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Il problema delle prigioni: Come risolverlo?Svegliatevi! 1977 | 22 settembre
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settembre secondo cui “ogni detenuto nelle prigioni di New York [costa] circa 12.000 dollari all’anno solo per la custodia”. A questo ritmo, ci vorranno 3 miliardi di dollari all’anno solo per il mantenimento dei 250.000 detenuti delle prigioni federali e statali! E in quanto alla costruzione di nuove prigioni, si afferma che i costi si aggireranno sui 40.000 dollari per detenuto!
Il problema delle prigioni è veramente grave, specie se si tiene conto della previsione di un esperto in materia secondo cui a metà degli anni ottanta potrebbero esserci ben 400.000 detenuti nelle prigioni federali e statali. Come si può risolvere il problema?
Vantaggi della riabilitazione
Certo, tutti noi saremmo felici di vedere i delinquenti emendarsi e divenire cittadini produttivi e ossequenti alle leggi. E tali cambiamenti personali non sono impossibili, nonostante che la maggior parte dei programmi di riabilitazione attuati nelle prigioni siano falliti. Ma c’è un fatto, come ha detto di recente Norman Carlson, direttore del U.S. Bureau of Prisons: “Il concetto di riabilitazione è trito e ritrito. . . . ora ci rendiamo conto di non poter riabilitare nessuno, possiamo solo offrirne la possibilità”.
Sono personalmente convinto che offrendo buone opportunità certi delinquenti saranno aiutati a cambiare. Dico questo perché, quando ero nella prigione federale di Ashland, nel Kentucky, vidi come il cuore di un detenuto poteva essere toccato e come tutta la sua vita poteva essere trasformata.
Quindi non vedevo l’ora che arrivasse novembre per recarmi nella prigione di Angola, nella Louisiana, a vedere personalmente quello che avveniva lì. Questa è la seconda prigione statale degli U.S.A. per grandezza, un complesso di quasi 7.300 ettari. Un servizio giornalistico del 1975 afferma che fu costruito per 2.600 detenuti, ma ne ospita 4.409.
Il giovedì 4 novembre arrivò ben presto e io mi misi in viaggio.
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Un programma di riabilitazione che ha successoSvegliatevi! 1977 | 22 settembre
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Un programma di riabilitazione che ha successo
L’AEREO atterrò a Baton Rouge, nella Louisiana, il giovedì sera. Il mio amico venne a incontrarmi e in macchina raggiungemmo la sua casa nella vicina città di New Roads. Quella sera parlammo a lungo di quanto avveniva nella prigione di Angola.
Il mio amico fa parte di un gruppo di sei uomini cristiani che conducono un regolare programma di insegnamento all’interno del carcere. A turno, uno di essi va ogni settimana a tenere adunanze con i detenuti. In media sono presenti una quarantina di detenuti.
“In effetti, il programma ebbe inizio dentro la prigione”, spiegò il mio amico. Al principio del 1973 due detenuti, che leggevano la letteratura dei Testimoni di Geova, scrissero una lettera chiedendo d’essere visitati. Nel frattempo, questi detenuti parlarono delle cose apprese ad altri reclusi, e anche questi se ne interessarono.
Fu in ottobre del 1973 che si tenne la prima adunanza nella prigione, alla presenza di diciotto detenuti. Col passar del tempo, si tennero adunanze ogni mercoledì e ogni domenica. Il numero dei detenuti presenti cresceva finché, a volte, ce n’erano fino a sessanta e più. Che cosa aveva suscitato tale esteso interesse?
Programma di insegnamento
Il mio amico spiegò che le adunanze si tenevano e si tengono ancora basilarmente nello stesso modo che nelle Sale del Regno dei Testimoni di Geova. La domenica c’è un discorso biblico di un’ora, pronunciato di solito da un oratore di una congregazione vicina. Segue uno studio biblico basato su un numero recente della rivista Torre di Guardia.
Il mercoledì sera c’è la Scuola Teocratica, un corso di istruzione biblica che ha lo scopo di accrescere la conoscenza biblica dello studente, oltre che di migliorare le sue capacità oratorie. C’è anche l’Adunanza di Servizio in cui si considera come meglio presentare il messaggio biblico ad altri detenuti di Angola.
Fui sorpreso quando seppi come si danno da fare questi detenuti per parlare ad altri della loro nuova fede cristiana. Alcuni mesi hanno tenuto studi biblici settimanali con più di cinquanta altri detenuti. E solo l’anno scorso distribuirono all’interno della prigione quasi 5.000 copie della Torre di Guardia, di Svegliatevi! e di libri che spiegano i propositi di Dio.
L’entusiasmo di quei primi detenuti si trasmise a coloro coi quali tenevano studi, e ciò ha contribuito al successo del programma.
Soddisfatte le esigenze
Le adunanze si tengono in una sala dell’Edificio Culturale della prigione, che, mi dissero, somiglia molto a un’aula scolastica. Ma per assistervi il detenuto deve far mettere il suo nome su una particolare lista. In tal modo può lasciare il suo luogo di reclusione nell’immenso complesso carcerario e incontrarsi in questo punto centrale con il gruppo degli altri detenuti.
Fui meravigliato quando venni a sapere che sono i Testimoni a determinare chi può assistere alle loro adunanze in prigione. Non tutti possono andarci, e vi sono delle ragioni. Di solito, i detenuti si associano a qualche gruppo nella speranza d’essere aiutati in questo modo a uscire prima dalla prigione. Come fanno dunque i Testimoni di Geova a stabilire se un detenuto è sincero e quindi idoneo per assistere alle adunanze?
Anzitutto si tiene con lui uno studio biblico personale. Solo se manifesta sincero interesse viene messo in quella lista particolare. Ma se in un mese perde più di quattro adunanze, senza una buona ragione, come ad esempio per malattia, le autorità carcerarie sono informate e il suo nome è cancellato dalla lista. Quindi può tornare ad assistere alle adunanze solo se per un certo periodo di tempo dimostra il suo sincero interesse.
I primi successi
Sapevo dei primi successi di questo programma, essendone venuto a conoscenza dal servizio sulle assemblee di distretto uscito nel numero della Torre di Guardia del 15 ottobre 1974 [ediz. italiana del 15 aprile 1975]. Vi si leggeva:
“Una scena commovente si verificò all’assemblea di Baton Rouge, nella Louisiana. Per mesi i Testimoni di Geova avevano condotto studi biblici con detenuti del Penitenziario Statale di Angola, nella Louisiana. Molti di questi uomini avevano fatto progresso nella conoscenza biblica e sbalordito i funzionari della prigione per il loro radicale cambiamento di condotta. Fu pertanto concesso a otto di loro il permesso d’essere condotti all’assemblea di Baton Rouge. Fu un momento rallegrante quando questi uomini, con le catene alle caviglie e le manette, uscirono dalle auto e furono condotti ai loro posti per sedere con altri ed essere battezzati quel giorno”.
Notate che per essere battezzati come Testimoni di Geova è necessario soddisfare
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