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  • Rendete a Dio le cose di Dio
    La Torre di Guardia 1951 | 15 marzo
    • conflitto con la regola fissata da Gesù Cristo. Le orgogliose, ambiziose, egoistiche nazioni non considerano mai che come nazioni esse devono qualche cosa a Geova Dio. Ciò nonostante, esse hanno verso Dio l’obbligo di rendergli ciò che gli appartiene, particolarmente dal 1914. Da allora la contesa della sovranità universale è stata posta davanti a loro dai testimoni di Geova Dio. Questa contesa comprende la domanda: chi dominerà giustamente la terra e governerà tutti i suoi popoli? Chi dovrebbe giustamente governare risulta dalla profezia, scritta per il nostro tempo nel Salmo 24:1, 2, 7-10: “All’Eterno [Geova] appartiene la terra e tutto ciò ch’è in essa, il mondo e i suoi abitanti. Poich’egli l’ha fondata sui mari, e l’ha stabilita sui fiumi. O porte, alzate i vostri capi; e voi, porte eterne, alzatevi; e il Re di gloria entrerà. Chi è questo Re di gloria? È l’Eterno, forte e potente, l’Eterno potente in battaglia. . . . Egli è il Re di gloria”.

      11 Nessuna nazione è padrona con assoluto diritto del territorio che governa. La terra appartiene a Geova il Creatore, ed è unicamente in virtù della sua tolleranza che le nazioni occupano il Suo territorio, il suo possedimento. Esse sono responsabili verso lui del modo in cui governano la terra. I governi delle diverse parti della terra e i suoi popoli hanno una comune responsabilità verso il Creatore, specialmente quelli che si vantano d’esser Cristiani o che hanno rinunziato al Cristianesimo. Egli li ritiene responsabili, come ritenne responsabili le antiche città di Sodoma e Gomorra sulle quali fece piovere fuoco e zolfo. I tempi fissati delle nazioni per il dominio del mondo terminarono nel 1914. Egli lo ha loro comunicato per mezzo dei suoi testimoni che proclamano lo stabilimento del suo regno mediante Cristo. Perciò sarebbe giusto che le nazioni, specialmente quelle della Cristianità, rendessero a Dio le sue cose e dessero il loro territorio e la loro sovranità a lui e al suo Cristo. Ma “Cesare” rifiuta di piegarsi a questa giusta condotta. Tutte le nazioni scelgono egoisticamente di perpetuare “Cesare”, di sfruttare la proprietà di Geova, il globo terrestre, e di ridurlo in rovina insieme alla sua popolazione. Com’è ben raffigurato dai “dieci re”, esse preferiscono adempiere Apocalisse 17:12-14 (NM): “Questi hanno uno stesso proposito, e quindi danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia. Questi combatteranno con l’Agnello, ma, poiché egli è il Signor dei signori e il Re dei re, l’Agnello li vincerà. E anche quelli che con lui sono chiamati ed eletti e fedeli vinceranno”.

      12 Gli estremi nazionalisti, esasperati della fedeltà dei testimoni di Geova verso di lui, vogliono cacciarli a forza fuori dalla proprietà e dal territorio di Geova. Parlano come gli empi totalitari e chiedono a gran voce che i testimoni di Geova siano deportati dal paese, come se questi testimoni vivessero in un territorio al quale non apparterrebbero. Infatti vorrebbero deportarli dalla faccia della terra. Essi non apprezzano che i fedeli servitori di Geova sono i soli che ora hanno il diritto di occupare la terra. Iddio dimostrerà che hanno questo diritto nella battaglia fra l’Agnello e le nazioni mondane. Allora Geova spazzerà dalla terra questi fanatici super-patriotti di questo mondo e farà sopravvivere sulla terra solo i suoi fedeli testimoni che entreranno nel nuovo mondo dove tutte le creature renderanno a Dio le cose che appartengono a Dio.

  • Sottomissione alle autorità superiori
    La Torre di Guardia 1951 | 15 marzo
    • Sottomissione alle autorità superiori

      1. Com’è divenuto il clero parte di questo mondo, e come si giustifica per questo?

      IL CLERO della Cristianità è divenuto parte di questo mondo. Essi s’immischiano liberamente nella politica di questo mondo e portano la politica nelle loro riunioni religiose. Nel 1929, mediante un concordato col defunto dittatore fascista Mussolini, il capo religionista si ristabilì come capo politico sopra uno stato politico e ora riceve alla sua corte ambasciatori, ministri e incaricati d’affari politici dalle diverse nazioni. Non solo il clero prega per le personalità politiche dello stato e la loro politica, ma nei tempi di lotte mortali fra le nazioni essi permettono che la loro unità religiosa s’infranga e pregano per le parti contendenti, con ogni parte che prega lo stesso Dio nel nome dello stesso Cristo di benedire la loro parte a danno della parte avversaria, mentre metodisti si accingono a distruggere metodisti, battisti battisti, cattolici cattolici, presbiteriani presbiteriani, ecc. Il clero ed i suoi greggi religiosi si giustificano di questo loro modo di procedere affermando che devono rendere a Cesare quello che appartiene a Cesare.

      2. Come spiegano essi Romani 13:1? Con quale effetto sui Cristiani?

      2 Il clero cita pure le seguenti parole dell’apostolo ai Romani 13:1: “Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori; perché non v’è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono, sono ordinate da Dio”. Questo passo, essi spiegano, dichiara che Cesare e le simili autorità politiche sono le “autorità superiori” ordinate da Dio, e i Cristiani devono essere a loro sottoposti, prestando loro completa ubbidienza. Con questa interpretazione ecclesiastica del testo, i cosiddetti Cristiani sono stati facilmente attirati nei movimenti politici e sospinti verso i dittatori nazisti, fascisti, comunisti e altri che stabiliscono uno stato totalitario, perseguitano brutalmente i veri adoratori di Geova e i fedeli imitatori del suo Cristo e si danno a un corso di aggressione militare per il dominio del mondo e l’assoggettamento di tutti i popoli alle loro ideologie sociali e politiche.

      3, 4. Che cosa mostrano due rapporti di giornali come risultato di questa interpretazione delle Scritture?

      3 Il risultato che ha avuto tale interpretazione delle Scritture può essere appreso da un paio di rapporti di giornali. Un dispaccio speciale mandato al Times di New York con la data di “Mosca, 24 aprile” dichiarava: “L’elaborata celebrazione della Pasqua russa ortodossa si aprì la notte scorsa con i tradizionali servizi di mezza notte diretti dal patriarca Alexei nella cattedrale Yelokhovsky di Mosca. La cattedrale era piena fino all’inverosimile. Prima della mezzanotte, Alexei pronunziò preghiere per il popolo sovietico, per la preservazione della pace e una BENEDIZIONE PER IL CAPO DELLO STATO SOVIETICO, GIUSEPPE STALIN”. — Times di New York, 25 aprile 1949.

      4 L’altro dispaccio fu pubblicato dalla Gazzetta della Germania Meridionale (Sueddeutsche Zeitung) del 7 dicembre 1945, e parla della confessione del ben noto pastore Niemoeller poco dopo la fine della seconda guerra mondiale. Con la data di “Francoforte sul Meno, 6 dicembre (DANA)”, questo articolo dal titolo “Critica della Chiesa Evangelica” diceva: “Il pastore Niemoeller predicò qui la prima domenica dell’Avvento a un uditorio di un migliaio di uomini e donne d’ogni professione ed età. Egli espresse il suo desiderio di pace e mise in guardia contro quelli che dicono che la pace è irrealizzabile e impossibile. Con parole dure il pastore Niemoeller criticò severamente la Chiesa Evangelica che negli anni precedenti e per centinaia di anni ha sovente APPROVATO LE GUERRE E BENEDETTO LE ARMI. Egli fece risaltare il contrasto esistente fra loro e i valorosi combattenti che hanno coraggiosamente persistito nelle loro idee, facendo speciale menzione dei Bibelforscher [Studenti Biblici o testimoni di Geova] che a migliaia han subìto la morte nei campi di concentramento per amore della loro fede. La pace a cui aspiriamo, disse Niemoeller, e l’opera che ci aspetta, non sarà resa possibile mediante una chiesa influente, ma unicamente mediante il nostro ritorno alla modestia e all’amor del prossimo, il fondamento del Cristianesimo”.

      NECESSITÀ DI RIESAMINARE LE SCRITTURE

      5. Quale effetto ha fatto tal cosa su molte persone oneste?

      5 Non solo in Germania ma in tutti i paesi belligeranti il clero di tutte le denominazioni invocò benedizioni divine sulle armi carnali degli sterminatori di vite umane e di proprietà di valore. I loro greggi religiosi approvarono, applaudirono e sostennero le avanzate che si facevano contro i nemici. Ma molte persone di cuore onesto videro gli eccessi ai quali l’interpretazione del clero sui passi delle importanti scritture conduceva i professanti seguaci di Cristo Gesù facendo di loro facili pedine dei dittatori totalitari che esigevano per “Cesare” il più abbietto assoggettamento del popolo allo stato politico. Per cui ebbero dei dubbi. Essi cominciarono a vedere che era necessario riesaminare le Sacre Scritture, perché certamente la sacra Parola di Dio non doveva essere interpretata in modo tale da condurre a simili azioni anticristiane. Come prova di tale sfiducia nei cuori onesti fu ricevuta contemporaneamente la notizia del dispaccio citato sopra dalla Zona Americana della Germania allora occupata.

      6. Come prova di questo quale notizia venne da Francoforte sul Meno?

      6 La notizia diceva che “a Francoforte è in corso un vigoroso movimento in seno alla Chiesa Evangelica che tende a una riforma della chiesa anche in senso teologico. Nulla è stato così dannoso per la Chiesa Evangelica in questi ultimi dodici anni come i principi teologici espressi nelle parole: ‘Siate sottomessi alle autorità superiori, che hanno autorità su voi’ — pertanto anche alla dittatura di Hitler — e: ‘Rendete a Cesare le cose che sono di Cesare — e, secondo questo principio, anche ‘al Fuehrer le cose che sono del Fuehrer’. Questi insegnamenti han reso troppo facile il passaggio al campo del Socialismo Nazionale e hanno facilitato l’ulteriore passo della benedizione dei cannoni per la guerra. Gli insegnamenti di questa specie che erano perfettamente comprensibili dal punto di vista di Lutero sono ormai cosa del passato. Ora si deve fare una riforma”.

      7. Quando abbiamo noi riesaminato Romani 13:1-7 e ne abbiamo pubblicato le conclusioni? Che cosa ha significato attenersi a queste conclusioni?

      7 Fino a qual punto la Chiesa Evangelica della Germania è arrivata a cambiare la sua comprensione dei passi delle Scritture riferiti sopra qui non siamo in grado di dirlo. Ma nella confessione del pastore Niemoeller riportata sopra egli fece menzione dei Bibelforscher o testimoni di Geova nella Germania e della loro condotta cristiana seguita sotto la pressione della dittatura e della seconda guerra mondiale. Fino al 1928 anch’essi si erano attenuti all’interpretazione ecclesiastica di Romani 13:1-7 relativamente alle “autorità superiori”. Ma quell’anno questo passo fu preso di nuovo in esame, specialmente in vista del fatto che i “tempi dei Gentili” erano terminati l’anno 1914 d.C. e che il regno di Dio mediante Cristo era stato stabilito nei cieli per introdurre un nuovo mondo con eterne benedizioni per gli ubbidienti uomini di buona volontà. Le decisioni raggiunte furono pubblicate nei numeri del 1º e del 15 giugno 1929 de La Torre di Guardia inglese, nell’articolo, in due parti, intitolato “Le Autorità Superiori”. L’attenersi a queste decisioni sin d’allora ha costato a molti testimoni di Geova la loro libertà personale e anche la loro vita. Ma la persecuzione, il carcere, l’esilio e la morte violenta furono pure il prezzo che i fedeli apostoli di Gesù pagarono per rendere a Dio le cose di Dio e a Cesare solo le cose di Cesare e per rendere la giusta sottomissione alle “autorità superiori”. Ma queste sofferenze non sono da confrontare con la rimunerazione eterna che hanno ricevuto. Perciò, a motivo della pertinenza del soggetto, ora che le idee e le pratiche totalitarie e l’idolatria dello stato politico e i suoi emblemi dilagano, facciamo qui una disamina del critico testo di Romani 13:1-7.

      8, 9. Quale applicazione ha fatto il clero di Romani 13:1, e com’è mostrato questo dalla dedica della Versione del re Giacomo della Bibbia?

      8 La Versione Riveduta e l’inglese Versione del re Giacomo o Versione Autorizzata così rendono Romani 13:1: “Ogni persona [o anima] sia sottoposta alle autorità superiori; perché non v’è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono, sono ordinate da Dio”. L’apostolo

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