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  • Gesù e gli Ebrei
    La Torre di Guardia 1957 | 15 novembre
    • la minaccia di strappar loro la lingua di bocca’ li avrebbe costretti a confessare l’insegnamento cristiano. È nauseante leggere di tale umana depravazione. E mentre si susseguono all’infinito pagine e pagine di orrori, i sensi s’intorpidiscono, la mente è turbata e vacilla colpita da tali diaboliche atrocità.

      NESSUN MOTIVO D’INTOPPO

      Se questi cosiddetti “Cristiani” rappresentavano Gesù, potete biasimare gli Ebrei perché odiano il Suo nome? Se i tentativi “cristiani” di convertire gli Ebrei sono vera opera missionaria, potete biasimare gli Ebrei perché detestano il termine “missionario”? Secoli di persecuzione, torture e morte sono trascorsi per gli Ebrei dal tempo di Gesù, e tutto questo è stato fatto loro nel nome di Gesù e con la pretesa di far opera missionaria. Questa è la grande differenza tra gli Ebrei del tempo di Gesù e quelli di oggi; ed è per questo che Gesù fu accettato allora da un maggior numero di Ebrei.

      Il popolo ebraico è stato vergognosamente perseguitato e mal rappresentato, e più di tutti gli Ebrei lo fu Gesù! È stato rappresentato male, in modo grossolano, proprio da coloro che pretendevano di servirlo, di parlare per lui, ma i cui frutti li identificavano come progenie di Satana. (Matt. 7:20; Giov. 8:44) Come potrebbe una persona intelligente leggere una sola pagina delle parole di Gesù riportate in uno dei Vangeli e pensare nello stesso tempo che gli assassini religiosi del medioevo rappresentassero Cristo Gesù? Quando mai aveva egli attaccato gli Ebrei con false accuse, o sobillato elementi provocatori contro di loro, o li aveva costretti a battezzarsi? Aveva mai arso al rogo un Ebreo perché non l’aveva riconosciuto come Messia? Con quale esagerato sforzo d’immaginazione si può quindi dire che chi compie queste azioni segue le orme di Gesù? Anche in tempi moderni si commettono tali atrocità contro gli Ebrei. Chi ha dimenticato il tentativo di Hitler di sterminarli? Anche egli era cattolico romano, e non fu mai scomunicato nonostante le ripetute richieste a tale fine, e il suo proposito era di ristabilire il Sacro Romano Impero, impero noto per le stesse persecuzioni e stragi di Ebrei riprese da Hitler.

      Nessuna di tali opere diaboliche è conciliabile con Gesù. Egli era un Ebreo, mostrò amore per gli Ebrei, limitò la sua predicazione agli Ebrei, guarì le loro malattie, perdonò i loro peccati, e quando depose la sua vita lo fece per gli Ebrei come per gli altri. Gesù come lo descrive la Bibbia è molto diverso da com’è raffigurato dalle religioni ortodosse della Cristianità. Se gli Ebrei investigheranno e apprenderanno questa differenza, verrà eliminata gran parte della falsità che rende Gesù una pietra d’intoppo per loro. La causa del loro inciampo scomparirà, ed essi vedranno Gesù come era e come è, non come lo rappresentano i falsi Cristiani.

      PERCHÉ LA NAZIONE GIUDAICA RESPINSE GESÙ

      Ma perché secoli fa la nazione giudaica non accettò Gesù quando venne sulla terra? Allora lo videro nella realtà, non avendo di lui le false opinioni degli Ebrei dei giorni attuali. Perché dunque lo rigettarono come Messia? A quel tempo gli Ebrei erano malcontenti sotto la dominazione romana; soffrivano sotto il giogo di Roma. Essi immaginavano che il Messia doveva venire come una grande figura militare per abbattere la potenza romana e spezzare il giogo degli Ebrei. Gesù non corrispose alla loro aspettativa, alle loro speranze; quindi essi rimasero delusi e non gradirono i suoi discorsi di sottomissione a Roma. Egli smascherava l’ipocrisia dei capi religiosi giudaici, i quali prima s’irritarono e poi s’infuriarono al punto da provocare la sua morte. Come un agnello che non oppone resistenza egli fu ucciso.

      Molte profezie delle Scritture Ebraiche avevano predetto la venuta del Messia. Per esempio, la promessa messianica: “Poiché un fanciullo ci è nato, un figliuolo ci è stato dato, e l’imperio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, per dare incremento all’impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora in perpetuo”. E quest’altra: “Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco sulle nuvole del cielo uno simile a un figliuol d’uomo; egli giunse fino al vegliardo, e fu fatto accostare a lui. E gli furon dati dominio, gloria e regno, perché tutti i popoli, tutte le nazioni e lingue lo servissero; il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno, un regno che non sarà distrutto” — Isa. 9:5, 6; Dan. 7:13, 14.

      In adempimento a queste profezie gli Ebrei erano in attesa di un Messia che stabilisse per sempre sulla terra un vittorioso governo. Ma essi trascurarono questo importantissimo particolare: Era stato predetto che il Messia sarebbe venuto due volte, una volta come sacrificio di riscatto per gli uomini ubbidienti, e una seconda volta come re e signore di un governo eterno. Nella loro premura di essere liberati da Roma ed essere presto ristabiliti politicamente essi non si avvidero della necessità della prima presenza e mirarono solo alla gloriosa seconda presenza. Anelavano ad un Messia che venisse sulle nuvole del cielo e stabilisse sulla terra un governo eterno. Invece egli venne cavalcando un puledro d’asina e raccomandando sottomissione al giogo romano!

      Come era poco attraente per gli Ebrei! Di lui si poteva ben dire: “Non avea forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, né apparenza da farcelo desiderare”, ed essi potevano aggiungere: “Era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna”. Questi sentimenti degli Ebrei per il Messia alla sua prima venuta furono predetti nel cinquantatreesimo capitolo di Isaia, il quale dimostra pure che il Messia sarebbe stato condotto come un agnello al macello, e avendo “dato la sua vita in sacrifizio per la colpa” egli “renderà giusti i molti, e si caricherà egli stesso delle loro iniquità”. Solo dopo questa prima venuta e la morte ignominiosa come offerta per il peccato egli sarebbe venuto di nuovo con imperitura potenza reale, come Geova disse: “Perciò io gli darò la sua parte fra i grandi, ed egli dividerà il bottino coi potenti, perché ha dato se stesso alla morte, ed è stato annoverato fra i trasgressori, perch’egli ha portato i peccati di molti, ed ha interceduto per i trasgressori”.

      Così alla sua prima venuta Gesù adempì Zaccaria 9:9: “Esulta grandemente, o figliuola di Sion, manda gridi d’allegrezza, o figliuola di Gerusalemme; ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso, umile e montato sopra un asino, sopra un puledro d’asina”. Egli adempì anche Isaia 53 morendo una morte espiatoria, disprezzato, odiato e considerato insieme ai trasgressori peccaminosi.

      È alla sua seconda presenza che viene nelle nuvole o in un’invisibile sovranità celeste, ed è allora che gli vien conferito da Geova un dominio eterno per portare pace e giustizia all’umanità ubbidiente. Sarà allora adempiuta la profezia di Isaia 9:5, 6 e Daniele 7:13, 14, alla seconda presenza e non alla prima come si aspettavano erroneamente gli Ebrei di diciannove secoli fa. Se egli avesse instaurato allora il suo regno eterno, quando sarebbero state adempiute le profezie di Isaia capitolo 53 e Zaccaria 9:9? Gli Ebrei di quel tempo cercavano i segni sbagliati, dell’ulteriore presenza del Messia, così non riconobbero Gesù come tale. Ciò nonostante migliaia di Ebrei lo riconobbero, lo accettarono e divennero i primi Cristiani. Oggi gli Ebrei ed altri potranno vedere i segni predetti da Gesù per la sua seconda presenza, perché quel tempo è venuto.

      L’ODIERNA TESTIMONIANZA AGLI EBREI

      Quando l’apostolo Paolo dava testimonianza, adattava le sue parole alle condizioni delle persone, al loro punto di vista. Egli teneva presente anche il loro ambiente, dicendo: “Coi Giudei, mi son fatto Giudeo, per guadagnare i Giudei”, ed ha aggiunto: “Mi faccio ogni cosa a tutti, per salvarne ad ogni modo alcuni”. Così dobbiamo tener in mente il falso concetto che gli Ebrei hanno di Gesù a motivo delle passate e presenti menzogne e atrocità compiute in suo nome, rappresentandolo male. Dobbiamo sradicare questa opinione errata, smascherando i falsi Cristiani. Facciamo notare agli Ebrei le due venute di Gesù, esponendo come gli Ebrei di diciannove secoli fa lo respinsero perché ebbero un errato concetto della sua venuta. Mostriamo loro le profezie che Gesù adempì alla prima venuta, e quelle che si stanno adempiendo ora alla sua seconda presenza. Facciamo rilevare che presto Abrahamo, Isacco, Giacobbe e Mosè torneranno, risuscitati per essere prìncipi nella nuova terra ed ereditare le promesse fatte loro tanto tempo fa. Illustriamo loro le benedette condizioni di unità che allora esisteranno, con salute, felicità e vita eterna per tutti gli uomini ubbidienti. — 1 Cor. 9:20, 22.

      I capi religiosi giudaici del tempo antico chiesero vigorosamente la morte di Gesù credendo di rendere così servizio a Geova Dio, e Gesù giustamente applicò loro le parole di Isaia: “Ipocriti, Isaia profetizzò appropriatamente di voi, quando disse: ‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me. Invano continuano a mostrarmi rispetto, perché insegnano comandamenti di uomini come dottrine’”. (Matt. 15:7-9, NM; Isa. 29:13) I cosiddetti Cristiani del passato e del presente hanno perseguitato e ucciso gli Ebrei e altri nel nome di Gesù considerandolo un servizio reso a Dio, ed anche a loro si applicano le parole di Isaia. Ma molte migliaia di persone ed Ebrei accettarono Gesù molto tempo fa, come centinaia di migliaia di persone lo accettano oggi, in questo tempo della sua seconda presenza.

      Parlate di Gesù agli Ebrei. Non evitate l’argomento. Ma mostrate comprensione per la mentalità ebraica, cancellate l’errato concetto dato da falsi religionisti, Crociati e Inquisitori, antichi e moderni. Ma parlate di Gesù agli Ebrei, cercate di rimuovere il motivo d’inciampo. “Inoltre, in nessun altro è salvezza, poiché non c’è altro nome sotto il cielo che sia stato dato agli uomini mediante cui dobbiamo esser salvati”. — Atti 4:12, NM.

  • La ragione del successo nella distribuzione di Bibbie
    La Torre di Guardia 1957 | 15 novembre
    • La ragione del successo nella distribuzione di Bibbie

      ● L’anno scorso l’ufficio di Londra della Società Torre di Guardia ricevette una lettera da un segretario delle Società Bibliche Unite, dicendo che lo scrittore aveva potuto compiere un’indagine dei metodi usati per distribuire le Scritture. “Nessuno può compiere una tale indagine”, egli scrisse, “senza rendersi conto che uno dei più efficaci e più efficienti mezzi per la distribuzione delle Scritture è l’organizzazione dei testimoni di Geova”. Rispondendo alla sua cortese lettera la Società sottolineò che il loro successo era frutto dei propositi non commerciali che animavano i testimoni e della loro mira di non solo distribuire la Bibbia ma di educare per la vita. — Annuario dei testimoni di Geova del 1957.

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