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La duplice precaria condizione del ProtestantesimoLa Torre di Guardia 1958 | 15 settembre
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le organizzazioni degli operai non sono in contatto con la chiesa, ma la maggior parte degli altri elementi della popolazione scandinava . . . similmente non lo è”. L’editore di uno dei principali giornali di Stoccolma disse all’autore: “La chiesa in Svezia è semplicemente un vecchio venerabile monumento. La sosteniamo per motivi storici e sentimentali. Ma essa non occupa più una parte importante nella vita della Svezia. Se lei vuole studiare la religione svedese oggi, ritorni negli Stati Uniti”.
Ma negli Stati Uniti i capi religiosi continuavano a lamentarsi della loro stessa condizione. “Molti dei nostri popolari sviluppi religiosi”, dichiarò il ministro presbiteriano John E. Burkhart, “non sono nulla di più di un’aspirina spirituale. Essa non costa molto, non fa molto, non nuoce molto e non vale molto”.
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Hanno gli apostoli dei successori?La Torre di Guardia 1958 | 15 settembre
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Hanno gli apostoli dei successori?
Sia la Chiesa di Roma che la Chiesa d’Inghilterra pretendono di essere la sola vera chiesa a motivo della successione apostolica. Possono essere provate queste pretese?
HANNO successori gli apostoli? Sì, dice l’Encyclopedia cattolica romana. I papi di Roma “vengono subito dopo, occupano la posizione e compiono le funzioni di S. Pietro; sono perciò suoi successori”. La pretesa della Chiesa d’Inghilterra di essere apostolica deriva, almeno in parte, dalla pretesa della Chiesa di Roma.
A sostegno della posizione presa dalla Chiesa Cattolica Romana sono fatte quattro affermazioni: (1) Che Pietro fu il primo papa, avendo ricevuto il primato dalle parole di Gesù: “Tu sei Pietro, e su questa roccia edificherò la mia chiesa”. (Matt. 16:18, Mons. Knox) (2) Che S. Pietro venne a Roma e che qui terminò il suo pontificato. (3) Che i vescovi di Roma che vennero dopo di lui mantennero la sua posizione ufficiale nella chiesa. (4) Che questa serie di successori non è mai stata interrotta fino ai nostri giorni. Che cosa indicano le Scritture, la storia e la ragione riguardo a queste affermazioni?
È verace la prima affermazione, secondo la quale la scrittura di Matteo 16:18 si applica a Pietro quale roccia su cui è edificata la congregazione cristiana? Alcune traduzioni della Bibbia, come la Versione Standard Riveduta (inglese), mostrano che in greco sono adoperate due parole diverse: Petros che è tradotta “Pietro”, e petra che è tradotta “roccia”. Questo indica che Gesù non volle dire che Pietro fosse la roccia su cui avrebbe edificato la sua congregazione, specialmente se notiamo che Petros è di genere maschile e petra di genere femminile.
Ma, dicono alcuni, Gesù parlò in aramaico e in quella lingua è usata in ogni caso la medesima parola kepha. È vero, ma si noti che nella sua espressione “su questa roccia” Gesù usò un pronome dimostrativo di genere femminile, tradotto “questa”, ciò che egli non avrebbe fatto se avesse voluto dire che Pietro è la roccia su cui doveva essere edificata la sua congregazione. Fu senza dubbio perché questo pronome dimostrativo di genere femminile rendeva chiaro il fatto che Gesù voleva distinguere fra Pietro e la roccia su cui doveva essere edificata la sua congregazione che Matteo, quando fece la traduzione in greco usò due nomi differenti: Petros e petra. (A proposito, le evidenze indicano che Matteo scrisse il suo vangelo prima in ebraico e poi egli stesso lo tradusse in greco.) Non possiamo pensare che Matteo fosse così negligente da adoperare due nomi diversi se Gesù non avesse voluto fare alcuna distinzione. Perciò una moderna traduzione letterale rende le parole di Gesù come segue: “Tu sei Pietro [Petros, maschile], e su questo masso di roccia [petra, femminile] edificherò la mia congregazione”. — Matt. 16:18.
PIETRO NON È IL CAPO O VICARIO
Se Gesù avesse voluto che Pietro agisse come suo vicario e fosse il capo degli altri apostoli certamente il libro degli Atti lo avrebbe reso chiaro. Ma in nessun luogo è indicato che Pietro fosse il capo degli altri. Considerando come Paolo si riferì più volte al suo ufficio di apostolo, possiamo pensare che Pietro non avrebbe mai avuto l’occasione di riferirsi al suo primato se fosse stato il capo? È vero che Pietro prese l’iniziativa alla Pentecoste e per primo predicò ai non Giudei, quando fu inviato presso Cornelio. Di conseguenza Pietro usò le due chiavi della conoscenza per dare la possibilità di divenire membri del corpo di Cristo, del regno celeste, chiavi che Gesù chiamò per questo motivo “le chiavi del regno”. Anche se egli prese l’iniziativa in queste due occasioni non vuol dire che fosse il capo. Fra diversi fratelli quello più anziano può prendere l’iniziativa, ma il capo è sempre il padre. — Luca 11:52; Matt. 16:19, Ri.
Che Gesù non volesse dire che Pietro sarebbe stato alle porte del cielo per approvare i meritevoli, come si crede comunemente, è evidente dalle comuni scritture che mostrano che i Cristiani ‘devono comparir tutti davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno secondo il male o il bene che fece quando era nel corpo’. Sì, il Padre “ha rimesso ogni giudizio al Figlio”, non a Pietro. — 2 Cor. 5:10; Giov. 5:22, Ti.
Il fatto è che Pietro non continuò neppure a prendere l’iniziativa, per non parlare poi della posizione di capo. Appena l’apostolo Paolo fu eletto vediamo dal racconto degli Atti che egli assunse una parte eminente. In questo libro Pietro è menzionato una volta soltanto dopo il dodicesimo capitolo, e nell’intero libro degli Atti è menzionato meno della metà delle volte in cui viene menzionato Paolo. Quando gli apostoli e gli anziani si radunarono a Gerusalemme per discutere sull’insegnamento e sulla condotta dei Cristiani, fu Giacomo, fratellastro di Gesù, a presiedere. Nel riassumere i punti trattati, egli disse: “La mia decisione [neanche la nostra decisione, tanto meno la decisione di Pietro] è che non si molestino quelli delle nazioni che si convertono a Dio”. — Atti 15:19.
Neppure il fatto che Gesù comandasse tre volte a Pietro di cibare le sue pecore può essere usato per indicare che egli fosse nominato capo. Fu più che appropriato, considerando che Pietro aveva rinnegato tre volte il Signore, che Gesù gli chiedesse per tre volte se lo amava e gli dicesse quindi di pascere le sue pecore e i suoi agnelli. Che Pietro non considerasse la sua posizione di pastore come speciale è evidente dalle sue parole che troviamo in 1 Pietro 5:1-4 (Ri), dove parla di se stesso come di uno dei “presbiteri”, che letteralmente significa “uomini anziani” e consiglia: “Pascete il gregge di Dio”. Continuando Pietro chiama Gesù e non se stesso “il principe dei pastori”.
Inoltre, si noti che fu Paolo e non Pietro ad essere simile alla roccia davanti alla
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