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  • Qualificati per essere ministri
    La Torre di Guardia 1956 | 15 giugno
    • di Geova. Con questo in mente, ai suoi conservi ministri Paolo disse: “Io vi esorto dunque: Siate miei imitatori”. (1 Cor. 4:16) Imitando Paolo tutti i ministri del nuovo patto devono essere testimoni di Colui che essi conoscono come il Dio di quel patto, Geova, il Perdonatore dei loro peccati. Come Dio stesso disse al suo popolo tipico nel patto della legge: “I miei testimoni siete voi, dice Geova, voi, e il mio servo ch’io ho scelto, affinché voi lo sappiate, mi crediate, e riconosciate che son IO”. Queste parole di ordinazione per essere testimoni si applicano ora con più forza alla classe dei servitori di Dio nel nuovo patto e di cui egli disse profeticamente: “Il popolo che mi sono formato pubblicherà le mie lodi”. (Isa. 43:10, 21, VR e SA) Avendo ricevuta la gloriosa luce di Geova riflessa dal volto di Gesù Cristo che è apparso al genere umano, oggi i ministri del nuovo patto devono, come specchi, riflettere questa luce della conoscenza della gloria di Dio ad altri affinché egli sia lodato ed essi siano illuminati. In questo tempo di oscurità ce n’è molto bisogno.

  • Ordinazione dei ministri qualificati
    La Torre di Guardia 1956 | 15 giugno
    • Ordinazione dei ministri qualificati

      1. Come fu prefigurata l’ordinazione dei qualificati ministri di Geova nel caso di Geremia?

      PAOLO disse: “La nostra bastante capacità viene da Dio, che ci ha resi adeguatamente qualificati per essere ministri di un nuovo patto”. (2 Cor. 3:5, 6, NM) Questo vuol dire che dev’essere Dio a ordinare o nominare una persona perché sia un suo ministro. Ciò fu simbolizzato dal caso di Geremia, un ministro del vecchio patto della legge d’Israele. Appartenendo alla famiglia sacerdotale di Aaronne, Geremia aveva automaticamente la prospettiva di essere sacerdote al tempio di Gerusalemme. Ma per essere più che un sacerdote, cioè, un profeta che avrebbe dovuto profetizzare rispetto a tutte le nazioni della terra, non bastava che Geremia fosse figlio del sacerdote Hilkia. Nessun uomo avrebbe potuto renderlo un tal profeta. Dio, che ispira le profezie, fu perciò l’Unico a ordinarlo o nominarlo come profeta, qualificandolo adeguatamente. Geremia indica la propria ordinazione o nomina da Dio, allorché dice: “La parola di Geova mi fu rivolta, dicendo: ‘Prima ch’io ti avessi formato nel seno di tua madre, io t’ho conosciuto; e prima che tu uscissi dal suo seno, io t’ho consacrato e t’ho costituito [ordinato] profeta delle nazioni. . . . tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò, e dirai tutto quello che io ti comanderò’. . . . Poi Geova stese la mano e mi toccò la bocca; e Geova disse: ‘Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca. Vedi, io ti costituisco oggi sulle nazioni’”. — Ger. 1:4-10, VR e SA.

      2. Perché anche Gesù aveva bisogno della stessa specie di ordinazione?

      2 Perfino Gesù, il falegname di Nazaret, dovette avere questa ordinazione da Geova Dio. Come uomo Gesù non apparteneva ad una famiglia sacerdotale d’Israele. Come membro della tribù reale di Giuda egli era un erede al trono terrestre di Davide ma non al trono celeste e reale. Per essere un sommo sacerdote simile al real sacerdote re Melchisedec, Gesù doveva essere ordinato da Geova, e Geova aveva giurato profeticamente che Gesù sarebbe stato tale real sacerdote. Per essere un re celeste assiso alla destra del trono di Geova, Gesù doveva essere unto con qualche cosa di più che l’olio di unzione per mezzo di un profeta o sacerdote. Egli dovette essere unto e quindi ordinato o nominato per mezzo dello spirito santo di Geova Dio. Paolo dice: “Il Cristo non glorificò se stesso divenendo sommo sacerdote, ma fu glorificato da colui che disse riguardo a lui: ‘Tu sei mio Figlio; oggi io son divenuto tuo Padre.’ Come dice anche in un altro luogo: ‘Tu sei sacerdote per sempre a somiglianza di Melchisedec’”. — Ebr. 5:5, 6, NM.

      3. Come dimostrò Gesù che la sua ordinazione veniva da Geova e non da Giovanni Battista?

      3 Gesù ricevette da Dio la necessaria ordinazione. Quando Giovanni, figlio del sacerdote Zaccaria, battezzò Gesù nel fiume Giordano, non ordinò Gesù perché fosse sacerdote né re; egli non avrebbe potuto farlo. Giovanni non sapeva perché battezzava Gesù. Egli non capiva allora che battezzava Gesù semplicemente per simbolizzare che Gesù si era dedicato a fare la volontà di Dio per cui era venuto nel mondo. Il battesimo in acqua simbolizzava la dedicazione di Gesù, per un mutamento di condotta nella vita. Fu dopo che Gesù era stato battezzato ed era uscito fuori dall’acqua che il suo celeste Padre, Geova Dio, per la prima volta lo ordinò o nominò, riconoscendo chiaramente il dedicato Gesù come suo Figlio spirituale e ungendolo col suo santo spirito. (Matt. 3:13-17) Poco dopo, per dimostrare che lo aveva ordinato Geova e non il sacerdote Giovanni Battista, Gesù andò alla sinagoga di Nazaret e lesse alla gente la profezia d’Isaia: “Lo spirito di Geova è sopra me, perché egli mi ha unto per dichiarare la buona notizia ai poveri, mi ha mandato a predicare”. Poi Gesù disse alla congregazione: “Oggi questa scrittura che avete appena udita è adempiuta”. — Luca 4:16-21, NM; Luca 3:21-23.

      4. Quali scritture dimostrano che Paolo fu ordinato da Geova?

      4 Aveva anche Paolo ricevuta questa ordinazione o nomina da Dio? Egli disse: “A causa di questa testimonianza io fui costituito [ordinato] predicatore e apostolo . . . maestro delle nazioni in quanto alla fede e alla verità”. (1 Tim. 2:7, NM) “Costituito” o “ordinato” da chi? Ai Galati Paolo risponde con queste parole: “Paolo, apostolo (non dagli uomini né per mezzo d’alcun uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre), . . . quando Iddio, che m’aveva appartato fin dal seno di mia madre e m’ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il suo Figliuolo perch’io lo annunziassi fra i Gentili, io non mi consigliai con carne e sangue, e non salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me”. (Gal. 1:1, 15-17) Paolo fu probabilmente battezzato da Anania che gli disse di battezzarsi. In seguito Paolo ‘fu ripieno di spirito santo’ come prova che era stato ordinato o nominato da Geova mediante Cristo, che lo aveva scelto come strumento per portare il suo nome. — Atti 9:15-18.

      5, 6. Quale parte, se mai, adempì Pietro ordinando Cornelio, i suoi familiari e i suoi intimi amici?

      5 Anche i primi proseliti Gentili incirconcisi ebbero questa ordinazione o nomina da Dio per essere ministri del suo nuovo patto. Se la loro ordinazione non fosse stata da Dio, i Cristiani giudaici sarebbero stati impreparati e quindi avversi a riconoscerli allora come ordinati ministri cristiani. Prima che l’apostolo Pietro finisse di predicare all’italiano Cornelio e a molti suoi parenti e intimi amici, questi incirconcisi non Giudei credettero e accettarono la misericordia di Geova mediante Cristo e Dio li ordinò o nominò come suoi testimoni del ministero. La storia biblica dice: “Mentre Pietro parlava così, lo spirito santo cadde su tutti coloro che udivano la Parola. E tutti i credenti circoncisi che erano venuti con Pietro, rimasero

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