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  • ‘Viviamo non più per noi stessi’
    La Torre di Guardia 1974 | 1° dicembre
    • di [-]30° C. [-22° F.] versando acqua su di loro finché erano congelati. Fu uno spettacolo terribile, che mi perseguiterà finché non morirò”.

      23 Che cosa permise a questi giovani di mantenersi fedeli? Apprezzavano il fatto che erano stati comprati con “sangue prezioso” e non volevano mostrarsi infedeli verso i loro Proprietari, Geova Dio e Gesù Cristo. Avevano la ferma convinzione che, anche se gli uomini li uccidevano, Dio e Cristo non li avrebbero dimenticati e li avrebbero riportati in vita. Credevano alle ispirate assicurazioni: “Dio non è ingiusto da dimenticare la vostra opera e l’amore che avete mostrato per il suo nome”. (Ebr. 6:10) “Chiunque cerca di tenere in salvo per sé la sua anima [vita] la perderà, ma chiunque la perderà la conserverà in vita”. — Luca 17:33.

      24. In quali situazioni relative possiamo mostrare di non ‘vivere per noi stessi’?

      24 Anche se potete non affrontare mai personalmente una prova così severa della vostra fedeltà a Dio, ciò nondimeno, lo mettete anche ora al primo posto? Forse la prova della vostra fedeltà viene dai familiari, forse vi offendono, dicendovi che ‘prendete la vostra religione troppo sul serio’. O forse i vostri compagni di scuola o di lavoro insistono per farvi rinunciare ai vostri princìpi cristiani. Che cosa fate e che cosa farete di fronte a tali difficoltà? Può sembrare che cedendo alla persecuzione o alle insistenze la vita sia più facile, più sopportabile; mentre per essere fedeli a Dio può essere necessario sopportare per un po’ continui o anche accresciuti oltraggi. Se ricordate il debito che avete verso Dio e Cristo, prenderete la giusta decisione. Continuerete a ‘glorificare Dio’. — 1 Cor. 6:20.

      IMPIEGO DEL VOSTRO TEMPO “LIBERO”

      25. Che cosa si richiede per ‘vivere non più per noi stessi’, oltre alla fedele perseveranza nella persecuzione?

      25 Che non viviamo più per noi stessi, tuttavia, significa più che perseverare fedelmente quando siamo perseguitati. Ai cristiani è rivolta l’esortazione: “Qualunque cosa facciate, fatela con tutta l’anima come a Geova, e non agli uomini, poiché sapete che da Geova riceverete la dovuta ricompensa dell’eredità. Siate schiavi del Signore, Cristo”. (Col. 3:23, 24) Quindi, il non vivere più per noi stessi include ogni aspetto della vita, la morale, come si pensa, come si agisce, come si parla e come si opera, la sottomissione della moglie, l’esercizio dell’autorità del marito e l’ubbidienza ai genitori. — Col. 3:5-22.

      26. Quali eccezioni fanno i cristiani nominali nel modo in cui si comportano?

      26 Potete comunque aver notato che molti professanti cristiani fanno eccezioni. È risaputo che anche tra i cristiani nominali con un certo senso di pudore, una selvaggia sfrenatezza — ubriachezza, immoralità e distruzione di beni — accompagna spesso le celebrazioni tenute in occasione di festività religiose. Vacanze, serate e giorni di fine settimana sono altre occasioni in cui sempre più persone si sentono libere di “vivere” come vogliono.

      27, 28. (a) Mentre c’è un tempo per lo svago, che cosa non faranno o non penseranno i veri cristiani? (b) In quali modi eccellenti usano il loro tempo “libero”?

      27 Svago e divertimento, naturalmente, sono utili per avere una vita e una personalità equilibrate. E il vero cristiano impiega giustamente parte del suo tempo in attività ricreative e divertenti. Ma non vive esclusivamente per il piacere. Non considera qualche specifica parte della sua vita come il “mio tempo”, durante il quale possa dimenticare che serve Dio.

      28 Che sia così si vede dal modo eccellente in cui i cristiani servitori di Geova usano il loro tempo “libero”. In cima alla lista delle piacevoli attività a cui si dedicano vi sono attività che hanno diretta relazione con la loro adorazione. Provano diletto a parlare del loro Creatore e a frequentare ogni settimana le adunanze cristiane. La salutare associazione e l’istruzione ricevuta rendono molto piacevoli queste adunanze. Anche quando le famiglie sono in viaggio, possono includere nei loro progetti alcune adunanze cristiane. Hanno così un ulteriore piacere, l’opportunità di farsi nuovi amici, fratelli e sorelle spirituali, in un’altra città o nazione. Quando si trovano a una certa distanza da una Sala del Regno, forse in un campeggio nei boschi, provano gioia a meditare intorno al loro Creatore e a fare considerazioni scritturali in seno alla famiglia. Molti testimoni di Geova, inoltre, dispongono il periodo delle loro vacanze in modo che includa uno dei grandi congressi cristiani indetti ogni anno per trarne pieno beneficio.

      29. Pensando a come trascorrere il nostro tempo “libero”, che cosa sarebbe utile considerare?

      29 Pensando a come voi personalmente potete trascorrere le serate, i fine settimana o le vacanze, riflettete sulla vostra condizione dinanzi a Dio e a Cristo. Sforzatevi di fare ciò che vi recherà ristoro fisico, mentale o spirituale. Abbiate come obiettivo di acquistare la forza di cui farete buon uso mentre continuerete a servire Dio una volta terminato il periodo di tempo “libero”. Mentre il mondo dice: ‘Va via per un po’ e dimentica il tuo solito tran-tran’, dimostrate il vostro apprezzamento verso ciò che Dio e Cristo hanno fatto per voi. Evitate le cose che potrebbero turbare la vostra coscienza e farvi ripensare con rammarico a un periodo di tempo che altrimenti avrebbe potuto recarvi soddisfazione e ristoro.

      30. Quali domande sorgono riguardo a quelli che asseriscono di credere in Dio ma che vivono per il piacere?

      30 In realtà, il servitore di Dio dovrebbe ricordare di fare ogni cosa alla gloria del suo Creatore. (1 Cor. 10:31) Benché imperfetto, dovrebbe sforzarsi di dominare le inclinazioni peccaminose, e non ‘presentarsi come schiavo del peccato’. (Rom. 6:16) Avrete notato, comunque, che alcuni che dicono di credere nel Creatore e in suo Figlio vivono ogni giorno con l’obiettivo di procurarsi adesso e subito tutto il piacere che possono. Che cosa manca? Può darsi che non vedano nessuna speranza per il futuro? La vostra veduta del futuro come influisce sulla vostra vita di giorno in giorno? Questo sarà considerato nel prossimo articolo.

  • Servite in vista dell’eternità
    La Torre di Guardia 1974 | 1° dicembre
    • Servite in vista dell’eternità

      1, 2. (a) Quale veduta hanno le persone e le nazioni riguardo al futuro? (b) Perché alcuni non sono neppure inclini a pensare al loro futuro?

      OGGI non è forse comune incontrare alcuni che, con quello che dicono o con quello che fanno, rivelano che il tema fondamentale della loro vita è questo: “Divertiti finché puoi; chissà che cosa porterà il domani?” Pare che anche molte nazioni siano di tale idea. Uno dei più influenti economisti d’Europa accusò il suo governo di seguire una politica di “Dopo di noi il diluvio”, cioè di fare progetti e spendere denaro solo in vista del presente, non del futuro.

      2 E molti sono così disillusi degli obiettivi e dei risultati dell’“istituzione” che non si interessano di un futuro pressoché uguale. Nel 1972 un professore universitario osservò che “i giovani adulti non sembrano interessarsi abbastanza del loro personale futuro”. Egli aggiunse: “Ai giovani manca ciò che gli studiosi di scienze sociali

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