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    La Torre di Guardia 1973 | 15 febbraio
    • famiglia. Probabilmente non sapevano neppure che ero in questa pericolosa condizione. Non c’era nessuno dei miei fratelli cristiani con cui poter parlare. Le parole ‘trasfusione di sangue o morte’ mi attraversavano la mente. Evidentemente all’ospedale pensavano che sarei morto di sicuro. Pregai Geova. Anche se a volte mi sentivo solo, potevo sempre parlare con Lui. Che cosa meravigliosa poter gettare tutta la propria ansietà su Geova, con piena fede che ha cura dei suoi servitori. Se fossi morto, sapevo che avrei ricevuto la risurrezione. La speranza della risurrezione mi diede forza per prendere la decisione di non accettare sangue”. Questo Testimone fu infine liberato dalla tentazione e guarì senza trasfusione di sangue. Attenendosi ai princìpi biblici ed essendo vigilante in vista delle preghiere trionfò sulla tentazione.

      LA PREGHIERA NON È IMPEDITA DALL’ISOLAMENTO

      20-22. Spiegate perché la preghiera è un meraviglioso aiuto dall’alto.

      20 Se abbiamo urgente bisogno di aiuto divino, la preghiera è il mezzo più accessibile per ricevere aiuto immediato e diretto. Giacché Geova Dio non dorme, non c’è perdita di tempo. “Colui che ti guarda non può assolutamente essere sonnolento”. (Sal. 121:3) Quelli che si rivolgono a Dio in preghiera ricevono istantaneo aiuto dall’alto. Non è come dover scrivere una lettera e poi aspettare alcuni giorni prima di ricevere la risposta. E c’è tanto per cui pregare, non solo per noi stessi ma anche per i nostri fratelli cristiani.

      21 Non solo la comunicazione mediante la preghiera è istantanea; si può trasmettere attraverso qualsiasi specie di barriera di isolamento. (Giona 2:1-10) Il missionario che fu isolato per cinque anni in una prigione della Cina rossa pensava al profeta Daniele quando disse: “Pregavo tre volte al giorno sotto gli occhi di tutti quelli che passavano davanti alla mia cella”. Il risultato? Disse: “Che forza e conforto spirituale mi recò la preghiera! E in questo modo tutti impararono a conoscermi quale ministro cristiano”. Che meraviglioso aiuto dall’alto in risposta alla preghiera! — Dan. 6:10.

      22 Il cristiano, inoltre, può pregare per ricevere il confortante spirito santo, che penetra barriere di ogni specie, mura e sbarre di prigioni. Nulla può tenere lontano lo spirito di Dio quando lo chiediamo e siamo degni di riceverlo.

      23-25. (a) Quale minaccia non spaventò un giovane cristiano di Guadalupa, e perché no? (b) Avendo egli mantenuto l’integrità, quale fu il risultato?

      23 Non molto tempo fa un testimone di Geova a Guadalupa fu minacciato di isolamento. Questo giovane aveva assunto un atteggiamento di neutralità cristiana. (Giov. 15:19) Fu messo in prigione e tenuto in una cella da solo. Quindi fu sottoposto a pressione. Lo minacciarono: “Se non cambierai idea, sarai messo in prigione per almeno due anni. Inoltre, sarai da solo in una cella per tutto questo tempo, quindi pensaci bene, da solo per due anni!” Ora, quale risposta ebbero da questo giovane cristiano?

      24 Egli rispose: “Ebbene, questo è ciò che pensate voi. Ma non sarò solo come dite, niente affatto! Geova Dio sarà con me e mi rafforzerà con il suo spirito”.

      25 Le autorità furono sorprese da tale risposta. Inoltre, la sua buona condotta fece loro impressione. Passarono i mesi e giunse il tempo di un’assemblea dei Testimoni. Che sorpresa vedere quel giovane presente alla sessione iniziale! Era stato messo in libertà proprio il giorno prima. E narrò la sua esperienza all’assemblea. Benché il giovane non lo sapesse, era presente un agente. In seguito questo agente disse al ministro che presiede la congregazione di questo giovane: “Per la sua buona condotta cristiana e per la sua incrollabile decisione, sa che cosa mi ha detto mia moglie? Ha detto: ‘Non pensate d’aver fatto questo per vostra volontà. No, ma è stato il suo Dio, Geova, a far questo per lui affinché assistesse al suo congresso. Il suo Dio, Geova, è più forte del nostro dio!’”

      26. Perché dobbiamo ricordare il buon consiglio di I Pietro 4:7, e quindi che cosa dobbiamo fare in un momento di crisi?

      26 Di fronte all’isolamento, alla persecuzione, alle tentazioni e alle pressioni, voi fedeli testimoni di Geova potete superarle con successo, gloriosamente alla Sua lode. Riceverete aiuto dall’alto. Ma ricordate il buon consiglio dell’apostolo Pietro: “Siate vigilanti in vista delle preghiere”. (1 Piet. 4:7) Pietro ne imparò l’importanza alla maniera difficile la notte in cui il Signore Gesù gli disse di vigilare e di “[pregare] di continuo, affinché non entriate in tentazione”. (Matt. 26:41) In un momento di crisi, badate di non dormirci semplicemente sopra, ma, piuttosto, pregate riguardo ad essa. Allora riceverete aiuto dall’alto e uscirete trionfanti da prove e tentazioni, grazie a Geova. Egli vi farà la via d’uscita, poiché “Dio è fedele”.

  • Date indebita importanza alle creature?
    La Torre di Guardia 1973 | 15 febbraio
    • Date indebita importanza alle creature?

      IN VARIE parti del mondo troviamo persone che rendono omaggio a ogni specie di cose, inclusi animali e persone. Alcune di esse sono apertamente riconosciute come dèi. Alcune non sono chiamate dèi, tuttavia l’ammirazione e l’attenzione e, spesso, l’ubbidienza o la devozione accordate loro ne fanno in effetti degli dèi. Infatti, perfino nella cristianità, i suoi fedeli rendono spesso a tali cose un servizio di gran lunga maggiore di quello che rendono all’Iddio stesso che asseriscono di servire.

      Geova Dio, l’Iddio della Bibbia, è ‘un Dio che esige esclusiva devozione’. (Eso. 20:5) Qualsiasi allontanamento dalla completa fedeltà e dal servizio reso con tutto il cuore al vero Dio tende a far allontanare l’adoratore dall’ubbidienza alle Sue leggi. La fibra spirituale e morale della persona si indebolisce e gradualmente diventa disubbidiente a Dio e idolatra. Infine, non riconosce più la supremazia di Geova e diventa nemica di Dio.

      L’ADORAZIONE DEGLI “IDOLI DI LETAME” IN ISRAELE

      Nell’antico Israele i sacerdoti e gli insegnanti religiosi si erano progressivamente allontanati dalla Legge fino al punto che l’esclusiva devozione a Dio era degenerata in maniera allarmante. Infatti, poco prima della distruzione di Gerusalemme da parte dei Babilonesi le condizioni erano diventate così cattive che Dio aveva abbandonato il suo tempio di Gerusalemme. Ma

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