pensarvi molto attentamente prima di esperimentarla. Ma poiché essa risale ai tempi più antichi, ed ha numerose prove scritturali, e l’autorizzazione personale del nostro Padrone, perché dovrebbe qualcuno esitare?

“Immagino di vedere l’apostolo Paolo in un’adunanza di moderni ministri . . . le sue osservazioni . . . ‘Ho fatto un grande sbaglio, e se dovessi fare di nuovo la mia opera non predicherei dagli scalini della Torre di Antonia, o dal Colle di Marte!’ Neanche per sogno! Immagino piuttosto che egli avrebbe pronunciato ardenti parole circa il letargo della chiesa moderna nel non approfittare di ogni opportunità per far conoscere il vangelo del benedetto Signore. . . . Questo faccio con tutto il cuore . . . raccomando la pratica a tutti quelli che desiderano ubbidire alle ingiunzioni del Padrone e ‘andare nelle vie e nelle campagne e costringerli a venire’”.²⁹

Fruttuosa predicazione nelle prigioni

● Valendosi di ogni opportunità per predicare la buona notizia, i testimoni di Geova tengono anche studi biblici nelle prigioni con coloro che sono di cuore onesto. Una coppia, un uomo e una donna che stanno facendo questo nello stato di New Jersey, scrive: “Abbiamo uno studio biblico con alcuni prigionieri nella prigione di B— e studiamo ora con loro da più di un anno. Uno d’essi è stato recentemente liberato e dopo aver lasciato la prigione ci ha scritto una lettera molto bella dandoci il suo nuovo indirizzo ed esprimendo il suo apprezzamento verso Geova e verso di noi per aver studiato la Bibbia con lui. Egli ha detto che la sua permanenza in prigione non è stata vana, poiché in essa ha trovato se stesso e il suo Fattore, Geova Dio. Attende il tempo in cui anch’egli andrà di casa in casa e potrà chiamarsi testimone di Geova. Ogni volta che studiamo con un detenuto deve esserci una guardia con noi ed esse devono rimanere al nostro studio. Siccome ogni volta c’è una guardia differente, anche le guardie di questa prigione ottengono cibo spirituale, compreso qualche esemplare delle riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi! Uno degli uomini coi quali studiamo è divenuto editore della rivista della prigione ed ora scrive in essa articoli riguardanti il regno di Geova. Circa 650 prigionieri leggono questa rivista, e molte copie sono pure inviate fuori della prigione alle abitazioni; pertanto una completa testimonianza viene data pure in questo modo a motivo dei nostri studi nella prigione”.