BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Fatene un racconto fotografico!
    Svegliatevi! 1970 | 8 agosto
    • Fatene un racconto fotografico!

      Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nel Canada

      CLIC, clic: “Questa è Mabel davanti alle cascate del Niagara”. Clic, clic: “Questo è Enrico davanti alle cascate del Niagara”. Clic, clic: “Questi sono Mabel e Enrico di fronte alle cascate del Niagara”. Clic, clic: “Queste sono le cascate del Niagara. Ora, nella prossima serie di diapositive che vi mostrerò, credo ci siano foto di . . .”

      “Oh, Giorgio!” disse Mabel con scoraggiamento, “non ce ne mostrerai altre, vero? Abbiamo guardato le tue foto per più di due ore”.

      Vi sembra comune? Lo è per molti. Una proiezione di diapositive a colori è troppo spesso una serie di immagini che hanno una vaga relazione e si ripetono senza un tema o un obiettivo stabilito che tenda a durare più a lungo dell’interesse di quelli che sono invitati a guardarle. Ma invece d’essere occasioni di poco interesse o cortese tolleranza, la propria raccolta di diapositive o fotografie a colori può offrire opportunità di istruzione e diletto. Come? Presentandole come una specie di racconto fotografico.

      Il racconto fotografico

      Una presentazione audiovisiva, e cioè il vostro commento insieme alla proiezione delle diapositive, richiede gli stessi basilari accorgimenti che impiegano altri metodi di comunicazione. La presentazione audiovisiva dovrebbe avere un tema e un obiettivo. Il tema è ciò che il vostro racconto fotografico narra, e l’obiettivo è ciò che si cerca di conseguire. Sono quindi determinate le idee principali, per svolgere il tema che tende al suo obiettivo. Naturalmente, ciò che l’uditorio già conosce del soggetto e l’interesse che ne ha dovrebbero influire sul vostro obiettivo e sulle idee principali da scegliere.

      Come si determinano le idee del racconto? Quando è possibile, fate in anticipo uno schema delle idee che desiderate illustrare con le foto. Per esempio, supponiamo che facciate un viaggio durante le vacanze o una gita, e che vogliate documentarla per mezzo di diapositive a colori. In anticipo pensate a ciò che vorreste imparare e vedere nella zona prescelta. Quindi fate un elenco preliminare di queste idee. Ci sono luoghi eccezionalmente belli, luoghi storici, esposizioni, abitudini od occupazioni incomparabili degli abitanti locali? Che dire della geologia e della topografia del paese? Ci sono luoghi eccellenti per vedere le meraviglie della creazione? Domande come queste vi possono aiutare a scegliere le idee per il vostro racconto fotografico.

      Agenzie di viaggio e governative, enciclopedie e conoscenti che vi sono stati sono alcune fonti d’informazione su ciò che potete aspettarvi in qualsiasi zona in cui vogliate andare. Certo, quando sarete lì potrete avere idee interessanti per il vostro racconto che non avevate previste. Comunque, facendo un elenco in anticipo, c’è meno probabilità che il vostro racconto abbia “lacune” per mancanza di predisposizione.

      Predisponendo la vostra presentazione tenete quindi in mente uno scopo e un tema da svolgere con idee che potrebbero appropriatamente essere illustrate con la pellicola. Considerate i vostri interessi (comprendendo che voi stesso dovreste volerle esaminare più di una volta) e gli interessi di altri a cui pensate di mostrarle. Con le idee del vostro racconto nella mente siete in grado di rivolgere l’attenzione alla ricerca di idee fotografiche per illustrarle.

      Ricerca di idee fotografiche

      Le idee fotografiche sono suggerite dalle idee del racconto che desiderate illustrare, da ciò che già predisponete di svolgere, sia esso un viaggio durante le vacanze, una gita alla fine della settimana, la crescita del piccolo, l’attuazione di qualche progetto o passatempo, assistere a un congresso, o qualunque cosa valga la pena di raccontare. Le idee fotografiche sono anche suggerite da ciò che incontrate al di fuori della vostra già determinata sfera di conoscenza e interesse.

      Le possibilità di realizzazione possono assumere la forma di una sola foto, o di una serie di immagini, che raffigurino un’azione o un’idea. Supponiamo che documentando il viaggio delle vostre vacanze abbiate trovato che una certa zona è nota per le sue fabbriche di ceramiche, e pensiate di includere ciò nel vostro racconto. Potete decidere di fare parecchie foto mostrando passo per passo il vasaio che fa il suo lavoro producendo vari articoli in una dimostrazione per probabili clienti.

      Anche se la singola immagine, o la serie di immagini, per illustrare un’idea o azione è forse quella più comunemente usata dal dilettante, tuttavia non dimenticate di cercare possibilità di immagini in simbolismi che rendano l’idea, del racconto. Per esempio, se fate un racconto fotografico sulla crescita del bambino, potete includere alcune foto di un agnello, o tigre, per simboleggiare la disposizione del bambino nei suoi primi anni. E non dimenticate la possibilità di cartine o diagrammi come parte della vostra presentazione, poiché si possono fare foto di queste e inserirle quando è appropriato nel vostro racconto. I titoli a lettere tridimensionali possono anche magnificare la vostra presentazione e si possono fare o acquistare nella maggioranza dei negozi di apparecchi fotografici.

      Per trovare idee fotografiche, bisogna imparare a pensare in termini fotografici, a pensare alla maniera in cui si possono illustrare idee con immagini. Cercate un’immagine insolita del comune, o anche un’immagine comune dell’insolito. Questo si impara con la pratica, ma a meno che non si pensi in termini fotografici e non si traduca l’idea di ciò che si vede e si prova in un’immagine o in una sequenza fotografica, molte buone opportunità di foto passeranno inosservate. Assicuratevi di prendere appunti e scrivere informazioni relative alle foto che fate, poiché questo provvede una buona base per la parte orale della vostra presentazione. Comunque, per disporre con efficacia le vostre immagini in un buon racconto fotografico, dovete prestare speciale attenzione al modo in cui le mettete in ordine.

      Mettete in ordine le vostre fotografie

      Un osservatore commentava alcune diapositive che aveva viste di un viaggio in Europa. Mentre era condotto in un giro attraverso città europee, vide trentadue diapositive della torre Eiffel di Parigi da circa trentadue diversi punti, ma solo cinque diapositive del resto di Parigi. Se ora questo fosse stato un racconto intorno alla torre Eiffel, trentadue diapositive che illustravano le sue diverse caratteristiche e i suoi diversi aspetti sarebbero state per certo giustificate. Ma siccome questo era un giro di città europee, solo alcune diapositive della torre Eiffel in questo racconto fotografico sarebbero state sufficienti per tenere il racconto in armonia col suo scopo. La torre Eiffel doveva essere solo un aspetto di parecchie immagini per sviluppare l’idea di Parigi. A giudicare dal numero di diapositive proiettate, però, non fu tanto la torre Eiffel a Parigi, ma piuttosto Parigi nella torre Eiffel. Questo illustra il bisogno di mettere in ordine le vostre diapositive e di eliminare le immagini che non contribuiscono debitamente a un equilibrato svolgimento dell’idea del vostro racconto.

      Eliminate anche le ripetizioni. Questo non significa che dovreste buttare via le diapositive, ma forse le potreste usare per svolgere un altro racconto fotografico. Per esempio, la persona che fece con le diapositive il racconto delle città europee poteva conservare la maggior parte delle sue diapositive della torre Eiffel, e, se era ansioso di fare fotografie di altre famose località europee come lo era della torre Eiffel, avrebbe potuto svolgere un racconto fotografico delle “Più famose località d’Europa”.

      Naturalmente, non vorrete usare foto mal riuscite che nuocerebbero alla vostra presentazione, come qualche cosa che non è a fuoco. È scoraggiante per alcuni osservatori vedere parecchi contorni sfocati di persone o cose proiettate sullo schermo e quindi star lì seduti mentre chi fa la proiezione s’imbarca in una prolissa dissertazione per spiegare chi sono le immagini sfocate e se li conosciamo o no.

      Fate in modo da considerare la durata della vostra proiezione. Non è bene far durare tanto il vostro racconto da stancare l’uditorio. Le presentazioni più lunghe potrebbero dividersi in varie parti così che una sezione potrebbe essere proiettata una volta e l’altra in un’occasione diversa.

      Basilari suggerimenti su come si fotografa

      Quante volte avete avuto una buona idea per una foto, ma avete riscontrato che la diapositiva non era così buona come appariva al vostro sguardo? Quando mettete a fuoco l’oggetto il vostro occhio vede delle cose, ma la macchina fotografica non è disposta nello stesso modo. Se non notate la fontana nello sfondo la macchina fotografica la vedrà, e potreste avere una diapositiva dello zio Enrico con un getto d’acqua che gli esce dalla testa. Perciò, notate tutta la zona della foto. Con la vostra composizione, eliminate tutto ciò che può distogliere dal punto focale della vostra immagine.

      Riempite il mirino della macchina fotografica col vostro oggetto, includendo solo lo sfondo che contribuisce all’interesse della vostra immagine. Se riprendete l’immagine della zia Mabel, per esempio, guardate la zia Mabel. Non la mettete così lontano nello sfondo che dovete scrutare bene per vedere chi è. Se siete abbastanza fortunato da avere vicino qualche albero da frutto a primavera, potete forse valorizzare l’immagine di zia Mabel includendo abbastanza di un ramo di melo fiorito da incorniciarla.

      Il punto è di riempire la vostra foto del soggetto che v’interessa. Incorniciando il vostro soggetto richiamerete l’attenzione sul punto focale dell’immagine, valorizzando considerevolmente i risultati, come quando incorniciate la zia Mabel con il melo fiorito. Gli oggetti che usate perché facciano da cornice sono di solito più vicini alla macchina fotografica che il focale punto di attenzione. Rami pendenti di alberi, ponti, recinti non sono che alcuni comunemente impiegati. Se vi sono altri oggetti riconoscibili nello sfondo, questo potrebbe anche accrescere ulteriormente la profondità che il vostro metodo di incorniciare l’immagine produrrà.

      Sembra che alcuni che hanno macchine fotografiche che fanno negative rettangolari pensino che la macchina fotografica sia come una scodella di brodo. La potete reggere solo dagli orli e semplicemente in un verso. La vostra macchina fotografica può meglio esser tenuta reggendola fermamente nel palmo di una mano e quindi eliminando le immagini sfocate a causa del movimento della macchina fotografica comunemente causato dal fatto che viene retta debolmente da una parte mentre si preme lo scatto dall’altra. Non siate riluttanti a reggere la vostra macchina fotografica verticalmente per fare fotografie verticali. Questo permette una composizione migliore in alcuni casi giacché vi consente di riprendere maggiormente il soggetto che v’interessa, eliminando i larghi margini vuoti che vi ritrovate facendo la foto orizzontale dello zio Enrico dalle spalle in su. Naturalmente, se avete una negativa di tipo quadrato, sia che si tratti di fare la foto verticale o orizzontale, non c’è nessun problema.

      Fate una foto semplice, con una sola idea evidente, poiché allora è più facile attrarre l’occhio e comunicare l’idea con maggiore efficacia. Usate le linee degli oggetti dell’immagine per dare l’idea dello stato d’animo. Le linee orizzontali rendono l’idea di riposo o pace mentre le linee diagonali implicano azione o forza.

      Acquistate conoscenza del vostro apparecchio

      Un’altra cosa è di acquistare conoscenza del vostro apparecchio e imparare a usarlo. Frequentemente, quando qualcuno ha fatto una foto scadente, dice: “C’è qualche cosa che non va in questa macchina fotografica”. Questo può esser vero, ma spesso semplicemente è il fotografo che non la sa usare o non sa servirsene con efficacia.

      Per esempio, durante la serie di Assemblee dei Testimoni di Geova tenute intorno al mondo nel 1963, a quella tenuta nel Rose Bowl di Pasadena, in California, si presentava una magnifica veduta all’uditorio quando la sera venivano spente le luci del Rose Bowl e il palco e le lettere del tema del congresso risaltavano con speciali effetti luminosi. Allora si potevano vedere centinaia di lampade al magnesio che lampeggiavano in tutto il Rose Bowl a causa di quelli che non sapevano usare i loro apparecchi. Alcuni, lontani 150 metri, cercavano di fare una foto con la lampada al magnesio che estendeva la sua efficacia luminosa a circa sette metri e mezzo. Infatti, cercavano di illuminare una scena che aveva il suo speciale effetto e la sua attrattiva dal fatto che le luci erano spente. Aumentando il tempo dell’esposizione con la macchina fotografica appoggiata su un sostegno fermo si sarebbe risolta qui la situazione. Per non essere delusi, sappiate quello che potete fare con il vostro apparecchio e imparate a usarlo.

      Molti testimoni di Geova hanno portato la propria macchina fotografica ai congressi quest’anno, desiderando farne un racconto fotografico. Invece di fare una semplice proiezione di masse di persone, si potevano svolgere vari temi e racconti fotografici, come “Felici famiglie adorano insieme”, “Assemblee, dimostrazione di unità”, “Visi felici con una speranza futura”, “Ascoltate e imparate”. Chi va a un’assemblea all’estero, temi inerenti ai fratelli cristiani, al loro ministero, ai missionari, a quelli che servono dove il bisogno è grande, ecc., sono solo alcune idee che si possono sviluppare. In ogni caso, siate cortesi quando fate le fotografie, mostrando considerazione ad altri.

      Buoni libri di istruzioni sulle fotografie sono disponibili a prezzi modici per chiunque desidera imparare la basilare arte di usare la macchina fotografica per fare fotografie. Qualunque sia l’occasione, però, la prossima volta che decidete di fare fotografie, fatele con un po’ di preparazione e attenzione, così che quando mostrerete le vostre diapositive ad altri ed essi udiranno il clic, clic del proiettore non si proverà il timore che siano semplicemente Mabel, Enrico e le cascate del Niagara. Piuttosto, fatene un racconto fotografico.

  • Coloro che sono di piccola statura
    Svegliatevi! 1970 | 8 agosto
    • Coloro che sono di piccola statura

      SE AVESTE qualche imperfezione fisica che vi affliggesse, come l’essere zoppo, vorreste che altri considerassero la vostra condizione uno scherzo? Probabilmente apprezzereste se mostrassero empatia. E così è di coloro che sono di statura fisica insolitamente piccola.

      La Bibbia ci parla di un esattore di tasse chiamato Zaccheo che era “di piccola statura”. Per tale motivo salì su un albero per vedere Gesù Cristo. Questo illustra le difficoltà di coloro che sono di piccola statura, specialmente coloro che sono alti poco meno o poco più di un metro. Possono avere difficoltà dovendo imbucare una lettera o suonare un campanello. Anche trovare abiti abbastanza piccoli, specialmente le scarpe, può essere per loro un problema.

      Ci sono persone di statura straordinariamente piccola oppure i nani nel vero senso della parola. Nel primo caso, tutto ciò che hanno in senso fisico è ‘mini’ — la testa, il corpo, gli arti, la forza fisica — ma non le facoltà mentali ed emotive. La persona più piccola di cui si abbia notizia fu un Arabo che raggiunse l’altezza di soli trentaquattro centimetri. Circa uno su un milione di nati è di statura straordinariamente piccola, e la maggioranza di essi sono di grandezza normale alla nascita.

      La statura insolitamente piccola è dovuta di solito alla deficienza dell’ormone della crescita prodotto dalla parte anteriore della ghiandola pituitaria situata alla base del cervello. Comunque, a volte le cause o fattori determinanti possono essere deficienze della nutrizione o infelice vita domestica. Coloro che soffrono solo per la deficienza dell’ormone della crescita possono allevare figli, che di solito sono di statura normale. Infatti, una coppia di persone insolitamente piccole, alte poco più di sessanta centimetri, allevarono quattordici figli, i quali raggiunsero tutti la statura media. Alcuni, però, non possono avere figli.

      I nani affrontano un problema diverso. Soffrono di una malattia delle ossa, non formandosi le cartilagini. Mentre l’ormone umano della crescita è stato utile per curare persone insolitamente piccole da giovani, non si è trovato nessun rimedio per i nani. A causa dell’imperfezione gli arti dei nani sono molto corti, mentre il resto del corpo è di grandezza normale. E mentre nel caso di persone eccezionalmente piccole le madri possono partorire figli solo col taglio cesareo, le nane non hanno difficoltà ad avere figli, i quali hanno tante probabilità d’esser nani quanto di non esserlo. Come nell’altro caso, alla nascita i nani sono di grandezza normale.

      Le persone insolitamente piccole, comunque, hanno precisi vantaggi sui nani. Il loro aspetto cambia di poco nell’invecchiare. Come gruppo sono molto sani.

      Essi hanno anche un metabolismo molto alto,

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi