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Inizio della società del Nuovo MondoLa Torre di Guardia 1951 | 15 giugno
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esso aveva per loro le stesse prescrizioni degli Israeliti naturali. (Eso. 20:8-10; 12:48, 49) Il moderno gregge dei “forestieri” che soggiornano entro le porte dell’ordinamento del nuovo patto è stato grandemente benedetto col rimanente spirituale ubbidendo alle stesse prescrizioni divine.
“PRINCIPI SU TUTTA LA TERRA”
5. Di quale venuta siamo noi stati in attesa per molti anni? Perché?
5 Per parecchi anni tanto il rimanente che la gran folla di forestieri o “altre pecore” hanno atteso la venuta dei promessi “principi” della nuova terra. La loro attesa era fondata sulla dichiarazione di Salmo 45:16, che viene rivolta al Re del nuovo mondo: “I tuoi figliuoli saranno in luogo de’ tuoi padri; tu li costituirai principi per tutta la terra”. (Di) In passato avevamo inteso che questo si applicasse esclusivamente ai testimoni di Geova dei tempi antichi prima di Cristo, uomini che erano stati o antenati di Gesù Cristo, come Abrahamo, Isacco, Giacobbe e Davide, o fedeli profeti e conservi di costoro. Il loro numero va da Abele a Giovanni Battista, e i nomi e le gesta di alcuni di loro son riportati nel capitolo 11 di Ebrei. In base a Ebrei 11:2, 38, le pubblicazioni della Watch Tower si riferivano a loro chiamandoli “antichi degni”.
6. Quali figli avrà il Re? Come? Perciò quale domanda si presenta?
6 Quando fu sulla terra Gesù morì celibe e senza figli, ma Salmo 45:16 ci assicura che nella sua gloria celeste di Re egli deve avere dei figli terreni, e Isaia 9:5 parlando della sua nascita dice che sarà chiamato “Padre eterno, Principe della pace”. Dando la vita eterna agli uomini ubbidienti per la cui vita nel nuovo mondo egli morì, avrà molti figliuoli, figliuoli del Principe della pace. Egli sarà il loro Padre eterno. Quelli che noi chiamavamo “antichi degni” diventeranno pure suoi figli per il fatto ch’egli li risusciterà dai morti e darà loro la vita per la loro incrollabile fedeltà. Perciò si presenta la domanda: saranno questi figli ch’egli farà “principi per tutta la terra” solo i fedeli testimoni di Geova Dio vissuti prima dell’èra cristiana? Qual è ora la nostra risposta?
7. Come e perché ricevono alcuni ancora il favore dell’alta chiamata in questo tempo? Ma quali altri son ora apparsi, e in qual numero?
7 Il popolo per il nome di Geova ch’egli ha chiamato con l’alta chiamata per il regno celeste e che ha tratto da tutte le nazioni mediante il nuovo patto è ora quasi completo. Solo un piccolo rimanente ne rimane ancora sulla terra. Attualmente vediamo pure che dei molti che si dedicano completamente a Dio mediante Cristo pochi son quelli che danno prova di aver ricevuto l’alta chiamata. Evidentemente questi pochi che ancora oggi ricevono l’alta chiamata sono in tal modo favoriti affinché sostituiscano quelli del rimanente spirituale che perderebbero la loro opportunità del Regno per infedeltà in mezzo a questo mondo. Cosicché l’alta chiamata o chiamata celeste sta per cessare, dato che tutti i membri della classe del Regno sono stati finalmente comprati di fra il genere umano e han dato prova d’essere vincitori del mondo di Satana. Ma già fin da oggi, in questo anno 1951 vi sono centinaia di migliaia d’altri che si sono pienamente dedicati a Geova mediante Cristo e che hanno intrapreso il serio servizio di testimoni di Geova. Prima dell’anno 1935 non avevamo mai atteso questa “gran folla” di consacrate “altre pecore”. Che ne sarà di loro? chiediamo ora. — Apoc. 7:9-17.
8. Che cosa disse il libro La nuova creazione, capitolo 3, a proposito di costoro?
8 Nel 1904 il primo presidente della Watch Tower Society scrisse il sesto volume degli Studi sulle Scritture, intitolato “La nuova creazione”. Al capitolo 3, intitolato “La chiamata della nuova creazione”, egli disse, al principio della pagina 157: “E possiamo esser sicuri che chiunque si consacra e compie un completo sacrificio di se stesso nell’interesse della causa del Signore dopo che la classe celeste è completa, troverà che il Signore ha ancora sovrabbondanza di benedizioni di qualche altra specie da dare; e che tutte le sue benedizioni sono per tali consacrati, sacrificatori di se stessi. È possibile che essi siano considerati come gli antichi degni che ebbero la disposizione di sacrificio che piace a Dio, prima che avesse inizio ‘l’alta chiamata’”.
9. Che cosa disse La Torre di Guardia inglese del 1º settembre 1915 su loro?
9 Parecchi anni dopo quella pubblicazione La Torre di Guardia inglese disse nel suo numero del 1º settembre 1915, ai paragrafi 5 e 6 di un articolo sull’“opera della mietitura” (pagine 268, 269): “Pensiamo che con la chiusura della ‘porta’ di quest’èra evangelica non vi sarà più generazione dello Spirito santo alla natura spirituale. Chiunque in seguito verrà a Dio mediante consacrazione, prima della inaugurazione dell’opera di restituzione, sarà accettato da lui, non sul piano di esistenza spirituale, ma sul piano terreno. Questi entrerebbero nelle stesse condizioni degli antichi degni che furono accettati da Dio. Gli antichi degni entrarono, senza che alcuna chiamata fosse loro aperta, non essendo ancora aperta l’alta chiamata, . . . Il nostro pensiero è che chiunque in condizioni come queste farà una completa consacrazione al Signore, lasciando tutto per seguire le sue vie, e vivrà fedelmente, lealmente, all’altezza di tale consacrazione, potrebbe avere il privilegio d’esser considerato della classe pari a quella di coloro che precedettero quest’èra evangelica. Non conosciamo alcun motivo per cui il Signore rifiuterebbe di ricevere quelli che fanno una consacrazione dopo la chiusura dell’alta chiamata dell’èra evangelica e prima della piena apertura del Millenio”.
10. Quali fatti son diventati chiari riguardo a tale classe dal 1920?
10 Nel suo numero inglese del 15 gennaio 1920 (pagine 21-28), in un articolo intitolato “Degni, antichi e moderni La Torre di Guardia trattò la questione dei “degni moderni” secondo le informazioni e i fatti allora disponibili e disse di no! a questa classe. Ma questo avveniva quindici anni prima che fosse rivelata l’identità della “gran folla” simbolizzata in Apocalisse 7:9-17. Questo avveniva molti anni prima che i membri di questa gran folla di “altre pecore” incominciassero ad affluire al fianco del rimanente spirituale. Questo avveniva parecchi anni prima che si capisse come era opportuno che gli appartenenti a questa gran folla facessero una piena dedizione di loro stessi a Dio mediante Cristo. Ma, come ora sappiamo, quelli che già fanno parte di questa gran folla sempre in aumento si sono dedicati a Dio mediante Cristo tanto pienamente quanto il rimanente. Come il rimanente, essi han simbolizzato la loro dedizione mediante il battesimo in acqua. E sin da allora han cercato di dimostrare la loro retta dedizione facendo la volontà di Dio e assoggettandosi alle responsabilità di testimoni di Geova.
11. In quanto alla fede come sono paragonabili questi ai fedeli antichi?
11 Sono essi uomini e donne di fede come Abele, Enoc, Noè, Abrahamo e Sara? Sì, e sono anche andati più lontano nella loro credenza rispetto a quegli antichi. Quegli antichi solo attendevano per fede Cristo la Progenie d’Abrahamo. Ma queste “altre pecore” di oggi hanno effettivamente accettato Gesù come il Messia loro Salvatore e Re. Molti giusti uomini e re antichi desiderarono vedere le cose che queste “altre pecore” ora vedono e odono. Attualmente, invece di additare il Regno in un futuro indefinito, queste pecore dichiarano che il Regno è effettivamente stabilito e ora sta per introdurre il nuovo mondo. — Matt. 13:17.
12. Hanno sofferto essi per la loro fede come quegli antichi? È ancora tutto terminato?
12 Ma hanno queste pecore sofferto per la loro fede di testimoni di Geova come quegli approvati uomini e donne dell’antichità? Son essi passati per la “prova con scherni e flagelli, invero, più ancora, con catene e prigione”? Sono essi stati lapidati, uccisi di spada, rivestiti di pelli d’animali, bisognosi, nell’afflizione e nei maltrattamenti, vaganti per deserti, monti, spelonche e rifugi entro grotte della terra? (Ebr. 11:36-38, NM) Ha questo stesso vecchio mondo agito in maniera indegna di questi moderni testimoni di Geova? vi è la storia dei recenti anni. Consultatela. Ne abbiamo già la prova schiacciante! Ma vi è ancora altra dimostrazione di fede e integrità, vi è ancora altra testimonianza, vi è ancora molta intensa sofferenza, prima della nostra vittoriosa entrata nel nuovo mondo. Quindi queste “altre pecore” di oggi danno veramente prova d’esser puri testimoni dell’Iddio Altissimo, come i loro fedeli predecessori dei tempi antecedenti a quello cristiano; ma essi devono ancora dimostrare la loro piena devozione sino alla fine durante il tempo che ancora rimane prima di Harmaghedon e la gloriosa nascita del nuovo mondo.
13. Dice forse il Salmo 45:16 che solo i “padri” saranno fatti “principi”? Qual è il significato del passo?
13 Quelli che manifestano pienamente la loro fede e integrità diverranno figli del Re Gesù Cristo, il Padre eterno, proprio come i fedeli antichi che precedettero Cristo. Poiché essi manifestano una fede simile, nulla fa scritturalmente supporre ch’egli non prenda tante di queste “altre pecore” quante gliene occorreranno e non le faccia “principi per tutta la terra”. Quando esaminiamo Salmo 45:16 vediamo ch’esso non dice che solo quelli ch’eran “padri” terreni dell’unto Re di Geova saranno i figli ch’egli farà principi visibili terreni, per rappresentare il Regno celeste. Per rendere il senso esatto, la traduzione di Moffatt della Bibbia così traduce Salmo 45:16: “I tuoi figli entreranno nel posto dei tuoi padri, e sorgeranno per esser principi su tutta la terra”. La Versione Riveduta, e la traduzione cattolica romana francese di Crampon, lo rende: “I tuoi figliuoli prenderanno il posto de’ tuoi padri; tu li costituirai principi per tutta la terra”. E la traduzione cattolica romana spagnuola di Nàcar-Colunga lo rende nello stesso modo.a
14. Come viene applicato il termine ebraico Sar, e quindi che cosa indica questo per i fedeli circa le opportunità future?
14 E quando consideriamo il termine principe, tradotto dalla parola ebraica Sar (femminile, Sarah), vediamo che non è sempre necessariamente applicato al figlio di un re, a un principe di dinastia reale ch’è fatto ufficiale dello stato o del governo. Esso significa il primo, principale o capo in qualsiasi classe, il capo di qualsiasi schiera o gruppo. Perciò nella Bibbia il termine ebraico Sar qualche volta tradotto principe, è anche applicato allo stesso Gesù, all’arcangelo Micael, ai principi delle tribù d’Israele, ai principi delle province, a governatori di città, e a capi o capitani della guardia, a capitani di migliaia, di centinaia, di cinquantine e di decine. L’essere fatti principi, secondo il senso ebraico della parola Sar, nella società del nuovo mondo, nella “nuova terra”, rappresenta dunque svariate opportunità di servizio con responsabilità di diverso grado; e vi saranno molti di tali privilegi. Nella nuova terra essi non saranno chiamati col titolo prima del loro nome, come “Principe Carlo”, “Principe Abrahamo,”, “Principe Alberto,” ecc. No; allora vivremo sotto un governo CRISTIANO. Ora noi viviamo sotto tale governo divino, e non abbiamo nulla di simile a tali titoli nell’organizzazione teocratica. Così sarebbe inconsistente pensare che allora avremmo qualche specie di nome con titolo. Ma come ora potremmo riferirci a dei funzionari chiamandoli servitori e direttori della Società, così potremo allora riferirci a loro chiamandoli sarìm (principi) secondo il significato ebraico della parola. Tutto quello che abbiamo da dire ora è che queste “altre pecore” alle quali è stata data qualche posizione di responsabilità nell’attuale organizzazione teocratica visibile, anche se essa è solo su un gruppo di dieci persone che si radunano per uno studio biblico e il servizio unito nelle vicinanze, devono far molta attenzione al modo in cui ora adempiono le loro responsabilità. Ricordate la regola fissata da Gesù: “La persona fedele in ciò che è minimo è pure fedele nel molto”. (Luca 16:10, NM) Solo se ti mostrerai fedele in ciò che ti è stato ora affidato in questo morente vecchio mondo avrai qualche probabilità d’esser fatto principe nella nuova terra insieme ai risuscitati testimoni fedeli dell’antichità vissuti prima di Cristo.
PER UN’EMERSIONE ORGANIZZATA
15. Perché ora noi viviamo in modo diverso dalla società di questo mondo?
15 Gloriose, dunque, sono le prospettive che si presentano davanti a tutti noi che perseveriamo fedelmente. In virtù del nuovo patto fermato da Dio mediante Cristo siamo già nei nuovi sistemi di cose. Ma avanziamo verso sistemi di cose più nuovi per mezzo della ricreazione di un completo mondo di giustizia, con nuovi cieli e una nuova terra. Noi non facciamo parte di questo vecchio mondo e non c’immischiamo nelle sue cose. Questo fatto attesta che siamo sotto il sistema del nuovo patto e siamo per il nuovo mondo. Il fatto che Geova Dio tratta con noi in questo modo è una prova di più che il nuovo mondo si sta avvicinando. Iddio non ci sta preparando ora inutilmente. No; ma egli ha un nuovo mondo in serbo per noi. Ben sapendo ciò che è imminente, Iddio sta oggi preparando una società del nuovo mondo. Ecco perché noi viviamo differentemente, come persone che non sono della società di questo vecchio mondo. Egli non sta soltanto preparando il suo rimanente d’Israeliti spirituali come membri del regno celeste dei nuovi cieli. Egli sta pure preparando i nostri compagni di buona volontà, la grande folla delle “altre pecore”, per la società visibile della nuova terra. Proverbi 14:28 dichiara: “La moltitudine del popolo è la gloria del re, ma la scarsezza de’ sudditi è la rovina del principe”. Secondo questo principio il Re Gesù Cristo, il Principe della pace, sta ora radunando un grande, innumerevole gregge di sue “altre pecore” terrene nel suo unico ovile.
16. Perché il rimanente e le “altre pecore” son sicuri di sopravvivere ad Harmaghedon?
16 Il rimanente e le “altre pecore” entreranno sicuramente nel nuovo mondo, per quanto il vecchio mondo di Satana tenti disperatamente di distruggerci. Esso non può più impedirci di sopravvivere alla battaglia di Harmaghedon ed entrare nel nuovo mondo come non può cancellare o distruggere i nuovi cieli e la nuova terra. “Poiché,” per citare Isaia 66:22, “come i nuovi cieli e la nuova terra ch’io sto per creare sussisteranno stabili dinanzi a me, dice l’Eterno [Geova], così sussisteranno la vostra progenie e il vostro nome”. La sua attuale preparazione di un nucleo della società del nuovo mondo non sarà mai vana. Messo al coperto dalla potente mano di Dio nei giorni della sua ira contro il condannato vecchio mondo, questo nucleo sopravvivrà ad Harmaghedon, esattamente come Noè e la sua casa sopravvisero al diluvio, protetti nell’arca. Voi sopravviventi di Harmaghedon sarete i primi ad entrare nel campo d’attività nella “nuova terra”.
17. Come vogliamo emergere? Che cosa seguirà?
17 Ma quello che vogliamo è che quando, dopo Harmaghedon, emergeremo dall’arca di protezione, emergeremo organizzati. Il nemico potrebbe ancora impadronirsi di noi e disperderci fisicamente o cacciarci sotterra. Ma quando egli è distrutto ad Harmaghedon e noi veniamo fuori dai suoi abbattuti luoghi della nostra detenzione, avanzeremo teocraticamente organizzati, istruiti sulle procedure dell’organizzazione. E noi ci riuniremo tutti di nuovo e lavoreremo come una libera società del teocratico nuovo mondo, su tutto il globo. Al proprio tempo quelli del fedele rimanente avranno il loro mutamento mediante la morte e la risurrezione e saranno raccolti negli invisibili nuovi cieli, ma le “altre pecore” continueranno ad operare come la nuova terra con i “principi” visibili. Quella giusta “nuova terra” accrescerà da tale piccolo nucleo finché comprenderà tutti i risuscitati dai sepolcri che ubbidiranno al Regno. Quando il Regno avrà portato a compimento il proposito di Dio, verso il genere umano alla fine dei mille anni, quell’ordinamento avrà termine. Allora seguiranno nuovi sistemi di cose per la gioia e la benedizione del fedele genere umano della nuova terra per tutta l’eternità. — 1 Cor. 15:24-28.
18. Qual è pertanto la nostra determinazione da ora innanzi?
18 Con simili affascinanti prospettive così prossime a noi, teniamo organizzazione teocratica e lasciamo che Iddio continui a migliorarla come una società del nuovo mondo. Non guardiamo mai indietro a questa moderna Sodoma che è riservata alla distruzione; ma teniamo lo sguardo rivolto in avanti con piena fede. Avanti, dunque, intrepidamente, tutti assieme, come una società del nuovo mondo!
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Visita del presidente al settentrione dell’America del sudLa Torre di Guardia 1951 | 15 giugno
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Visita del presidente al settentrione dell’America del sud
QUANDO i viaggiatori, il presidente della Società Watchtower e il suo segretario, furono nel Panama ebbero il piacere, anche, di conoscere cinque fratelli della Nuova Zelanda. Questi pionieri erano in viaggio per New York allo scopo di frequentare la successiva classe della Scuola Biblica Watchtower di Galaad. Essi trascorsero alcuni giorni nella casa missionaria della città di Panama al principio della visita del fratello Knorr e del fratello Morgan. I tre fratelli e le due sorelle erano ansiosi di vedere la nuova casa Bethel e di andare poi a Galaad. Ma qui poterono pregustare un po’ com’è la vita in una casa missionaria e poterono ottenere dirette informazioni intorno a ciò che i missionari possono fare. Ebbero anche modo di godere parte dell’assemblea tenuta nella Città di Panama. Udendo uno dei Neozelandesi esclamare: “Troppo giusto!” quando un proclamatore del Panama manifestò il proprio compiacimento per la bella adunanza, il fratello Knorr ricordò la sua prima visita all’Australia e alla Nuova Zelanda. Il volo per Miami (Florida) portò via i fratelli della Nuova Zelanda dalla casa missionaria nelle prime ore del mattino. Il fratello Knorr e il fratello Morgan partirono dallo
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