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  • Problemi che esigono una soluzione
    Svegliatevi! 1975 | 22 ottobre
    • Problemi che esigono una soluzione

      BRAMATE il sollievo dai gravi problemi che si presentano all’umanità? Se aveste il potere di recare sollievo, non vorreste recarlo? Ma da dove comincereste? Ci sono tanti problemi che esigono una soluzione.

      Nei paesi impoveriti e in un crescente numero di paesi industriali molti milioni di persone vorrebbero lavorare ma non riescono proprio a trovare un’occupazione. Come sarebbe bello se tutti potessero condurre una vita attiva e feconda! Che sollievo proverebbero molti genitori se, invece di vedere i loro figli consumarsi per la fame e la malattia, potessero provvedere appropriatamente per loro! Non vedreste volentieri il giorno in cui nessuno, né voi né gli altri, dovesse vivere in povertà, senza un adeguato riparo dal freddo e dalla pioggia battente?

      Oltre ai milioni di affamati della terra, molti altri bramano maggiore stabilità nella vita. Sarebbe di tanto conforto sapere con certezza se quello per cui si è a lungo lavorato non sarà in seguito ridotto praticamente a nulla a causa dell’inflazione. Se il costo delle cose indispensabili si stabilizzasse, gli anziani, gli infermi, gli andicappati e altri a reddito fisso si toglierebbero una grande preoccupazione.

      E poi, anche l’uomo che ha un lavoro molto redditizio può provare poca soddisfazione in quello che fa. Forse il suo lavoro è noioso e monotono. O la scarsa cooperazione fra dipendenti e l’aspra competizione lo lasciano frustrato, teso e del tutto esausto alla fine della giornata lavorativa. Che piacevole sollievo sarebbe fare un lavoro realmente gradevole che contribuisse al bene altrui! E che ristoro sarebbe lavorare a fianco di persone veramente interessate le une alle altre.

      Inoltre, quanto sarebbero più felici le persone se potessero sentirsi fisicamente al sicuro! Molti di quelli che abitano nelle città bramano il tempo in cui le strade torneranno ad essere sicure per le donne e i fanciulli anche quando è buio. Pensate come sarebbe piacevole vivere su una terra senza ingiustizie, oppressioni, delitti e guerra, senza infermità, vecchiaia, malattie e infermità, senza inquinamento dell’acqua, del suolo e dell’aria.

      Se dobbiamo realmente godere appieno la vita, tutti i gravi problemi esistenti devono essere risolti. Ci sono abbondanti prove che questo accadrà effettivamente. Potete anche essere fra i milioni di persone che lo vedranno. Per capire come sarà possibile, bisogna prima determinare la causa dei problemi dell’umanità.

  • Dove sono le cause dei problemi?
    Svegliatevi! 1975 | 22 ottobre
    • Dove sono le cause dei problemi?

      OSSERVANDO quanto accade oggi, quali pensate che siano le ragioni dei problemi dell’umanità?

      Probabilmente avete notato che molti problemi sono causati da circostanze che, in effetti, ci legano le mani. Anche se le persone vogliono che le cose vadano diversamente non possono farci nulla. Devono agire entro la struttura del sistema esistente.

      Prendete come esempio l’agricoltore nei cosiddetti paesi progressivi. Per riuscire, egli ragiona che deve impiegare metodi moderni. In questi giorni ciò richiede una grande quantità di denaro. Senza un considerevole profitto, l’agricoltore non può far fronte agli alti costi delle macchine, del combustibile e dei fertilizzanti. Se dunque i suoi prodotti sono meno richiesti, o se per altri problemi subisce forti perdite, può non essere in grado di pagare ciò di cui ha bisogno per continuare a fare l’agricoltore. Può perdere tutto se aveva preso denaro a prestito.

      E quanto può fare personalmente l’agricoltore per alleviare la sofferenza dei milioni di affamati della terra nella società odierna? Nel paese dove vive, tonnellate di carne possono essere conservate in magazzini refrigerati. Forse i maiali e il bestiame smerciabili non trovano acquirenti. L’agricoltore potrebbe desiderare moltissimo di recare beneficio agli affamati con quello che ha. Ma per continuare a fare l’agricoltore, deve vendere gli animali. Può permettersi di regalarli?

      Non è semplice far pervenire la carne del suo bestiame a uno qualsiasi degli affamati della terra. Bisogna pagare quelli che fanno il lavoro di smerciare, preparare e trasportare la carne. Anch’essi devono guadagnarsi da vivere. Anche se la carne che non trova compratori nel paese d’origine fosse donata, trasportata gratis nelle zone colpite dalla carestia e data a quelli che ne hanno bisogno, questo potrebbe non risolvere i loro problemi. Perché? Potrebbe essere contro le loro credenze religiose mangiare carne o mangiare carne di certi animali.

      Anche l’industria è bloccata in un sistema che dipende dai grossi utili. Macchine, combustibile, salari, materie prime e manutenzione richiedono ingenti spese di denaro. Per sostenere la concorrenza sul mercato mondiale, i fabbricanti devono tenere i prezzi più bassi che sia possibile. In alcuni casi non possono permettersi di spendere ingenti somme in cose che non rendono, per esempio, in impianti antinquinamento. Certe grandi compagnie chiuderebbero alcune fabbriche piuttosto che spendere miliardi di lire per conformarsi ai regolamenti contro l’inquinamento.

      Chi abita in zone industriali vorrebbe veder finire gli eccessivi rumori, fumo e polvere. Ma gli uomini d’affari chiedono: ‘Che accadrebbe se le fabbriche chiudessero? Mentre si frenerebbe l’inquinamento, i problemi di disoccupazione rovinerebbero l’economia della comunità’. Quindi, nonostante si conoscano i rischi, si permette che l’inquinamento in grandi proporzioni continui.

      Si potrebbero citare molti altri esempi. Ma additano tutti una sola conclusione: Oggi sentiamo l’effetto cumulativo degli errori fatti nel corso dei secoli da individui, organizzazioni e nazioni. I problemi che il sistema attuale ha prodotto sono globali e minacciano la nostra stessa esistenza. Il 2 agosto 1974, alla ventesima Conferenza Mondiale contro le Bombe Atomiche e all’Idrogeno, il dott. George Wald rilevò: “Ora la vita umana è minacciata come non mai, non da uno ma da molti pericoli, ciascuno dei quali può distruggerci, ma tutti collegati fra loro, e sopraggiungono su di noi tutti insieme”.

      Ovviamente occorre un completo cambiamento nel sistema attuale. Ma tale cambiamento richiederebbe enormi sacrifici. Di chi si potrebbe fidare per decidere che cosa si dovrebbe sacrificare per il bene dell’umanità? Chi avrebbe la sapienza di fare le cose in modo da dare a tutti la possibilità d’avere le cose essenziali della vita? In considerazione delle differenze tribali, nazionali e razziali, quale garanzia potrebbe avere ognuno di noi che coloro da cui dipendesse la decisione non cercherebbero d’avere vantaggi per sé, per i loro parenti e amici, per la loro tribù, per la loro nazione o razza?

      Anche se fosse assicurato a tutti un equo trattamento, quanti sarebbero disposti ad accettare riduzioni degli utili o del salario, a modificare la loro alimentazione e a rinunciare a certi lussi per salvare dalla fame gli abitanti di un’altra parte del mondo? Quanti si accontenterebbero realmente di meno, lieti di servire in questo modo i loro simili? Avrebbero realmente apprezzamento? Quanti di loro cercherebbero avidamente di avere più che la loro parte a spese d’altri?

      Il sistema ora esistente non ebbe inizio da sé. Ci vogliono le persone. Non rivelano i problemi che nell’umanità c’è un difetto fondamentale?

      Una ragione fondamentale, l’imperfezione umana

      Anche se nel loro cuore le persone vogliono agire diversamente, tante volte esse fanno e dicono cose che feriscono i loro simili. Più e più volte non sono come vorrebbero essere. Per così dire, ‘mancano il bersaglio’. Gli Ebrei e i Greci dell’antichità si riferivano a tali mancanze con una parola che letteralmente significa proprio questo, “mancare” il bersaglio. In molte lingue moderne, questo ‘mancare il bersaglio’ si chiama “peccato”.

      Nessuna creatura umana è esente da difetti. Tutti abbiamo ereditato debolezze e imperfezioni. Ma come avvenne questo? Nonostante gli anni di ricerche, gli scienziati non possono spiegarlo. Anche la fonte delle debolezze fisiche manifeste nel processo di invecchiamento è un mistero per loro. L’edizione del 1974 di The Encyclopædia Britannica dice: “Le fondamentali cause biologiche dell’invecchiamento sono ancora sconosciute”.

      Comunque, c’è un’antica fonte che svela le origini delle imperfezioni umane, sia morali che fisiche. Milioni di uomini e donne riflessivi sono pervenuti alla conclusione che questa fonte, la Bibbia, dà una spiegazione soddisfacente. Leggiamo: “Come per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato”. — Rom. 5:12.

      Sì, il progenitore della razza umana, Adamo, “mancò il bersaglio” nel senso che non mantenne la perfetta ubbidienza a Dio. Avendo perso la perfezione, poté generare solo una progenie imperfetta. Fu proprio come disse un uomo perspicace dei tempi antichi: “Chi può produrre qualcuno puro da qualcuno impuro? Non c’è nessuno”. — Giob. 14:4.

      Le imperfezioni ereditate, comunque, non spiegano pienamente tutti i problemi che si presentano al genere umano. Non sono anche uomini e donne imperfetti capaci di esprimere profondo interesse per altri? Molti non sono stati forse disposti a dare la vita nel tentativo di prestare aiuto ai propri simili? Non udiamo ripetutamente espressioni allarmate con cui uomini e nazioni sono invitati a smettere di seguire una strada che può portare tutti al disastro? Tuttavia pare che il mondo sia deciso a comportarsi follemente. Perché?

      Invisibile, potente influenza spirituale

      È possibile che fuori del reame umano ci siano forze le quali esercitano sul mondo una potente influenza? Molti l’hanno pensato. In riferimento agli orrori degli anni del nazismo, Arnold Weber osservò che era come se “certe forze scaturissero dal suolo . . . una forza collettiva che trascendeva quella semplicemente personale”. Scrivendo in Times Magazine di New York

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