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Studio numero 6: Il testo greco cristiano delle Sacre Scritture“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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maggioranza degli autori classici sono disponibili solo un pugno di manoscritti, e il più delle volte distanti secoli dagli originali, possiamo comprendere quale dovizia di testimonianze abbiamo per arrivare a un testo autorevole delle Scritture Greche Cristiane.
12. Su che cosa furono scritti i primi manoscritti?
12 Manoscritti su papiro. Come le prime copie della Settanta, così i primi manoscritti delle Scritture Greche Cristiane furono scritti su papiro, materiale che continuò a usarsi per i manoscritti biblici fin verso il IV secolo E.V. Sembra che gli scrittori biblici usassero il papiro anche quando inviavano lettere alle congregazioni cristiane.
13. Quale importante scoperta di papiri fu resa pubblica nel 1931?
13 Grandi quantità di manoscritti papiracei sono state trovate nella provincia di Faiyūm, in Egitto. Verso la fine del XIX secolo vennero riportati alla luce alcuni papiri biblici. Una delle più importanti scoperte di manoscritti dei tempi moderni fu quella resa pubblica nel 1931. Consisteva di parti di 11 codici, contenenti brani di 8 diversi libri delle ispirate Scritture Ebraiche e di 15 libri delle Scritture Greche Cristiane, tutti in greco. Questi papiri furono scritti in un arco di tempo che va dal II al IV secolo dell’era volgare. Gran parte dei brani delle Scritture Greche Cristiane inclusi in questa scoperta fanno ora parte delle collezioni Chester Beatty e sono elencati con le sigle P45, P46 e P47, dove il simbolo “P” sta per “papiro”.
14, 15. (a) Quali sono alcuni importanti manoscritti su papiro delle Scritture Greche Cristiane elencati nella tabella a pagina 313? (b) Indicate come la Traduzione del Nuovo Mondo ha fatto uso di questi manoscritti. (c) Cosa confermano gli antichi codici papiracei?
14 Alcuni papiri di un’altra importante collezione furono pubblicati a Ginevra, in Svizzera, fra il 1956 e il 1961. Noti come papiri Bodmer, includono testi primitivi di due Vangeli (P66 e P75) che risalgono agli inizi del III secolo E.V. La tabella che precede questo studio elenca alcuni dei principali papiri antichi delle Scritture Ebraiche e Greche Cristiane. Nell’ultima colonna sono elencati passi della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture in cui questi manoscritti papiracei sostengono la versione adottata, come è evidenziato anche nelle note in calce sui versetti in questione.
15 I papiri rinvenuti forniscono la prova che il canone biblico era già completo in data molto antica. Fra i papiri Chester Beatty, due codici — uno che unisce parti dei quattro Vangeli e gli Atti (P45), e un altro 9 delle 14 lettere di Paolo (P46) — dimostrano che tutte le ispirate Scritture Greche Cristiane furono raccolte poco dopo la morte degli apostoli. Dal momento che ci sarebbe voluto tempo perché questi codici circolassero estesamente e arrivassero fino in Egitto, queste Scritture devono essere state raccolte nella loro forma usuale al più tardi entro il II secolo. Pertanto, per la fine del II secolo, non c’erano dubbi che il canone delle Scritture Greche Cristiane era stato concluso, a completamento del canone dell’intera Bibbia.
16. (a) Quali manoscritti onciali delle Scritture Greche Cristiane sono giunti fino a noi? (b) In che misura sono stati consultati i manoscritti onciali per la Traduzione del Nuovo Mondo, e perché?
16 Manoscritti su velino e su pergamena. Come abbiamo appreso dallo studio precedente, all’incirca dal IV secolo in poi per scrivere i manoscritti si cominciò a usare al posto del papiro il più durevole velino, un tipo di pergamena più fine ottenuto in genere da pelli di vitello, agnello o capretto. Alcuni dei più importanti manoscritti biblici oggi esistenti sono su velino. Abbiamo già parlato dei manoscritti delle Scritture Ebraiche su velino e pergamena. La tabella a pagina 314 elenca alcuni importanti manoscritti su velino e pergamena sia delle Scritture Greche Cristiane che di quelle Ebraiche. Quelli delle Scritture Greche ivi elencati furono scritti interamente in lettere maiuscole e sono detti onciali. Un dizionario biblico elenca 274 manoscritti onciali delle Scritture Greche Cristiane, che datano dal IV al X secolo E.V. Ci sono poi gli oltre 5.000 manoscritti detti minuscoli, o corsivi, dal tipo di scrittura usato.d Questi, pure su velino, furono scritti nel periodo che va dal IX secolo E.V. all’invenzione della stampa. A motivo della loro antichità e accuratezza generale, i manoscritti onciali furono ampiamente consultati dal Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo per rendere accuratamente il testo greco. Ciò è indicato nella tabella “Alcuni importanti manoscritti su velino e pergamena”.
L’ERA DELLA CRITICA TESTUALE
17. (a) Quali due avvenimenti portarono a un accresciuto interesse per lo studio del testo greco della Bibbia? (b) Per quale opera è noto Erasmo? (c) Come si produce un’edizione critica a stampa?
17 Il testo di Erasmo. Nei secoli bui dell’Alto Medioevo, quando il latino era la lingua prevalente e l’Europa occidentale era sotto il ferreo dominio della Chiesa Cattolica, l’istruzione e la cultura erano in notevole declino. Comunque, con l’invenzione della stampa a caratteri mobili avvenuta in Europa nel XV secolo e la Riforma agli inizi del XVI secolo, ci fu più libertà e si ravvivò l’interesse per lo studio del greco. Durante questo primo risveglio culturale, il famoso umanista olandese Erasmo da Rotterdam (Desiderius Erasmus) produsse la sua prima edizione di un testo greco standard del “Nuovo Testamento”. (Un’edizione a stampa di questo tipo si ottiene confrontando attentamente vari manoscritti e scegliendo in genere come lezione originale quella che ricorre nel maggior numero di manoscritti; spesso l’edizione è corredata di note critiche che segnalano le varianti riscontrate in certi manoscritti). Questa prima edizione fu stampata a Basilea, in Svizzera, nel 1516, un anno prima che in Germania iniziasse la Riforma. La prima edizione conteneva molti errori, ma nelle successive edizioni del 1519, 1522, 1527 e 1535 il testo venne migliorato. Erasmo aveva a disposizione solo pochi manoscritti corsivi d’epoca tarda da collazionare per preparare il suo testo.
18. Cosa fu possibile fare grazie al testo di Erasmo, e chi ne fece buon uso?
18 Sul testo greco di Erasmo vennero eseguite traduzioni migliori in diverse lingue dell’Europa occidentale. Fu possibile produrre versioni di qualità superiore rispetto a quelle eseguite in precedenza sulla Vulgata latina. Il primo a usare il testo di Erasmo fu Martin Lutero, che nel 1522 completò la sua traduzione delle Scritture Greche Cristiane in tedesco. Nonostante un’accanita persecuzione, l’inglese William Tyndale riuscì a portare a termine la sua traduzione inglese del testo di Erasmo, completata nel 1525 mentre era in esilio nell’Europa continentale. Nel 1530 l’italiano Antonio Brucioli tradusse il testo di Erasmo in italiano. Con l’avvento del testo greco di Erasmo si apriva l’era della critica testuale. La critica testuale è il metodo usato per ricostruire e ripristinare il testo biblico originale.
19. Come si arrivò alla divisione in capitoli e versetti, e che cosa rese possibile questo?
19 Divisione in capitoli e versetti. Robert Estienne (Stephanus) era un noto stampatore ed editore parigino del XVI secolo. Essendo un editore, capì la praticità di un sistema di capitoli e versetti ai fini dell’immediata consultazione, e quindi nel 1551 introdusse questo sistema nel suo Nuovo Testamento greco-latino. La divisione in versetti era già stata adottata per le Scritture Ebraiche dai masoreti, ma la Bibbia francese di Estienne del 1553 fu la prima a presentare tutte le Scritture con l’attuale divisione. Il sistema fu poi adottato in successive edizioni della Bibbia e rese possibile realizzare concordanze bibliche come quella di Alexander Cruden nel 1737 e le due concordanze complete della Bibbia inglese cosiddetta “del re Giacomo”: quella di Robert Young, pubblicata inizialmente a Edinburgo nel 1873, e quella di James Strong, pubblicata a New York nel 1894.
20. Cos’è il textus receptus, e di che cosa costituì la base?
20 Il textus receptus. Estienne pubblicò pure parecchie edizioni del “Nuovo Testamento” in greco. Queste ricalcavano in gran parte il testo di Erasmo, con correzioni basate sulla Poliglotta Complutense del 1522 e su 15 manoscritti corsivi tardi, dei secoli immediatamente precedenti. La terza edizione del testo greco di Estienne del 1550 divenne in effetti il textus receptus (in latino, “testo comunemente accettato”) su cui si basarono molte traduzioni, fra cui varie versioni inglesi del XVI secolo e la “Bibbia del re Giacomo” del 1611.
21. Quali testi accurati sono stati prodotti dal XVIII secolo in poi, e come sono stati usati?
21 Testi greci perfezionati. In seguito alcuni grecisti produssero testi sempre più perfezionati. Notevole fu quello prodotto da J. J. Griesbach, che poté consultare centinaia di manoscritti greci divenuti disponibili verso la fine del XVIII secolo. La migliore edizione dell’intero testo greco di Griesbach fu pubblicata nel 1796-1806. Il suo testo fu la base della traduzione inglese di Sharpe del 1840, ed è il testo greco che compare nell’Emphatic Diaglott, pubblicata in forma completa per la prima volta nel 1864. Altri testi eccellenti furono prodotti da Konstantin von Tischendorf (1872) e da Hermann von Soden (1910); su quest’ultimo testo fu eseguita la traduzione inglese di Moffatt del 1913.
22. (a) Quale testo greco ottenne vasti consensi? (b) Per quali traduzioni in inglese è stato usato?
22 Il testo di Westcott e Hort. Un testo critico greco che ottenne vasti consensi fu quello prodotto nel 1881 da due studiosi dell’Università di Cambridge, Brooke Foss Westcott e Fenton John Anthony Hort. Le bozze del testo greco di Westcott e Hort furono consultate dal Comitato di Revisione Britannico, di cui Westcott e Hort erano membri, per la loro revisione del “Nuovo Testamento” del 1881. Questo è il testo critico che fu prevalentemente usato per tradurre in inglese le Scritture Greche Cristiane nella Traduzione del Nuovo Mondo. Su questo stesso testo si basano anche le seguenti traduzioni in inglese: The Emphasised Bible, American Standard Version, An American Translation (Smith-Goodspeed) e Revised Standard Version.e Per quest’ultima traduzione fu usato anche il testo di Nestle.
23. Quali altri testi furono usati per la Traduzione del Nuovo Mondo?
23 Il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo utilizzò a scopo comparativo anche il testo greco di Nestle (18ª edizione, 1948). Consultò pure i testi di studiosi cattolici quali i gesuiti José M. Bover (1943) e Augustin Merk (1948). Il testo pubblicato nel 1975 dalle United Bible Societies e il Nestle-Aland del 1979 sono stati consultati nel lavoro di aggiornamento delle note dell’edizione con riferimenti pubblicata in inglese nel 1984 (in italiano nel 1987).f
24. Di quali antiche versioni si è pure tenuto conto nella Traduzione del Nuovo Mondo? Quali sono alcuni esempi?
24 Antiche versioni dal greco. Oltre ai manoscritti greci, sono oggi disponibili per lo studio anche molti manoscritti di traduzioni delle Scritture Greche Cristiane in altre lingue. Esistono più di 50 manoscritti (o frammenti) della Vetus Latina (antica versione latina) e migliaia di manoscritti della Vulgata latina di Girolamo. Il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo ha tenuto conto anche di questi, come pure della versione armena e di quelle copte e siriache.g
25. Perché le versioni in lingua ebraica a cui fa riferimento la Traduzione del Nuovo Mondo sono particolarmente interessanti?
25 Almeno dal XIV secolo in poi sono state eseguite traduzioni delle Scritture Greche in lingua ebraica. Queste sono interessanti in quanto parecchie hanno ripristinato il nome divino nelle Scritture Cristiane. La Traduzione del Nuovo Mondo contiene numerosi riferimenti a queste versioni ebraiche indicate con il simbolo “J” e un numero in esponente. Per i particolari, vedi la prefazione della Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, pagine 9-10, e l’appendice 1D, “Il nome divino nelle Scritture Greche Cristiane”.
VARIANTI TESTUALI E LORO SIGNIFICATO
26. Come sorsero le varianti testuali e le famiglie di manoscritti?
26 Fra gli oltre 13.000 manoscritti delle Scritture Greche Cristiane ci sono molte varianti testuali. Gli stessi 5.000 manoscritti greci rivelano molte differenze del genere. È facile comprendere che ogni copia dei manoscritti primitivi conteneva particolari errori di copiatura. Quando uno di questi manoscritti veniva mandato in una determinata zona, i medesimi errori si ripetevano nella copiatura e diventavano così tipici dei manoscritti prodotti in quella zona. Fu così che nacquero le famiglie di manoscritti, che presentano caratteristiche simili. Le migliaia di errori di trascrizione non dovrebbero dunque costituire motivo di preoccupazione? Non indicano mancanza di fedeltà nella trasmissione del testo? Niente affatto!
27. Quale assicurazione abbiamo circa l’integrità del testo greco?
27 F. J. A. Hort, coproduttore del testo di Westcott e Hort, scrive: “La grande massa dei vocaboli del Nuovo Testamento spicca al di sopra di tutti i processi discriminatori della critica, perché rimangono invariati, e si devono solo trascrivere. . . . A parte relative banalità, . . . i vocaboli a nostro avviso ancora dubbi non ammontano a più di una millesima parte dell’intero Nuovo Testamento”.h
28, 29. (a) Cosa rivela un’onesta valutazione del testo greco raffinato? (b) Quale autorevole dichiarazione è stata fatta al riguardo?
28 Valutazione del testo tramandato. Qual è, dunque, un’onesta valutazione dell’integrità e dell’autenticità del testo, dopo tutti questi secoli nei quali è stato tramandato? Non solo ci sono migliaia di manoscritti che si possono confrontare, ma le scoperte di manoscritti biblici ancora più antichi fatte negli scorsi decenni riportano il testo greco indietro nel tempo fino al 125 E.V. circa, solo un paio di decenni dopo la morte dell’apostolo Giovanni, avvenuta verso il 100 E.V. La testimonianza di questi manoscritti costituisce una solida garanzia che ora abbiamo un testo greco attendibile e raffinato. Notate l’opinione che Frederic Kenyon, già direttore e bibliotecario del British Museum, espresse al riguardo:
29 “L’intervallo fra la data della stesura originale e quella dei reperti più antichi è talmente piccolo da essere del tutto trascurabile, e l’ultimo fondamento per qualsiasi dubbio che le Scritture ci siano pervenute sostanzialmente come furono scritte è stato ora eliminato. Sia l’autenticità che l’integrità generale dei libri del Nuovo Testamento si possono considerare definitive. Una cosa, comunque, è l’integrità generale, e un’altra è la certezza in quanto ai particolari”.i
30. Perché possiamo aver fiducia che la Traduzione del Nuovo Mondo offre ai suoi lettori la fedele “parola di Geova”?
30 Circa l’ultima osservazione sulla “certezza in quanto ai particolari”, la citazione di Hort riportata nel paragrafo 27 è abbastanza illuminante. È compito dei critici testuali correggere eventualmente i particolari, cosa che in notevole misura hanno fatto. Per questa ragione, l’accurato testo greco di Westcott e Hort è generalmente apprezzato per l’ottima qualità. Per quanto riguarda le Scritture Greche Cristiane, basate su questo eccellente testo greco, la Traduzione del Nuovo Mondo può quindi offrire ai lettori la fedele “parola di Geova”, come è stata meravigliosamente preservata nei manoscritti greci. — 1 Piet. 1:24, 25.
31. (a) Cosa hanno dimostrato le scoperte moderne in quanto al testo delle Scritture Greche? (b) Come indica il prospetto a pagina 309, qual è stata la fonte principale della Traduzione del Nuovo Mondo per quanto riguarda le Scritture Greche Cristiane, e quali sono alcune fonti secondarie consultate?
31 Pure interessanti sono i commenti che Frederic Kenyon fa in un altro suo libro: “Dobbiamo essere contenti di sapere che la generale autenticità del testo del Nuovo Testamento è stata rimarchevolmente confermata dalle scoperte moderne che hanno ridotto così tanto l’intervallo fra gli originali autografi e i più antichi manoscritti esistenti, e che le differenze tra le varie lezioni, per quanto interessanti, non influiscono sulle dottrine fondamentali della fede cristiana”. (Our Bible and the Ancient Manuscripts, 1962, p. 249) Come mostra il prospetto “Fonti del testo della Traduzione del Nuovo Mondo — Scritture Greche Cristiane” a pagina 309, per poter produrre una traduzione accurata sono stati consultati tutti i documenti attinenti disponibili. Preziose note in calce sostengono tutte queste fedeli versioni. Il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo ha usato il meglio dell’erudizione biblica elaborata nel corso dei secoli per produrre la sua eccellente traduzione. Possiamo nutrire la massima fiducia che le Scritture Greche Cristiane, nella forma in cui sono oggi disponibili, contengono veramente il ‘modello delle sane parole’ scritte dagli ispirati discepoli di Gesù Cristo. Ci sia consentito di attenerci a queste preziose parole con fede e amore! — 2 Tim. 1:13.
32. Perché abbiamo dedicato considerevole spazio alla disamina dei manoscritti e del testo delle Sacre Scritture, e con quale soddisfacente risultato?
32 Sia questo studio che quello precedente sono stati dedicati a una disamina dei manoscritti e del testo delle Sacre Scritture. Perché questo argomento è stato trattato così ampiamente? Per dimostrare in maniera inequivocabile che i testi, tanto delle Scritture Ebraiche quanto di quelle Greche, sono essenzialmente uguali all’autentico testo originale che Geova ispirò fedeli uomini dell’antichità a scrivere. Quegli scritti originali erano ispirati. I copisti, benché esperti, non erano ispirati. (Sal. 45:1; 2 Piet. 1:20, 21; 3:16) È stato dunque necessario vagliare la vasta riserva di copie manoscritte per identificare chiaramente e con certezza le pure acque di verità provenienti dalla grande Fonte, Geova. A Geova vada la nostra gratitudine per il meraviglioso dono della sua Parola ispirata, la Bibbia, e del ristoratore messaggio del Regno che scaturisce dalle sue pagine!
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Studio numero 7: La Bibbia nei tempi moderni“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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Studi sulle Scritture ispirate e informazioni relative
Studio numero 7: La Bibbia nei tempi moderni
La storia delle società bibliche; il ruolo della Watch Tower Society nella stampa e nella pubblicazione di Bibbie; la produzione della “Traduzione del Nuovo Mondo”.
1. (a) Per quali scopi Dio trasmise certi messaggi, e perché alcuni non furono messi per iscritto? (b) Quali specifici ordini Geova diede a molti profeti, e con quali benefìci per noi che viviamo “negli ultimi giorni”?
LE SACRE SCRITTURE, i 66 libri ispirati che oggi formano la Bibbia, contengono “la parola di Geova” in forma scritta. (Isa. 66:5) Nel corso di molti secoli questa “parola” fluì liberamente da Geova ai suoi profeti e servitori sulla terra. Questi messaggi divini conseguirono il loro scopo immediato e inoltre offrirono vivide visioni anticipate di avvenimenti che avrebbero certamente avuto luogo nel futuro allora lontano. Non sempre fu chiesto ai profeti di Dio di mettere per iscritto “la parola di Geova” che era stata trasmessa loro. Per esempio, alcune espressioni di Elia e di Eliseo rivolte alla generazione del loro tempo non sono state preservate in forma scritta. Viceversa, ai profeti Mosè, Isaia, Geremia, Abacuc e altri fu specificamente ordinato di ‘scrivere’, o di ‘scrivere in un libro o rotolo’ “la parola di Geova” che era stata loro rivelata. (Eso. 17:14; Isa. 30:8; Ger. 30:2; Abac. 2:2; Riv. 1:11) “Le parole dette in precedenza dai santi profeti” furono così preservate, insieme ad altri scritti sacri, per destare le chiare facoltà di pensare dei servitori di Geova e specialmente per provvedere una guida “negli ultimi giorni”. — 2 Piet. 3:1-3.
2. Quali periodi della storia sono stati contraddistinti da un’accresciuta attività di copiatura e traduzione della Bibbia?
2 Un gran lavoro di copiatura delle ispirate Scritture Ebraiche fu eseguito dal tempo di Esdra in poi. A partire dal I secolo dell’era volgare la Bibbia fu copiata e ricopiata dai primi cristiani e fu usata per dare testimonianza intorno ai propositi di Geova riguardanti il Suo Cristo in tutto il mondo allora conosciuto. Quando la stampa a caratteri mobili entrò nell’uso comune (dal XV secolo in poi), si diede ulteriore impulso alla riproduzione e diffusione di copie della Bibbia. Un notevole lavoro di traduzione e stampa fu svolto da gruppi privati nel XVI e nel XVII secolo. Già nel 1800 la Bibbia era apparsa per intero o in parte in 71 lingue.
SOCIETÀ BIBLICHE
3. Cosa diede notevole impulso alla diffusione della Bibbia a partire dagli inizi del XIX secolo?
3 Maggiore impulso fu dato a quest’opera nel XIX e nel XX secolo, quando società bibliche da poco costituitesi cominciarono a por mano al gigantesco compito di diffondere la Bibbia. Una delle prime fu la British and Foreign Bible Society (Società Biblica Britannica e Forestiera), organizzata a Londra nel 1804. L’istituzione di questa società biblica diede il via alla formazione di molte altre società analoghe.a
4. (a) Quali statistiche dimostrano che la parola della vita si è davvero diffusa in tutta la terra? (b) Quali utili informazioni fornisce la tabella a pagina 322 circa le diverse traduzioni della Bibbia elencate? Illustratelo facendo riferimento a qualche specifica traduzione biblica.
4 Con tante società bibliche operanti, l’opera di divulgazione della Bibbia si estese. Nel 1900 la Bibbia era già apparsa per intero o in parte in 567 lingue, e nel 1928 in 856 lingue. Nel 1938 fu superato il migliaio, e ora la Bibbia è disponibile in più di 1.900 lingue. La ristoratrice, vivificante parola di Geova si è davvero diffusa in tutta la terra! Ciò ha dato a uomini di tutte le nazioni la possibilità di rispondere all’invito: “Lodate Geova, nazioni tutte, e tutti i popoli lo lodino”. (Rom. 15:11) La tabella a pagina 322, “Alcune importanti traduzioni della Bibbia in sette lingue principali”, fornisce ulteriori informazioni sulla diffusione della Bibbia.
5. Cos’è ancora più importante della diffusione della Bibbia, ma di che cosa sono grati i testimoni di Geova?
5 Benché rendere disponibile la Bibbia agli abitanti della terra sia un’opera lodevole, usare queste Bibbie per aiutare le persone ad acquistare intendimento della Parola di Dio è un compito ancora più importante. Sia al tempo degli antichi ebrei che al tempo dei primi cristiani, quando erano disponibili poche Bibbie, l’importante era comunicare il “significato” della parola, e questa è ancora la cosa più importante. (Matt. 13:23; Nee. 8:8) Comunque, l’opera di insegnare la Parola di Dio ai popoli di tutta la terra è stata accelerata dall’ampia diffusione della Bibbia. Mentre continuano a promuovere la loro opera di istruzione biblica in tutto il globo, i testimoni di Geova sono grati che milioni di Bibbie siano ora disponibili in molti paesi e in molte lingue.
I TESTIMONI DI GEOVA NEL RUOLO DI EDITORI DELLA BIBBIA
6. Quale attività ha caratterizzato i testimoni di Geova odierni come quelli dei tempi antichi?
6 I testimoni di Geova sono sempre stati impegnati nella divulgazione della Bibbia. Lo erano ai giorni di Esdra. Lo erano al tempo dei primi discepoli di Gesù Cristo, che riempirono il mondo antico con le loro copie manoscritte della Bibbia al punto che il ricco patrimonio di manoscritti che ci hanno lasciato in eredità supera quello di qualsiasi altra letteratura antica. Un’attività editoriale biblica altrettanto energica caratterizza gli odierni testimoni di Geova.
7. Quale ente costituirono i testimoni di Geova, e quando? Come iniziarono in quel tempo a svolgere il loro ministero?
7 Nel 1884 i testimoni di Geova, per svolgere la loro opera di divulgazione della Bibbia, istituirono un ente denominato Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania. Dapprima le Bibbie venivano acquistate da altre società bibliche e ridistribuite dai Testimoni, che già a quel tempo cominciavano a svolgere il loro caratteristico ministero di casa in casa. Per lo studio biblico, nei paesi di lingua inglese, usavano prevalentemente la King James Version (“Bibbia del re Giacomo”), del 1611.
8. (a) Perché si può dire che la Watch Tower Bible and Tract Society (Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati) è stata fedele al proprio nome? (b) Quale uso ha fatto la Società di molte traduzioni della Bibbia, e a che scopo?
8 Fedele al proprio nome, la Watch Tower Bible and Tract Society (Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati) si è impegnata sia nella diffusione di Bibbie che nella pubblicazione di libri e altra letteratura cristiana. Ha fatto questo allo scopo di divulgare i veri insegnamenti della Parola di Dio. La sua opera di istruzione biblica ha aiutato gli amanti della giustizia a separarsi dalle false tradizioni religiose e dalla filosofia mondana, e a ritrovare la libertà della verità biblica rivelata per mezzo di Gesù e di altri devoti portavoce di Geova. (Giov. 8:31, 32) Da quando nel 1879 si cominciò a pubblicare la rivista The Watchtower (La Torre di Guardia), le pubblicazioni della Società hanno citato e fatto riferimento a decine e decine di diverse traduzioni della Bibbia. La Società ha quindi riconosciuto il valore di tutte queste e ha fatto uso di ciò che c’era di buono in ciascuna di esse per dissipare la confusione religiosa e presentare il messaggio di Dio.
9. Come entrò la Società nel campo dell’editoria biblica?
9 Le Bibbie di Rotherham e di Holman. Sin dal 1890 i testimoni di Geova, per mezzo della Watch Tower Society, entrarono direttamente nel campo dell’editoria e della distribuzione della Bibbia. A quel punto, erano già stati ottenuti dal traduttore biblico inglese Joseph B. Rotherham i diritti di stampa per pubblicare negli Stati Uniti la seconda edizione del suo New Testament. Sul frontespizio appariva il nome della Watch Tower Bible and Tract Society, che all’epoca aveva sede ad Allegheny in Pennsylvania. Nel 1901 furono presi accordi per una speciale edizione della Holman Linear Bible, contenente note marginali esplicative tratte dalle pubblicazioni della Società uscite tra il 1895 e il 1901. Il testo biblico vero e proprio, in inglese, era quello della King James Version e della Revised Version delle Scritture Ebraiche e Greche. L’intera edizione di 5.000 copie fu distribuita entro il 1903.
10. Quale versione delle Scritture Greche pubblicò la Società nel 1902?
10 The Emphatic Diaglott. Nel 1902 la Watch Tower Society divenne proprietaria dei diritti d’autore, editrice unica e distributrice dell’Emphatic Diaglott. Questa versione delle Scritture Greche Cristiane era opera di un traduttore biblico di origine inglese, Benjamin Wilson, che viveva a Geneva, nell’Illinois. Era stata ultimata nel 1864. Riportava il testo greco di J. J. Griesbach, con una traduzione interlineare letterale in inglese e, a destra, la versione di Wilson, caratterizzata da particolari accorgimenti grafici per enfatizzare determinati termini.
11. In che anno la Società pubblicò l’“Edizione degli Studenti Biblici”, e cosa conteneva?
11 L’Edizione degli Studenti Biblici. Nel 1907 la Watch Tower Society pubblicò un’“Edizione degli Studenti Biblici” della Bibbia. Questo volume conteneva una buona ristampa della “Bibbia del re Giacomo” corredata di eccellenti note marginali e di una preziosa appendice preparata dai testimoni di Geova. L’appendice, successivamente ampliata a oltre 550 pagine, si intitolava “Manuale bereano degli insegnanti della Bibbia” e venne anche pubblicata separatamente in forma di libro. Conteneva brevi commenti su molti versetti della Bibbia, con riferimenti alla Torre di Guardia e ai libri della Società, e una sintesi di argomenti dottrinali con versetti chiave da usare per spiegarli ad altri. Era simile nella forma a una successiva pubblicazione della Società, “Accertatevi di ogni cosa”. Aveva anche un indice analitico, spiegazioni di passi difficili, un elenco di passi spuri, un indice dei versetti, una cronologia comparata e 12 cartine. Questa eccellente Bibbia fu usata per decenni dai testimoni di Geova nella loro predicazione pubblica.
UNA SOCIETÀ CHE STAMPA BIBBIE
12. In che anno la Società cominciò a stampare Bibbie con le proprie macchine?
12 Per 30 anni la Watch Tower Society aveva affidato la stampa delle sue Bibbie ad altre tipografie. Comunque, nel dicembre 1926, The Emphatic Diaglott fu la prima versione della Bibbia stampata con le macchine da stampa della Società a Brooklyn (New York). La stampa di questa edizione delle Scritture Greche Cristiane alimentò la speranza che un giorno con le macchine da stampa della Società si sarebbe potuto stampare una Bibbia completa.
13. (a) Quale fu la prima Bibbia completa stampata dalla Società, e quando fu presentata? (b) Quali caratteristiche aveva?
13 La King James Version. La seconda guerra mondiale evidenziò il bisogno di pubblicare autonomamente la Bibbia. Mentre imperversava il conflitto mondiale, la Società riuscì ad acquistare le lastre stereotipiche dell’intera King James Version (“Bibbia del re Giacomo”). Il 18 settembre 1942, all’assemblea teocratica del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova, tenuta a Cleveland, nell’Ohio, come città principale, il presidente della Società parlò sul soggetto “Presentate ‘la spada dello spirito’”. A coronamento del discorso presentò questa prima Bibbia completa stampata nello stabilimento della Società a Brooklyn. In appendice aveva un elenco di nomi propri con il loro significato, una “Concordanza di parole ed espressioni bibliche” e altro materiale. Nel margine superiore di ciascuna pagina c’era un’appropriata intestazione. Per esempio, in Giudici 11 l’intestazione “Premuroso voto di Iefte” aveva sostituito il tradizionale “Avventato voto di Iefte”, e in Giovanni capitolo 1 compariva la dicitura “Esistenza preumana e nascita umana della Parola di Dio”.
14. Quale migliorata traduzione della Bibbia fu stampata dalla Società nel 1944, e quali caratteristiche ha questa Bibbia?
14 L’American Standard Version. Un’altra importante traduzione della Bibbia è l’American Standard Version del 1901. Ha il lodevole pregio di usare la forma “Jehovah [Geova]” per il nome di Dio quasi 7.000 volte nelle Scritture Ebraiche. Dopo lunghe trattative, la Watch Tower Society fu in grado di acquistare, nel 1944, l’uso delle lastre stereotipiche dell’intera American Standard Version per stamparla in proprio. Il 10 agosto 1944, a Buffalo (New York), dove fu tenuta la principale delle 17 assemblee simultanee dei testimoni di Geova collegate via cavo, il presidente della Società rallegrò il vasto uditorio presentando l’edizione dell’American Standard Version stampata dalla Società. L’appendice include un’utilissima e ampliata “Concordanza di parole, nomi ed espressioni bibliche”. Un’edizione tascabile della stessa Bibbia fu pubblicata nel 1958.
15. Quale traduzione fu pubblicata dalla Società nel 1972?
15 The Bible in Living English. Nel 1972 la Watch Tower Society pubblicò The Bible in Living English, del defunto Steven T. Byington. Questa traduzione biblica rende uniformemente il nome divino con la forma “Jehovah [Geova]”.
16. In quale duplice opera sono quindi impegnati i testimoni di Geova?
16 Così i testimoni di Geova non solo predicano la buona notizia dello stabilito Regno di Dio in tutta la terra, in più di 200 paesi e isole, ma anche stampano e pubblicano su vasta scala l’inestimabile Libro che contiene il messaggio del Regno, le Sacre Scritture ispirate da Geova Dio.
TRADUZIONE DEL NUOVO MONDO DELLE SACRE SCRITTURE
17. (a) Di che utilità sono state le molte versioni della Bibbia, eppure quali difetti hanno? (b) Fin dal 1946, di che cosa era alla ricerca il presidente della Società?
17 I testimoni di Geova riconoscono di dovere molto alle numerose versioni della Bibbia che hanno usato per studiare la verità della Parola di Dio. Comunque, tutte queste traduzioni, anche le più recenti, hanno i loro difetti. Ci sono incoerenze o versioni di brani poco accurate, contaminate da tradizioni settarie o da filosofie mondane, e pertanto non in piena armonia con le sacre verità che Geova ha fatto scrivere nella sua Parola. Particolarmente dal 1946 il presidente della Watch Tower Bible and Tract Society era alla ricerca di una traduzione fedele delle Scritture dalle lingue originali, una traduzione che fosse comprensibile per il lettore moderno come gli scritti originali lo erano per le persone di normale intelligenza dei tempi biblici.
18. In che modo la Società divenne editrice e stampatrice della Traduzione del Nuovo Mondo?
18 Il 3 settembre 1949, nella sede della Società a Brooklyn, il presidente annunciò al Consiglio dei Direttori l’esistenza di un Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo che aveva ultimato una traduzione moderna delle Scritture Greche Cristiane. Fu letto un documento con il quale il comitato cedeva alla Società il possesso, il controllo e i diritti di pubblicazione del manoscritto della traduzione, quale riconoscimento dell’opera non settaria svolta dalla Società per promuovere l’istruzione biblica in tutta la terra. Furono anche letti brani del manoscritto, per dare un’idea della natura e della qualità della traduzione. I direttori furono unanimi nell’accettare il dono della traduzione, e vennero prese disposizioni per stamparla immediatamente. La composizione cominciò il 29 settembre 1949, e all’inizio dell’estate del 1950 erano pronte decine di migliaia di copie rilegate.
19. (a) Come fu pubblicata la Traduzione del Nuovo Mondo in diversi volumi? (b) Quali sforzi erano stati fatti per preparare questi volumi?
19 Presentazione dei volumi della Traduzione del Nuovo Mondo. Il mercoledì 2 agosto 1950, quarto giorno dell’assemblea internazionale tenuta allo Yankee Stadium di New York, fu inaspettatamente presentata la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane, accolta con grande entusiasmo dagli 82.075 testimoni di Geova presenti. Incoraggiato dall’entusiastica accoglienza iniziale, come pure dalle successive espressioni di apprezzamento per i pregi della traduzione, il Comitato intraprese quindi la traduzione delle Scritture Ebraiche. Queste furono pubblicate in cinque successivi volumi dal 1953 al 1960. La serie di sei volumi costituiva una biblioteca dell’intera Bibbia in inglese moderno. Ciascun volume conteneva inoltre pregevole materiale didattico per lo studio della Bibbia. Un vasto deposito di informazioni scritturali fu così messo a disposizione dello studente biblico odierno. Erano stati compiuti diligenti sforzi per valersi di ogni attendibile fonte di informazioni testuali, affinché la Traduzione del Nuovo Mondo esprimesse in modo chiaro e accurato il poderoso messaggio delle Scritture ispirate originali.
20. Quali preziose informazioni conteneva la prima edizione della Traduzione del Nuovo Mondo (a) nelle sue note in calce, (b) nei riferimenti marginali, e (c) nelle prefazioni e nelle appendici?
20 Fra il materiale per lo studio biblico incluso nella prima edizione in sei volumi della Traduzione del Nuovo Mondo c’era l’inestimabile apparato critico delle note in calce, che faceva luce sulle lezioni seguite. Queste note contenevano vigorosi argomenti in difesa delle Scritture. Fu incluso anche un prezioso sistema di riferimenti a catena, fatto in modo da indirizzare lo studente a una serie di passi chiave su importanti argomenti dottrinali. In margine c’erano numerosi rimandi. Questi rinviavano il lettore a (a) termini affini, (b) pensieri, concetti e avvenimenti paralleli, (c) dati biografici, (d) informazioni geografiche, (e) adempimenti di profezie e (f) citazioni dirette di altre parti della Bibbia o in esse contenute. I volumi contenevano pure importanti prefazioni, riproduzioni di manoscritti antichi, utili appendici e indici, nonché cartine di paesi e luoghi biblici. Quella prima edizione della Traduzione del Nuovo Mondo rappresentò per i testimoni di Geova una miniera d’oro per lo studio biblico personale e per impartire un proficuo insegnamento biblico alle persone sincere. Un’edizione speciale per lo studio, pubblicata in un solo volume con una tiratura di 150.000 copie, fu in seguito presentata il 30 giugno 1963 all’apertura dell’assemblea dei testimoni di Geova “Eterna buona notizia” tenuta a Milwaukee, nel Wisconsin (USA).
21. (a) In quale occasione fu presentata la Traduzione del Nuovo Mondo riveduta? (b) Quali erano alcune sue caratteristiche?
21 L’edizione riveduta in un solo volume. Nell’estate del 1961, a una serie di assemblee tenute dai testimoni di Geova negli Stati Uniti e in Europa, fu presentata un’edizione riveduta dell’intera Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture in inglese (pubblicata in italiano nel 1967). Questo volume maneggevole, adatto per la distribuzione, fu accolto con gioia dalle centinaia di migliaia di presenti a quelle assemblee. Rilegato in tela verde, aveva 1.472 pagine (nell’edizione inglese) e un’eccellente concordanza, come pure un’appendice su argomenti biblici e cartine.
22, 23. Quali altre edizioni sono state pubblicate, e quali sono alcune loro caratteristiche?
22 Altre edizioni. Nel 1969 fu pubblicata The Kingdom Interlinear Translation of the Greek Scriptures (Traduzione interlineare del Regno delle Scritture Greche), alla quale, nel 1985, fece seguito una seconda edizione. Questa contiene una traduzione letterale in inglese del testo greco edito da Westcott e Hort e la versione in inglese moderno dell’edizione 1984 della Traduzione del Nuovo Mondo. Permette così all’attento studioso della Bibbia di sapere ciò che dice fondamentalmente o letteralmente il testo greco originale.
23 Una seconda revisione della Traduzione del Nuovo Mondo in inglese fu pubblicata nel 1970, seguita nel 1971 da una terza revisione corredata di note in calce. Alle assemblee di distretto dei testimoni di Geova “Incremento del Regno”, tenute nel 1984, fu presentata un’edizione riveduta con riferimenti, in inglese (pubblicata in italiano nel 1987). Questa include un completo aggiornamento e una revisione dei riferimenti marginali (rimandi) originariamente apparsi in inglese dal 1950 al 1960. Pensata per l’attento studioso della Bibbia, contiene più di 125.000 riferimenti marginali, circa 11.000 note in calce, un’ampia concordanza, cartine e un’appendice articolata in 43 voci. Sempre nel 1984 fu pubblicata in inglese un’edizione di formato normale della revisione 1984 (pubblicata in italiano nel 1986), con riferimenti marginali ma senza note.
24. (a) Quali sono alcuni vantaggi sia dell’edizione normale che di quella con riferimenti? (b) Illustrate l’uso delle intestazioni.
24 Alcuni vantaggi. Per aiutare il lettore a localizzare facilmente il brano desiderato, in cima a ciascuna pagina sia dell’edizione normale che di quella con riferimenti ci sono intestazioni scelte con cura. Queste indicano quali informazioni sono contenute nella pagina, e aiutano in particolare il proclamatore del Regno a trovare subito i passi che rispondono a eventuali domande postegli. Per esempio, forse egli sta cercando qualche consiglio sull’educazione dei figli. A pagina 830 (dell’edizione normale italiana), in Proverbi, troverà l’espressione: “Buon nome”. Questa è la prima parte dell’intestazione, e ciò indica che il soggetto deve trovarsi verso l’inizio della pagina: infatti è lì, in Proverbi 22:1. La seconda parte dell’intestazione, “Addestra il ragazzo; stoltezza”, identifica due passi che si trovano più avanti, uno al versetto 6 e l’altro al versetto 15. Queste intestazioni possono essere di grande aiuto per il proclamatore del Regno che ricorda grosso modo la posizione del passo che cerca. Esse consentono di individuare con facilità le informazioni bibliche desiderate.
25. Di quale concordanza è corredata la Traduzione del Nuovo Mondo, e come la si può usare in pratica?
25 Nelle ultime pagine di questa Bibbia e di quella con riferimenti c’è un “Indice di parole bibliche”. Vi si trovano migliaia di parole bibliche importanti con una riga di contesto. Si tratta in effetti di una concordanza, che include un’ampia rassegna di nuove parole ed espressioni significative usate nel testo. Per quelli che sono abituati ad altre traduzioni bibliche, come la Versione Riveduta del Luzzi o il testo CEI, questo indice contiene decine di utili rimandi dai termini tradizionali a quelli, più comprensibili, usati nella Traduzione del Nuovo Mondo. Prendete ad esempio la parola “grazia” usata nelle altre traduzioni. Nell’indice compare, ma con un rimando che indirizza il lettore a “immeritata benignità”, espressione attuale usata in questa traduzione. L’indice permette inoltre di rintracciare passi biblici su importanti dottrine come “anima” o “riscatto”, e ciò consente di fare uno studio particolareggiato direttamente dalla Bibbia. Il proclamatore del Regno che è invitato a trattare uno qualsiasi di questi importanti soggetti potrebbe immediatamente usare le brevi parti di contesto riportate in questa concordanza. Per giunta, sono indicati i passi principali che riguardano importanti nomi propri, sia geografici che di noti personaggi biblici. Questa traduzione risulta quindi di inestimabile aiuto per tutti coloro che studiano la Bibbia.
26. Illustrate uno dei modi in cui può essere utile l’appendice della Traduzione del Nuovo Mondo.
26 L’appendice contiene altre informazioni accurate e utili dal punto di vista didattico. Ciascuna voce dell’appendice è disposta in modo da poter essere usata per spiegare dottrine bibliche basilari e argomenti attinenti. Per esempio, trattando il soggetto “anima”, l’appendice elenca, sotto otto diversi sottotitoli, una serie di versetti che mostrano i vari modi in cui è usata nella Bibbia la parola “anima” (ebraico: nèfesh). Contiene anche prospetti e cartine. La Bibbia con riferimenti ha un’appendice più ampia, come pure utili note in calce che forniscono in modo semplice importanti informazioni testuali. La Traduzione del Nuovo Mondo si distingue quindi per la versatilità e per l’ampia gamma di informazioni che aiutano il lettore ad acquistare accurata conoscenza.
27, 28. Descrivete in breve il sistema con cui la Traduzione del Nuovo Mondo in inglese indica la pronuncia dei nomi propri.
27 Aiuto per pronunciare i nomi biblici. Per quanto riguarda il testo inglese, in tutte le edizioni della Traduzione del Nuovo Mondo è indicata la pronuncia dei nomi propri. Il metodo è lo stesso che fu messo a punto da un esperto per la Revised Standard Version del 1952. Il nome proprio è diviso in sillabe, separate da un punto o dal segno dell’accento (ʹ). Il segno dell’accento segue la sillaba tonica, quella cui si dà maggior rilievo quando si pronuncia la parola. Se la sillaba tonica termina con una vocale, la vocale è lunga. Se la sillaba termina con una consonante, la vocale di quella sillaba è breve.
28 Come esempio, notate Giobbe 4:1. Qui nel testo inglese si parla di “Elʹi·phaz the Teʹman·ite”. Sebbene in entrambi i casi l’accento cada sulla prima sillaba, la “e” nei due casi va pronunciata diversamente. In “Elʹi·phaz” il segno dell’accento è posto dopo la consonante “l”, per cui la “e” è breve, come nella parola inglese “end”. In “Teʹman·ite”, invece, l’accento è posto subito dopo la vocale “e”, che quindi è lunga come la prima “e” di “Eden” in inglese. Quando le due vocali “a” e “i” sono unite, come in “Morʹde·cai”, in Ester 2:5, e in “Siʹnai”, in Esodo 19:1, “ai” si pronuncia come una “i” lunga inglese (italiano: ai).
29. La Traduzione del Nuovo Mondo è forse una semplice revisione di traduzioni precedenti? Cosa lo dimostra?
29 Una traduzione nuova. La Traduzione del Nuovo Mondo in inglese è una traduzione nuova dalle lingue originali della Bibbia: ebraico, aramaico e greco. Non è in alcun modo una revisione di qualche altra traduzione inglese, né copia altre versioni in quanto a stile, vocaboli o ritmo. Per la parte ebraico-aramaica è stato usato il testo, accurato e universalmente accettato, della Biblia Hebraica di Rudolf Kittel, 7ª, 8ª e 9ª edizione (1951-55). Una nuova edizione del testo ebraico, la Biblia Hebraica Stuttgartensia (1977), è stata usata per aggiornare le informazioni delle note in calce della Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti. La parte greca è stata tradotta principalmente dal testo greco di Westcott e Hort, pubblicato nel 1881. Il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo ha anche consultato altri testi greci, fra cui quello di Nestle (1948). La descrizione di queste eccellenti edizioni critiche è contenuta negli Studi 5 e 6 di questo volume. Il comitato di traduzione ha eseguito una traduzione vigorosa e accurata della Bibbia, e il risultato è un testo chiaro e vivo, che consente di acquistare un più profondo e accurato intendimento della Parola di Dio.
30. Quale opinione ha espresso un critico su questa traduzione?
30 Notate l’opinione espressa da un critico su questa traduzione: “Esistono pochissime versioni originali delle Scritture Ebraiche in lingua inglese. Perciò accogliamo con molto piacere la pubblicazione della prima parte della Traduzione del Nuovo Mondo [delle Scritture Ebraiche], da Genesi a Rut. . . . È evidente che si è fatto uno sforzo particolare perché questa versione sia di facile lettura. Nessuno può dire che sia priva di freschezza e originalità. La sua terminologia non è affatto basata su quella di versioni precedenti”.b
31. Cosa ha detto un ebraista circa la Traduzione del Nuovo Mondo?
31 In un’intervista rilasciata a un rappresentante della Watch Tower Society, lo studioso ed ebraista israeliano Benjamin Kedar ha detto della Traduzione del Nuovo Mondo: “Nelle mie ricerche linguistiche relative alla Bibbia ebraica e alle traduzioni, faccio spesso riferimento all’edizione inglese di quella che è nota come Traduzione del Nuovo Mondo. Nel far questo, trovo ripetute conferme della mia opinione secondo cui quest’opera riflette un onesto sforzo per giungere a una comprensione del testo che sia la più accurata possibile. Dando prova di una buona padronanza della lingua originale, essa rende le parole originali in un’altra lingua in maniera comprensibile senza deviare inutilmente dalla struttura specifica dell’ebraico. . . . Ogni espressione linguistica ammette una certa latitudine interpretativa e di traduzione. La soluzione linguistica adottata in ciascun caso particolare può quindi essere oggetto di discussione. Ma nella Traduzione del Nuovo Mondo non ho mai riscontrato alcuna intenzione preconcetta di far dire al testo qualcosa che esso non contiene”.c
32. Fino a che punto la Traduzione del Nuovo Mondo è letterale, e di che utilità è questo?
32 Una traduzione letterale. Anche la natura letterale di una traduzione è indice della sua fedeltà. Ciò richiede una corrispondenza quasi parola per parola fra la traduzione e i testi ebraico e greco, laddove la grammatica della lingua di destinazione lo consenta. La traduzione dovrebbe quindi essere quanto più letterale è possibile, nella misura in cui il modo di esprimersi della lingua del traduttore lo permetta. Inoltre, perché la traduzione sia letterale, si deve prestare particolare attenzione all’ordine delle parole del testo ebraico o greco, conservando così l’enfasi degli scritti originali. La traduzione letterale consente di trasmettere accuratamente il sapore, il colore e il ritmo degli scritti originali.
33. Come sono stati segnalati i casi in cui è stato necessario discostarsi dal testo letterale?
33 A volte è stato necessario discostarsi dal testo letterale allo scopo di rendere in termini comprensibili frasi idiomatiche ebraiche o greche difficili. Comunque, nella Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, questi casi sono stati in genere segnalati nelle note in calce, che riportano la versione letterale.
34. (a) Cosa succede quando si abbandona la traduzione letterale? (b) Illustrate.
34 Molti traduttori della Bibbia hanno sacrificato l’esattezza letterale per quella che definiscono eleganza linguistica e di stile. Sostengono che le versioni letterali sono inespressive, rigide e limitate. Però, abbandonando la traduzione letterale e introducendo parafrasi e interpretazioni, spesso si sono allontanati dalle accurate dichiarazioni originali di verità. Hanno in effetti travisato i pensieri stessi di Dio. Per esempio, una volta il rettore emerito di una grande università americana accusò i testimoni di Geova di aver distrutto la bellezza e l’eleganza della Bibbia. Per Bibbia intendeva la King James Version, che da secoli è venerata come un modello di bell’inglese. Egli disse: ‘Guardate ciò che avete fatto del Salmo 23. Ne avete distrutto il ritmo e la bellezza col vostro “Je/ho/vah is/ my/ shep/herd [Geova è il mio pastore]”. Sette sillabe invece di sei. È sconcertante. Non c’è equilibrio. Non c’è ritmo. La King James dice giustamente con le sue sei sillabe equilibrate: “The/ Lord/ is/ my/ shep/herd [Il Signore è il mio pastore]”’. Fu spiegato al professore che era più importante renderlo come lo aveva espresso Davide, lo scrittore biblico. Davide aveva forse usato il termine generico “Lord (Signore)” o aveva usato il nome divino? Il professore ammise che Davide aveva usato il nome divino, ma nonostante ciò sostenne che, per amore della bellezza e dell’eleganza, la parola “Signore” era giustificata. Che debole scusa per eliminare l’illustre nome di Geova da questo salmo composto alla sua lode!
35. Per che cosa possiamo rendere grazie a Dio, e qual è la nostra speranza e preghiera?
35 Nella traduzione, migliaia di passi sono stati sacrificati in questo modo sull’altare del concetto umano di bellezza linguistica, dando luogo a inesattezze in molte versioni della Bibbia. Siano rese grazie a Dio per avere provveduto la Traduzione del Nuovo Mondo, con il suo chiaro e accurato testo biblico! Il suo grande nome, Geova, sia santificato nel cuore di tutti quelli che la leggono!
[Note in calce]
a Fra le molte società bibliche formate a partire dal 1804 ci sono l’American Bible Society (1816), derivata da società locali preesistenti; la Edinburgh Bible Society (1809) e la Glasgow Bible Society (1812), entrambe assorbite più tardi (1861) dalla National Bible Society of Scotland. Entro il 1820 società bibliche erano state formate anche in Svizzera, Irlanda, Francia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Olanda, Islanda, Russia e Germania.
b Alexander Thomson, The Differentiator, giugno 1954, p. 131.
c 12 giugno 1989, traduzione dal tedesco.
[Prospetto a pagina 322]
ALCUNE IMPORTANTI TRADUZIONI DELLA BIBBIA IN SETTE LINGUE PRINCIPALI
Nome della Pubblicata Testo base Rende il Testo base
versione in origine per le nome per le
nel Scritture divino con Scritture
Ebraiche Greche
INGLESE
Rheims-Douay* 1582-1610 Vulgata Lord (ADONAI, Vulgata
due volte)
King James 1611 M LORD (Jehovah, Textus
Version* alcune volte) receptus
Young 1862-98 M Jehovah Textus
receptus
English 1881-95 M LORD (Jehovah, Westcott
Revised* alcune volte) e Hort
Emphasised 1878-1902 M Yahweh Westcott
Bible (Ginsburg) e Hort,
Tregelles
American 1901 M Jehovah Westcott
Standard e Hort
An American 1923-39 M LORD (Yahweh, Westcott
Translation alcune volte) e Hort
(Smith-Goodspeed)*
Revised 1946-52 M LORD Westcott
Standard* e Hort,
Nestle
New English 1961-70 M (BHK) LORD (Jehovah, Nuovo
Bible* alcune volte) testo
eclettico
Today’s 1966-76 M (BHK) LORD UBS
English Version
New King James
Bible/Revised 1979-82 M (BHS) LORD (YAH, Textus
Authorised Version alcune volte) receptus
New Jerusalem 1985 M Yahweh Greco
Bible*
SPAGNOLO
Valera 1602 M Jehová Textus
receptus
Moderna 1893 M Jehová Scrivener
Nácar-Colunga* 1944 M Yavé Greco
Evaristo 1964 M Yavé Greco
Martín Nieto*
Serafín 1965 M (BHK) Yahvéh, Señor Nestle-
de Ausejo* Aland
Biblia 1967 M Yahveh Greco
de Jerusalén*
Cantera- 1975 M (BHK) Yahveh Greco
Iglesias*
Nueva Biblia 1975 M Señor Greco
Española*
PORTOGHESE
Almeida 1681, 1750 M Jehovah Textus
receptus
Figueiredo* 1778-90 Vulgata Senhor Vulgata
Matos Soares* 1927-30 Vulgata Senhor Vulgata
Pontifício 1967 M Javé Merk
Instituto
Bíblico*
Jerusalém* 1976, 1981 M Iahweh Greco
TEDESCO
Lutero* 1522, 1534 M HErr Erasmo
Zürcher 1531 M Herr, Jahwe Greco
Elberfelder 1855, 1871 M Jehova Textus
receptus
Menge 1926 M HErr Greco
Lutero 1964, 1984 M HERR Greco
(riveduta)*
Bibel in 1967 M (BHS) Herr Nestle-
heutigem Aland, UBS
Deutsch
(Gute Nachricht)*
Einheitsübersetzung*
1972, 1974 M Herr, Jahwe Greco
Revidierte 1975, 1985 M HERR, Jahwe Greco
Elberfelder
FRANCESE
Darby 1859, 1885 M Éternel Greco
Crampon* 1894-1904 M Jéhovah Merk
Jérusalem* 1948-54 Vulgata, Yahvé Vulgata,
ebraico greco
TOB (traduzione 1971-75 M (BHS) Seigneur Nestle,
ecumenica)* UBS
Osty* 1973 M Yahvé Greco
Segond 1978 M (BHS) Éternel Nestle-
(riveduta) Aland,
Black,
Metzger,
Wikgren
Français 1982 M (BHS) Seigneur Nestle,
courant UBS
OLANDESE
Statenvertaling 1637 M HEERE Textus
receptus
Leidse 1899-1912 M Jahwe Nestle
Vertaling
Petrus-Canisiusvertaling*
1929-39 M Jahweh Nestle
NBG-vertaling 1939-51 M HERE Nestle
Willibrordvertaling*
1961-75 M Jahwe Nestle
Groot Nieuws 1972-83 M Heer Nestle
Bijbel*
ITALIANO
Diodati 1607, 1641 M Signore Greco
Riveduta 1925 M Eterno Greco
(Luzzi)
Nardoni* 1960 M Signore, Greco
Jahweh
Pontificio 1923-58 M Signore, Jahve Merk
Istituto
Biblico*
Garofalo* 1960 M Jahve, Signore Greco
Concordata* 1968 M (BHK) Signore, Iavè Nestle,
Merk
CEI* 1971 M Signore Greco
Parola del 1976-85 M (BHS) Signore UBS
Signore*
* L’asterisco indica che sono inclusi gli Apocrifi, anche se non necessariamente in tutte le edizioni.
“M” sta per testo masoretico. Se non c’è nessun’altra indicazione, vuol dire che non è specificata nessuna particolare edizione del testo masoretico.
“BHK” sta per la Biblia Hebraica di Kittel.
“UBS” sta per The Greek New Testament delle United Bible Societies.
“BHS” sta per Biblia Hebraica Stuttgartensia.
“Greco” indica che la traduzione è stata fatta dal greco, ma che non è indicato nessun testo particolare.
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