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    La Torre di Guardia 1978 | 15 giugno
    • gioghi di legno sarebbero state sostituite da sbarre di ferro, e che Hanania sarebbe morto entro l’anno. Non solo Hanania morì il settimo mese di quell’anno, ma alla fine il giogo di Babilonia fu proprio un giogo di ferro. — Ger. 28:12-17.

      12, 13. (a) Quale gruppo moderno agisce come Hanania, e come si comporta? (b) Cosa sostiene i veri testimoni di Dio?

      12 Come sono simili ad Hanania quei falsi profeti moderni che cercano di ‘demolire’ l’opera dei testimoni di Geova con malvagio intento! Forse alcuni di essi hanno anche camminato per un po’ con il popolo di Dio, ma diventano insoddisfatti non vedendo realizzarsi le loro ambizioni egoistiche e tornano a quegli stessi insegnamenti che prima avevano vomitati. Predicano “per invidia e rivalità”, certo non “per buona volontà”, poiché non hanno nulla di edificante da dire. (2 Piet. 2:22; Filip. 1:15) Offrono prospettive contrarie a quelle della classe di Geremia per quanto riguarda la venuta della “grande tribolazione”.

      13 Tuttavia, così sicuramente come Geova sostituì il giogo di legno rotto con un giogo di ferro, altrettanto sicuramente la “grande tribolazione” verrà al tempo fissato da Dio. Allo stesso modo, come Hanania morì per giudizio di Geova quello stesso anno, così questi gruppi profetici antagonisti saranno giustiziati al tempo fissato. Essi non hanno nessuna gioia né lo spirito o la “parola” di Geova per sostenerli. — Ger. 23:16-19; 31:1, 12.

      MANTENETE SALDA LA VOSTRA FIDUCIA!

      14. (a) Come Geremia, quale fiducia dovremmo nutrire? (b) Perché dovremmo sempre vigilare?

      14 Come Geremia, dovremmo avere incrollabile fiducia nella profetica “parola” di Geova. Per dimostrare tale fiducia, Geremia ubbidì alla “parola di Geova” acquistando un campo ereditario ad Anatot, e questo solo un anno prima che gli eserciti babilonesi devastassero il paese! (Ger. 32:8-25) In questi ultimi giorni, dovremmo similmente aver fiducia che Geova adempirà ogni parola della sua promessa di proteggere e stabilire il suo popolo. (Ger. 32:38-41) Il tempo in cui le forze d’assalto celesti al comando di Cristo Gesù colpiranno è pericolosamente vicino! Perciò è urgente vigilare sempre, proclamando la “parola” di Dio. — Mar. 13:10, 32-37.

      15, 16. (a) Da che cosa fu sostenuto Geremia? (b) Quale problema ebbe Baruc? (c) Quale incoraggiamento possiamo trarre dall’avvertimento che Geova diede a Baruc? (Riv. 2:3)

      15 Fu dura per Geremia. Ma la fiducia in Geova e la lealtà all’incarico gli permisero di arrivare sino in fondo. Egli poté anche incoraggiare il suo fedele compagno, lo scriba Baruc, quando questi si sentì abbattuto. Geremia profetizzava da circa 20 o 30 anni, quando Baruc dichiarò:

      “Guai a me, ora, poiché Geova ha aggiunto mestizia alla mia pena! Io mi sono stancato a causa dei miei sospiri, e non ho trovato alcun luogo di riposo”.

      Ma Geova gli comunicò per mezzo di Geremia queste parole:

      “‘Ecco, ciò che ho edificato demolisco, e ciò che ho piantato sradico, perfino tutto il paese stesso. Ma in quanto a te, tu continui a cercar grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e per certo ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi ai quali andrai’”. (Ger. 45:1-5)

      Sì, col passare del tempo questo fedele servitore di Dio si era stancato. Ma Geova assicurò a Baruc che era vicino il tempo da Lui fissato per ‘demolire e sradicare’, il tempo da Lui fissato per recare la tribolazione sulle infedeli Gerusalemme e Giuda. Benché potesse esserci un apparente ritardo, quella “calamità” era sicura!

      16 Geova avvertì Baruc di non tornare alle vie mondane e materialistiche dei Giudei, cercando il proprio progresso personale. No, il suo posto era al fianco del profeta di Geova, assieme al quale doveva prestare fedele servizio. Allo stesso modo, in questa parte finale del ventesimo secolo, non è il tempo perché alcuno del popolo di Dio torni in questo mondo materialistico condannato. Il loro giusto posto è di servire con perseveranza per ricevere alla fine ‘la loro anima come spoglia’ nel reame del regno di Dio retto da Cristo Gesù, dopo la tempesta di Har-Maghedon.

      COMPAGNI LEALI

      17. Chi erano i Recabiti, e per che cosa Geova li ricompensò?

      17 Geremia ebbe altri amici. Questi fecero la loro comparsa solo dopo molti anni di fedele servizio, e sotto la guida di Geova. Mentre regnava ancora il malvagio Ioiachim, Geova fece condurre nel tempio da Geremia i Recabiti, discendenti di Gionadab, il quale ai giorni del re Ieu, circa 250 anni prima, aveva dimostrato d’essere dalla parte di Geova. (2 Re 10:15-17) Gionadab aveva dato ai suoi discendenti il comando di non bere vino “a tempo indefinito”. E ora, al primo sopraggiungere dei Babilonesi, i Recabiti si erano rifugiati in Gerusalemme. Geremia pose dinanzi a loro del vino. Ma essi lo rifiutarono, in leale ubbidienza al loro antenato, Gionadab. Allora Geova fece un contrasto fra la disubbidienza di Giuda e Gerusalemme e la perseverante lealtà dei Recabiti, dichiarando:

      “Non sarà stroncato da Gionadab figlio di Recab un uomo che stia dinanzi a me per sempre”.

      Pertanto i discendenti di Gionadab ricevettero una grande ricompensa, la liberazione durante la tribolazione di Gerusalemme. — Ger. 35:1-19.

      18. Chi sono i moderni ‘figli di Gionadab’, e dove trovano protezione?

      18 Questi Recabiti hanno oggi una controparte, persone di cuore retto e di giusti principi, che forse hanno anche cercato di trovare scampo da questi “tempi difficili” rifugiandosi entro i confini religiosi della moderna “cristianità”. (2 Tim. 3:1) Ma il loro vero rifugio è nel provvedimento di Geova mediante Cristo. Egli manda loro la moderna classe di Geremia, con un messaggio che significa salvezza per loro. No, tali “Gionadab” non troveranno la sicurezza nella fallita cristianità, ma mettendosi decisamente dalla parte del moderno “profeta” di Geova.

      19. In che modo dovrebbe incoraggiarci il comportamento di Geremia davanti a Sedechia?

      19 Fu Sedechia (617-607 a.E.V.), ultimo re di Giuda, a chiedere a Geremia di pregare per Giuda. Ma Geremia continuò a proclamare l’imminente distruzione di Gerusalemme. In seguito, dopo essere stato maltrattato e tenuto in prigione per molti giorni, fu condotto dinanzi al re, che gli chiese privatamente: “Esiste una parola da Geova?” Di rimando giunse la schietta risposta di Geremia: “In effetti esiste [una parola]! . . . Sarai dato in mano al re di Babilonia!” (Ger. 37:3-17) In maniera simile, oggi i testimoni di Geova additano francamente il giudizio divino. Non si interessano di movimenti per l’unione delle fedi né vogliono attenuare il messaggio proclamato contro la cristianità.

      20. (a) Quali circostanze portarono Ebed-Melec a soccorrere Geremia, e come fu ricompensato questo Etiope? (b) Nei tempi moderni chi ha agito come Ebed-Melec, e quale risultato avranno? (Matt. 25:34, 40)

      20 Poiché insisteva a dichiarare i giudizi di Geova contro la città, Geremia fu gettato in una cisterna, dove affondò nel fango. Pareva condannato a una misera morte. Ma Ebed-Melec, un eunuco etiope, andò dal re a perorare la causa di Geremia. Per comando del re, Ebed-Melec prese trenta uomini e, servendosi di stracci e panni consumati, essi tirarono Geremia fuori di questa cisterna e lo portarono in un posto nel Cortile della Guardia. Lì rimase finché Gerusalemme fu distrutta ed egli venne liberato. Ma che dire di Ebed-Melec? Mentre Geremia era ancora nel cortile, la parola di Geova gli fu rivolta, dicendo:

      “Va, e devi dire a Ebed-Melec l’Etiope: ‘Geova degli eserciti, l’Iddio d’Israele, ha detto questo: “Ecco, io faccio avverare le mie parole su questa città per la calamità e non per il bene, e per certo accadranno dinanzi a te in quel giorno. E di sicuro io ti libererò in quel giorno”, è l’espressione di Geova, “e non sarai dato in mano agli uomini dei quali tu stesso hai paura. Poiché senza fallo ti procurerò scampo, e non cadrai di spada; e per certo avrai la tua anima come spoglia, perché hai confidato in me”, è l’espressione di Geova’”.

      Pertanto, quando gli eserciti di Babilonia piombarono dal nord, Ebed-Melec ebbe salva la vita. Anche nei tempi moderni, molti, inclusi perfino funzionari governativi e personale di custodia, hanno mostrato benignità ai testimoni di Geova perseguitati. In seguito alcuni di loro sono divenuti Testimoni con la prospettiva d’essere salvati quando le celesti forze esecutive di Cristo Gesù agiranno ad Har-Maghedon. — Ger. 38:6-13; 39:15-18; Riv. 7:14-17; 16:16.

      21. (a) Che paragone si può fare tra i servitori di Geova dei tempi moderni e quelli del tempo di Geremia? (b) In quali modi mostrano perseveranza? (Riv. 14:12)

      21 È una gioia notare che sulla terra ci sono ancora persone di valore come Geremia, Baruc, i Recabiti ed Ebed-Melec. Il rapporto dell’attività mondiale compiuta dai testimoni di Geova nell’anno di servizio 1977 ne è una prova. È vero che forse alcuni, essendosi stancati come Baruc, si sono dedicati per qualche tempo a interessi egoistici, ma essi dovrebbero ricordare che Baruc, benché messo alla prova, rimase al fianco del profeta di Dio. Sì, vale la pena di perseverare, con la prospettiva della vita eterna dopo la “grande tribolazione”. E si spera di trovare ancora persone che amano la giustizia e che hanno la stessa disposizione di Ebed-Melec e dei figli di Gionadab. Grande sarà la ricompensa di tutti quelli che esercitano diligente fede nelle promesse di Geova e perseverano sino alla fine!

  • L’amorevole benignità di Geova abbonda
    La Torre di Guardia 1978 | 15 giugno
    • L’amorevole benignità di Geova abbonda

      PREGANDO il Sovrano Signore Geova, Geremia riconobbe che Egli era ‘Colui che esercita amorevole benignità verso migliaia’. (Ger. 32:17, 18) Questa è l’esperienza dell’odierno popolo di Geova! L’anno passato, l’amorevole benignità di Geova ha abbondato verso i 2.223.538 Testimoni che hanno fatto servizio in 216 paesi e territori. Il suo spirito ha permesso loro di dare una grande testimonianza.

      Il prospetto delle seguenti pagine riassume l’opera compiuta in diverse parti della terra. Questi zelanti Testimoni sono stati molto occupati, dedicando 321.424.305 ore all’opera di proclamare la buona notizia del regno di Dio e tenendo 1.282.246 studi biblici nelle case degli interessati. Sebbene la distribuzione di riviste diminuisse alquanto, essi distribuirono 24.972.749 Bibbie e libri che spiegano la Bibbia, un aumento di 917.700 rispetto all’anno prima.

      Per tutto l’anno di servizio 1977 il servizio continuo di “pioniere”, specie il servizio di pioniere ausiliario, è stato lodevolmente sostenuto. Come mostra il prospetto, alcuni paesi nei quali molti pionieri si impegnarono nel campo hanno ottenuto un ottimo aumento. Questo è avvenuto anche in congregazioni dove c’è stato un vero spirito di pioniere, e si spera che sempre più congregazioni incoraggino il servizio di pioniere.

      Avvicinandosi la fine, i tempi si fanno più difficili. (2 Tim. 3:1) E in molti paesi la gente è più insensibile. Avviene come nel giorno di Geremia, quando Geova disse del popolo: “Hanno indurito il loro collo per non ubbidire alle mie parole”. Se la vostra congregazione deve lavorare in mezzo a persone dal ‘collo duro’, fatevi coraggio. Anziché rallentare l’attività del Regno, facciamo come esortò Geremia: “Cantate a Geova! Lodate Geova!” (Ger. 19:15; 20:13) Sì, prodighiamoci come collaboratori di Dio mentre raduna le “pecore” che rimangono. — 1 Cor. 3:9; Ger. 23:3.

      I pastori fedeli, gli anziani del gregge che prestano servizio sotto Gesù Cristo come capo, continuano ‘effettivamente a pascere il gregge’ e questo è indicato dalla frequenza alle adunanze, generalmente buona, nelle 41.635 congregazioni che i testimoni di Geova hanno in tutta la terra. (Ger. 23:4) Un numero assai elevato di presenti si ebbe la domenica 3 aprile 1977, quando un totale di 5.107.518 persone si riunirono per celebrare la Commemorazione della morte di Gesù. Si radunano ancora delle “pecore”, e ci rallegriamo che, durante il 1977, furono battezzati 124.459 nuovi Testimoni. Cogliete ogni opportunità di partecipare con zelo a questa grande opera di radunamento?

      RAPPORTI INCORAGGIANTI

      Sebbene oggi siano al bando o abbiano altre restrizioni in circa 46 paesi, i testimoni di Geova non sono abbattuti. Continuano a dare testimonianza con tatto, e con risultati eccellenti, come indica il rapporto di questi “ALTRI PAESI” a pagina 27. Il nemico ‘non ha prevalso contro di loro’ e questo si vede dai messaggi che ogni tanto riceviamo. Per esempio, una sorella 17enne scrive da un paese asiatico che i missionari dovettero lasciare più di due anni fa. Usando un linguaggio simbolico, essa dice:

      ‘Stiamo molto bene spiritualmente. (Sal. 44:8) Faccio molto progresso nella pesca, specialmente nella pesca occasionale. Recentemente ho preso tre pesci grossi, e molti

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