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È assennata la morale sessuale?La Torre di Guardia 1972 | 1° novembre
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È assennata la morale sessuale?
Fatti utili che i giovani vogliono conoscere
MOLTI pensano oggi che sia assennato avere rapporti sessuali fuori del matrimonio. I giovani sono fra questi sempre più notevoli.
Quelli che si mantengono fermi contro ciò perché si attengono alle norme morali sono spesso considerati con un senso di commiserazione o perfino di scherno come antiquati, deboli, semplici o non sofisticati. Lo sono? Che cosa mostrano i fatti?
È LA “NUOVA MORALE” REALMENTE NUOVA?
In realtà, non c’è niente di nuovo o di “moderno” nella dissolutezza sessuale. Vi è stata per moltissimo tempo. Il popolo di Sodoma e Gomorra la praticava quasi duemila anni prima della nascita di Gesù. Se leggete la storia dell’antico Impero Romano vedete che era noto per ogni genere di dissolutezza sessuale che si commette oggi. Infatti, la sua caduta venne in gran parte a causa della corruzione morale.
Perché dovremmo dunque pensare che la cosiddetta “Nuova Morale” d’oggi abbia alcunché di realmente nuovo? È la stessa vecchia cosa, e il solo aspetto insolito è che ora è molto estesamente diffusa anziché essere localizzata, ed è divenuta molto prevalente nei paesi che pretendono d’esser cristiani.
Potete aver letto articoli sul soggetto che dicevano che l’attuale ondata di “libertà” sessuale sia la conseguenza della moderna diffusione dei contraccettivi, che si suppone liberino le persone dal timore delle gravidanze fuori del matrimonio. O che il progresso medico nel debellare le malattie veneree abbia contribuito alla “libertà” sessuale. Siamo noi semplici se non accettiamo queste spiegazioni? Di nuovo, quali sono i fatti?
I fatti sono che le gravidanze indesiderate sono ora più numerose che mai. Il numero dei figli illegittimi è in continuo aumento, e questo può dirsi dei paesi cosiddetti “progressivi” dove i contraccettivi sono estesamente usati. Negli Stati Uniti, per esempio, circa una nascita su dodici è illegittima; in Svezia ce n’è circa una su sette.
Aggiungete a ciò l’enorme numero di aborti procurati, circa un milione l’anno nei soli Stati Uniti. È dunque facile vedere che i contraccettivi non offrono nessuna “garanzia” di libertà dalla gravidanza. È semplicistico pensare altrimenti.
Per giunta, le autorità mediche in molti paesi si sono preoccupate vedendo diffondersi le malattie veneree a ritmo epidemico, con un rimarchevole numero di vittime fra i giovani adolescenti. Negli Stati Uniti la sifilide è ora seconda solo alla tubercolosi fra le malattie comunicabili che causano il maggior numero di decessi. Le autorità di medicina dicono che i farmaci moderni risultano inefficaci a fermare l’aumento sia di gonorrea che di sifilide. E troppo spesso quelli che ne sono affetti se ne rendono conto troppo tardi per evitare danni gravi e irreversibili al loro corpo. Perché rischiar di subire un danno permanente, perfino la cecità o la sterilità come risultato della condotta immorale?
È LA MORALE UN SEGNO DI DEBOLEZZA?
È forse un segno di debolezza rifiutarsi di avere rapporti sessuali prima del matrimonio? Ebbene, che cosa direste che richiede più forza, cedere alla passione o contenerla?
In effetti, qualsiasi debole può cedere all’impulso sessuale. Ma ci vuole un vero “uomo” (o una vera “donna”) per controllare tale impulso finché non si prenda un coniuge nel matrimonio. Ci vuole anche più forza ora che la tendenza del mondo va nella direzione contraria; significa andare contro corrente.
Il libro biblico di Proverbi presenta un racconto che illustra questo punto. Esso narra in che modo un giovane di fra gli “inesperti”, essendo privo di un buon motivo di cuore, vaga in un quartiere dove gli si accosta una prostituta. Sotto la pressione dell’accorta persuasione che ella usa, egli cede e “tutto ad un tratto egli le va dietro, come un toro che va fino al macello, e proprio come messo ai ceppi [o incatenato] per la disciplina di uno stolto”. (Prov. 7:6-23) Non aveva la forza morale di resistere.
In contrasto, il Cantico di Salomone ci fa il quadro di un’attraente giovane di Sunem che resisté a tutti gli allettamenti che un ricco re poteva offrire, preferendo rimanere fedele al giovane pastore che sperava di sposare. Sì, invece d’essere come una “porta” che potesse facilmente spalancarsi, ella dimostrò ai suoi fratelli maggiori che era come un “muro” fermo nella sua determinazione di mantenere la propria verginità per l’uomo che attendeva. — Cant. di Sal. 8:8-10.
PERCHÉ LA MORALE È ASSENNATA
La principale ragione per cui la morale sessuale è assennata è che questo è il modo di comportarsi stabilito da Colui che massimamente conosce la felicità umana, Colui che, infatti, ha reso possibili i rapporti sessuali: Geova Dio. Come nostro Datore di vita egli ha il diritto di dirci cosa fare, di stabilire norme di condotta circa l’uso dei nostri organi procreativi con la loro facoltà di tramandare la vita.
Per mezzo dell’apostolo Paolo, Dio ci dice: “Il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri”. (Ebr. 13:4) La fornicazione comprende non solo i rapporti sessuali promiscui con chiunque, include anche i rapporti sessuali prematrimoniali, come fra persone fidanzate ma non sposate.
La Parola di Dio è molto specifica nel condannare la fornicazione e altra condotta dissoluta. Essa dice che chi pratica tali cose non avrà nessuna parte nel regno di Dio. (Gal. 5:19-21; Efes. 5:5) Questa positiva chiarezza della legge di Dio è in realtà per il nostro bene. Gli impulsi sessuali possono essere forti, e nella vita della maggioranza delle persone possono sorgere circostanze nelle quali sarebbe facile cedere sotto la pressione della tentazione. Se la legge di Dio in questione fosse vaga o debole per certo non ci sarebbe in quei tempi di molto aiuto. Ma siccome è così chiara e vigorosa ci aiuta a mantenerci assennati, sostiene il nostro coraggio morale e, cosa che ha maggiore importanza, ci aiuta a odiare la condotta d’errore. Odiate la condotta d’immoralità sessuale? Perché dovreste odiarla?
Se tale condotta a volte sembra attraente, chiedetevi: ‘Vorrei che si comportassero così quelli della mia propria famiglia, i miei genitori, o i miei fratelli e le mie sorelle? Vorrei che avessero figli illegittimi? Accrescerebbe questo il mio amore e il mio rispetto per loro?’ Se no, non è tale condotta da odiare?
Che dire dei figli nati da tale condotta immorale? Supponete d’aver avuto uno di tali figli, chi ne avrebbe cura? Vostra madre e vostro padre? Voi stesso? Come fareste ciò? E come si sentirebbe il figlio quando, cresciuto, troverebbe in che modo è stato concepito? O se vi rifiutate di assolvere la responsabilità e faceste adottare il figlio, che penserebbero altri di voi? Che pensereste di voi stesso? Potreste cercare di coprire la nascita, quindi potreste nascondere il figlio alla vista cedendolo per l’adozione e cercando così di sfuggire alla vergogna e alla responsabilità. Ma non potrete mai sfuggire a voi stesso, non è vero?
Realmente, quale bene è mai venuto dalla condotta dell’immoralità sessuale? Perché vi sono connesse molte cose indesiderabili, comprese le debilitanti malattie veneree, aborti, liti per gelosia e perfino assassinii? Perché nei paesi dove è concessa una grande “libertà” sessuale, come in Danimarca e in Svezia, l’incidenza dei divorzi è fra le più alte del mondo? Il divorzio significa successo o fallimento? È un segno di vera felicità o d’infelicità e insoddisfazione?
La morale sessuale è assennata anche perché quelli che vi si attengono hanno più probabilmente successo nel matrimonio. Questo avviene perché han tenuto il matrimonio in alta stima, rispetto alla disposizione di Dio e rispetto al loro futuro coniuge e al loro reciproco diritto di avere nel matrimonio un coniuge puro. — Si paragonino II Corinti 11:2; Efesini 5:26, 27.
Infatti, più state attento a evitare la condotta dissoluta o a non prendervi libertà nel periodo di corteggiamento e fidanzamento, più è probabile che avrete successo nel matrimonio. Quindi né voi né vostra moglie avrete dubbi e lamentele da fare sulla sincerità dell’amore dell’altro a causa del sospetto che il solo motivo del matrimonio fosse il sesso. Poiché il matrimonio, dopo tutto, non è semplicemente l’unione di due corpi, ma è l’unione di due persone. E ci dev’essere un reciproco alto riguardo e amore per la persona perché il matrimonio rechi felicità durevole.
FATE UNA SCELTA SAGGIA CON RISULTATI DUREVOLI
L’amore basato sulla passione non è un amore durevole. È un amore egoistico, avido. Questa specie di amore è ben illustrato nel caso di uno dei figli di Davide chiamato Amnon. Egli “s’innamorò” della bella sorellastra Tamar. Quindi con l’inganno la forzò ad avere rapporti con lui. Dopo ciò, che accadde? Il racconto ci dice: “E Amnon la odiava con un odio grandissimo, perché l’odio con cui la odiò era maggiore dell’amore col quale l’aveva amata”. La mandò fuori nella via. (2 Sam. 13:1-19) Ora, se siete una giovane, dovreste semplicisticamente pensare che siccome qualche ragazzo vi esprime amore appassionato e vuole avere rapporti con voi questo significhi che vi ama sinceramente? Egli potrebbe benissimo finire per diventare come Amnon.
La moglie dell’ufficiale egiziano Potifar espresse lo stesso genere d’interesse per il giovane Giuseppe. Avendo egli resistito a tutti i tentativi di lei di sedurlo, ella mostrò quindi le sue vere intenzioni. Ella mentì viziosamente al marito riguardo a Giuseppe, facendolo ingiustamente mettere in prigione. — Gen. 39:7-20.
Sì, la cosiddetta “libertà” sessuale cambia ciò che dovrebbe esser bello e puro in qualche cosa di meschino e detestabile.
Che cosa desiderate, dunque, un’occasionale breve momento di illecito piacere sessuale con tutti i rischi e i problemi che implica, o la soddisfazione d’avere dinanzi a tutti una coscienza pura, con rispetto di sé, in ogni tempo?
Se volete mantenervi libero dall’immoralità, mantenetevi libero dalle cose che conducono a commetterla: la conversazione che si riferisce sempre al sesso opposto, la lettura di materiale o la contemplazione di immagini che hanno una sola mira, l’eccitazione della passione sessuale. Al loro posto rivolgete la mente, gli occhi e la lingua a cose positive, operando per conseguire mète meritorie che rechino benefici durevoli e che non facciano provare nessuna vergogna o scoraggiamento.
Soprattutto, rafforzate la vostra conoscenza e il vostro apprezzamento del vostro Creatore e della giustizia e della sapienza delle sue vie e dei suoi propositi. Rivolgetevi a lui in preghiera e fissate il cuore sulle cose che egli promette a quelli che lo servono. Potete attenervi fermamente alla morale sessuale se lo volete realmente, poiché Geova e il suo Figlio vi daranno la forza di cui avrete bisogno.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1972 | 1° novembre
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Domande dai lettori
● Perdonò Dio il fatto che Lot si ubriacò e generò figli mediante le sue proprie figlie? — U.S.A.
La risposta a questa domanda si deve determinare alla luce dei precedenti di questo avvenimento e in relazione con altre scritture.
Lot e le sue due figlie erano le sole persone sopravvissute alla distruzione di Sodoma e Gomorra. Dopo questa distruzione risiedevano nella città di Zoar. Comunque, per qualche ragione Lot aveva timore di continuare a dimorarvi e, con le figlie, andò ad abitare in una caverna. (Gen. 19:30) In seguito la primogenita disse alla sorella più giovane: “Nostro padre è vecchio e nel paese non c’è un uomo che abbia relazione con noi come si fa in tutta la terra. Vieni, diamo a nostro padre del vino da bere e corichiamoci con lui e conserviamo la progenie di nostro padre”. — Gen. 19:31, 32.
Il fatto che cercarono di far ubriacare il padre fa pensare che si rendevano conto che egli non avrebbe mai acconsentito ad avere rapporti sessuali con loro da sobrio. Ma date le circostanze, esse pensarono che questo fosse l’unico modo di impedire che si estinguesse la famiglia di Lot. Erano residenti forestieri nel paese e non c’era nessun loro parente con cui potessero sposarsi e così preservare la discendenza familiare. Si dovrebbe anche ricordare che le figlie di Lot avevan risieduto fra gli abitanti di Sodoma moralmente degradati. In vista di questi fattori, non sarebbe stato loro difficile giustificare la loro condotta secondo il proprio modo di pensare. Perché, allora, il racconto compare nelle Scritture?
Il racconto non è presentato nella Bibbia per stimolare pensieri erotici. Vi è per uno scopo, per rivelare la parentela dei Moabiti e degli Ammoniti con i discendenti di Abraamo che divennero noti come Israeliti. Essendo Lot nipote di Abraamo, gli Israeliti erano parenti dei Moabiti e degli Ammoniti, che eran discesi dai due figli generati da Lot mediante le sue figlie. (Gen. 11:27) In seguito questa parentela carnale influì sulle azioni d’Israele nei rapporti con Moabiti e Ammoniti. Per esempio, occupato il paese a oriente del fiume Giordano, gli Israeliti, per ordine divino, badarono a non violare la proprietà della terra degli Ammoniti e dei Moabiti. — Deut. 2:9, 18, 19, 37.
Qualche lettore sincero della Bibbia è forse lasciato in dubbio in quanto alla conclusione da trarre da questo racconto riguardo a Lot e alle sue figlie? È indotto a pensare che tale condotta sia, forse, approvata da Dio?
È vero che in Genesi, capitolo 19, sono riportati i fatti storici senza nessun commento rispetto all’approvazione o alla disapprovazione di Dio per il duplice incesto commesso da Lot in stato di ebbrezza. Ma in parti successive del racconto biblico, ripetute volte è dichiarata la condanna di Dio per l’ubriachezza. (Prov. 20:1; 23:20, 21, 29-35; 1 Cor. 6:9, 10) In modo simile, nella Legge che diede a Israele, Dio espresse in seguito chiaramente la proibizione dell’incesto, dicendo: “Non vi dovete avvicinare, nessuno di voi, ad alcun suo stretto parente carnale per scoprirne la nudità. . . . Non devi scoprire la nudità di tuo padre e la nudità di tua madre”. (Lev. 18:6, 7) La pena per la violazione della legge sull’incesto era la morte. (Lev. 18:29) Mentre Lot e le sue figlie non erano sotto la Legge, esse si rendevano conto, ciò nondimeno, che non era appropriato avere rapporti con il
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