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  • La carità religiosa contraria alle buone opere
    La Torre di Guardia 1952 | 1° giugno
    • Che cosa fece allora Gesù? Si avvicinò al povero e gli diede un paio di monete romane per acquistare un tozzo di pane? Niente affatto. Gli fece un dono di molto maggior valore ridandogli la vista! (Mar. 10:46-52; Matt. 20:30-34; Luca 18:35-43) La “carità” di Gesù non era misurata in denaro alle organizzazioni religiose per una dubbia distribuzione. La benignità, la tenera compassione e i munifici doni di Gesù consistettero nel ridare la vista ai ciechi, far camminare gli zoppi, guarire l’orribile infermità della lebbra, aprire gli orecchi ai sordi e perfino ridestare i morti. Ai poveri e ai derelitti egli predicò instancabilmente la buona novella relativa al regno di Dio. — Matt. 11:5; Luca 7:22; 4:18.

      Gli apostoli Pietro e Giovanni seguirono lo stesso corso quando s’imbatterono in un povero storpio che chiedeva l’elemosina: “Pietro disse: ‘Argento e oro io non possiedo, ma ciò che ho è quello che ti dò: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, cammina!’ E presolo per la mano destra, lo alzò. Istantaneamente le piante dei suoi piedi e le ossa delle sue caviglie furon rese ferme, e, d’un salto, si rizzò in piedi e cominciò a camminare, ed entrò con loro nel tempio, camminando e saltando e lodando Dio”. — Atti 3:1-8, NM.

      BUONE OPERE, NON STROMBAZZATA CARITÀ

      La sfarzosa pratica d’oggi di dare onore e lode ai contributori di grosse somme per opere di carità è in diretta opposizione al consiglio di Gesù. “Abbiate cura di non fare le vostre buone opere in pubblico affinché la gente le veda, poiché, se fate così, non otterrete nessuna ricompensa dal Padre vostro che è nel cielo. Perciò, quando stai per fare carità, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gl’ipocriti, nelle sinagoghe e nelle strade, per farsi lodare dalla gente. lo vi dico che questa è tutta la ricompensa che avranno! Ma quando tu fai carità, la tua mano sinistra non deve sapere quello che sta facendo la tua destra, affinché la tua carità sia segreta; e il Padre tuo, che vede ciò ch’è segreto ti ricompenserà”. — Matt. 6:1-4, TA.

      Giuda Iscariota, uno di quegli ipocriti che desideravano far mostra della propria generosità, ben rappresentò quelli che oggi criticano i testimoni di Geova perché non costruiscono ospedali, non stabiliscono cucine economiche nei sobborghi. Queste persone simili a Giuda annunziano con grandi squilli di tromba i loro personali doni di misericordia per i poveri. Giuda brontolò perché Maria spargeva il costoso olio profumato sui piedi di Gesù, dicendo che si sarebbe dovuto vendere e darne il denaro ricavato ai poveri. “Egli diceva questo, però, non perché si curasse dei poveri, ma perché era un ladro e tenendo la borsa ne portava via quel denaro che vi si metteva dentro”. (Giov. 12:3-6, NM) Ciò che fece la donna, tuttavia, piacque a Dio in tale occasione più di una semplice donazione ai poveri. Non avendo vero amore, qualsiasi contribuzione Giuda avesse fatto non avrebbe avuto valore. — 1 Cor. 13:3.

      Il popolo è stato derubato e percosso e lasciato mezzo morto dagli elementi governanti di questo mondo, come quel “certo uomo” di cui parlò Gesù il quale si imbatté nei ladroni mentre era in viaggio verso Gerico. I religionisti cattolici, protestanti ed ebrei hanno osservato la condizione spirituale di questi poveri ma li hanno evitati, si son tenuti lontano e sono passati oltre lungo la parte opposta della strada. I testimoni di Geova, da parte loro, come buoni Samaritani, sono andati in cerca di questi infermi spiritualmente, menomati e mezzo morti di fame e, quando li hanno trovati, han fasciato le loro ferite, li hanno nutriti ed hanno avuto cura dei loro bisogni. — Luca 10:29-37.

      Non è un segreto che molte di queste organizzazioni di “carità” operano frode e truffa. Il Times di New York del 6 settembre 1950, per esempio, recava un resoconto del modo in cui certe “caritatevoli organizzazioni religiose” operanti a Brooklyn, New York, danno ai poveri solo il 15 per cento del denaro che elemosinano dal pubblico. L’altro 85 per cento va per quello che essi chiamano le loro proprie spese. Il fedele popolo di Dio non può permettersi di far doni a tali organizzazioni. Essi devono adoperare quello che hanno per predicare questo evangelo del Regno stabilito a beneficio dei poveri ovunque, com’è comandato. — Matt. 24:14.

      Occorre molto tempo, denaro ed energia per eseguire questo comando divino, ma i testimoni di Geova sono felici di adoperare le loro sostanze per seguirlo. Investendo il loro denaro nelle Bibbie e in altra vitale letteratura, essi la recano al popolo a costo di grandi spese personali. Ma questo è veramente un buon investimento a beneficio dei poveri, perché così facendo i testimoni di Geova accumulano tesori nel cielo ed aiutano altri a far lo stesso. Ed esattamente come gli antichi fratelli della Macedonia e dell’Acaia contribuirono con mezzi materiali per soccorrere i loro fratelli bisognosi di Gerusalemme, così fanno i testimoni di Geova. (Rom. 15:25, 26; Gal. 2:10) Tutte queste sono buone opere fatte per amore e onore di Geova Dio.

  • I testimoni di Geova subiscono ancora l’odio totalitario
    La Torre di Guardia 1952 | 1° giugno
    • I testimoni di Geova subiscono ancora l’odio totalitario

      Il comunismo nella Germania Orientale riaccende il fuoco della persecuzione nazista

      COMUNISTI possono odiare la Bibbia, ma dimostrano che le sue profezie s’avverano. Le loro furiose aggressioni contro i testimoni di Geova fanno parte dell’adempimento delle parole di Gesù ai suoi seguaci: “Sarete odiati da tutte le genti a cagion del mio nome”. (Matt. 24:9) Infuriando contro questi seguaci di Cristo, i comunisti danno prova d’esser seguaci del nazismo. I rossi riaccendono i fuochi della persecuzione già attizzati nel passato dalle orde di Hitler. E, come i nazisti, così i comunisti tentano di coprire il loro odio per il vero Cristianesimo con un torrente di menzogne.

      La stampa della Germania Orientale dominata dai comunisti vomita continuamente diffamazioni contro i Testimoni. Li accusa falsamente di sostenere l’immoralità. Asserisce che un testimone uccise sua moglie come olocausto a Geova, e che aveva intenzione di uccidere i suoi figli per imitare la volontà d’Abrahamo di sacrificare Isacco. Accusa i Testimoni di antisemitismo perché scritturalmente insegnano che i Giudei non formano più una nazione consacrata, santa, ma si trovano davanti a Dio sullo stesso livello di tutti gli uomini. Ma la loro diffamazione favorita è che i Testimoni sono spie degli imperialisti americani. La prova? Ecco, essi ricevono letteratura dall’America, distribuiscono pacchi CARE venuti dall’America, si rifiutano di firmare l’appello comunista di proibire la bomba atomica, e predicano che la guerra distruggitrice di Harmaghedon è inevitabile. La propaganda comunista argomenta che i Testimoni rifiutano di firmare l’appello per la proibizione della bomba atomica perché per mezzo di questa bomba l’America vincerà la battaglia d’Harmaghedon. Com’è ridicolo!

      Nascondere l’odiosa persecuzione religiosa dietro false accuse di sovvertimento e sedizione non fu nuovo presso i nazisti, e non è cosa nuova presso i comunisti. Le stesse false accuse di sedizione e indebolimento della morale nazionale furono mosse contro i servitori di Geova prima di Cristo, contro Cristo, e contro i suoi seguaci. Rilevatelo da voi stessi leggendo Esdra 4:15, Nehemia 2:19, Ester 3:8, Geremia 37:13-15; 38:4, Luca 23:2 e Atti 24:5. Questi fedeli servitori di Dio subirono la tortura e la morte nei tempi antichi. Le subiscono ancora oggi. Si legga la seguente traduzione di un dispaccio apparso nel giornale Stockholms-Tidningen, il 18 settembre 1950:

      “I TESTIMONI DI GEOVA NELLA ZONA ORIENTALE SUBISCONO TERRIBILI TORTURE

      “HANNOVER, 17 settembre - (ST) Avendo arrestato quasi 1000 dei più noti fra i testimoni di Geova nella Zona Orientale, la Polizia del Popolo sta ora cercando dappertutto tutti i membri di questa setta che offre una così forte resistenza per liquidare definitivamente la setta come tale. I loro principali predicatori sono stati condannati a 25 anni di lavori forzati, e così lo sono stati i membri delle loro famiglie, e ci si trova di fronte alla possibilità che, mentre il governo comunista è al potere, tutti i testimoni scompaiano in carcere.

      “Degli studenti accademici fuggiti dalla Zona Orientale riportano tutto quello che hanno fatto le autorità, ma finora senza successo, per rompere l’aperta e fanatica opposizione della setta contro i comunisti. I testimoni di Geova sono stati maltrattati e torturati nel modo più orribile senza che abbiano rinunziato alla loro fede, secondo la quale Cristo dev’essere riconosciuto come la più alta e sola autorità ed essi non vogliono sottomettersi ad alcun potere umano.

      “Con l’arresto in massa dei testimoni di Geova questa gente ha ora, per la seconda volta in un paio di decenni, ricevuto la corona del martirio — ed essi sanno ciò che questo vuol dire. Già durante il regime di Hitler circa 1000 testimoni di Geova furono giustiziati come traditori, perché non solo si rifiutarono di andare in guerra ma fecero aperta opposizione all’autorità di Hitler. Altri 1000 testimoni di Geova morirono in carceri e campi di concentramento, e tutti quelli che in seguito han descritto la vita che si conduceva in quei campi hanno dato nei loro libri il più alto riconoscimento ai testimoni di Geova.

      “I testimoni di Geova hanno continuato a comportarsi sotto il regime comunista, del tipo del governo di Quisling, come si comportarono durante il regime di Hitler, e nella Zona Orientale la setta ha ultimamente tenuto una tale condotta specialmente fra le donne e la gioventù, da diventare troppo pericolosa per il regime. I predicatori della setta non hanno mai esitato a dichiarare apertamente quello che pensano del regime comunista. Han bollato le elezioni della Zona Orientale come fraudolenti e il regime comunista stesso come ‘un dominio di Satana’.

      “Riferendosi al passo delle Scritture: ‘Ogni podestà m’è stata data in cielo e sulla terra,’ i testimoni di Geova rifiutano di accettare qualsiasi specie d’autorità terrena. Normalmente essi non combattono né lo stato come tale né le sue leggi, e l’unica cosa che si considerano in diritto di reclamare negli stati ordinari, onesti e democratici è l’esenzione dall’andare in guerra. Ma, esattamente com’era avvenuto nel Reich di Hitler, nella Zona Orientale essi si son trovati in una lotta mortale col regime unicamente perché proclamano in pubblico la loro fede. Come, prima del 1945, essi rifiutavano di salutare la bandiera con la croce svastica di Hitler e di dire: ‘Heil Hitler,’ così rifiutano ora di salutare le insegne rosse. E per il movimento di resistenza della zona Orientale contro il regime comunista essi sono diventati, a motivo della loro incrollabile attitudine, il fattore intorno a cui raccogliersi. Per le masse di Tedeschi della Zona Orientale gl’incorrotti testimoni di Geova, nella loro implicita fede, son divenuti un grande esempio, e perciò pericolosissimi per il regime comunista.

      “I comunisti hanno un facile compito nell’aver ragione dei testimoni di Geova, valendosi del nuovo questionario: ‘Siete voi disposti a firmare o sottoscrivere l’appello di Stoccolma contro la bomba atomica?’ Finora essi hanno tutti rifiutato di firmare, e per questo rifiuto essi vanno ora tutti in prigione. Dato il potere di resistenza quasi soprannaturale dei testimoni di Geova, si può considerare certo che, se il regime comunista della Zona Orientale stesse al potere molto a lungo, nessuno di loro uscirebbe vivo dal carcere”.

      A questa rivelatrice narrazione si unisce il dispaccio della United Press del 4 ottobre, da Berlino: “Nove membri della setta dei testimoni di Geova sono stati condannati oggi a molti anni di carcere dalla Corte Suprema nella comunista Germania Orientale per spionaggio nella zona russa per gli Stati Uniti. Willi Heinicke e Friedric Adler sono stati condannati a vita. Gli altri sono stati condannati da otto a quindici anni. Tutti sono stati giudicati colpevoli di aver mandato dati militari e d’altro genere a ‘un centro di spionaggio a Brooklyn’. Essi sono stati pure accusati di sabotaggio riguardo alla campagna comunista per l’interdizione della bomba atomica, e di ‘diffamazione delle elezioni popolari’ indette nella zona sovietica per il 15 ottobre”.

      In mezzo a tutte le prove oggi i testimoni di Geova si attengono saldamente alla convinzione ispirata dell’apostolo Paolo: “Chi ci separerà dall’amore del Cristo? Sarà forse la tribolazione o la distretta o la persecuzione o la fame o la nudità o il pericolo o la spada? Al contrario, in tutte queste cose noi ne usciamo completamente vittoriosi in virtù di colui che ci ha amati. Poiché io sono convinto che né morte né vita né angeli né governi né cose presenti né cose future né potestà né altezza né profondità né alcun’altra creazione potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore”. (Rom. 8:35, 37-39, NM) Il comunismo non può riuscire dove il nazismo fallì. Gli ismi umani governanti avranno fine al più tardi nella battaglia di Geova Dio ad Harmaghedon. Per quelli che sopportano l’odio e la persecuzione di tutte le nazioni per amore del nome di Cristo vale la promessa: “Chi ha perseverato sino alla fine è quello che sarà salvato”. — Matt. 24:13, NM.

  • Domanda dai lettori
    La Torre di Guardia 1952 | 1° giugno
    • Domanda dai lettori

      ◆ Che cosa significano le parole di 1 Timoteo 2:15? “Sarà salvata partorendo figliuoli, se persevererà nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia”. — A. B., Washington.

      Questo testo è reso più chiaro citandolo, insieme alla sua esposizione, dalla Traduzione del Nuovo Mondo: “Desidero che le donne si adornino d’un abito bene ordinato, con modestia e sanità di mente, non con l’arte dell’acconciatura dei capelli e oro o perle o costosissimo abbigliamento, ma come si addice alle donne che professano di riverire Dio, cioè, mediante opere buone. La donna impari in silenzio con piena sottomissione. Non permetto alla donna d’insegnare, o d’esercitare autorità sull’uomo, ma che stia in silenzio. Poiché Adamo fu formato prima, poi Eva. Inoltre Adamo non fu sedotto, ma la donna fu completamente sedotta e venne a trovarsi in trasgressione. Però, essa sarà tenuta salva mediante la gravidanza, purché perseverino nella fede e nell’amore e nella santificazione con sanità di mente”. — 1 Tim. 2:9-15.

      Paolo parla qui di donne letterali nella congregazione cristiana. Egli raccomanda che vestano con modestia e buon senso, che si servano di buone opere per ornamento anziché di un vistoso e costoso abbigliamento. Consiglia loro d’imparare in silenzio, tenendo il loro posto nella congregazione e non cercando di sostituire gli uomini in incarichi d’autorità. Indi egli cita, come un esempio per dimostrare la saviezza di questo ordinamento, il caso di Adamo ed Eva. L’uomo, non la donna, venne per primo. Inoltre, l’uomo non fu sedotto, ma la donna sì. Allora in Eden essa agì senza rispetto per l’autorità del marito. I risultati furono per entrambi disastrosi. Nessuno dei due avrà una risurrezione nel nuovo mondo. Il dare alla luce figliuoli, da parte di Eva, non la salverà come la gravidanza non salvò le empie donne che perirono nel Diluvio o quelle che morranno ad Harmaghedon. Dopo aver citato Adamo ed Eva come esempi per dimostrare la sapienza dell’ordinamento di Dio perché l’autorità nella congregazione sia esercitata dall’uomo, l’apostolo continua la sua discussione concernente la condotta della donna cristiana nella congregazione: “Essa sarà tenuta salva mediante la gravidanza, purché perseverino nella fede e nell’amore e nella santificazione con sanità di mente”.

      Certamente nessuna persona ragionevole argomenterà che le donne siano salvate semplicemente perché partoriscono figliuoli. L’esser “salvata” da questo non potrebbe significare esser salvata per la vita eterna. Rammentate la donna che aveva un flusso di sangue, e che fu guarita quando toccò Gesù. Egli le disse: “la tua fede ti ha salvata”. (Matt. 9:22, NM, margine) Egli non intendeva dire che fosse salvata a vita eterna, ma che era stata guarita e resa sana da ulteriore piaga di quella sua afflizione. Perciò nel caso delle donne della congregazione cristiana, esse ‘saranno tenute salve durante la gravidanza, purché perseverino nella fede e nell’amore e nella santificazione con sanità di mente’. Il posto della donna nella disposizione del matrimonio è quello di dare alla luce figliuoli e istruirli nelle vie di Geova. Questo, insieme al suo servizio del Regno, la terrà occupata, senza che debba cercar di aiutare a dirigere l’organizzazione teocratica. Esercitando questo suo compito, essa si salverà dall’ozio e dalla cattiva condotta.

      Nel quinto capitolo di questa lettera a Timoteo Paolo tratta alcuni tranelli nei quali alcune donne cadono, e dopo aver parlato di certe giovani vedove che vanno in giro oziosamente e chiacchierano intromettendosi negli affari altrui, egli consiglia: “Io desidero che le vedove giovani si maritino, abbiano figli, governino la casa, per non dare motivo all’oppositore di vilipendere”. (1 Tim. 5 Verss. 11-15, NM) Questo le terrà impegnate, darà loro qualcosa da fare. Questo sarà un’occupazione profittevole per loro, le manterrà salve. Se fanno il loro dovere come mogli e madri governando la casa, e continuano il loro servizio come proclamatrici del Regno, saranno salve dalle insidie che colpiscono le donne oziose e non teocratiche.

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