-
Aspettiamo pazientemente la fine della malvagitàLa Torre di Guardia 1971 | 1° luglio
-
-
basata sulla fede. Nella misura che la nostra fede è forte la nostra speranza sarà luminosa. Per mantenere luminosa la nostra speranza dobbiamo continuare a rinfrescarci la mente con le promesse di Dio riguardo al futuro. Un altro aiuto è quello di capire che è saggio aspettare pazientemente. Irritandoci in modo deludente o facendoci giustizia da noi stessi non faremmo altro che peggiorare le cose. — Rom. 8:24, 25; 12:19.
Un altro grande aiuto è la gioia. “La gioia di Geova è la vostra fortezza”. La gioia dà forza. Fu la gioia a dare a Gesù Cristo la forza di aspettare e perseverare. E come la speranza si edifica sulla fede, così la gioia si edifica sull’apprezzamento. Nella misura che apprezzate la bontà di Dio, le vostre attuali benedizioni, i piaceri dell’associazione con i conservi cristiani, i privilegi di dire ad altri le verità della Parola di Dio come fece Gesù, avrete gioia e potrete aspettare pazientemente. — Neem. 8:10; Ebr. 12:2.
-
-
Siate pazienti nelle relazioni con altriLa Torre di Guardia 1971 | 1° luglio
-
-
Siate pazienti nelle relazioni con altri
L’ASPETTARE ha altri aspetti. Quella di aspettare può essere benissimo la condotta saggia nelle quotidiane relazioni con altri. Forse un giovane corteggia una ragazza. O lui o lei può aver fretta di sposarsi. Ma la saggezza suggerirebbe di non avere troppa fretta. Il corteggiamento dà alle coppie eccellenti opportunità di conoscersi meglio e di adattarsi l’uno all’altro. Com’è stato detto appropriatamente: “Avendo fretta di sposarsi si può avere tutto il tempo di pentirsi”.
Inoltre, un dipendente può essere molto laborioso e ambizioso di progresso. Anche qui, invece di irritarsi impazientemente, non sarebbe meglio cogliere tutte le opportunità che si presentano per dar prova del proprio merito e accrescere le proprie capacità? Spesso accade che quando non ci si inquieta e non ci si irrita più ma si è contenti, allora ha luogo un cambiamento per il meglio.
Quella di aspettare pazientemente è anche la condotta saggia in seno alla famiglia. Ragioni di lavoro, o altre circostanze che possono non dipendere da lui, come il traffico intenso, possono far tornare a casa tardi il marito. Invece di agitarsi impazientemente, quanto è molto meglio che sua moglie gli dia il beneficio del dubbio.
D’altra parte, in certe cose la moglie può essere lenta, per cui il marito deve imparare ad aspettare pazientemente. L’adirarsi non servirà. Egli può forse aiutarla a organizzare meglio le sue attività così che sia più puntuale. Ma, quando le cose non vanno com’era stabilito, anziché agitarsi impazientemente, quanto è molto meglio che il marito dia ascolto al consiglio dell’apostolo Pietro e ‘tratti sua moglie secondo conoscenza, assegnandole onore come a un vaso più debole, il femminile’. — 1 Piet. 3:7.
O può darsi che un conservo cristiano accanto al quale siete obbligato a fare servizio abbia una debolezza che vi esaspera e di cui egli forse non si accorge neppure. O può ripetutamente sbagliare, per cui dovete perdonarlo, per così dire, “settantasette volte”. Di nuovo è bene imparare ad aspettare e ad avere pazienza con lui. Può non fare un progresso così rapido come quello che vorreste vedere, ma con gli anni ciò nondimeno può esserci progresso. Anche qui la Parola di Dio contiene un saggio consiglio, cioè: ‘Con longanimità, sopportatevi gli uni gli altri nell’amore’. — Matt. 18:21, 22; Efes. 4:2, 3.
È veramente saggio imparare ad aspettare pazientemente. Reca beneficio a noi stessi e a quelli che sono intorno a noi. Geova Dio ha le sue leggi che regolano l’universo, e ha il suo proprio tempo stabilito per adempiere i suoi propositi. Non cambierà il suo calcolo del tempo per farci piacere, più di quanto non possiamo fargli cambiare o affrettare i giorni, le stagioni e gli anni. Fede, speranza, gioia e apprezzamento ci permetteranno di seguire la saggia condotta di imparare ad aspettare pazientemente.
-
-
Gesù ci insegna a pregareLa Torre di Guardia 1971 | 1° luglio
-
-
Gesù ci insegna a pregare
Articolo specialmente preparato perché i genitori lo leggano con i loro figli
PARLI a Geova Dio? Egli vuole che tu gli parli. Quando parli a Dio, questo si chiama preghiera.
Gesù parlò spesso al Padre suo che è nel cielo. Talvolta voleva essere solo quando parlava a Dio. Una volta, dice la Bibbia, “salì tutto solo sul monte a pregare. Benché si facesse tardi, egli era ivi solo”. — Matt. 14:23.
Dove puoi andare per pregare Geova da solo? Forse puoi parlare a Dio da solo prima di andare a letto la sera. Gesù disse: “Quando preghi, va nella tua stanza privata e, chiusa la porta, prega il Padre tuo”. Preghi Dio ogni sera prima di andare a dormire? È una buona cosa farlo. — Matt. 6:6.
Gesù pregava anche quando altri erano con lui. Quando teneva adunanze con i suoi discepoli, Gesù pregava. Tu puoi andare alle adunanze cristiane dove si dice la preghiera. A queste adunanze di solito sarà una persona di maggiore età a dire la preghiera. Ascolta attentamente quello che dice, poiché parla a Dio per te. Quindi potrai dire “Amen” alla preghiera.
Sai che cosa significa dire “Amen” alla fine di una preghiera? Significa che la preghiera ti piace. Significa che sei d’accordo con essa, e vuoi che sia anche la tua preghiera.
Gesù pregava anche all’ora dei pasti. Ringraziava Geova per il cibo che aveva. Preghi sempre prima di prendere i pasti?
È bene ringraziare Geova del cibo prima che cominciamo a mangiare. Tuo padre dirà la preghiera quando mangiate insieme. Ma che dire se mangi da solo? O che dire se prendi un pasto con persone che non ringraziano Geova? Allora devi dire la tua propria preghiera.
Devi sempre pregare ad alta voce? No, Geova può udire la tua preghiera anche se
-