-
Il recente ovile per le “altre pecore”La Torre di Guardia 1984 | 15 luglio
-
-
pubblicato un articolo intitolato “Il vero Pastore, le vere pecore, il vero ovile”. Esso faceva una distinzione fra le pecore di “questo ovile” e quelle chiamate altre pecore. Ribadiva che “questo ovile” ha relazione con la congregazione di cristiani che viene radunata durante la cosiddetta “era evangelica”. Dopo i sottotitoli “Altre pecore di un altro gregge” e “Coeredi della stessa promessa” (pagine 89, 90) si leggeva:
“Il gregge che il Signore radunava a sé al tempo di questa parabola non era l’Israele naturale, ma l’Israele spirituale. . . . Pertanto l’idea di alcuni, cioè che noi che siamo dei gentili o ‘altre pecore’ menzionate siamo ora condotti nell’unico ovile non è corretta. . . . Evidentemente le ‘altre pecore’ menzionate in questa parabola sono quelle che diverranno pecore del Signore dopo che sarà stato completato l’attuale ‘piccolo gregge’”.
9, 10. (a) Perché la parabola delle pecore e dei capri non può adempiersi durante il Millennio? (b) Quando sarebbero state radunate le altre pecore?
9 In un successivo paragrafo di questo articolo le “altre pecore” sono equiparate alle “pecore” descritte nella parabola di Gesù delle pecore e dei capri, che troviamo in Matteo 25:31-46. Nel 1905 si pensava che quella parabola dovesse adempiersi durante il Regno millenario di Cristo dopo la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” nel campo di battaglia di Har-Maghedon. (Rivelazione 16:14-16) Dobbiamo però tenere presente che la parabola delle pecore e dei capri fu la parte finale della risposta di Gesù alla domanda dei suoi discepoli su quale sarebbe stato il segno della sua “presenza e del termine del sistema di cose”. (Matteo 24:3) Quindi l’adempimento di questa parabola deve aver luogo durante il termine del sistema di cose iniziato nel 1914.
10 Comprendiamo pertanto che il Pastore eccellente Cristo non si mise a radunare le “altre pecore” di Giovanni 10:16 nel primo secolo quando cominciarono a convertirsi al cristianesimo i circoncisi samaritani. Né si apprestò a farlo quando il centurione romano, l’incirconciso gentile Cornelio, si convertì verso il 36 E.V. Or dunque, quando fu che il Pastore eccellente si accinse a radunare queste altre pecore? Stando ai fatti, ciò avvenne secoli dopo, sì, nel XX secolo. — Atti 8:4-17; 10:9-48.
11. Di che cosa si erano interessati gli israeliti spirituali fino al 1935?
11 Notiamo che fino alla primavera del 1935 il rimanente degli israeliti spirituali appartenenti a “questo ovile” si interessava di radunare in tale ovile gli ultimi membri necessari per raggiungere il completo numero di 144.000 israeliti spirituali. Questi sarebbero stati gli ultimi a essere introdotti nel nuovo patto che aveva avuto come mediatore il Pastore eccellente, morto in qualità di Agnello di Dio per provvedere il “sangue di un patto eterno”. (Ebrei 13:20; Salmo 50:5) Ma cosa accadde nel 1935?
12. Che cosa avvenne di insolito in relazione al congresso del 1935?
12 A Washington, capitale degli Stati Uniti d’America, fu indetto un congresso generale dei testimoni di Geova a cui furono specialmente invitati quei devoti Studenti Biblici che erano simili al non israelita Gionadab. Il secondo giorno del congresso, il 31 maggio, l’allora presidente della Società (Watch Tower Bible and Tract Society) rivolse ai congressisti un entusiasmante discorso basato su Rivelazione 7:9-17, che parlava della “grande moltitudine”. (Rivelazione 7:9, versione “del re Giacomo”) Egli spiegò che questa “grande moltitudine” doveva essere composta di “altre pecore”, prefigurate da Gionadab, un non israelita che accompagnò Ieu, re d’Israele, in una dimostrazione di zelo per Geova contro gli adoratori del falso dio Baal. (II Re 10:15-28; Geremia 35:6-19) Ieu mostrò così di ‘non tollerare nessuna rivalità verso Geova’ o, secondo la versione “del re Giacomo”, diede prova del suo “zelo per il SIGNORE”. — II Re 10:16.
13, 14. (a) Chi furono coloro che divennero odierni Gionadab? (b) Cosa fu appropriato che facessero, e perché?
13 Centinaia di persone che desideravano essere come Gionadab e far parte delle “altre pecore” del Pastore eccellente risposero all’invito dato e presenziarono al congresso di Washington. Per poter divenire odierni Gionadab antitipici era scritturalmente necessario che si dedicassero pienamente a Geova Dio tramite il suo Pastore eccellente e simboleggiassero questa dedicazione con l’immersione completa in acqua, proprio come avevano fatto le pecore appartenenti a “questo ovile”. Fu così che il sabato 1º giugno 1935 si battezzarono in acqua 840 congressisti. Questo assomigliò al battesimo in massa che ebbe luogo a Gerusalemme il giorno di Pentecoste del 33 E.V. In che maniera sensazionale, storica, il Pastore eccellente indicava così che ora si accingeva a condurre sotto la sua cura pastorale le altre pecore che dovevano ascoltare la sua voce come loro prediletto Pastore! Che gioia deve avergli recato questo! Dopo il congresso del 1935 a Washington, il discorso chiave che spiegava Rivelazione 7:9-17 fu pubblicato nelle colonne della rivista Torre di Guardia, nei numeri (inglesi) del 1º e del 15 agosto 1935, col titolo “La grande moltitudine” (Parti I e II).
14 Migliaia e migliaia di lettori compresero allora che avevano il privilegio di divenire realmente altre pecore del Pastore eccellente e di essere assegnate all’ovile appropriato. A tal fine si battezzarono alla prima occasione in simbolo della cosciente dedicazione fatta al Pastore supremo tramite il suo Sottopastore Gesù Cristo. Riconoscendo che il Sottopastore di Geova cedette la sua anima umana a favore di tutte le pecore, essi, in effetti, “hanno lavato le loro lunghe vesti” di identificazione nel “sangue” di questo “Agnello” di Dio e “le han rese bianche” in modo da superare l’ispezione divina. — Rivelazione 7:14.
15. Quanto sono divenute numerose le altre pecore, e che cosa attesta questo fatto?
15 Il termine del sistema di cose che iniziò alla fine dei tempi dei Gentili nel 1914 non finì nel 1935 in vista del fatto che il Pastore eccellente rivolse la sua vivificante attenzione alle altre pecore. Invece esso è tuttora in corso in questo anno 1984, e la fine, ancora futura, verrà dopo che sarà stata compiuta la finale predicazione del Regno. Quelli che alla celebrazione del Pasto Serale del Signore mostrano d’essere nell’ovile delle altre pecore sono già milioni, e innumerevoli altri devono ancora entrare nell’ovile. Già superano di gran lunga il preordinato numero di 144.000, la cifra limitata di quelli che sono introdotti in “questo ovile” riservato agli israeliti spirituali, i coeredi del Pastore eccellente nel suo Regno celeste. Questo fatto è un’ulteriore conferma che non sono nell’“ovile” del “piccolo gregge” del Pastore eccellente. — Luca 12:32.
16, 17. (a) Quale relazione c’è fra le altre pecore e il piccolo gregge? (b) Come si sono adempiute le parole di Gesù sul fatto di divenire “un solo gregge”?
16 La diversa speranza — celeste per le pecore di “questo ovile” e terrena per le altre pecore appartenenti all’altro ovile provveduto di recente — le ha forse indotte a separarsi le une dalle altre come se non avessero nulla in comune? Gli sviluppi verificatisi dal 1935 rispondono chiaramente di no! Gesù, il Pastore eccellente, predisse che non sarebbe stato così, quando aggiunse: “E diventeranno un solo gregge”. (Giovanni 10:16) Si noti che non disse: ‘Un solo gregge in un unico ovile’. Ma pur essendoci ovili separati, doveva esserci “un solo pastore”, e questi è il Re-Pastore che regna nei cieli dalla fine dei tempi dei Gentili avvenuta nel 1914. Conformemente, le “pecore” hanno un compito da svolgere in comune, ‘la predicazione di questa buona notizia del Regno in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni’, prima che venga la fine di questo vecchio sistema di cose mondiale. — Matteo 24:14.
17 Le altre pecore non si sentono affatto segregate dal piccolo gregge. Insieme formano il solo gregge delle pecore del Pastore eccellente. Le altre pecore si rallegrano dell’intima relazione che hanno col piccolo gregge, e per loro è un grande privilegio poter prestare servizio per qualche tempo insieme a quei futuri re e sacerdoti, dei quali diverranno sudditi durante il Regno millenario.
18. (a) Cosa ha in serbo il futuro per il nuovo patto e per le unte pecore di “questo ovile”? (b) Quale prospettiva hanno le altre pecore?
18 Quando, nel tempo da Dio stabilito, il rimanente degli israeliti spirituali terminerà la propria vita terrena e uscirà di scena per ricevere la ricompensa celeste, il nuovo patto basato sul sangue del Mediatore, il Pastore eccellente Gesù Cristo, cesserà di essere in vigore, avendo assolto con successo la sua funzione. Con ciò cesserà l’annuale celebrazione del Pasto Serale del Signore il giorno di Pasqua. Allora cesserà di esistere anche “questo ovile” del gregge degli israeliti spirituali. Le dedicate e battezzate altre pecore rimarranno sulla terra per ricevere le benedizioni che saranno riversate su di loro dal Regno formato dal Pastore eccellente Gesù Cristo e dai 144.000 re e sacerdoti uniti a lui. Il gregge che rimarrà sulla terra purificata sarà composto esclusivamente dalle unite altre pecore. Esse continueranno ad ascoltare la voce del loro Re-Pastore, e ciò permetterà loro di ottenere la vita eterna nella perfezione umana sulla terra paradisiaca.
-
-
Nulla è cambiatoLa Torre di Guardia 1984 | 15 luglio
-
-
Nulla è cambiato
“Se Cristo tornasse”, scrive il giornalista Sydney J. Harris, “non verrebbe presto crocifisso di nuovo?” E aggiunge: “Questa volta, però, non dai romani, ma da quelli che ci tengono a chiamarsi cristiani”.
Secondo il giornalista, Gesù verrebbe senza dubbio ‘assalito, aggredito, flagellato, cacciato, accusato, respinto, disprezzato, ignorato e deriso’ dalle attuali fazioni dell’umanità. Quindi dice: “Mi chiedo come considereremmo e tratteremmo quest’uomo con le sue dottrine strane e idealistiche sul comportamento umano e i rapporti sociali. Saremmo più pronti a credere e ubbidire delle folle del suo tempo?”
Domande come queste aiutano a capire perché la “rivelazione del Signore Gesù dal cielo con i suoi potenti angeli” deve ‘recare vendetta su quelli che non conoscono Dio e quelli che non ubbidiscono alla buona notizia intorno a Gesù’. — II Tessalonicesi 1:7-9.
-