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Chi fu “Dario il Medo”?La Torre di Guardia 1973 | 1° ottobre
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cuneiformi portate alla luce nel Vicino Oriente presentano ancora una storia molto imperfetta con varie lacune e vuoti. E i racconti degli storici Erodoto, Senofonte, Ctesia e Beroso (citati da Giuseppe Flavio) differiscono tutti e in vari punti si contraddicono per quanto concerne il regno di Ciro e gli avvenimenti relativi e successivi alla caduta di Babilonia.
Un’altra valida ragione per tale mancanza d’informazioni su Dario è fornita nel libro stesso di Daniele. Che Dario favorisse Daniele e ordinasse che tutti nel regno ‘temessero dinanzi all’Iddio di Daniele’ provocò senz’altro profonda insoddisfazione e risentimento fra i potenti sacerdoti babilonesi sotto la cui guida gli scribi mettevano per iscritto gli avvenimenti storici. Non sarebbe strano dunque che, se il regno di Dario fu relativamente breve, le registrazioni fossero successivamente alterate e le prove che lo riguardano fossero eliminate. È noto che azioni simili furono compiute nella storia di quei tempi. Tali cose avvengono anche nel nostro tempo in alcuni paesi.
La storicità di Dario il Medo, naturalmente, non dipende dalla conferma delle fonti secolari. L’attendibilità storica della Bibbia è stata ripetutamente dimostrata da ulteriori scoperte ed è in netto contrasto con i racconti spesso contraddittori della storia secolare. Come osserva l’assiriologo D. J. Wiseman circa il racconto di Daniele su Dario: “. . . la narrazione ha tutto l’aspetto dell’autentico scritto storico, e, mancando molti documenti storici di questo periodo, non c’è nessuna ragione perché non si debba accettare la storia”. — The New Bible Dictionary, pag. 293.
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Riconobbero la veritàLa Torre di Guardia 1973 | 1° ottobre
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Riconobbero la verità
CIRCA 1.900 anni fa molti sacerdoti giudei di cuore onesto accettarono la verità proclamata dai seguaci di Gesù Cristo. La Bibbia ci dice: “La parola di Dio cresceva, e il numero dei discepoli si moltiplicava moltissimo in Gerusalemme; e una gran folla di sacerdoti ubbidiva alla fede”. (Atti 6:7) Anche oggi numerosi ecclesiastici rispondono favorevolmente all’attività dei cristiani testimoni di Geova.
In un paese dell’America Latina, un uomo che andò a fare acquisti in una cittadina prese letteratura dai testimoni di Geova. Egli e la sua famiglia fecero un po’ fatica a comprenderla. Quindi chiesero al loro ecclesiastico pentecostale una spiegazione, ma egli non poté aiutarli. Per questa ragione chiesero a un testimone di Geova di andare ad aiutarli. Il Testimone che rispose al loro invito fu calorosamente accolto da un gruppo di ventidue persone, incluso l’ecclesiastico, radunate nella chiesa. Volevano sapere della venuta di Cristo. Dopo un’ora e dieci minuti di conversazione biblica su questo soggetto, espressero il loro accordo, riconoscendo che era tutto chiaro.
La settimana successiva il Testimone pronunciò il discorso “Chi sono i testimoni di Geova?” Quelli che udirono questo discorso compresero che i veri cristiani devono portare il nome “Geova”. Furono prese disposizioni per studiare la Bibbia con l’aiuto del libro La Verità che conduce alla Vita Eterna. Poco dopo l’ecclesiastico disse di volersi battezzare perché comprendeva che il suo precedente battesimo non aveva valore. Nel febbraio del 1971 fu battezzato e otto ex membri della chiesa partecipano con lui all’opera di proclamare ad altri le cose che hanno imparate dalla Bibbia.
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