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L’unità nel modo di vivere del nuovo mondo è una realtaLa Torre di Guardia 1953 | 15 dicembre
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padroni, continuate a fare le stesse cose a loro lasciando la minaccia, poiché sapete che il Padrone loro e vostro è nei cieli, e presso di lui non c’è parzialità”. — Efes. 6:5-9, NW.
17. Quale motivo di contesa rigetteranno i testimoni di Geova e che cosa continueranno a sostenere essi?
17 Perciò, qualunque sia la restrizione dell’attività o la discriminazione che potrebbe essere fatta dai governanti mondani, i testimoni di Geova non ne faranno un motivo di contesa, sapendo che non è loro compito il far giustizia dei torti sociali. Ma mentre aspetteranno la liberazione da Geova essi continueranno a tener alto lo stendardo della libertà di Dio per il nuovo mondo che sarà presto introdotto e continueranno ad insistere perché entro il nucleo di questa società già in via di formazione sia dato un esempio a tutte le persone sincere del mondo. “Ora vi esorto, fratelli, di tenere d’occhio quelli che creano divisioni e causa d’inciampo contrarie all’insegnamento che avete imparato, e di evitarli. Poiché gli uomini di questa specie sono schiavi, non del nostro Signore Cristo, ma delle loro proprie pance, e con parlar dolce e discorso lusinghevole seducono i cuori dei semplici. Da parte sua, l’Iddio che dà pace triterà fra breve Satana sotto i vostri piedi”. (Rom. 16:17, 18, 20, NW) Solo allora la vera giustizia, l’imparzialità e l’unità che ora sono una realtà nella famiglia di Dio esisteranno in tutta la terra.
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Sventato un tumulto capitanato da preti in CiproLa Torre di Guardia 1953 | 15 dicembre
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Sventato un tumulto capitanato da preti in Cipro
SEMBRA strano che una organizzazione religiosa che professa d’essere cristiana, la Chiesa Greca Ortodossa, eserciti la persecuzione religiosa di Cristiani. E quasi altrettanto strano sembra il fatto che ciò abbia avuto luogo in una colonia britannica, dato che la Gran Bretagna ha combattuto due guerre mondiali ed ora appoggia le Nazioni Unite, e tutto ciò ostensibilmente nell’interesse delle fondamentali libertà umane. Questo per presentare il rapporto che La Torre di Guardia ha ricevuto dall’isola di Cipro:
“La nostra assemblea cristiana al cinema di Famagosta in Cipro, indetta dal 23 al 25 maggio 1952, cominciò bene. Al venerdì sera avemmo una partecipazione di 200 e al sabato di 250 persone. I fratelli furono felici dei due trattati biblici rilasciati in lingua greca e di un nuovo programma per la scuola di ministero nelle congregazioni, che prestabiliva lo studio delle Scritture Greche Cristiane. La pubblicità fatta in città al discorso pubblico fu eccellente, e la popolazione, in massima parte, trattò bene i testimoni.
“Il discorso pubblico doveva cominciare alle undici della domenica mattina. Ricordando il passato disturbo nelle nostre riunioni pubbliche prendemmo tutte le precauzioni, e agli uscieri furono impartite istruzioni di non lasciar entrare nessuna persona sospetta di essere un disturbatore, dato che alcuni già li conoscevamo. All’incirca dieci minuti prima che la conferenza pubblica cominciasse, una processione si avviò verso il cinema capeggiata da sei preti della Chiesa Ortodossa e seguita da un buon numero di studenti della scuola secondaria controllata dalla chiesa. Essi svoltarono per entrare nel cinema, ma i nostri desti uscieri, con l’aiuto della polizia, impedirono loro l’ingresso all’edificio. Ai preti fu detto di andarsene perché non avrebbero ricevuto il permesso di entrare. Il prete che li conduceva aveva già provocato un disturbo nello stesso cinema nel 1948.
“I preti insistevano per entrare e cominciarono a spingere gli uscieri e la polizia. Per evitare che entrassero furono chiuse le porte a chiave. Ciò fece arrabbiare i preti tanto che dichiararono che sarebbero entrati anche se fossero uccisi nel tentativo. Ci mettemmo in contatto con la Questura Centrale per chiedere altri agenti, che ben presto arrivarono. Con una lotta i preti e gli studenti furono cacciati fuori dalle scale del cinema sulla strada. Frattanto la via si era riempita d’una massa di gente, e le donne strillavano. Uno dei testimoni fu tenuto prigioniero per un certo tempo da quattro di quei preti, ma riuscì a liberarsi dopo essere stato colpito in viso e avere avuto gli abiti lacerati.
“La polizia comandò alla folla di disperdersi altrimenti avrebbe preso i loro nomi, ma i preti si rifiutarono di muoversi. Uno dei preti cominciò a fare un discorso dall’altra parte della strada mentre i loro seguaci se ne compiacevano e battevano le mani. Per un’ora e un quarto questo prete urlò ingiurie contro di noi. La folla che lo ascoltava si comportava come se fosse posseduta dai demoni. Però, con le porte chiuse l’oratore nell’interno del cinema fu in grado di proseguire il suo discorso. Fu ascoltato da 330 persone, ma non v’è dubbio che centinaia di più sarebbero stati presenti se tutto fosse stato calmo all’esterno del cinema.
“I fratelli ricevettero istruzione di rimanere dentro al cinema dato che non c’era modo di sapere con esattezza che cosa la folla intendesse fare. Alle 12,15 le campane della chiesa cominciarono a suonare e i preti ricondussero la processione nella loro chiesa. Dopo che la polizia ebbe aperto la via, le persone nuove che assistettero alla conferenza furono lasciate andare e più tardi i fratelli stessi lasciarono il cinema. Gli uscieri, però, dovevano ancora far la guardia alle porte ed altri poliziotti furono inviati a mantenere l’ordine durante la sessione pomeridiana, dato che fuori c’erano ancora degli elementi illegali”.
Può recar sorpresa ad alcuni nel sapere che degli ecclesiastici i quali sembrano così pii nelle loro vesti nere, si opponessero tanto violentemente al diritto altrui di adorare Iddio secondo i dettami della loro coscienza. Ma i Cristiani bene informati non si meravigliano. Essi infatti conoscono le parole di Gesù quando disse che i suoi seguaci avrebbero ricevuto lo stesso trattamento che egli aveva ricevuto. E, indiscutibilmente, Gesù fu perseguitato violentemente dal clero del suo tempo, gli scribi e i Farisei del Giudaismo. Conforme alle sue parole, i suoi seguaci paragonati a pecore ricevono lo stesso trattamento da parte di certi elementi paragonati a capri allorquando tali elementi hanno abbastanza potere da infliggerlo. — Matt. 10:16-31; 25:31-46.
I loro idoli sono argento ed oro, opera di mano d’uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono . . .. Come loro sian quelli che li fanno, tutti quelli che in essi confidano. — Salmo 115:4-6, 8.
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