-
Il fedele CreatoreLa Torre di Guardia 1962 | 1° novembre
-
-
Geova in questo tempo della fine. — Matt. 24:14, 45-47.
FEDELTÀ AI PRINCÌPI DIVINI
18. (a) Qual è la preghiera di quelli che sostengono gli interessi del Regno? (b) In che modo Dio è fedele in tempo di prova?
18 In questi giorni malvagi preghiamo “affinché la parola del Signore [Geova] si diffonda e sia tenuta in onore”. Se noi tutti sosteniamo con integrità gli interessi del Regno, certamente continueremo a partecipare alla grandiosa espansione dell’opera. Inoltre, il fedele Creatore ci rafforzerà onde resistiamo all’opposizione del mondo di Satana. “Fedele è il Signore: egli vi renderà saldi e vi difenderà dal maligno”. (2 Tess. 3:1-3, Na) In tempo di tentazione e persecuzione riceveremo forza dalle sue ulteriori promesse: “Dio è fedele; egli non permetterà che siate tentati al di sopra delle vostre forze, ma insieme alla tentazione vi darà pure il mezzo di poterla sopportare”. (1 Cor. 10:13, Na) “Perciò coloro che soffrono secondo la volontà d’Iddio, affidino le loro anime a Lui, fedele Creatore, facendo il bene”. (1 Piet. 4:19, Na) Abbiate sempre fiducia che la fedeltà nel sostenere l’opera di Dio e i suoi princìpi recherà una ricca ricompensa dal “Signore [Geova] che è fedele”. — Isa. 49:7, Ri.
19. Quale principio osservano i veri cristiani riguardo all’esclusiva devozione, e come?
19 Quali sono alcuni di questi princìpi? Principio preminente, dichiarato mediante Mosè, e ripetuto da Cristo Gesù quando era sulla terra, è che “Geova nostro Dio è il solo Geova”. (Deut. 6:4; Mar. 12:29) Questo fondamentale principio di vera adorazione esclude tutti gli altri dèi, siano essi Baal, una trinità di dèi, Allah, Brahma, Budda o il dio rosso del comunismo. In armonia con questo principio, i testimoni di Geova non si comprometteranno, partecipando ad esempio a un servizio funebre in parte cristiano e in parte buddista. Né si comprometteranno prendendo parte alle locali cerimonie religiose in onore degli dèi della comunità. “Non ti devi inchinare ad esse né essere indotto a servirle, perché io, Geova, tuo Dio, sono un Dio che esigo esclusiva devozione”. — Eso. 20:5.
20. Perché i testimoni di Geova evitano i matrimoni promiscui?
20 Rispettando questo principio, i testimoni di Geova si rifiutano anche di contrarre matrimoni promiscui o di acconsentire al matrimonio dei loro figli o delle loro figlie con seguaci di un altro dio o con coloro che non hanno dio. Il pericolo di questa condotta esiste oggi come ai giorni dell’antico Israele, quando Geova diede un avvertimento relativo alle nazioni circonvicine: “E tu non devi fare alcuna alleanza matrimoniale con loro. Non devi dare tua figlia a suo figlio, e non devi prendere sua figlia per tuo figlio. Poiché egli volgerà tuo figlio dal seguirmi, e serviranno certamente altri dèi; e l’ira di Geova divamperà certamente contro di voi ed egli vi distruggerà veramente in breve tempo”. (Deut. 7:3, 4) Questo avvertimento è più che mai valido, perché ora siamo alle soglie della guerra di Armaghedon.
21. Quali precauzioni si dovrebbero saggiamente prendere per evitare un ritorno all’adorazione demonica?
21 Supponiamo che una famiglia, precedentemente di religione pagana, venga alla conoscenza della verità della Bibbia e si dedichi a Geova. Che cosa dovrebbe fare degli oggetti dell’adorazione demonica, le statue, gli altari della famiglia, e le immagini dei morti? Finché queste cose rimarranno nella casa, rappresenteranno un pericolo spirituale. Se il capofamiglia comprende i princìpi divini, dovrebbe fare sparire questi simboli di malvagità religiosa. In tal modo sarà eliminato il pericolo che la famiglia si contamini di nuovo con l’adorazione demonica. Anche il saggio re Salomone, che una volta aveva tanto apprezzato i princìpi divini, si corruppe con gli idoli che permise alle mogli pagane di portare in Israele. — Sal. 106:36; 1 Re 11:1-13.
22. Come rispettano i testimoni di Geova il principio espresso in 2 Corinzi 10:3 e con quale risultato?
22 Un importante principio cristiano è chiaramente espresso in 2 Corinzi 10:3 (VR): “Sebbene camminiamo nella carne, non combattiamo secondo la carne”. Le divise potenze del mondo di Satana useranno tutta la loro forza nazionalistica per influenzarci, ma non permetteremo mai che ciò infranga il vincolo d’amore che unisce i testimoni di Geova in tutto il mondo. Dobbiamo rimanere fedeli al principio. Grazie a questa fedeltà, durante la seconda guerra mondiale i testimoni di Geova offrirono a tutto il mondo uno spettacolo di unità. In tal modo diedero prova, e continuano a dare prova, che sono l’unico popolo sulla terra che comprende pienamente il principio divino su cui si basa il ‘trasformare le spade in vomeri e le lance in falci’. (Isa. 2:4, Ri) Né le intimidazioni comuniste né il fanatismo delle democrazie per la guerra possono indurli a venir meno alla loro fedeltà al principio divino.
23. In che senso la “nuova personalità” è creata secondo la volontà di Dio?
23 Ogni singolo cristiano che vivrà fedelmente in armonia con la volontà divina riuscirà a rivestire la “nuova personalità” di cui parlò l’apostolo Paolo: “[Rinnovatevi] nella forza che fa agire la vostra mente, e [rivestite] la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio con vera giustizia e lealtà”. (Efes. 4:23, 24) La lealtà alla volontà divina esige che il cristiano non si contamini con le manie di modernità o con le ultime novità del morente mondo di Satana, che sono contro l’integrità cristiana. — 1 Tim. 4:7-10.
24, 25. (a) Come dovrebbe essere considerata la moderna mania delle trasfusioni di sangue da coloro che rispettano il principio e la legge divini? (b) Come possono le trasfusioni di sangue danneggiare la “nuova personalità”?
24 Una di tali manie è l’attuale diluvio di trasfusioni di sangue che si è riversato sul mondo. Questa può essere una questione insignificante per un mondo che in due guerre mondiali ha sparso il sangue di milioni di creature umane. (Gen. 9:5, 6) Tuttavia, è una questione importante per i leali cristiani che si attengono al principio divino secondo cui per Geova il sangue è sacro. Il fedele Creatore e Datore di vita dice: “La vita d’ogni carne è il sangue”. (Lev. 17:14, VR) Il sangue è prezioso agli occhi di Dio, e saggiamente egli stabilì certe leggi che ne regolavano l’uso, e queste leggi sono per il bene dell’uomo. La sua legge dichiarata a Noè ed espressa in Genesi 9:4 si applica a tutta l’umanità che discende da Noè: “Soltanto non mangerete la carne con la sua anima, col suo sangue”. Questa legge è ripetuta a scopo informativo per tutti i veri cristiani in una decisione presa dal corpo direttivo della primitiva congregazione cristiana: “Perciò è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose necessarie, di astenervi cioè dalle carni immolate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla fornicazione, cose queste, da cui farete bene a starvene lontani. State sani”. — Atti 15:28, 29, Na.
25 Sono l’idolatria e la fornicazione dannose alla personalità cristiana? In modo disastroso! E altrettanto disastroso è prendere sangue, sia mediante cibi contenenti sangue che mediante trasfusioni di sangue, poiché il corpo direttivo cristiano lo include nella stessa categoria degli altri peccati. Inoltre, recenti ricerche mediche hanno effettivamente dimostrato come le trasfusioni di sangue possano danneggiare la personalità dell’individuo. Notiamo ciò che ha detto un’autorità in materia: “Il sangue di ogni persona è in realtà la persona stessa. Contiene tutte le caratteristiche dell’individuo dal quale viene. Questo comprende le tracce ereditarie, le tendenze alle infermità, i veleni causati dalla vita della persona, le abitudini di mangiare e bere”.b Trasfondere sangue può dunque significare trasfondere corrotte tendenze della personalità. Che grande pericolo se il sangue viene preso dalle banche del sangue alle quali lo hanno offerto criminali e altri relitti della società! Saggiamente e con fedeltà, il Creatore dell’uomo offrì protezione da questa e da altre dannose conseguenze, mediante la legge che vieta il sangue. — Lev. 17:11-14.
26. Quali ricompense sono in serbo per coloro che sono leali alla volontà del fedele Creatore?
26 Coloro che sono leali e fedeli nel fare la volontà del Creatore non saranno mai privati del suo favore e della sua benedizione. “Poiché giusto è il Signore [Geova] ed ama la giustizia: gli animi retti vedranno la sua faccia”. (Sal. 11:7, Na) Essi conosceranno che Geova è veramente un “Dio pietoso e misericordioso, tardo all’ira e grande in benignità e fedeltà”. Continueranno a rallegrarsi nel suo nome e per la protezione che provvederà quando fra breve porterà la distruzione di Armaghedon su quest’ultima generazione di “quelli che l’odiano”. Tutti i superstiti riconosceranno che “l’Eterno [Geova], l’Iddio tuo, è Dio: l’Iddio fedele, che mantiene il suo patto e la sua benignità fino alla millesima generazione a quelli che l’amano e osservano i suoi comandamenti”. In tal modo tutta l’umanità, la simbolica “millesima generazione”, otterrà la ricompensa della vita eterna nel paradiso terrestre, per lodare in eterno il fedele Creatore. — Deut. 7:9-11, VR; Sal. 98:1-3.
-
-
Il nome di Geova è una forte torreLa Torre di Guardia 1962 | 1° novembre
-
-
Il nome di Geova è una forte torre
“Il nome di Geova è una forte torre. Ad esso corre il giusto e riceve protezione”. — Prov. 18:10.
1. Che cosa è indispensabile per sopravvivere alla fine di questo mondo, e dove si trova?
IL POTERE della fede, di una forte, incrollabile fede, basata sull’accurata conoscenza di Geova, di suo Figlio Cristo Gesù e dei suoi gloriosi propositi del Regno, è essenziale per essere protetti e sopravvivere durante quest’ultima ora del mondo di Satana. Che cos’è questa fede? Non si deve confondere con la debole credulità della religione della cristianità. Non la troveremo nell’adorazione delle immagini, delle reliquie e di misteriose trinità. Né la troveremo tra i professanti cristiani dediti all’immoralità e a pagane occupazioni materialistiche, i quali ripongono la loro fiducia nelle bombe a molti megaton del dio della guerra, anziché nella forte torre dei veri cristiani, il nome di Geova Dio. — Sal. 20:7.
2. Qual è il giudizio del Creatore sulla cristianità?
2 La falsa cristianità ha rigettato il nome di Geova. Per questa ragione essa è stata condannata come l’infedele Israele dell’antichità:
-