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Se Dio ha un’organizzazione, in che consiste?La Torre di Guardia 1981 | 15 settembre
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LA “DONNA” IN CIELO
13. (a) Che effetto ebbe il peccato di Adamo ed Eva sull’organizzazione di Dio? (b) Cosa disse allora Dio rivolgendosi apparentemente a un serpente non in grado di capire?
13 Quando Adamo ed Eva peccarono, ciò influì sull’organizzazione universale di Dio, della quale essi costituivano la parte visibile, terrestre. Smisero di appartenere alla famiglia che ha come Padre celeste il Creatore. Passarono dalla parte dell’invisibile creatura spirituale che si era servita del menzognero serpente. Certo il serpente letterale non poté comprendere le parole che apparentemente Dio aveva rivolto a lui: “Perché hai fatto questo, sei il maledetto fra tutti gli animali domestici e fra tutte le bestie selvagge del campo. Striscerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti ferirà la testa e tu gli ferirai il calcagno”. — Gen. 3:14, 15.
14. Perché si deve escludere un’applicazione letterale delle parole che Dio rivolse al serpente, e di che specie di serpente e di donna deve trattarsi?
14 Prese letteralmente, cosa indicherebbero queste parole? Che ci sarebbe stato un odio mortale fra il serpente letterale e la donna letterale. Inoltre, che il seme o progenie di Eva sarebbe stato l’instancabile nemico dei discendenti di quel serpente; e che quel serpente avrebbe dovuto continuare a vivere fino all’arrivo del seme di Eva. Poi quel “seme” sarebbe stato letteralmente ferito al calcagno dal serpente e, a sua volta, il “seme” ferito avrebbe schiacciato la testa al serpente, uccidendolo. Ma di che conforto o di quale utilità sarebbe stato questo per tutta l’umanità? Una simile spiegazione letterale non avrebbe davvero nessun senso. Creerebbe così tante difficoltà che qualsiasi studente biblico dotato di buon senso non può non riconoscere che le parole di Dio riportate in Genesi 3:14, 15 devono avere un significato simbolico. Perciò il serpente che rivolse a Eva la domanda trabocchetto deve simboleggiare qualcosa di più grande, come pure la “donna” menzionata a questo riguardo deve essere una “donna” simbolica.
15. Perché non è necessario tirare a indovinare per scoprire l’identità del simbolico serpente? Che età avrebbe ora in veste di “originale serpente”?
15 Ebbene, dobbiamo tirare a indovinare per scoprire l’identità del simbolico serpente? No! Ce la rivela la Bibbia stessa. In Rivelazione 12:9 parla di quel misterioso serpente e lo chiama “il gran dragone”, “l’originale serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana”. Era lui l’originale serpente simbolico e nel 96 E.V., quando l’apostolo Giovanni scrisse il libro di Rivelazione, Satana il Diavolo, in qualità di simbolico serpente, aveva più di 4.100 anni. Ora, nel tempo dell’adempimento della visione di Rivelazione, quell’“originale serpente” ha circa 6.000 anni, età che nessun serpente letterale ha mai raggiunto. Giovanni 8:44 dice che egli “è bugiardo e padre della menzogna”.
16. (a) Rivelazione capitolo 12 descrive la lotta fra quali due contendenti, ma ciò nonostante che cosa viene alla luce? (b) Dove e perché la madre simbolica è costretta a essere nutrita spiritualmente sotto la protezione di Dio?
16 Poiché Eva, alla quale Satana il Diavolo mentì per mezzo del serpente, non era la “donna” di Genesi 3:15, di chi si tratta? Ancora una volta il libro di Rivelazione ci aiuta ad avere il giusto intendimento. Il capitolo 12 descrive una lotta fra Satana il Diavolo e una “donna”, la quale, da capo a piedi, è rivestita di luce del sole, della luna e delle stelle (dodici in tutto). Il buon senso ci indica che deve trattarsi di una celeste “donna” simbolica, poiché non si parla mai dei celesti angeli come di donne. Questa donna è incinta, e Satana il Diavolo, come un famelico dragone, aspetta che la donna dia alla luce la progenie per inghiottirla. Ma il celeste Padre di quella progenie vigila e sventa l’intento di Satana, così che alla nascita la progenie maschia ‘viene rapita presso Dio e il suo trono’, affinché da lì possa “pascere tutte le nazioni con una verga di ferro”. (Riv. 12:1-5) Quella nascita reale non pone fine all’inimicizia fra Satana e la “donna” simbolica, come si nota dal fatto che essa dev’essere nutrita spiritualmente sotto la protezione divina a motivo di Satana. Segue poi una guerra in cielo.
17. “L’originale serpente” subì la mortale ferita alla testa al termine della guerra in cielo? Che effetto ebbe l’esito di quella guerra sugli uomini che erano sulla terra e sul mare?
17 L’arcangelo Michele è al comando delle forze di “Geova degli eserciti”. Con questi eserciti angelici Michele combatte a favore dell’intronizzato “figlio” nato dalla “donna”. Satana, “l’originale serpente”, dovrà subire la mortale ferita alla testa, ed egli e i suoi angeli demonici perdono la battaglia. Vengono scacciati dal cielo e scagliati sulla terra. Ma non è questa la ferita alla testa, perché Satana è ancora vivo e vegeto. Non c’è da meravigliarsi quindi che in cielo si oda il grido: “Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo”. — Riv. 12:7-12.
18. Cosa significò per “il regno del nostro Dio” la vittoria di Michele e dei suoi eserciti, e chi avrebbe quindi potuto rallegrarsi?
18 Poiché l’arcangelo Michele e i suoi angeli riportano la vittoria e il “figlio” reale non viene detronizzato dal suo trono celeste al fianco di Dio, appropriatamente si ode l’annuncio celeste: “Ora son venuti la salvezza e la potenza e il regno del nostro Dio e l’autorità del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusa giorno e notte davanti al nostro Dio! . . . Per questo motivo, rallegratevi, o cieli”.
19. Cosa raffigura la “donna” che dà alla luce il “figlio” maschio, e perché?
19 Il “figlio” maschio menzionato in Rivelazione 12:5 è evidentemente simbolico. Tutte le cose che vengono dette in relazione ad esso rivelano che non raffigura una singola persona, ma il regno di Dio con l’autorità di suo Figlio Gesù Cristo di pascere tutte le nazioni con una verga di ferro per frantumarle nella futura “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon. (Riv. 16:14-16) Come il “figlio” non è una singola persona, così la madre, la “donna” celeste, non è una singola persona. Poiché il marito della simbolica “donna” incinta è Dio, essa deve raffigurare l’organizzazione spirituale di Dio. Questa organizzazione provvede i componenti di quel regno celeste, non solo il glorificato Gesù Cristo, colui che evidentemente ricopre il ruolo dell’arcangelo Michele, ma anche i suoi “fratelli” spirituali, che sono anche i “fratelli” dell’organizzazione spirituale di Dio. — Riv. 12:10, 11.
20. In che modo Rivelazione 12:17 indica se sulla terra ci sono ancora o no alcuni “fratelli” dell’organizzazione spirituale di Dio?
20 Sulla nostra terra piena di guai c’è ancora un rimanente di questi “fratelli” spirituali. Infatti Rivelazione 12:17 dice: “E il dragone si adirò contro la donna, e se ne andò a far guerra contro i rimanenti del seme di lei, che osservano i comandamenti di Dio e hanno l’opera di rendere testimonianza a Gesù”. Come parte del seme della “donna” di Dio, essi hanno la speranza del Regno.
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La parte visibile dell’organizzazione di DioLa Torre di Guardia 1981 | 15 settembre
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La parte visibile dell’organizzazione di Dio
1, 2. (a) È una cosa nuova o recente che Dio venga paragonato a un Marito? (b) Cosa si può rispondere in base a Isaia 54:1-5 e 13?
PER chi conosce bene la Bibbia non è una novità sapere che Dio vi è descritto come un Marito. Gesù Cristo stesso, quando disse: “È scritto nei Profeti: ‘Ed essi saranno tutti ammaestrati da Geova’” (Giov. 6:45), stava citando una profezia che descriveva Dio come un Marito. Quella profezia, Isaia 54:1-5 e 13, dice in parte:
2 “Grida gioiosamente, donna sterile che non partorivi! . . . Poiché il tuo grande Fattore è il tuo proprietario maritale, essendo il suo nome Geova degli eserciti; e il Santo d’Israele è il tuo Ricompratore. . . . E tutti i tuoi figli saranno persone ammaestrate da Geova, e abbondante sarà la pace dei tuoi figli”.
3. Citando quella stessa profezia di Isaia in Galati 4:27, l’apostolo Paolo si riferiva forse a una qualche donna letterale?
3 L’apostolo Paolo citò quella stessa profezia di Isaia (cap. 54) quando disse: “Poiché è scritto: ‘Rallegrati, o donna sterile che non partorisci; prorompi e grida, donna che non hai doglie di parto; poiché i figli della donna desolata son più numerosi di quelli di colei che ha marito’”. (Gal. 4:27) L’apostolo Paolo non parlava certo di una donna letterale sulla terra, poiché Geova Dio non è il Marito di nessuna singola donna, né in senso tipico né in senso simbolico. La simbolica “moglie” di Dio era qualcosa di più grande.
4. Cos’era dunque quella donna più grande?
4 Che cos’era? Era l’organizzazione di Dio, da lui creata per se stesso e che non potrà mai essere indotta a credere che
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