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L’organizzazione teocratica restaurataLa Torre di Guardia 1952 | 1° luglio
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popolo di Geova. Se essi vogliono praticare empietà e stoltezze di questo mondo; se dichiarano falsità contro Geova e non vogliono lavorare ma egoisticamente godono le cose per loro stessi mentre lasciano quelli che hanno fame e sete di verità e giustizia insoddisfatti, non hanno posto in posizioni direttive, no, nessun posto fra i testimoni di Geova. Il Re di Giustizia li farà cacciare dai suoi angeli di mezzo a quelli che alzano il Segnale del Regno. In questi giorni di guerra mossa dal più grande Assiro, Satana il Diavolo, contro il rimanente, Geova mediante il suo re regnante protegge il suo popolo organizzato, come le montagne circondavano la fedele Gerusalemme dell’antichità. Per il nostro giorno Geova ha decretato: “Lo scettro dell’empietà non sempre rimarrà sulla eredità dei giusti, onde i giusti non mettan mano all’iniquità”. (Sal. 125:3) Egli trattiene le organizzate potenze governanti di questo mondo dal sopraffare il suo popolo e dall’esercitare influenza sopra loro per costringerli all’iniquità o illegalità contro Geova Dio conducendo al loro rigetto da Lui. Vigilerà anche sulle condizioni interne del suo popolo e farà in modo che nessuna persona illegale sorga e rimanga in controllo fra il suo popolo che cerca giustizia e mansuetudine come sudditi del Re di giustizia. E i “principi” che il Re ha nominati mediante la sua organizzazione teocratica per ‘governare con equità’ saranno vigilanti, pure. Ciascuno servirà come una protezione.
12. Come, dunque, i sarím sono nominati, e gl’inadatti tenuti fuori?
12 Noi non siamo più in abbietta soggezione alle potenze politiche di questo mondo. Noi siamo venuti fuori per il governo di Dio nella sua organizzazione. La nomina dei suoi sarím nella sua organizzazione visibile non è fatta mediante il governo del popolo o il procedimento democratico, ma questi sono nominati dal Re regnante per tramite della sua organizzazione teocratica. Chiunque divenga stolto, basso, vile, che faccia cattivi disegni e sia ingiusto sarà scacciato.
MEDIANTE L’OPERAZIONE DEL SUO SPIRITO
13. Chi anche è stato necessario nominare ad incarico? Perché?
13 I rimanenti di quelli che sono unti con lo spirito di Dio a un posto con Cristo nel suo regno celeste sono ora pochi. Dal momento che il Re Cristo Gesù ha radunato tante delle sue altre pecore alla sua destra e il gregge delle sue pecore è diventato così numeroso in tutta la terra, è stato necessario che egli nominasse molte di queste altre pecore a incarichi. I fatti mostrano che essi pure compiono queste funzioni principesche, su un livello più alto o su un livello più basso, quand’anche si trattasse di soprintendere su un gruppo di sole dieci persone o meno. Queste “altre pecore” in incarichi attendono di divenire figli del “Padre eterno”, Cristo Gesù, durante il regno millenniale dopo la battaglia di Harmaghedon.
14. Che cosa è richiesto ora da quelli che sono in tali incarichi, e con quale ricompensa in serbo se hanno questo requisito?
14 Quelli del rimanente che servono in qualsiasi incarico ufficiale sono fratelli del Re di giustizia. Per avverare la loro speranza di essere re e sacerdoti con lui nel governo celeste essi devono avere ora i requisiti teocratici nell’incarico. Devono esser equi e devono promuovere giustizia. Altrimenti saranno rigettati come infedeli in alcune cose e perderanno ora la gioia del loro Signore non essendo promossi al regno celeste. (Matt. 25:21) Le altre pecore devono similmente esser fedeli nell’assegnato servizio che ora hanno, qualunque esso sia. Se si dimostrano fedeli ora in questo tempo della prova, potranno avere una continuazione del loro speciale servizio sotto il loro Re, il “Padre eterno”, e Potranno avere una parte dopo Harmaghedon nella realizzazione della profezia: “I tuoi figliuoli prenderanno il posto de’ tuoi padri; tu li costituirai principi per tutta la terra”. (Sal. 45:16) Fedeli uomini dell’antichità, risuscitati, parteciperanno con loro.
15. Perché non c’è nessuna rivalità fra i due gruppi, e quale dramma profetico in tal modo adempiono?
15 Sia i membri del rimanente che i membri della grande folla di altre pecore hanno parte ora all’adempimento della profezia d’Isaia: “Principi governeranno con equità”. Malgrado quelli del rimanente che si dimostrano fedeli verranno a una più alta posizione di servizio nel regno celeste, mentre quelli delle altre pecore rimangono in un posto inferiore di servizio qui sulla terra, tuttavia non c’è nessuna invidia, gelosia o rivalità oggi fra i due gruppi. Tali cattive cose creano attrito, contesa, separazione. Invece, un’amorevole amicizia esiste tra loro uguale a quella che esistette fra Gionatan e Davide dell’antichità. Gionatan era un principe in Israele come figlio del re Saul e come capitano di mille soldati. Davide era pure un principe come capitano sopra mille soldati ed era anche unto per essere futuro re d’Israele. (1 Sam. 13:2; 18:13) Le altre pecore, che seguono l’umile attitudine di Gionatan, riconoscono la nomina di Geova del suo unto rimanente e si sottomettono ad essa. Essi parlano al rimanente come Gionatan parlò a Davide nella loro ultima adunanza: “Tu regnerai sopra Israele, e io sarò il secondo dopo di te.“” (1 Sam. 23:17) Essi non cercano di guadagnare ascendente sopra quelli del rimanente ora o nel futuro. Essi si attengono strettamente alla giustizia e sostengono il rimanente nel suo sforzo di servire Geova fedelmente e conseguire il prezzo celeste. Fanno sempre del bene a questi fratelli del Re, facendolo come per Lui. D’altra parte, l’unto rimanente ama queste altre pecore del Re. Poiché essi devono servire con giustizia, difendono il diritto di questi ‘stranieri entro le porte dell’organizzazione’ e non invidiano loro posizioni di responsabilità di servizio come quelle che hanno avute nell’organizzazione visibile di Dio sin dal 1935.
16, 17. Che cosa ha diffuso Geova da alto, e con quale effetto sul suo popolo e sulla loro organizzazione e attività?
16 Ripristinando il sistema teocratico fra il suo popolo Geova Dio l’Onnipotente ha assunto il suo gran potere anche entro la sua organizzazione visibile sulla terra. (Apoc. 11:17) Egli ha diffuso il suo spirito sopra il suo rimanente che una volta fu desolato dal nemico durante la prima guerra mondiale. Col suo spirito li ha resi vivi di nuovo per il suo servizio, rinnovando la loro forza perché servissero come suoi testimoni e come ambasciatori del regnante Re. Si sono impegnati nell’edificazione e nel miglioramento delle cose teocratiche che per lungo tempo erano state desolate, e ora la teocratica organizzazione visibile sboccia come la rosa e porta riccamente frutti del regno di Dio. Le altre pecore mangiano questi frutti, si schierano dalla parte del Regno, ed estendono questi frutti ad altri che anelano alla vita e alla pace sotto un governo giusto. In questo sviluppo gli ultimi versetti del capitolo trentadue d’Isaia sono adempiuti:
17 “Finché su noi sia sparso lo spirito dall’alto e il deserto divenga un frutteto, e il frutteto sia considerato come una foresta. Allora l’equità abiterà nel deserto, e la giustizia avrà la sua dimora nel frutteto. Il frutto della giustizia sarà la pace, e l’effetto [o, servizio] della giustizia, tranquillità e sicurezza per sempre. Il mio popolo abiterà in un soggiorno di pace, in dimore sicure, in quieti luoghi di riposo. Ma la foresta cadrà sotto la grandine, e la città sarà profondamente abbassata. Beati voi che seminate in riva a tutte le acque, e che lasciate andar libero il piè del bove e dell’asino!” — Isa. 32:15-20.
18. Dunque per che cosa ringraziamo noi ora Dio, e in quale maniera permarremo al sicuro sotto la sua protezione?
18 Viva lungamente il nostro celeste Re che regna secondo giustizia! Grazie a Geova Dio per la pace, la quiete e la fiducia che il giusto governo del suo Re stabilisce e preserva entro l’organizzazione teocratica di tutte le sue pecore sulla terra. Il suo governo è venuto per restare. Cerchiamo tutti di lavorare in armonia col suo giusto governo e di servire la causa della giustizia. Quindi permarremo al sicuro sotto la sua protezione. Quando la grande foresta degli armati nemici del più grande Assiro, Satana il Diavolo, sarà stata abbattuta dalla potente, irruente grandine di Geova, e quando la grande città dell’organizzazione dell’Assiro sarà stata rasa al suolo e spianata ad Harmaghedon, allora i nostri occhi vedranno l’organizzazione teocratica della società del Nuovo Mondo star salda, tutta pronta per il proposito del Re giusto durante il suo regno di mille anni.
19. che cosa devono fare tutti i servitori, e qual è il privilegio per noi tutti di compiere ancora?
19 Continuate a servire, quindi, voi tutti che siete in posizioni di responsabilità, secondo giustizia e con fedeltà. E tutti noi valiamoci del privilegio di andare ancora a seminare il seme della verità del Regno oltre tutte le acque dei popoli di tutte le nazioni come testimoni di Geova, e ad arare e coltivare il divino campo della terra, per renderlo fruttuoso alla sua lode, mentre il nostro Re Cristo Gesù regna secondo giustizia e i suoi principi governano con equità.
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Un’assemblea internazionale a RomaLa Torre di Guardia 1952 | 1° luglio
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Un’assemblea internazionale a Roma
Questo rapporto è stato ricevuto da N. H. Knorr, presidente della Watch Tower Bible and Tract Society, mentre era in viaggio per tenere conferenze nell’Europa meridionale, nel Medio Oriente e in India.
IL MONDO è pieno di agitazione. Nazioni lottano contro nazioni. Pare che ciascuna nazione aspetti che una delle altre accenda la miccia che farebbe cominciare una terza guerra mondiale. Nel frattempo grandi preparazioni per un conflitto vengono fatte nelle nazioni potenti e le nazioni minori tengono loro dietro con i loro piccoli eserciti, preparandosi tutte per il grande giorno. Mentre tutto questo accade nel mondo sconvolto, i testimoni di Geova continuano a predicare la buona notizia del regno di Dio come la sola speranza dell’uomo. Ed essi sollecitano il genere umano a studiare la Parola di Dio e cambiare il loro pensare da questi pensieri malsani di questo sistema di cose al modo di pensare di Dio. Esso dovrebbe vivere per il nuovo mondo di giustizia che seguirà la battaglia del gran giorno di Dio Onnipotente.
È un piacere essere associati con persone che non sono aggravate dai problemi di questa morente società del mondo di Satana, ma che levano le loro teste e si rallegrano, poiché vedono che il regno dei cieli si è avvicinato. I testimoni di Geova tengono la loro posizione con Cristo Gesù, l’unto Re, ed essi danno ascolto alle sue parole come sono riportate in Luca 21:34-36 (NM): “Ma prestate attenzione a voi stessi onde i vostri cuori non siano aggravati da ingordigia, ubriachezza e ansietà della vita, e onde all’improvviso quel giorno non vi venga istantaneamente sopra come un laccio. Poiché esso verrà sopra tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra. Siate desti, dunque, supplicando in ogni tempo affinché riusciate a scampare da tutte queste cose che devono accadere, e a mantenere la vostra posizione dinanzi al Figlio dell’uomo”.
I testimoni di Geova in tutto il mondo si tengono fianco a fianco facendo la volontà di Geova sotto la direzione di Cristo Gesù, il loro Capo e Comandante. Essi apprezzano la loro responsabilità e il loro privilegio di dire al popolo del mondo ciò che significano i segni dei tempi. Questo fanno senza posa, fino ai confini della terra. Di tanto in tanto questi servitori di Dio si adunano insieme in congressi in diverse parti del mondo, e una tale assemblea fu disposta per Roma, Italia, per i giorni 7, 8 e 9 dicembre 1951. Fu mio piacere visitare Roma ed essere col popolo del Signore in quel paese. Il fratello Milton Henschel fece il viaggio con me.
Quando lasciammo il piccolo gruppo della famiglia Bethel che ci accompagnò all’Aeroporto Internazionale di New York il 5 dicembre, fummo lieti di trovare che un altro rappresentante americano si era prenotato per il medesimo aeroplano. Fu un felice trio che partì per Roma verso oriente. Ci fu un breve ritardo di cinque ore a Gander, Terranova, a causa di guasto al motore, ma noi dormimmo sull’aeroplano dopo aver saputo in seguito al nostro atterraggio, che ci sarebbe stato ritardo.
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