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La moderna confezione dei generi alimentari è buona o cattiva?Svegliatevi! 1974 | 22 febbraio
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limitare l’uso della plastica come materiale da confezione perché non si dissolve naturalmente e perciò accresce il problema dei rifiuti. Quest’affermazione contiene un po’ di verità. Ma, d’altra parte, la plastica non presenta i rischi dei frammenti di vetro.
Un tipo di plastica in particolare è stato fortemente criticato per un’altra ragione. Il cloruro di polivinile (PVC) libera gas cloro nella combustione. Combinato con acqua forma una nebbia di acido cloridrico che può danneggiare i forni per l’eliminazione dei rifiuti. Ma anche in questo caso pare che la faccenda abbia un altro aspetto. Tom Alexander dice nella rivista Fortune:
“Numerosi addetti agli impianti di incinerazione dicono che sono contenti delle materie plastiche; affermano che le quantità presenti nei normali rifiuti non sono sufficienti per danneggiare e, anzi, agevolano il processo di combustione, particolarmente quando è presente una grande quantità di immondizia bagnata”.
Ciò nondimeno, la quantità di materia plastica impiegata è in aumento. Gli esperti sono senz’altro messi in imbarazzo dai problemi dell’eliminazione dei rifiuti creati da esse e da altri moderni materiali usati nella confezione dei generi alimentari. Che cosa si può fare in merito?
Come risolvere tale problema
C’è una cosa che attenuerebbe notevolmente il problema, anche se non lo eliminerebbe. Che cosa? Se tutti noi vivessimo di nuovo “della terra”, in una società agricola. La gente non sarebbe accentrata nelle grandi città. Ma ciascuna famiglia mangerebbe ciò che coltiverebbe da sé. Mele, pere, pesche, carote fresche, ecc., sono tutte in ‘confezione naturale’. Questa confezione si può spesso mangiare! Alcune si possono usare in altri modi. La noce di cocco, ad esempio, fornisce latte e polpa. Ma la parte esterna della noce si può utilizzare per fare cordame, stuoie, e cose simili. Con le bucce d’arancio e di limone si fa la marmellata; con la buccia dell’anguria si fanno deliziose conserve di frutta. Altre bucce e altri “rifiuti” naturali si decompongono dopo un certo periodo di tempo e così tornano al suolo come fertilizzanti naturali.
Ma resta il fatto che oggi milioni di persone non vivono in una società agricola. Per esse la confezione dei generi alimentari è stata una cosa buona: per mezzo d’essa si sono sfamate. I problemi, come l’eliminazione dei rifiuti, che questa industria ha causato, si devono considerare parte del prezzo pagato per provvedere a ciò. Esso durerà senz’altro finché gli uomini non vivranno di nuovo più vicini alla terra.
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Veduta equilibrata dell’ambienteSvegliatevi! 1974 | 22 febbraio
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Veduta equilibrata dell’ambiente
Conserving Life on Earth è un libro pubblicato di recente da D. Ehrenfeld, professore aggiunto di biologia alla Columbia University. Egli dà all’“ascesa del cristianesimo occidentale” e al suo errato concetto del “progresso” la colpa del disastro ecologico in cui si trova l’uomo. Egli osserva, comunque: “Tra i gruppi religiosi contemporanei giudeo-cristiani, pare che pochi oltre ai Testimoni di Geova abbiano formulato una filosofia olistica [totale] ed equilibrata dell’uomo in relazione al suo ambiente (si veda Awake! del 22 aprile 1971 [edizione italiana dell’8 ottobre 1971])”.
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