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La scelta: Nessun futuro o un luminoso futuroSvegliatevi! 1982 | 22 febbraio
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La scelta: Nessun futuro o un luminoso futuro
PRIMA DI SCEGLIERE, INFORMATEVI!
UNA REALTÀ CHE MOLTI NON VOGLIONO AMMETTERE: O SPERARE IN DIO O RINUNCIARE A SPERARE
GLI scienziati predicono che l’universo in espansione esaurirà l’energia, si oscurerà e tutta la vita finirà. Oppure che esso si disgregherà ponendo fine a ogni vita. Lo scienziato Peacocke dice: “Pertanto la scienza non risponde alla ‘fondamentale domanda, quella della speranza’”. Essa “suscita domande sul basilare significato della vita umana in un universo che alla fine sicuramente la cancellerà”.
Se attribuiamo all’evoluzione la nostra presenza sulla terra, eliminiamo Dio e la Bibbia e ogni ritegno morale, priviamo anche la nostra vita di qualsiasi scopo e significato potesse avere. Diventiamo fratelli delle formiche e degli elefanti, dei vermi e della sanguinaria, degli scarafaggi e dei gatti. Che importanza hanno le formiche? o la sanguinaria? o gli uomini?
Gli evoluzionisti, avendoci spogliato di ogni significato, si sentono spinti a darcene uno. Molti terminano i loro libri con deboli, puerili discorsi sul privilegio che abbiamo essendo un gradino della scala evoluzionistica che tra milioni di anni depositerà i nostri discendenti su qualche superba, grandiosa vetta.
Il vuoto filosofeggiare degli evoluzionisti
Il prof. Millikan si esprime in modo drammatico circa “lo straordinario richiamo emotivo” che l’uomo può sentire partecipando all’ascesa evoluzionistica verso future altezze. Il genetista Herman Muller si sente sgomento di fronte all’armaghedon biologico con cui ci minacciano le mutazioni, ma pensa ancora che ci faranno evolvere fino a raggiungere “vette impensate”. Quello che conta sono i fatti, non le parole, e lui non vuole certo subire mutazioni. Dobzhansky dice che gli sforzi dell’uomo di evolversi verso l’alto infondono speranza e danno dignità e senso alla vita, e conclude: “Mi si lasci ripetere, l’evoluzione infonde speranza”.
Tali vuoti discorsi non sono di conforto per nessuno. Sullivan dice correttamente (in “Limitations of Science”): “I nostri impulsi religiosi non possono essere appagati se non credendo che la vita ha un significato trascendentale”. (Pagg. 149, 150) Se la nostra fine è l’oblio eterno, nulla conta veramente. E se questa è anche la fine della splendida, ipotetica progenie che avremo fra milioni d’anni, la loro esistenza a che servirà? Con il loro vuoto filosofeggiare gli evoluzionisti cercano invano di soffocare l’innato bisogno di Dio. Avendo messo da parte la religione, si appigliano a qualcos’altro. Si rifiutano di ammettere questa realtà: o sperare in Dio o rinunciare a sperare.
La speranza biblica
Qual è invece la speranza che Dio dà? Egli fece la terra perché durasse in eterno, perché fosse un paradiso in eterno, perché fosse abitata da creature umane ubbidienti in eterno. (Eccl. 1:4; Isa. 45:18) Noi non facciamo ottimi orologi, begli edifici, o giardini incantevoli semplicemente per distruggerli. Tanto meno il proposito per cui Geova Dio creò la terra e ogni vita su di essa rimarrà inadempiuto. “Così ho deciso”, dice, “così pure farò”. — Isa. 46:11, “Garofalo”.
Il suo interesse per la terra è indicato da ciò che egli ha decretato riguardo agli uomini che ora la inquinano, cioè di “ridurre in rovina quelli che rovinano la terra”. (Riv. 11:18) Il regno di Dio retto da Cristo Gesù porterà le condizioni descritte in Rivelazione 21:3, 4: “Ecco, la tenda di Dio è col genere umano ed egli risiederà con loro . . . e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”.
La “speranza” evoluzionistica non è affatto una speranza. È l’oblio eterno. La speranza biblica è quella di un luminoso futuro, la vita eterna in una terra paradisiaca. A voi la scelta. Ma, prima di farla, informatevi bene.
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Una domanda di attualità: Creazione ed evoluzione dovrebbero avere pari dirittiSvegliatevi! 1982 | 22 febbraio
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Una domanda di attualità: Creazione ed evoluzione dovrebbero avere pari diritti nelle lezioni di scienze?
UN PUNTO DI VISTA BIBLICO
NEPPURE LE DENOMINAZIONI RELIGIOSE SONO D’ACCORDO
NEGLI Stati Uniti i fondamentalisti cristiani stanno facendo una campagna affinché il “creazionismo scientifico” venga insegnato insieme all’evoluzione nelle lezioni di scienze nelle scuole pubbliche. Secondo una notizia, le assemblee legislative di ben 40 stati hanno preso in esame proposte di legge in tal senso. L’Arkansas ha approvato tale legge. La questione è stata dibattuta in tribunale e sono state apportate modifiche ai libri di testo. La questione è dibattuta anche in Canada.
Molti genitori cristiani ritengono che a essere presi di mira siano i loro figli. Il bersaglio: la fede dei loro figli. Il luogo dell’attacco: l’aula. Gli attaccanti: gli evoluzionisti. Le munizioni: asserzioni, non scienza. La tecnica: intimidazione e lavaggio del cervello. Il risultato: decadimento dei valori.
Gli evoluzionisti non sono d’accordo con queste affermazioni, specie con l’ultima. Al contrario, lo storico H. G. Wells, in una sua opera (“Outline of History”), alle pagine 956 e 957, fa riferimento al libro di Darwin “L’origine delle specie” e dice: “Ne seguì una vera e propria corruzione . . . Dopo il 1859 ci fu una reale perdita della fede. L’oro vero, la religione, fu in molti casi gettato via con la borsa logora che l’aveva contenuto per tanto tempo, e non è stato ricuperato”.
Rapido declino della morale
Oggi la crisi morale è molto peggiore e si aggrava ogni giorno che passa. Rapporti sessuali preconiugali, gravidanze prima del matrimonio, controllo delle nascite mediante aborto, omosessualità, tutto è lecito. Fa quello che vuoi, qualsiasi cosa ti sembri giusta. Ad ogni modo, “c’è una strada diritta davanti all’uomo, ma la sua fine è una strada di morte”. — Prov. 16:25, “La Bibbia Concordata”.
Alcuni gruppi religiosi rispondono in modo diverso alla domanda se insegnare la creazione a scuola. Alcuni dicono che si dovrebbe insegnare, altri dicono di no, e molte volte c’è disaccordo anche all’interno dello stesso gruppo religioso. Gli avversari dicono che viola il principio della separazione tra Chiesa e Stato; coloro che sono a favore protestano dicendo che il denaro delle tasse viene ora usato per insegnare l’empia evoluzione. La questione ha assunto un colore politico.
Cosa ne pensano i testimoni di Geova? Essi non si immischiano nella politica del mondo, ma considerano il regno di Geova retto da Cristo la soluzione dei numerosi problemi a cui l’umanità si trova di fronte. (Giov. 18:36) Sono occupati a predicare il regno di Dio come unica speranza e tale predicazione include il racconto della creazione contenuto in Genesi.
Molte volte rappresentanti dei testimoni di Geova sono invitati a parlare della loro organizzazione nelle scuole. In questi discorsi presentano anche informazioni sulla creazione. Per le discussioni in classe, alcuni insegnanti hanno anche usato il libro “L’uomo è venuto per mezzo dell’evoluzione o per mezzo della creazione?”, pubblicato dai testimoni di Geova.
I genitori insegnano ai propri figli
I figli dei testimoni di Geova menzionano spesso il soggetto della creazione quando l’insegnante parla dell’evoluzione. Sono in grado di farlo perché hanno ricevuto ammaestramento su questo soggetto a casa propria. I genitori insegnano ai figli come hanno avuto origine le cose, anziché lasciare che tale istruzione sia impartita da insegnanti di scuola o dagli insegnanti di catechismo.
I testimoni di Geova assolvono pertanto la responsabilità che la Bibbia dà ai genitori: “Padri, non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nell’autorevole consiglio di Geova”. Inoltre: “Le devi inculcare a tuo figlio e parlarne quando siedi nella tua casa e quando cammini per la strada e quando giaci e quando ti levi”. — Efes. 6:4; Deut. 6:6, 7.
I testimoni di Geova e i loro figli non prestano nessuna fede alle filosofie evoluzionistiche, ma riconoscono Geova come ‘Creatore del cielo e della terra e Colui che dà la vita a tutte le persone’. — Isa. 42:5.
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