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  • Due nuovi apparati laser
  • Svegliatevi! 1983
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Svegliatevi! 1983
g83 22/11 pp. 18-21

Due nuovi apparati laser

C’È QUALCOSA di nuovo stamattina nell’aria. In strada ci sono quattro grossi fusti con attaccato un cartello che dice: “6 ottobre: divieto di sosta”. E al settimo piano del principale ufficio amministrativo della Watchtower Society c’è un’apertura dove prima c’era una finestra. Inoltre, nella preghiera detta alle sette e un quarto durante l’adorazione mattutina alla sede principale della Watchtower è stata chiesta la benedizione di Dio sull’attività degli operatori e sulla macchina che oggi dovranno installare, affinché tutto vada nel migliore dei modi.

Poco dopo le otto arriva un gigante rosso motorizzato con ruote alte quanto un uomo. Dai lati dei paraurti anteriore e posteriore scivolano fuori quattro stanghe rettangolari con piedi idraulici alle estremità. La gru si assesta fermamente sulle solide gambe. Al rombo del motore diesel il braccio lungo una quarantina di metri si solleva.

Perché stamattina c’è tutta questa speciale attività? Ci si prepara per l’arrivo di una nuova macchina — il Laserite-V — che servirà ad accelerare la divulgazione della “buona notizia” in tutto il mondo per mezzo della pagina stampata. (Matteo 24:14) Ma è tanto pesante da richiedere tutta questa speciale imbracatura? “In realtà no. Pesa solo 1.360 chili con l’imbracatura”, risponde Don Underwood, sorvegliante del reparto edile della Watchtower. “Sabato scorso abbiamo tirato su un pezzo di una macchina da stampa che pesava 16.300 chili”.

Cosa c’è allora di difficile in questo caso? “È una macchina voluminosa, fragile e non si deve inclinare”, prosegue Don. “Una macchina come questa viene installata di solito al pianterreno, oppure si usa un montacarichi per portarla ai piani superiori, ma negli ascensori di questo edificio non c’entra. Quindi la faremo entrare attraverso quell’apertura con un gioco di appena dieci centimetri”. La macchina ha un involucro esterno di fibra di vetro arancione e beige, e ha la forma di una cassa lunga tre metri, larga un metro e venti e alta un metro e settanta circa. Contiene apparecchiature ottiche ed elettroniche di precisione.

C’è pericolo che la gru lasci cadere questa delicata macchina? “Il pericolo c’è sempre”, risponde Don. “Bisogna tener conto dell’imperfezione umana. Si potrebbe spezzare un cavo di sostegno o potrebbe sfuggire il freno della gru. Ogni volta che solleviamo qualcosa mi viene sempre un crampo allo stomaco finché il lavoro non è felicemente portato a termine”.

Sono attualmente in funzione un centinaio di simili apparati laser, ma di questo particolare modello ne saranno stati costruiti cinque o sei. “Per quanto ne so, è il primo che viene installato negli USA. Ne sono in programma quattro o cinque per l’Europa”, dice Jerry, il rappresentante della fabbrica che l’ha costruito.

Dick, il gruista, manovra il braccio portandolo vicino all’apertura del settimo piano, facendo la prima di due manovre di prova. La gru risponde subito mentre manovra con tocco leggero le due leve di controllo, una per la destra, l’altra per la sinistra.

Cosa ne pensa Dick di introdurre questa macchina attraverso quell’apertura lassù in alto? “L’imbracatura e l’uomo giusto per dare le istruzioni sono le cose più importanti”, dice. “Ho già lavorato parecchie volte con quelli della Watchtower e sono ottimi imbracatori”. Dick è modesto; ci vuole anche un buon gruista. E Dick lo è.

Alle 9 arriva l’autocarro che trasporta l’apparato Laserite-V. Il montatore e gli imbracatori si mettono al lavoro, fissando con cura e attenzione i cavi d’acciaio attorno al pallet che servirà per sollevarlo, aggiustandone e riaggiustandone la lunghezza. Fanno questo affinché l’estremità del braccio della gru si possa avvicinare il più possibile all’apertura del settimo piano.

Verso le 10,30 la macchina viene sollevata delicatamente dal piano dell’autocarro e abbassata verso il marciapiede per un’ultima ispezione. Viene dato il segnale di via. Lentamente e con abilità la macchina viene sollevata e supera il secondo piano, il terzo e su su fino al settimo piano.

Ora c’è da eseguire una manovra difficile — come infilare un ago — far scivolare i 1.360 chili attraverso l’apertura con un gioco di pochi centimetri appena. Il montatore allenta da un lato i cavi portanti e la macchina entra attraverso l’apertura del settimo piano finendo nelle “braccia” in attesa di un carrello automotore specialmente adattato.

Uno scroscio di applausi si leva dagli osservatori raccoltisi presso le finestre dell’adiacente edificio situato al numero 30 di Columbia Heights, applausi accompagnati da un respiro di sollievo. I trent’anni di esperienza del gruista e l’abilità degli imbracatori recheranno beneficio a oltre due milioni di testimoni di Geova, beneficio che sarà infine esteso ad altri milioni di persone.

Perché si può dir questo? Werner Bohn, sorvegliante del reparto grafica della Watchtower, spiega: “Due immediati vantaggi che questa macchina recherà ai nostri lettori sono risparmio di tempo e migliore qualità della stampa”.

“Potranno avere le pubblicazioni nuove o le ristampe più velocemente di prima”, continua Werner. “Impiegando i sistemi laser possiamo saltare varie fasi della lavorazione nella preparazione delle lastre per la stampa offset. In effetti, una pagina di una pubblicazione che viene introdotta nell’apparato può uscirne sotto forma di lastra da stampa pronta per essere consegnata al tipografo. Per cui acceleriamo il ciclo di produzione. Ad esempio, per fare le lastre e stampare il volume Ausiliario per capire la Bibbia (inglese) con il metodo della stampa tipografica ci vorrebbe normalmente un anno, ma con il sistema laser possiamo farlo in un quarto del tempo”.

Il Laserite-V è un sistema di duplicazione di precisione che impiega i raggi laser. Può fare due cose fondamentali: “leggere” (analizzare) e “scrivere” (riprodurre) elettronicamente. Per mezzo del suo raggio laser a elio-neo può “leggere” una pagina di manoscritto che dev’essere stampata. Quello che “legge” lo “scrive” poi col suo raggio laser ad argo su materiali fotosensibili. Al presente viene usato per riprodurre documenti su pellicola fotografica usata poi per fare le lastre offset. Più avanti il Laserite-V riprodurrà documenti direttamente su lastre offset, eliminando in certi casi l’uso della pellicola. Il materiale da stampa prodotto dal Laserite-V viene impiegato per la produzione di letteratura biblica.

Un “disegnatore” elettronico

Alcuni giorni dopo l’emozionante e ben riuscita installazione del Laserite-V nel reparto grafica al settimo piano, giunse un’altra apparecchiatura, l’Autokon 8400. È un altro sistema laser, un’apparecchiatura in grado di fare molte cose che fanno le macchine fotografiche convenzionali, ma in modo più rapido, più semplice, meno costoso e più flessibile. Questa macchina produce molti effetti speciali difficilmente ottenibili con le macchine fotografiche convenzionali. L’Autokon impiega solo raggi laser a elio-neo per riprodurre i disegni su pellicola o in forma digitale per essere conservati nella memoria di un computer e utilizzati in seguito. Il sistema laser analizzatore “legge e registra” fotografie e vari tipi di disegni, e quindi trasforma quello che vede in informazioni digitali. Mentre il Laserite-V riproduce pagine intere per le lastre da stampa offset, l’Autokon accelera la produzione dei disegni da includere nelle pagine analizzate dal Laserite-V.

Come i primi cristiani utilizzarono il codice, un sistema nuovo per quel tempo, per divulgare la buona notizia, così i cristiani d’oggi utilizzano le meravigliose apparecchiature elettroniche per la stampa. E per lo stesso identico scopo, cioè per rendere “completa testimonianza alla buona notizia dell’immeritata benignità di Dio”. — Atti 20:24.

[Riquadro a pagina 20]

Il funzionamento

Lo schema semplificato della pagina accanto aiuta a capire il funzionamento del Laserite e dell’Autokon. Funzionano in modo analogo.

Prima il laser “di lettura” o analizzatore invia attraverso un sistema ottico a specchi un fascio di luce coerente (puntini neri nello schema) al deflettore speculare in movimento. Questo deflettore fa rimbalzare dalla sua superficie speculare il raggio laser “di lettura” attraverso un sistema ottico e analizza la superficie del documento originale. Il raggio laser “di lettura” viene quindi riflesso dal documento originale e passa al convertitore, che trasforma il raggio in segnali elettrici che arrivano al modulatore.

Il laser “di scrittura”, o di uscita, invia un fascio continuo di luce coerente (puntini colorati nello schema) al modulatore. A questo punto il modulatore “accende e spegne” il raggio laser “di scrittura” in base ai segnali elettrici che riceve dal convertitore. Quindi, attraverso un sistema ottico lungo la stessa traiettoria seguita dal laser “di lettura’, il raggio laser “di scrittura” passa al deflettore speculare in movimento. E di lì il raggio viene inviato attraverso un secondo sistema ottico al materiale sensibile alla luce, pellicola o lastra che sia, per riprodurre le immagini (parole o figure) che erano sul documento originale.

Il materiale sensibile alla luce, se si tratta di pellicola, è ora pronto per essere impiegato nella produzione di lastre per stampa offset. Utilizzando lastre sensibili alla luce invece di pellicola, si può risparmiare altro tempo e denaro nella stampa della nostra letteratura biblica. E notate, nella preparazione dell’originale di questa rivista è stato usato il laser.

[Diagramma/Immagine a pagina 21]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Il nuovo apparato laser impiega fasci di luce per “leggere” e “scrivere”

LASERITE

LASER DI “LETTURA”

LASER DI “SCRITTURA”

MODULATORE

SISTEMA OTTICO A SPECCHI

DEFLETTORE SPECULARE

SISTEMA OTTICO A SPECCHI

MATERIALE SENSIBILE ALLA LUCE

DOCUMENTO ORIGINALE

CONVERTITORE

AUTOKON

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