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Il valoroso esercito di Geova di soldati a tempo pienoLa Torre di Guardia 1982 | 1° agosto
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Il valoroso esercito di Geova di soldati a tempo pieno
“[Sii] un buon soldato di Cristo Gesù. Nessuno però, quando presta servizio militare, s’intralcia nelle faccende della vita comune, se vuol piacere a colui che l’ha arruolato”. — II Timoteo 2:3, 4, “La Bibbia di Gerusalemme”.
1, 2. Quale appello fu lanciato cento anni fa, e con quali risultati?
“OCCORRONO 1.000 PREDICATORI”. Questo titolo apparve in una pubblicazione circa cento anni fa, ma non si trattava di una normale offerta di lavoro del tipo che compare sui giornali. La risposta superò le aspettative degli editori. Chi aveva lanciato quell’appello e chi rispose? Che importanza può avere oggi per voi?
2 Fu durante il suo secondo anno di pubblicazione che la rivista oggi nota in tutto il mondo col nome di La Torre di Guardia lanciò l’entusiasmante appello per trovare predicatori. Non si cercavano ecclesiastici che salissero sui pulpiti delle chiese. Non è questa la descrizione che la Bibbia fa di quelli che servono come predicatori del messaggio di Dio. Nel 1881 gli editori della Torre di Guardia cercavano persone disposte ad ‘andare in città grandi o piccole, secondo le loro possibilità, come colportori o evangelisti’. L’invito era rivolto a quelli disposti a dedicare tutto il loro tempo alla predicazione delle verità bibliche e in grado di farlo. Quelli che risposero cominciarono come un semplice filo d’acqua, uno qui, uno là, e nel 1885 raggiunsero le 300 unità. Ora però sono diventati migliaia, decine di migliaia, fino a una media di 151.180 nel 1981.
3. Come si chiamano ora questi predicatori?
3 I testimoni di Geova non chiamano più questi predicatori a tempo pieno col nome di “colportori”, una parola francese che mette in risalto solo un aspetto della loro opera, quello della distribuzione di Bibbie e pubblicazioni attinenti. Questo è un aspetto secondario rispetto alla loro attività principale. C’è un’altra parola che si addice meglio all’opera compiuta da questo esercito spirituale di evangelizzatori che portano la “buona notizia”. (II Timoteo 2:3, 4; Luca 8:1; 10:1) Questa parola è “pioniere”.
Pionieri, combattenti di un esercito spirituale
4. Che origine e significato ha la parola “pioniere”?
4 Perché è appropriato chiamare “pionieri” quei testimoni di Geova che servono come predicatori a tempo pieno? In origine la parola aveva un significato militaresco. Non si riferiva a un normale fante, ma a un soldato particolare. Indicava un soldato del genio, che precedeva il grosso delle truppe per costruire ponti, strade e trincee. Così “essere pionieri” acquistò il significato di preparare o aprire la strada, e il “pioniere” era uno che andava avanti agli altri, marciando in testa e sfidando le incognite o l’opposizione, come fecero i primi colonizzatori del West nell’America settentrionale. La parola dà l’idea di una persona intrepida, che va avanti finché non ha raggiunto la meta. Che appropriata descrizione per i “soldati” di Cristo Gesù che prestano con abnegazione servizio a tempo pieno!a
5. Perché i cristiani possono definirsi “soldati”? (Filemone 2; Filippesi 2:25)
5 Tutti i veri cristiani possono paragonarsi a soldati impegnati in un combattimento spirituale. (I Timoteo 6:12; II Timoteo 4:7; Giuda 3) Abbiamo un comune nemico deciso a distruggerci, Satana. Egli ha irreggimentato le sue invisibili orde demoniche e il suo visibile sistema di cose malvagio in un formidabile esercito che si oppone ai veri discepoli di Cristo. Eppure in tutta la terra circa 2.300.000 cristiani ubbidiscono al comando ispirato: “Prendete la vostra determinazione contro [il Diavolo], solidi nella fede”. (I Pietro 5:9) Sono i testimoni di Geova, i quali, per quanto deboli e insignificanti in se stessi, stanno avendo la meglio nel combattimento spirituale contro il loro terribile nemico. — Giacomo 4:7, 8, 10.
6. Per quale altro motivo la parola “soldato” si adatta bene ai cristiani?
6 Un soldato in combattimento si concentra su una cosa sola, la battaglia in atto. Non può permettersi di farsi distrarre da cose meno importanti. L’apostolo Paolo disse a un giovane collaboratore cristiano di nome Timoteo: “Prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. Nessuno però, quando presta servizio militare, s’intralcia nelle faccende della vita comune, se vuol piacere a colui che l’ha arruolato”. (II Timoteo 2:3, 4, La Bibbia di Gerusalemme) Naturalmente Paolo e Timoteo non erano soldati di qualche nazione o impero di questo mondo. W. E. Vine (in An Expository Dictionary of New Testament Words) dice che qui il termine “soldato” si riferisce “metaforicamente a uno che sopporta difficoltà per la causa di Cristo”.
7. Che ruolo hanno avuto i pionieri nell’esercito cristiano di combattenti spirituali?
7 Fra questi milioni di vittoriosi combattenti cristiani c’è un reparto di avanguardia, i ministri in servizio continuo. Molti di loro sono stati effettivamente “pionieri” nel senso di aver preceduto il grosso delle truppe aprendo la via. Spesso pionieri sono andati in territori in cui la buona notizia dello stabilito regno di Dio non era mai stata predicata. Alcuni pionieri e missionari sono andati in paesi stranieri dove hanno dovuto adattarsi a strane usanze e lingue difficili, affrontando inconvenienti, malattie e religioni demoniche. Hanno costruito ponti per superare tutte queste barriere, han fatto incursioni con armi spirituali e hanno stabilito “teste di ponte” che sono poi diventate grandi congregazioni. Hanno aperto la via in zone dove pochi anni dopo si è formato un intero esercito di soldati di Cristo che predicano il suo messaggio di liberazione spirituale. — Isaia 60:22.
8. Che vantaggi ha un esercito spirituale di volontari? (Giudici 7:3)
8 L’anno scorso in tutto il mondo ci sono stati in media ogni mese 151.180 di questi soldati a tempo pieno. Sono tutti volontari e fra loro non ci sono mercenari. (Salmo 110:3) Così dev’essere, perché i soldati arruolati in qualsiasi esercito contro la loro volontà o che si arruolano per guadagno spesso tentennano nel cuore della mischia. Perdono il coraggio e si arrendono o disertano. Ma se sono volontari, senza ricompense tangibili, perché i pionieri dedicano tutto il loro tempo quando ci sono milioni di cristiani devoti che non lo fanno? Fanno forse i pionieri perché si aspettano di ricevere in futuro una ricompensa maggiore rispetto a quella di coloro le cui circostanze permettono loro di dedicare ogni mese solo 10, 20, 30 o più ore al ministero? No, questo energico sforzo compiuto dai pionieri sinceri è un riflesso della loro devozione a Geova Dio con tutta l’anima. Come qualsiasi cristiano veramente dedicato, vogliono fare tutto il possibile per servire il nostro amorevole Dio. Quindi, chi può fare e dovrebbe fare il pioniere? Valutate attentamente la vostra propria situazione e il vostro modo di pensare.
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9. Perché alcuni cristiani possono non essere in grado di fare i pionieri?
9 Nell’analizzare se può o dovrebbe essere un ministro pioniere, la persona deve prendere in considerazione alcuni fattori. È naturale che la sua situazione personale nella vita ha il suo peso. Ci sono obblighi che devono avere la priorità sulla predicazione a tempo pieno. (Deuteronomio 24:5) L’apostolo Paolo scrisse che il cristiano che non provvede alle necessità materiali della sua famiglia “ha rinnegato la fede ed è peggiore di uno senza fede”. (I Timoteo 5:8) Gli obblighi familiari possono quindi impedire ad alcuni di fare per il momento i pionieri. Circostanze di natura diversa sono quelle riguardanti la salute e l’età. Queste pure vanno prese in considerazione, anche se molti che sono di salute cagionevole o d’età avanzata fanno ugualmente i pionieri.
10. Perché per fare i pionieri ci vuole fede?
10 Il soldato pioniere deve anche avere una fede salda, perché non è facile servire in questo incarico. Paolo mise direttamente in relazione tale fede con la pubblica dichiarazione della verità da parte del cristiano, quando scrisse: “Combatti l’eccellente combattimento della fede, afferra fermamente la vita eterna per cui fosti chiamato e facesti l’eccellente dichiarazione pubblica dinanzi a molti testimoni”. (I Timoteo 6:12) Anche se tutti quelli che compongono l’esercito di Dio devono avere fede, c’è differenza fra il dimostrare fede nell’opera di predicazione di tanto in tanto e il farlo per molte ore al giorno. Va anche detto che più occasioni si hanno di parlare della verità ad altri, più la propria fede cresce. — II Tessalonicesi 1:3.
11. (a) Che tipo di sacrificio offrono tutti i cristiani? (b) Quale ulteriore sacrificio può comportare il servizio di pioniere?
11 C’è poi la questione del sacrificio. In un certo senso tutto il servizio che si rende a Dio con purezza e sincerità può considerarsi come un sacrificio offerto a lui. (Ebrei 13:15) Perciò fare i pionieri col giusto motivo — quello di lodare Dio e di aiutare altri a sottrarsi alla schiavitù del sistema di Satana — è senz’altro un eccellente sacrificio. Il servizio di pioniere comporta però anche un altro tipo di sacrificio. Quando un cristiano diventa pioniere, parte del tempo che prima dedicava ad attività di natura personale viene assorbita dall’opera di predicazione e insegnamento. Il tempo che prima dedicava a procurarsi cose materiali può dover essere ridotto. Sì, fare i pionieri comporta il sacrificio di se stessi. Migliaia di pionieri sono stati disposti a ridurre il loro reddito e il loro tenore di vita, mantenendosi con un lavoro secolare che li impegna uno, due o forse tre giorni la settimana ma che lascia loro sufficiente tempo da dedicare al ministero. — II Timoteo 2:4.
Maggiore impegno, come i nazirei
12. Perché alcuni fanno i pionieri e in che modo nell’antico Israele alcuni potevano impegnarsi di più nell’adorazione?
12 Molti che hanno intrapreso il servizio di pioniere sono stati spinti dal desiderio di impegnarsi di più. Non si tratta di un ambizioso desiderio di fare più dei conservi cristiani per competere con loro, ma del desiderio di impegnarsi maggiormente nel manifestare amore a Geova e al prossimo. (Matteo 22:37-39) Abbiamo un interessante esempio biblico, quello dei nazirei. Nell’antico Israele uomini e donne potevano offrirsi volontariamente come nazirei, nome che deriva dalla parola ebraica nazìr, che significa dedicato, separato, appartato. Per diventare nazirei bisognava fare un voto, cosa che però non trova riscontro nella decisione di un cristiano di fare il pioniere, perché questa non comporta un voto con conseguenti obblighi solenni. Tuttavia si possono notare certe istruttive analogie fra i nazirei e i pionieri.
13, 14. (a) Spiegate qual era una delle limitazioni a cui erano soggetti i nazirei. (b) Che analogia c’è con i pionieri?
13 L’israelita che si offriva volontario come nazireo accettava certe limitazioni che servivano a mettere in risalto il suo ruolo “separato” o “appartato” nell’adorazione di Geova. Una limitazione riguardava il cibo e le bevande, come spiega Numeri 6:3, 4. Il nazireo non poteva consumare alcolici né prodotti della vite. (Salmo 104:15) Sebbene questo richiedesse abnegazione, non era vietato nessun alimento necessario. Quindi questa limitazione non imponeva sofferenze.
14 I pionieri che hanno successo imperniano la loro vita non su cose materiali come il cibo o beni di lusso, ma sul loro servizio alla lode di Dio. Questo è indispensabile se si vuole avere quell’intima e durevole gioia che fa invidia a molti i quali, da un punto di vista materiale, sembrerebbero condurre una vita “migliore”. (Confronta Luca 12:16-21). Una vita semplice o con meno cose materiali può anche recare benefici che facilmente passano inosservati. I dietologi additano i molteplici pericoli di un’alimentazione troppo ricca. I pionieri, che di solito consumano pasti piuttosto semplici anche se equilibrati e nutrienti, e che per di più camminano molto nell’opera di predicazione di casa in casa, godranno probabilmente di una salute migliore. Chi ha una casa grande, dotata delle più moderne apparecchiature domestiche, e molti altri beni, sa che queste cose implicano frequenti grattacapi o problemi. I paralleli fra Numeri 6:3, 4 e il servizio di pioniere meritano la nostra considerazione.
15. Cosa si può dire della limitazione imposta ai nazirei circa i capelli?
15 La seconda limitazione dei nazirei era quella di non potersi tagliare i capelli. (Numeri 6:5) La lunga chioma era per loro un evidente segno da cui gli altri potevano riconoscerli. In seguito Paolo spiegò che i capelli lunghi della donna cristiana aiutano a ricordare la sua condizione di sottomissione. (I Corinti 11:3-15) Tenendo presente i lunghi capelli dei nazirei, non possiamo forse convenire che i fratelli o le sorelle cristiane che si offrono volontariamente come pionieri danno prova, in notevole misura, di sottomissione a Geova Dio? Per concentrarsi sul ministero mettono da parte molti interessi personali o riservano loro un posto secondario. Il pioniere impara a fare assegnamento su Dio, a sottomettersi a Lui.
16. Cosa si può comprendere dal requisito dei nazirei in relazione ai corpi morti?
16 Un ultimo requisito dei nazirei era quello di non toccare nessun corpo morto, nemmeno se si trattava di un parente stretto come un genitore. (Numeri 6:6, 7) Il nazireo doveva dunque rimanere santo e puro, incontaminato. (Confronta il requisito riportato in Levitico 21:10, 11, relativo al sommo sacerdote). Oggi a nessun cristiano, pionieri inclusi, è vietato di provvedere al funerale di un parente stretto o di assistervi. Ma, come nel caso dei nazirei, i pionieri vorranno evitare qualsiasi pratica o condotta discutibile che potrebbe squalificarli. Vorranno essere esemplari. E se un pioniere, che ama i propri familiari, si trova in un’assegnazione lontana e non può quindi andarli a trovare così spesso come vorrebbe, può provare soddisfazione sapendo che Geova apprezza il suo sacrificio.
17. Perché il nazireato non era un semplice rito? Che dire del servizio di pioniere?
17 La Bibbia indica che l’israelita che diventava nazireo non compiva un semplice rito religioso. In realtà intraprendeva un importante e soddisfacente modo di vivere, poiché Dio dice che un tale uomo ‘viveva quale nazireo a Geova’. (Numeri 6:2) Similmente oggi il servizio di pioniere è un modo di vivere, per di più molto felice!
‘Posso fare il pioniere?’
18. Quale domanda dovremmo tutti farci e perché?
18 Tutti i cristiani sono uniti nell’adorare Dio. Siamo un unico esercito di combattenti per la verità. Il nostro desiderio dovrebbe essere quello di fare tutto il possibile in questo combattimento. Desideriamo fare tutto il possibile. Ognuno di noi dovrebbe quindi farsi questa opportuna domanda: ‘Posso fare il pioniere?’ Mentre ci riflettete sopra, il prossimo articolo vi aiuterà a capire come Geova può sostenervi se siete in grado di compiere il ministero di pioniere.
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Geova sostiene il suo esercito di servitori a tempo pienoLa Torre di Guardia 1982 | 1° agosto
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Geova sostiene il suo esercito di servitori a tempo pieno
“La tua propria amorevole benignità, o Geova, mi sosteneva”. — Salmo 94:18.
1. Perché Davide si sentiva vicino a Geova?
“TUTTO il giorno per certo ti benedirò, e loderò il tuo nome a tempo indefinito, sì, per sempre”. (Salmo 145:2) Potete immaginare quanto si sentisse vicino a Dio il re Davide, che scrisse queste parole? Esse rivelano il suo apprezzamento, la sua profonda devozione. Egli esprimeva inoltre il timore e il rispetto che aveva per il Creatore, Colui che aveva fatto tanto per lui.
2. Come manifestò Davide la sua gratitudine per la bontà di Dio?
2 Come si nota da Salmo 145:2, a volte la gratitudine di Davide per la bontà di Dio traboccava, esprimendosi con parole e canti di lode. Ma tali parole e canti erano anche confermati dal suo modo di vivere. Considerate alcune prove. Davide espresse il desiderio di costruire un tempio a Dio. Ma quando questo privilegio gli fu negato, mise a disposizione enormi quantità di denaro e materiali per tale costruzione. Non si sentì soddisfatto finché non ebbe scacciato tutti i nemici di Dio dalla terra promessa. Per un certo tempo sopportò difficoltà e privazioni, perfino persecuzione, piuttosto che recare dispiacere a Dio vendicandosi contro il re Saul, l’unto di Dio. Davide si ricordava di quando aveva affrontato Golia e ucciso un leone e un orso. Sì, Dio sosteneva Davide.
3. Che sentimenti suscita in voi la bontà di Dio, e come potete manifestarli?
3 Vi siete mai sentiti come Davide, provando un profondo senso di gratitudine per la bontà di Dio nei vostri riguardi? Forse vi siete addirittura sentiti frustrati perché volevate dimostrare la vostra gratitudine in misura maggiore di quanto stavate facendo. In queste circostanze è confortante ricordare che Geova si compiace del servizio resogli con tutta l’anima indipendentemente da quanto tale servizio possa essere limitato da altri obblighi scritturali. (Confronta Colossesi 3:23). Comunque, molti cristiani hanno analizzato in preghiera la propria vita per vedere come potevano fare di più nel mostrare a Dio il loro amore e la loro devozione. Migliaia di loro sono stati in grado di organizzarsi in modo da intraprendere l’opera di predicare e insegnare la Bibbia a tempo pieno, il servizio di pioniere.
Giovani che si avvicinano a Geova
4. (a) Cosa hanno notato molti giovani, e questo cosa li ha spinti a fare? (b) Quale suggerimento dà il libro Organizzazione?
4 Molti di quelli che si sono avvicinati a Geova in anni recenti sono giovani. Hanno visto l’ipocrisia della falsa religione e la sua incapacità di fermare l’ondata di malvagità dilagante sulla terra. Hanno notato l’assoluto fallimento dell’uomo in quanto a governarsi con successo e sono rimasti sconvolti dalla degradazione del nostro bel pianeta per colpa dell’avidità commerciale. Venuti a conoscenza della soddisfacente soluzione di questi problemi indicata dalla Bibbia, hanno seguito il consiglio del saggio scrittore che disse: “Ricorda, ora, il tuo grande Creatore nei giorni della tua gioventù”. (Ecclesiaste 12:1) Come risultato molti hanno intrapreso il servizio di pioniere. Perché? Il libro Organizzazione per predicare il Regno e fare discepoli fa questo commento: “Ogni persona giovane dovrebbe prestare seria considerazione a questo campo di servizio [l’opera di pioniere]. Completati i suoi anni d’istruzione secolare obbligatoria, che farà della sua vita? Ama veramente Geova e prova compassione per quelli che sono involontariamente schiavi del vecchio sistema di cose? Se è un dedicato, battezzato lodatore di Geova, non dovrebbe esserci dubbio. Il suo cuore lo spingerà a servire Geova con tutta l’anima”. — Pagina 136.
5. Cosa hanno detto due giovani circa la propria situazione?
5 In Giappone un adolescente fu così colpito dalle verità scritturali che, dopo essersi battezzato nel 1978, fece il pioniere ausiliario per 19 volte di seguito. Poi, nel dicembre del 1980, all’età di 18 anni, e tre mesi prima di diplomarsi, divenne pioniere regolare. Quando la madre, anch’essa pioniera, gli chiese quali fossero i suoi piani per il futuro, egli rispose immediatamente che ora come ora nulla era più importante di compiere la predicazione e sopravvivere alla “grande tribolazione”. (Matteo 24:21) Un simile apprezzamento fu mostrato da un pioniere olandese che iniziò il servizio nove anni fa, all’età di 19 anni. Quando gli fu chiesto il motivo per cui aveva intrapreso il servizio continuo, rispose: “La coscienza mi rimordeva, perché ero completamente preso dal lavoro e davo a Geova solo gli avanzi del mio tempo”.
Come Geova li sostiene
6. Perché possiamo essere certi del sostegno di Dio?
6 Questo coscienzioso accostarsi a Dio dà luogo a una reazione da parte sua. Il discepolo Giacomo dice: “Appressatevi a Dio, ed egli si appresserà a voi”. (Giacomo 4:8) Pensate! L’Onnipotente Sovrano dell’universo si avvicina a chi gli si accosta con atti di profonda devozione. In che modo Dio fa questo? In parte sostenendo la persona spiritualmente e, se necessario, anche materialmente. (Salmo 34:10; 146:7) Una pioniera 71enne delle Filippine, che ha portato molto frutto come pioniera per 31 anni, scrive: “Con un piccolo reddito siamo in grado di provvedere alle nostre necessità e al mio servizio di pioniera. Non mi sono mai sentita debole spiritualmente”.
7. (a) Che relazione c’è fra gioia e forza spirituale? (b) Come conferma, cosa hanno detto due sorelle?
7 Un altro modo in cui Geova sostiene il suo esercito di servitori a tempo pieno è quello di dar loro GIOIA, un frutto del suo spirito. (Galati 5:22, 23) Appropriatamente l’apostolo Paolo la colloca al secondo posto, subito dopo l’amore, nell’elenco dei frutti dello spirito. La gioia dà forza, e senza forza nessun “soldato” potrebbe resistere. Neemia 8:10 dice: “La gioia di Geova è la vostra fortezza [“è la vostra forza”, Versione Riveduta]”. A conferma di questo, ecco ciò che ha detto una sorella cristiana di Los Angeles, in California:
“Volevo dirvi che sono molto felice. Ho ricevuto la domanda di pioniere dal sorvegliante di circoscrizione . . . e ho fatto i piani per iniziare il 1º gennaio 1981. Quando è arrivato gennaio, mi sono sentita molto incerta, ma ho pregato Geova chiedendogli di benedire i miei sforzi e di farmi trovare qualcuno che desiderasse veramente studiare e accettare la verità. Ebbene, i risultati sono stati superiori a ogni mia aspettativa. Oltre a trovare molte persone interessate, nel gennaio 1981 ho fatto rapporto di 102 ore dedicate all’opera di predicazione, 135 riviste, 23 libri, 47 visite ulteriori, 2 opuscoli, 3 abbonamenti e 9 studi biblici. Le cateratte dei cieli si sono davvero aperte e sono stata talmente benedetta da Geova che provo nel cuore una gioia indicibile”.
Questa gioia rafforzante è espressa anche da una sorella di 14 anni che vive in Brasile e che, approfittando delle vacanze scolastiche, ha fatto la pioniera ausiliaria con la madre. Ecco ciò che ha detto:
“Ogni volta che esco in servizio mi sento incoraggiata, e mentre continuo a predicare mi accorgo che diventa più facile parlare con le persone. È un servizio che mi dà grande gioia, in quanto so che fa piacere a Geova e che è il modo migliore di impiegare la mia giovinezza”.
8. Che effetto può avere il servizio di pioniere sullo spirito con cui si affronta la predicazione pubblica?
8 Avete notato cosa dice questa giovane sorella circa il fatto che mentre ‘continuava a predicare’ diventava più facile parlare con le persone? Lo avete riscontrato anche voi? Molti pionieri possono confermarlo, e hanno detto che da quando vanno in servizio tutti i giorni lo apprezzano ancora di più. Perché? Molti cristiani che possono parteciparvi solo occasionalmente si accorgono di provare una certa apprensione ogni volta che cominciano a predicare di casa in casa. Dopo le prime visite, però, cominciano a trovarlo veramente piacevole. I pionieri, invece, partecipano quotidianamente all’opera pubblica di predicazione e insegnamento, e hanno acquistato una notevole esperienza, per cui per loro essa risulta più facile e più piacevole.
9. Cosa ha suggerito un sorvegliante viaggiante circa il servizio di pioniere?
9 Negli Stati Uniti, un sorvegliante viaggiante si era reso conto che molti sarebbero stati ottimi pionieri se solo avessero provato la gioia e la forza derivanti da tale servizio e avessero avuto fiducia di poter continuare come pionieri. Egli spiega ciò che suggerì di fare:
“Sembra che diversi che hanno lo spirito di pioniere si trattengano per paura di non poter continuare a svolgere questo servizio. Ho suggerito loro di prefiggersi di fare i pionieri per un anno; così possono vedere come si trovano con la salute, col programma, ecc. Se alla fine dell’anno pensano di non poter continuare, avranno almeno fatto i pionieri per un anno e non dimenticheranno mai le belle esperienze avute. Molti però, una volta gustate le gioie di tale servizio, saranno in grado di continuare”.
La disposizione del pioniere ausiliario, secondo la quale un cristiano può prestare servizio per un minimo di un mese o per quanti mesi desidera, è stata spesso il trampolino di lancio per intraprendere il servizio di pioniere regolare.
10. Cosa pensano giustamente i pionieri riguardo al sostegno materiale?
10 I pionieri sono in prima linea nella guerra spirituale e compiono una nobile opera. Ciò nondimeno non devono pensare di aver diritto per questo a un trattamento speciale. Sanno di essere semplici “soldati” come i milioni di altri che servono fedelmente Dio ma che non sono in grado di fare i pionieri. A motivo delle loro circostanze, l’opera di pioniere li aiuta a rendere servizio con tutta l’anima, un requisito che tutti coloro che hanno l’approvazione di Dio devono soddisfare. Non si aspettano che altri provvedano loro vitto, vestiario o altre cose materiali. Condividono l’opinione di Paolo, che disse: “Con fatica e lavoro penoso, giorno e notte, abbiamo lavorato in modo da non imporre un costoso peso ad alcuno di voi”. — II Tessalonicesi 3:8.
11. Perché molti cristiani sono ben lieti di aiutare quelli che sono nel servizio continuo?
11 Sebbene Paolo non volesse essere di peso a nessuno, alcuni dei primi cristiani espressero apprezzamento per il suo ministero assistendolo in senso materiale. In questo modo lo aiutarono a continuare l’opera che forse a quel tempo essi non erano in grado di compiere. (Filippesi 4:14-19; II Corinti 11:8) In modo analogo oggi ci sono molti cristiani che si sforzano sinceramente di raggiungere la meta del servizio di pioniere, ma che attualmente non possono farlo perché le circostanze glielo impediscono. Spesso questi condividono spontaneamente cose materiali con quelli che ora sono in grado di fare i pionieri, i quali apprezzano molto questa generosità, sebbene non la pretendano.
12. Quale fiducia devono comunque avere i pionieri, come mostra l’esempio di una sorella?
12 Anche con la generosità di molti conservi cristiani, i pionieri devono ugualmente confidare nella capacità di Dio di aiutarli. Di recente una pioniera ha scritto:
“Ho il piacere di essere pioniera regolare da tre anni interi. Sono stati i più belli della mia vita. Sono molto grata a Geova per avermi concesso di servirlo in questo incarico. Da che sono nella verità, questo è stato l’aspetto che più ha rafforzato la mia fede, avendo visto molte volte come Geova provvedeva per me. Il servizio continuo mi ha aiutato ad apprezzare profondamente le parole di Gesù riportate in Matteo 6:25-33. Devo ammettere che qualche volta sono ansiosa, ma di solito dura poco, perché basta che mi ricordi come Geova ha mantenuto la sua promessa in passato. Perché ora dovrei dubitare di lui? Ogni giorno cerco di fare il punto della situazione e posso constatare che ho vitto, vestiario e un tetto per ripararmi, proprio come disse Gesù. Poiché svolgo un lavoro secolare solo due sere la settimana, capisco che è Geova ad aver cura di me. Questo mi dà un senso di grande sicurezza”.
Il servizio di pioniere: una dimostrazione di fede
13. Quali esempi di fede dimostrata troviamo nella Bibbia?
13 La Bibbia è piena di esempi di fede. La costruzione dell’arca fu un’eccezionale dimostrazione della fede di Noè e della sua famiglia. Non possiamo inoltre dimenticare la fede manifestata da Abraamo, Sara, Giuseppe, Mosè e Raab. E, come dice Paolo, ‘mancherebbe il tempo se proseguissimo narrando di Gedeone, Barac, Sansone, Iefte, Davide e Samuele e degli altri profeti’. (Ebrei 11:32) Le loro opere di fede furono fuori dell’ordinario, ‘oltre ciò che richiederebbe il dovere’, può dire qualcuno. Essi non erano spinti però da un semplice senso del dovere. Era il loro amore per Dio e la loro fede, incluso il fatto che Dio aveva in mente per loro un “luogo migliore”, a spingerli a ‘dichiarare pubblicamente la loro fede’. Cosa provava Geova vedendo i loro atti di fede? La sua Parola risponde: “Dio non si vergogna di loro, d’esser chiamato loro Dio, poiché ha preparato per loro una città”. — Ebrei 11:13-16.
14. In che modo il servizio di pioniere potrebbe essere un atto di fede anche per voi?
14 Quali opere di fede fuori dall’ordinario si possono compiere oggi? Per molti la risposta include il servizio continuo, il ministero di pioniere. È comprensibile che non tutti quelli che compongono l’“intera associazione dei fratelli” nel mondo possono fare regolarmente i pionieri o anche solo i pionieri ausiliari. (I Pietro 2:17) Ma anche quelli le cui circostanze glielo consentono hanno bisogno di fede. Un fratello europeo scrive: “Molti mi sconsigliavano di fare il pioniere, dicendo che bisogna avere un fisico molto robusto. Io non sono fisicamente forte e ho anche la gobba. Nonostante questo cominciai, e con l’aiuto di Geova sono ormai trent’anni che faccio il pioniere”. Aggiunge che ‘ha trovato molta soddisfazione nell’avere un programma pieno, che lo aiuta a sentirsi vicino a Geova’. Senz’altro Geova ha sostenuto questo fratello nel servizio di pioniere.
15. Come manifestò la sua fede un fratello giapponese?
15 Dimostrare fede nel ministero di pioniere non è una prerogativa di qualche particolare gruppo di età. In Giappone un maestro di scuola conobbe la verità cristiana dopo essere andato in pensione. Presto si battezzò all’età di 60 anni e intraprese subito l’opera di pioniere ausiliario. L’anno dopo divenne pioniere regolare e pensò che nel paese di montagna in cui era cresciuto non c’era nessun testimone di Geova. Così vendette la casa in città e si trasferì lì con la moglie, anche lei pioniera. Coi soldi della vendita della casa, la famiglia costruì sul posto una Sala del Regno, e hanno avuto la benedizione di veder formarsi una congregazione.
16, 17. Perché ora è il tempo appropriato per prendere seriamente in considerazione la possibilità di fare i pionieri?
16 Il tempo rimasto a questo malvagio sistema di cose si sta rapidamente esaurendo. Come gli israeliti intensificarono i loro giri di marcia intorno alla malvagia città di Gerico poco prima che venisse distrutta, così ora Geova, poco prima di distruggere il sistema attuale, invita il suo popolo a levare un potente grido. (Giosuè 6:20) Siete in grado di contribuire più pienamente a questo grido di vittoria facendo i pionieri? Se avete la possibilità di organizzarvi in tal senso, avete la fede necessaria per farlo? Siate certi che Geova farà la sua parte, sostenendovi e accrescendo la vostra gioia. Benedirà i vostri sforzi. Forse sarete come quella sorella che da dieci anni fa la pioniera in Olanda, e che ha detto: “La mia coscienza cominciava a farsi sentire, perché avevo il tempo. Cominciai a fare la pioniera per mettere a tacere la mia coscienza turbata e per dimostrare a me stessa che la salute cagionevole non mi permetteva di continuare. Sono ancora pioniera”.
17 Sì, Geova sta compiendo grandi cose negli “ultimi giorni” dell’attuale sistema di cose malvagio. Ora è il tempo di appressarsi a lui e di benedire il suo nome tutto il giorno, come fece Davide. Abbiate fede nella promessa di Dio di sostenervi. Davide scrisse: “Quando dissi: ‘Il mio piede per certo incederà in maniera instabile’, la tua propria amorevole benignità, o Geova, mi sosteneva”. — Salmo 94:18.
SAPRESTE SPIEGARE . . .
◻ Perché è appropriato che i giovani cristiani valutino la possibilità di fare i pionieri?
◻ In che modo Geova sostiene i suoi servitori a tempo pieno?
◻ Perché il servizio di pioniere è una speciale dimostrazione di fede?
[Immagine a pagina 23]
I pionieri trovano piacevole la predicazione pubblica e di solito diventano molto esperti
[Immagine a pagina 25]
Molti che per il momento non possono fare i pionieri sono lieti di aiutare materialmente chi è nel servizio continuo
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Hanno a cuore il servizioLa Torre di Guardia 1982 | 1° agosto
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Hanno a cuore il servizio
Ogni anno decine di migliaia di proclamatori che non possono fare i pionieri regolari si impegnano come pionieri ausiliari per uno o più mesi in modo da poter accrescere la loro partecipazione alla divulgazione della buona notizia del Regno. Molti lo hanno fatto anche quest’anno. E tu?
Tutti quelli che lo fanno sono d’accordo nel dire che ‘richiede piani accurati e un programma realistico’. Molti che vi partecipano sono ragazzi di scuola, ma il loro programma scolastico è tale che, se si alzano presto e sfruttano bene il tempo, anche loro possono dedicare due ore al giorno al ministero di campo. Migliaia di giovani Testimoni provano molto piacere nel compiere questo servizio durante i periodi di vacanza.
Un Testimone a cui è stato chiesto perché compiva uno sforzo extra per fare il pioniere ausiliario ha detto: “È il mio modo per dire: ‘Grazie, Geova, per tutto quello che hai fatto per me’”.
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