuna prova scientifica che questa dichiarazione sia, o non sia, vera”.
Le persone possono quindi rifiutare la possibilità dell’età di Metusela, perfino scherzarci. Ma non possono far questo su
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