Ciascuno prenda l’acqua della vita gratuitamente
“IO COMPRENDO che Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accettevole”. Queste sono le parole che l’apostolo Pietro pronunciò quando vide che Dio rese manifesta la sua disposizione di accettare nella congregazione cristiana l’ufficiale dell’esercito romano Cornelio, insieme alla sua famiglia. (Atti 10:34, 35) Dio vuole veramente che “tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità”. (1 Tim. 2:4, La Bibbia di Gerusalemme) Oggi, in una zona assai più estesa che al tempo dell’apostolo Pietro, Dio mostra favore a uomini e donne “di ogni nazione e tribù e popolo e lingua”. (Riv. 7:9) Inoltre, attira persone di ogni condizione sociale e in ogni situazione perché camminino sulla via che conduce alla vita eterna. — Giov. 12:32.
Il paese africano della Nigeria costituisce un ottimo esempio di come uomini e donne di ogni sorta sono radunati per servire Dio “con spirito e verità”. (Giov. 4:24) Durante l’anno 1975 furono battezzate 16.291 persone, e con un totale di 112.164 Testimoni di Geova attivi la Nigeria è il secondo paese del mondo per numero di Testimoni. In Nigeria vi sono decine di tribù e molti gruppi linguistici: gli Hausa, gli Yoruba e gli Ibo, per menzionarne alcuni.
In queste tribù nigeriane, chi desidera conformarsi alle norme cristiane deve superare numerosi ostacoli, come poligamia, adorazione feticistica, occultismo, ecc. E come in altri paesi, prima di venire a conoscenza della verità della Bibbia le persone in genere praticavano cose che non sono in armonia con i princìpi cristiani di amore, pace e moralità. Devono cambiare per servire Dio in modo accettevole.
Per esempio, un Nigeriano era capo del suo clan e presidente della corte locale. Tutt’altro che povero, manteneva sei mogli e trentaquattro figli. Aveva accresciuto il suo prestigio di capo entrando a far parte di un ordine segreto e di parecchie società occulte, essendo contemporaneamente membro della Chiesa Anglicana (Società Missionaria). Poi iniziò uno studio della Bibbia con i Testimoni di Geova. Egli dice: “Cominciai a capire che la gloria del mondo è effimera. Mi dimisi da capo e mi ritirai dalle società occulte e dalla Chiesa (C.M.S.)”.
Fu difficile per quest’uomo regolarizzare la propria situazione coniugale per conformarsi ai princìpi biblici. Ma, benché gli costasse molto, mise la sua vita in armonia con il consiglio biblico di avere una sola moglie, la prima, che la Bibbia chiama “la moglie della tua giovinezza”. (Prov. 5:18; Matt. 19:4-9) Egli fece registrare il suo matrimonio con la prima moglie e si separò dalle altre cinque, disponendo che ad esse e ai loro figli non venisse a mancare nulla. Poi, essendo qualificato secondo le Scritture, fu battezzato come vero seguace di Gesù Cristo.
L’esperienza di questo capotribù è simile a quella di un altro ex capo di un clan tribale e presidente della corte del clan. Quando conobbe la verità della Bibbia, negli anni quaranta, era troppo impegnato negli affari della tribù per prestarvi molta attenzione, ma la verità rimase nel suo cuore. Nel 1962 cominciò a pensare seriamente agli obblighi che aveva verso Dio. Comprese di dover mettere a posto la sua situazione coniugale (aveva undici mogli). Passarono gli anni, e nel 1970 lesse nella rivista Svegliatevi! un articolo intitolato “La mia vita da poligamo”. Egli dice: “Compresi che il narratore era molto deciso e serio e per questo Dio gli diede la forza di risolvere i suoi problemi. Dio poteva fare altrettanto per me se ero serio e deciso. Quindi mandai via le altre mogli e feci registrare il mio matrimonio con la prima moglie”. E dopo aver corretto altri aspetti della sua vita secondo i princìpi biblici, fu battezzato e oggi è un anziano della congregazione di Umuelemoha.
Tra i Nigeriani che ora prestano servizio come cristiani testimoni di Geova vi è un uomo molto influente che si era arricchito con manovre politiche. Vi è anche l’ex commerciante di tabacco che aveva accumulato tanta ricchezza da essere chiamato “magnate della finanza”. Un altro conobbe la verità quando era un umile carriolante nel mercato di Emugu. Un giovane, campione dei pesi medioleggeri dello stato Centro-Orientale, si preparava a concorrere per il titolo di campione del mondo quando conobbe la verità e apprese che “lo schiavo del Signore non ha bisogno di contendere”. (2 Tim. 2:24) Malgrado fosse contrastato e accusato di ‘deludere la nazione’, rinunciò a una promettente carriera di pugile, fu battezzato come testimone di Geova e ora è deciso a combattere “l’eccellente combattimento della fede” per afferrare “fermamente la vera vita”. — 1 Tim. 6:12, 19.
L’esperienza di un capitano dell’esercito biafrano sconfitto ricorda l’ufficiale dell’esercito romano Cornelio. Egli osservò l’onestà e la fermezza dei Testimoni di Geova durante la guerra civile, quando molti di essi furono odiati e maltrattati. La settimana dopo la fine della guerra egli cominciò a frequentare le loro adunanze di studio biblico e ora è un componente battezzato della congregazione dei Testimoni di Geova di Aba.
Un tenente dell’esercito biafrano, devoto cattolico, era fermamente convinto della sincerità del clero. ‘Ma’, dice, ‘il loro atteggiamento durante la guerra civile mi disgustò. Venivano al fronte per benedire le armi e si servivano dei pulpiti come centri di reclutamento dell’esercito, poi alla fine della guerra fecero un voltafaccia e condannarono la causa che in precedenza avevano sposato, per ottenere il favore dei vincitori. Non potevo conciliare questa sfacciata ipocrisia con il vero cristianesimo. Cominciai ad apprezzare il comportamento neutrale dei Testimoni di Geova’. Finita la guerra quest’uomo si impegnò ad acquistare conoscenza della verità della Bibbia e a sostenere fermamente i princìpi biblici.
Così in tutti i paesi, una buona condizione di cuore verso Dio permette di superare tutti gli ostacoli e di ricevere il Suo favore indipendentemente da età, occupazione o precedente modo di vivere. Il messaggio della Parola di Dio è potente e dà forza spirituale e morale. (Ebr. 4:12; Filip. 4:13) Ogni anno, in ogni parte del mondo, centinaia di migliaia di persone dicono a quelli che predicano la buona notizia del regno di Dio: “Verremo con voi, poiché abbiamo udito che Dio è con voi”. (Zacc. 8:23) Trasformano la loro vita e rinnovano la loro personalità con la prospettiva della vita eterna. (Rom. 12:2; Efes. 4:23, 24) Sì, in questo tempo decisivo, Dio rivolge a tutti l’incoraggiante invito: “Chi ha sete venga; chi lo desidera prenda l’acqua della vita gratuitamente”. — Riv. 22:17.