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  • Sorprendente programma dietro le mura delle prigioni
    Svegliatevi! 1975 | 8 ottobre
    • non avevano mai visto nulla del genere.

      “Fecero molti sermoni e lettura biblica, che per la maggior parte non udii né compresi, a cui non prestai realmente nessuna attenzione perché non avevano senso per me. Ho udito troppe promesse vuote e sermoni senza senso nella mia vita per essere colpito dalle parole. Per me conta sola la sincerità manifestata con il comportamento. Ed è difficile ingannarmi; ho vissuto e combattuto troppo a lungo nella giungla. Ma queste persone mi hanno colpito, oltrepassando quella corazza di scetticismo dietro cui vivo. Erano sincere.

      “Non so a che cosa credono, e per me non contava, come per loro non contava il fatto che fossi un cosiddetto criminale e non un Testimone. Mi fecero sentire il loro interesse, mi fecero sentire importante, e questo significa molto per qualcuno che è stato respinto, ripudiato per la maggior parte della sua vita. Fu sufficiente per accendere il desiderio d’essere unito a loro . . .

      “Non posso scacciare il fastidioso pensiero, suscitato dai sentimenti accesi in me dall’incontro dell’altra sera coi Testimoni di Geova, che se ci fossero più persone come loro, ci sarebbero meno persone come noi”. — 20 ottobre 1974.

      Impressioni di funzionari della prigione

      Non solo i detenuti, ma anche i sorveglianti della prigione si compiacquero degli eccellenti rapporti stabilitisi fra i Testimoni in visita e i carcerati. Uno degli organizzatori dell’assemblea nella prigione, Lawrence Watts, espresse la sua ammirazione mentre guardava la folla. “Sono così educati, così gentili e così attenti alle istruzioni”, esclamò. “Che bel comportamento — l’aspetto morale, l’elemento sociale — è proprio bello”.

      Anche C. Murray Henderson, direttore della prigione, fu molto soddisfatto. “Penso senz’altro che queste funzioni aiutino i detenuti”, osservò poi. “Abbiamo bisogno di gente che collabori con i detenuti, di gente che eserciti un’influenza sana”. E, ribadendo la sua convinzione che i testimoni di Geova esercitano questa influenza nella prigione, aggiunse: “Recentemente ho udito un cattolico romano di New Orleans dire che se possedesse una grande catena di negozi assumerebbe solo testimoni di Geova per lavorare alla cassa”.

      Anche Elayn Hunt, capo del Dipartimento delle Prigioni dello Stato, espresse la sua approvazione circa il programma di studi biblici svolto ad Angola dai testimoni di Geova, dicendo “Sono fermamente convinta che qualsiasi detenuto dedichi il suo tempo a qualcosa di positivo come lo studio delle Scritture non avrà certo tempo libero per immischiarsi in qualche impresa negativa. Questa può essere una forza molto positiva che opererà per assistere chi dirige una prigione”.

      Come ebbe inizio questo programma spirituale nella Prigione di Angola? Si limita solo ad Angola? Che cosa ci insegna riguardo alla riabilitazione dei criminali?

  • Come si può ottenere la riabilitazione dei detenuti?
    Svegliatevi! 1975 | 8 ottobre
    • Come si può ottenere la riabilitazione dei detenuti?

      LE PRIGIONI servono solo come luoghi di punizione, o possono anche aiutare a conseguire la riabilitazione dei detenuti?

      Un sottocomitato del congresso degli Stati Uniti che studiò il problema ha recentemente concluso che le prigioni, come mezzo di riabilitazione dei trasgressori, erano state un completo fallimento. Alcuni esperti calcolano che ben quattro detenuti su cinque, usciti dalla prigione, si danno di nuovo alla delinquenza. Non è dunque sorprendente che funzionari delle prigioni come Raymond K. Procunier, capo del sistema carcerario della California, dica che le prigioni nella loro forma attuale dovrebbero essere eliminate. Recentemente Procunier ha spiegato:

      “I concetti della società in merito alle prigioni non hanno senso alcuno. Ci sono affidate responsabilità contrastanti: tenere i condannati lontani dalla ‘brava gente’ e, contemporaneamente, nella società incredibilmente innaturale che esiste in prigione, riabilitarli”. E questo non è proprio possibile, ribadisce Procunier.

      Ciò che occorre

      C. Murray Henderson, direttore dell’immenso Penitenziario Statale di Angola, è uno di quei funzionari delle prigioni il quale crede che per riuscire a riabilitare i detenuti sia essenziale un clima più naturale. “Penso che per troppo tempo le prigioni siano state dirette in un’atmosfera di segretezza”, spiegò recentemente a un rappresentante di Svegliatevi! “Non abbiamo fatto sapere ai contribuenti quali sono i nostri veri problemi e bisogni. Certo, ci occorre sempre denaro, ma penso che abbiamo più bisogno di persone che lavorino coi carcerati, qualcuno con cui possano associarsi”.

      Perciò, il direttore Henderson spiegò: “Abbiamo sempre cercato di fare in modo che la prigione fosse aperta il più possibile. Abbiamo cercato di incoraggiare le persone a venire, perché pensiamo che uno dei principali problemi dei carcerati è che si isola l’uomo dai valori stessi che gli si vogliono inculcare. Non vogliamo che questo accada. Vogliamo avere contatti con quelli di fuori, particolarmente con quelli che riteniamo avranno sui carcerati un’influenza salutare e utile”.

      Elayn Hunt, capo del Dipartimento delle Prigioni dello Stato della Louisiana, espresse vedute simili. Infatti, ella osservò che sin da quando erano piccoli aveva portato i suoi figli nelle prigioni dove lavorava. E disse che i carcerati lo consideravano uno dei più grandi doni che potesse fare loro perché era la prova che si fidava di loro.

      Pertanto, seguendo questa norma di esporre i carcerati a sane influenze esterne, i funzionari di Angola furono lieti dell’opera dei testimoni di Geova presso i detenuti. I Testimoni sono noti per il loro successo nell’aiutare le persone a emendarsi. Infatti, il ministro della Chiesa Metodista Unita Dean M. Kelly osservò che, mentre le chiese tradizionali non vi sono riuscite, i testimoni di Geova “redimono i criminali e i drogati nella nostra società”. Quanto è avvenuto ad Angola è un’altra dimostrazione del successo della loro opera.

      Come ebbe inizio il programma

      Nel 1973 c’erano ad Angola due detenuti che l’uno a insaputa dell’altro, studiavano la Bibbia per corrispondenza con i testimoni di Geova. Verso la stessa epoca, per coincidenza, ciascun detenuto scrisse alla sede centrale della Società Torre di Guardia a Brooklyn, New York, chiedendo che qualcuno andasse a visitarlo in prigione. A sua volta la Società Torre di Guardia informò un Testimone della vicina Congregazione dei Testimoni di Geova di New Roads.

      Nel frattempo, questi carcerati cominciarono a parlare ad altri detenuti delle verità bibliche che imparavano. Contemporaneamente, altri uomini dell’immensa prigione cominciarono a riconoscere il loro bisogno spirituale. Per esempio, ci fu il giovane detenuto con la madre, i fratelli e le sorelle a Wichita, nel Kansas, che erano Testimoni. Egli spiega.

      “La mia vita era stata un completo fallimento, e infine fui preso e condannato a

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