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Quando finirà l’oppressione?La Torre di Guardia 1960 | 1° ottobre
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americane. I grandi latifondisti han fatto di tutto per eliminare il piccolo coltivatore. I suoi pochi quintali di grano non possono competere coi milioni dei ricchi. Perciò egli è spesso costretto a venderlo per meno di quanto spenda per produrlo, il che conduce al fallimento, all’oppressione.
I prezzi sono per lo più stabiliti da grandi società che ora gestiscono catene di negozi. Spesso le grandi società vendono a prezzi inferiori a quelli dei piccoli rivenditori finché questi non sono eliminati dal commercio e non fanno fallimento. I prezzi sono poi aumentati. L’uomo che mangia e quello che produce devono soffrire; l’uno perché deve pagare prezzi alti, l’altro perché deve vendere con una perdita, e quelli che controllano il mercato fanno profitti. Risultato? Il piccolo rivenditore scompare dall’esistenza e il popolo soffre.
Recenti indagini compiute negli Stati Uniti d’America sulla pratica di stabilire i prezzi nell’industria dei medicinali hanno scoperto un’altra specie d’oppressione. Alcune medicine venivano vendute ad un prezzo dal 7.000 al 10.000 per cento in più rispetto al costo del materiale! Un articolo che per farlo costava L. 86 era venduto a L. 9.300. Fu riferito al sottocomitato che grandi società “facevano pagare in più al pubblico $ 750.000.000 (L. 465.000.000.000) all’anno per le medicine” soltanto. I prezzi dei medicinali potrebbero essere così alti da impedire al popolo di ricevere il dovuto trattamento medico o da renderli esitanti nel seguire le prescrizioni quando sarebbe necessario. Gli oppressori si preoccupano poco della salute del pubblico finché essi possono far profitto.
La delittuosa abitudine di rapire i bambini negri e di venderli perché facciano i servi fu resa nota dal Life dell’11 gennaio 1960 come un lucrativo commercio della Nigeria. L’articolo affermava: “A volte il bambino . . . è venduto ad un locale adoratore di feticci che pensa che se sacrifica un essere umano al dio diverrà ricco o che mangiando alcune parti del corpo ucciso possa egli stesso ringiovanire e prolungare la propria vita. Il prezzo corrente è di £ 300 (L. 524.520) per bambino”.
Le tasse onerose sono un’altra forma d’oppressione. Nel passato decennio il contribuente americano ha pagato una cifra pari a L. 226.300.000.000.000 per la difesa ma si sente più malsicuro oggi che nel passato. Questo vuol dire più di 3.700.000 lire per lavoratore americano, il che costituisce un onere oppressivo.
Quando finirà l’oppressione? Nessuna potenza può abolire l’oppressione finché la causa che la rende inevitabile continua a sussistere. Abolire l’oppressione significa venire alla radice del male, cioè colpire il dio di questo sistema, Satana il Diavolo. (2 Cor. 4:4) Per togliere l’oppressione dalla terra bisogna eliminare Satana e quelli che mostrano il suo spirito egoistico. Ecco perché le nazioni hanno fallito, perché soltanto Dio può distruggere Satana e spazzare via la cupidigia. Geova ha promesso di far questo. “L’Iddio che dà pace schiaccerà fra breve Satana sotto i vostri piedi”, scrisse l’apostolo Paolo. (Rom. 16:20) Questo avverrà ad Armaghedon, alla guerra che Dio combatterà contro gli empi. Dopo Armaghedon vi sarà un nuovo mondo che sarà stabilito da Dio, completamente libero dall’oppressione. Il governante del nuovo mondo è Gesù Cristo, il Principe della pace, che quando fu sulla terra percorse “il paese facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano oppressi dal Diavolo”. (Atti 10:38) Ora dal suo celeste trono, quale Re del nuovo mondo, egli porrà completamente fine a ogni oppressore e oppressione. Scompariranno tutti gli oppressivi comuni, gli avidi giganti industriali e i commercialisti, gli oppressori religiosi e militari. La promessa ispirata dice: “Egli libererà il bisognoso che grida, e il misero che non ha chi l’aiuti. Egli redimerà l’anima loro dall’oppressione e dalla violenza, e il loro sangue sarà prezioso agli occhi suoi”. “Poiché i malvagi saranno sterminati; ma quelli che sperano nell’Eterno possederanno la terra”. — Sal. 72:12, 14; 37:9, VR.
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La maniera d’insegnare del SignoreLa Torre di Guardia 1960 | 1° ottobre
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La maniera d’insegnare del Signore
“Nessun altro uomo ha mai parlato come questo”. — Giov. 7:46.
1. Chi è il più grande maestro che sia mai vissuto sulla terra? Quali cose dovremmo imparare da lui, e con quale risultato?
QUANDO fu sulla terra millenovecento anni fa lo chiamarono Signore, Maestro e Insegnante. (Matt. 8:19, 21, nota in calce; Luca 5:5; 8:24, 45) Egli fu Gesù, la cui nascita in Betlemme fu annunciata dagli angeli del cielo e che il suo celeste Padre, Dio, inviò e unse col suo spirito perché predicasse e insegnasse agli uomini. (Luca 2:4-14; 3:21-23; 4:16-22) Non vi è mai stato un maestro più grande di Gesù sulla terra! Nessun uomo imperfetto può superare la sua efficacia nel ministero. Come Gesù stesso disse: “Il discepolo non è superiore al suo insegnante, ma”, egli aggiunse, “chiunque è perfettamente istruito sarà come il suo insegnante”. Gesù, quale Maestro e Insegnante, ordinò ai suoi discepoli di predicare come egli predicava e comandò loro d’insegnare come egli insegnava. Se imitiamo Gesù pronunciando la parola di Dio e non le idee di nostra invenzione mostriamo di seguirlo. Se osserviamo gli stessi metodi d’insegnamento che Gesù osservò, diveniamo ‘come il nostro insegnante’. Si riconoscerà quindi, come avvenne degli apostoli, che abbiamo imparato da Gesù. — Luca 6:40; Atti 4:13.
2. (a) Quale messaggio annunciò Gesù, e perché fece questo appropriatamente? (b) Quale buona notizia bisogna predicare nei nostri giorni, e come?
2 Gesù annunciò il messaggio: “Pentitevi, perché il regno dei cieli si è avvicinato”. Quando inviò i suoi dodici discepoli disse loro: “Mentre andate, predicate, dicendo: ‘Il regno dei cieli si è avvicinato’”. Sì, il regno s’era avvicinato nella persona dello stesso unto Re. Circa il tempo della fine in cui ora ci troviamo, egli disse: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza”. Di nuovo i seguaci di Gesù devono predicare il messaggio del Regno, ma questa volta è la buona notizia che il celeste regno di Dio è stabilito, che “ora è venuta la salvezza e la
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