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  • Libro biblico numero 66: Rivelazione
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • sulle loro fronti. Il loro numero è di 144.000. Dopo ciò Giovanni vede un’innumerevole grande folla di persone di ogni nazione; esse stanno in piedi dinanzi a Dio e all’Agnello, ai quali attribuiscono la salvezza, e rendono servizio giorno e notte nel tempio di Dio. L’Agnello stesso ‘le pascerà e le guiderà alle fonti delle acque della vita’. — 7:17.

      15. Cosa segue l’apertura del settimo sigillo?

      15 Aperto il settimo sigillo (8:1–12:17). In cielo si fa silenzio. Ai sette angeli vengono date sette trombe. I primi sei squilli di tromba costituiscono la quinta visione.

      16. (a) Cosa accompagna il suono di ciascuna delle prime cinque trombe, e qual è il primo dei tre guai? (b) Cosa annuncia la sesta tromba?

      16 Mentre una dopo l’altra vengono suonate le prime tre trombe, calamità si abbattono sulla terra, sul mare, e sui fiumi e sulle fonti delle acque. Alla quarta tromba un terzo del sole, della luna e delle stelle si oscura. Al suono della quinta, una stella caduta dal cielo fa uscire una piaga di locuste che attaccano quelli “che non hanno il suggello di Dio sulla fronte”. Questo è “il primo guaio”, e ne vengono altri due. La sesta tromba annuncia lo scioglimento di quattro angeli che escono per uccidere. “Due miriadi di miriadi” di cavalieri recano ulteriore calamità e massacro, ma ancora gli uomini non si pentono delle loro cattive opere. — 9:4, 12, 16.

      17. Quali avvenimenti portano all’annuncio che il secondo guaio è passato?

      17 Mentre inizia la sesta visione, un altro forte angelo scende dal cielo e dichiara che “nei giorni del suono del settimo angelo . . . si compirà veramente il sacro segreto di Dio secondo la buona notizia”. A Giovanni viene dato da mangiare un rotolino. Nella sua bocca è “dolce come il miele”, ma gli rende il ventre amaro. (10:7, 9) Due testimoni profetizzano per 1.260 giorni vestiti di sacco; quindi sono uccisi dalla “bestia selvaggia che ascende dall’abisso”, e i loro cadaveri sono lasciati per tre giorni e mezzo “sull’ampia via della grande città”. Quelli che dimorano sulla terra se ne rallegrano, ma la loro allegrezza si muta in spavento quando Dio li desta alla vita. In quell’ora c’è un grande terremoto. “Il secondo guaio è passato”. — 11:7, 8, 14.

      18. Quale importante annuncio viene fatto al suono della settima tromba, e per che cosa è ora il tempo fissato?

      18 Ora il settimo angelo suona la sua tromba. Voci celesti annunciano: “Il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore e del suo Cristo”. I “ventiquattro anziani” adorano Dio e gli rendono grazie, ma le nazioni si adirano. È il tempo fissato da Dio per giudicare i morti e per ricompensare i suoi santi e “ridurre in rovina quelli che rovinano la terra”. Il santuario del suo tempio viene aperto, e vi si vede l’arca del suo patto. — 11:15, 16, 18.

      19. Quale segno e quale guerra si vedono in cielo, e cosa ne risulta?

      19 Subito dopo l’annuncio dell’istituzione del Regno, la settima visione mostra “un gran segno” nel cielo. È una donna che partorisce “un figlio, un maschio, che deve pascere tutte le nazioni con una verga di ferro”. “Un gran dragone color fuoco” è pronto a divorare il figlio, ma il figlio viene rapito e portato presso il trono di Dio. Michele guerreggia contro il dragone e scaglia sulla terra questo “originale serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana”. “Guai alla terra”! Il dragone perseguita la donna e se ne va a far guerra contro i rimanenti del seme di lei. — 12:1, 3, 5, 9, 12; 8:13.

      20. Quali due bestie selvagge appaiono quindi nella visione, e come influiscono sugli uomini sopra la terra?

      20 La bestia selvaggia che ascende dal mare (13:1-18). L’ottava visione mostra ora una bestia selvaggia con sette teste e dieci corna che ascende dal mare. Essa ottiene il suo potere dal dragone. Una delle sue teste fu come scannata a morte, ma fu sanata, e tutta la terra ammirò la bestia. Essa pronuncia bestemmie contro Dio e fa guerra contro i santi. Ma, ecco, Giovanni vede un’altra bestia selvaggia, la quale ascende dalla terra. Ha due corna simili a quelle di un agnello, ma si mette a parlare come un dragone. Svia gli abitanti della terra e dice loro di fare un’immagine alla prima bestia selvaggia. Tutti sono costretti ad adorare questa immagine se non vogliono essere uccisi. Senza il marchio o il numero della bestia selvaggia, nessuno può comprare o vendere. Il suo numero è 666.

      21. Cosa vede Giovanni sul monte Sion, cosa portano e proclamano gli angeli, e come viene eliminata la vite della terra?

      21 L’“eterna buona notizia” e messaggi attinenti (14:1-20). Con un piacevole contrasto, nella nona visione Giovanni vede l’Agnello sul monte Sion, e con lui 144.000 che hanno il nome dell’Agnello e quello del Padre sulle loro fronti. “Essi cantano come un nuovo cantico dinanzi al trono”, essendo stati “comprati di fra il genere umano come primizie a Dio e all’Agnello”. Appare in mezzo al cielo un altro angelo, il quale porta “un’eterna buona notizia da dichiarare come lieta novella” a ogni nazione e proclama: “Temete Dio e dategli gloria”. E un altro angelo ancora annuncia: “È caduta Babilonia la Grande!” Un altro angelo, un terzo, proclama che quelli che adorano la bestia selvaggia e la sua immagine berranno dell’ira di Dio. Uno “simile a un figlio dell’uomo” affonda la sua falce, e anche un altro angelo mette dentro la sua falce e vendemmia i grappoli della vite della terra, scagliandola nel “grande strettoio dell’ira di Dio”. Mentre lo strettoio viene calcato fuori della città, esce sangue che arriva all’altezza dei freni dei cavalli, “per una distanza di milleseicento stadi” (circa 296 chilometri). — 14:3, 4, 6-8, 14, 19, 20.

      22. (a) Chi viene quindi visto glorificare Geova, e perché? (b) Dove vengono versate le sette coppe dell’ira di Dio, e quali sviluppi di portata mondiale ne conseguono?

      22 Gli angeli con le ultime sette piaghe (15:1–16:21). La decima visione inizia con un altro sguardo alla corte celeste. Quelli che hanno riportato la vittoria sulla bestia selvaggia glorificano Geova, il “Re d’eternità”, per le sue grandi e meravigliose opere. Sette angeli escono dal santuario in cielo e ricevono sette coppe d’oro piene dell’ira di Dio. Le prime sei vengono versate sulla terra, nel mare, nei fiumi e nelle fonti delle acque, sul sole, sul trono della bestia selvaggia e sul fiume Eufrate, prosciugandone l’acqua per preparare la via ai “re provenienti dal sol levante”. Espressioni demoniche radunano ‘i re dell’intera terra abitata per la guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente’ ad Har-Maghedon. La settima coppa viene versata sull’aria e, in mezzo a terrificanti fenomeni naturali, la gran città si divide in tre parti, le città delle nazioni cadono e Babilonia riceve ‘il calice del vino del furore dell’ira di Dio’. — 15:3; 16:12, 14, 19.

      23. (a) Com’è eseguito il giudizio di Dio su Babilonia la Grande? (b) Quali annunci e quale lamento ne accompagnano la caduta, e quale gioiosa lode risuona nel cielo?

      23 Giudizio di Dio su Babilonia; il matrimonio dell’Agnello (17:1–19:10). Ha inizio l’11ª visione. Ecco, è il giudizio di Dio su “Babilonia la Grande, la madre delle meretrici”, “con la quale han commesso fornicazione i re della terra”. Ubriaca del sangue dei santi, essa cavalca una bestia selvaggia di colore scarlatto che ha sette teste e dieci corna. Questa bestia “era, ma non è, e sta per ascendere dall’abisso”. Le sue dieci corna combattono contro l’Agnello, ma questi, siccome è “Signore dei signori e Re dei re”, le vince. Le dieci corna si rivoltano contro la meretrice e la divorano, e con l’inizio della 12ª visione un altro angelo, la cui gloria illumina la terra, dichiara: “È caduta! Babilonia la Grande è caduta!” Al popolo di Dio viene comandato di uscire da essa per non ricevere parte delle sue piaghe. I re e altri potenti della terra la piangono, dicendo: “Sventura, sventura, la gran città, Babilonia la città forte, perché in una sola ora è arrivato il tuo giudizio!” Le sue grandi ricchezze sono state devastate. Come una grande macina da mulino scagliata nel mare, così, con rapido lancio, Babilonia è stata scagliata giù, per non essere mai più trovata. Finalmente il sangue dei santi di Dio è stato vendicato! Quattro volte risuona nel cielo l’invito: “Lodate Iah!” Lodate Iah perché ha eseguito il giudizio sulla grande meretrice! Lodate Iah perché Geova ha cominciato a regnare! Rallegratevi ed esultate perché “è arrivato il matrimonio dell’Agnello e la sua moglie si è preparata”! — 17:2, 5, 8, 14; 18:2, 10; 19:1, 3, 4, 6, 7.

      24. (a) Perché quella combattuta dall’Agnello è una guerra decisiva? (b) Che avviene durante i mille anni, e cosa accade al loro scadere?

      24 L’Agnello guerreggia con giustizia (19:11–20:10). Nella 13ª visione il “Re dei re e Signore dei signori” guida gli eserciti celesti in una guerra giusta. Re e uomini forti finiscono in pasto agli uccelli del cielo, e la bestia selvaggia e il falso profeta sono scagliati vivi nel lago di fuoco che brucia con zolfo. (19:16) Mentre inizia la 14ª visione, viene visto “scendere dal cielo un angelo con la chiave dell’abisso e una grande catena in mano”. “Il dragone, l’originale serpente, che è il Diavolo e Satana”, è afferrato e legato per mille anni. Quelli che prendono parte alla prima risurrezione divengono ‘sacerdoti di Dio e del Cristo e regnano con lui per i mille anni’. Dopo ciò Satana verrà sciolto e uscirà per sviare le nazioni della terra, ma sarà scagliato nel lago di fuoco insieme a quelli che lo avranno seguito. — 20:1, 2, 6.

      25. Quale elettrizzante visione segue, e chi erediterà le cose viste?

      25 Il giorno del giudizio e la gloria della Nuova Gerusalemme (20:11–22:5). Segue l’elettrizzante 15ª visione. I morti, grandi e piccoli, sono giudicati davanti al grande trono bianco di Dio. La morte e l’Ades sono scagliati nel lago di fuoco, che “significa la seconda morte”, e con essi è scagliato chiunque non sia trovato scritto nel libro della vita. La Nuova Gerusalemme scende dal cielo; la tenda di Dio è con il genere umano, ed egli asciuga ogni lacrima dai loro occhi. Non ci sono più né morte, né cordoglio, né grido né dolore! Sì, Dio ‘fa ogni cosa nuova’, e conferma la sua promessa dicendo: “Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veraci”. Quelli che vincono erediteranno queste cose, ma non i codardi, né quelli senza fede né quelli che sono immorali o che praticano lo spiritismo o l’idolatria. — 20:14; 21:1, 5.

      26. (a) Quale descrizione viene fatta della Nuova Gerusalemme? (b) Quali cose vivificanti si vedono nella città, e da dove viene la sua luce?

      26 A Giovanni, nella 16ª e ultima visione, viene ora mostrata “la moglie dell’Agnello”, la Nuova Gerusalemme, con le sue 12 porte e le sue 12 pietre di fondamento che portano i nomi dei 12 apostoli. La città è quadrangolare, e il suo maestoso splendore è rappresentato dal diaspro, dall’oro e dalle perle che sono in essa. Geova e l’Agnello sono il tempio di questa città, oltre che la sua luce. Solo quelli scritti nel rotolo della vita dell’Agnello vi possono entrare. (21:9) Un fiume d’acqua di vita, puro, esce dal trono e scorre in mezzo all’ampia via della città, e da ciascun lato d’esso ci sono alberi di vita che producono ogni mese un nuovo raccolto di frutta e le cui foglie servono per la guarigione. Il trono di Dio e dell’Agnello sarà nella città, e gli schiavi di Dio vedranno la Sua faccia. “Geova Dio diffonderà luce su di loro, e regneranno nei secoli dei secoli”. — 22:5.

      27. (a) Quale assicurazione viene data a Giovanni circa la profezia? (b) Con quale pressante invito e con quale avvertimento termina Rivelazione?

      27 La conclusione (22:6-21). Viene data l’assicurazione: “Queste parole sono fedeli e veraci”. Felici davvero sono tutti quelli che osservano le parole della profezia! Avendo udito e visto queste cose, Giovanni cade in adorazione davanti all’angelo, che gli rammenta di adorare solo Dio. Le parole della profezia non devono essere sigillate, “poiché il tempo fissato è vicino”. Felici quelli che possono entrare nella città, poiché fuori ci sono gli impuri e “chiunque prova piacere nella menzogna e la pratica”. Gesù dichiara di aver mandato egli stesso mediante il suo angelo questa testimonianza alle congregazioni; dice anche di essere “la radice e la progenie di Davide, e la luminosa stella del mattino”. “E lo spirito e la sposa continuano a dire: ‘Vieni!’ E chi ode dica: ‘Vieni!’ E chi ha sete venga; chi lo desidera prenda l’acqua della vita gratuitamente”. Nessuno aggiunga o tolga nulla dalle parole di questa profezia, altrimenti la sua parte sarà tolta “dagli alberi della vita e dalla città santa”. — 22:6, 10, 15-17, 19.

      PERCHÉ È UTILE

      28. Quali esempi ci aiutano a comprendere che Rivelazione porta a termine la narrazione iniziata nella prima parte della Bibbia?

      28 Il libro di Rivelazione costituisce davvero una splendida conclusione per l’ispirata collezione dei 66 libri della Bibbia! Nulla è stato omesso. Nulla è rimasto in sospeso. Ora vediamo chiaramente sia il gran finale che il principio. L’ultima parte della Bibbia porta a termine la narrazione cominciata nella prima parte. Come Genesi 1:1 descrive la creazione da parte di Dio dei cieli e della terra fisici, così Rivelazione 21:1-4 descrive un nuovo cielo e una nuova terra e le indescrivibili benedizioni che saranno riversate sul genere umano, secondo quanto è profetizzato anche in Isaia 65:17, 18; 66:22; e 2 Pietro 3:13. Come al primo uomo fu detto che sarebbe positivamente morto se fosse stato disubbidiente, così Dio positivamente garantisce che, per gli ubbidienti, “la morte non ci sarà più”. (Gen. 2:17; Riv. 21:4) Quando il Serpente comparve per la prima volta come ingannatore del genere umano, Dio predisse che gli sarebbe stata schiacciata la testa, e Rivelazione spiega come l’originale serpente, che è il Diavolo e Satana, sarà infine scagliato nella distruzione. (Gen. 3:1-5, 15; Riv. 20:10) Mentre l’uomo disubbidiente fu allontanato dall’edenico albero della vita, ecco apparire simbolici alberi di vita “per la guarigione delle nazioni” del genere umano ubbidiente. (Gen. 3:22-24; Riv. 22:2) Come un fiume usciva dall’Eden per irrigare il giardino, così viene raffigurato un fiume simbolico che esce dal trono di Dio e che dà vita e la sostiene. Ciò corrisponde alla precedente visione di Ezechiele, e fa anche venire in mente le parole di Gesù circa “una fonte d’acqua zampillante per impartire vita eterna”. (Gen. 2:10; Riv. 22:1, 2; Ezec. 47:1-12; Giov. 4:13, 14) Al contrario del primo uomo e della prima donna, che furono scacciati dalla presenza di Dio, i fedeli vincitori vedranno la Sua faccia. (Gen. 3:24; Riv. 22:4) È davvero utile esaminare queste elettrizzanti visioni di Rivelazione!

      29. (a) In che modo Rivelazione collega fra loro le profezie concernenti Babilonia? (b) Quali analogie si notano fra le visioni di Daniele e di Rivelazione relative al Regno e alle bestie?

      29 Notate anche come Rivelazione collega fra loro le profezie concernenti la malvagia Babilonia. Isaia aveva previsto la caduta della Babilonia letterale molto tempo prima che avesse luogo, e aveva dichiarato: “È caduta! Babilonia è caduta!” (Isa. 21:9) Anche Geremia aveva profetizzato contro Babilonia. (Ger. 51:6-12) Ma Rivelazione parla in simboli di “Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra”. Anch’essa dev’essere abbattuta, e Giovanni vede questo in visione e dichiara: “È caduta! Babilonia la Grande è caduta!” (Riv. 17:5; 18:2) Ricordate la visione di Daniele riguardo a un regno stabilito da Dio che avrebbe stritolato gli altri regni e sarebbe rimasto “a tempi indefiniti”? Notate come questo si collega con la proclamazione celeste riportata in Rivelazione: “Il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore e del suo Cristo, ed egli regnerà per i secoli dei secoli”. (Dan. 2:44; Riv. 11:15) E come la visione di Daniele descriveva ‘qualcuno simile a un figlio dell’uomo che veniva con le nubi del cielo per ricevere durevoli dominio e dignità e regno’, così Rivelazione definisce Gesù Cristo “Il Governante dei re della terra” e colui che “viene con le nubi”, e dice che “ogni occhio lo vedrà”. (Dan. 7:13, 14; Riv. 1:5, 7) Si possono inoltre notare certe analogie fra le bestie delle visioni di Daniele e le bestie di Rivelazione. (Dan. 7:1-8; Riv. 13:1-3; 17:12) Non c’è dubbio, Rivelazione offre un vasto campo di studio per rafforzare la fede.

      30. (a) Quale visione completa della santificazione del nome di Geova per mezzo del Regno dà Rivelazione? (b) A che cosa viene dato risalto per quel che riguarda la santità, e su chi influisce questo?

      30 Rivelazione ci dà una visione davvero meravigliosa e poliedrica in merito al Regno di Dio! Mette splendidamente a fuoco ciò che dissero riguardo al Regno i profeti dell’antichità nonché Gesù e i suoi discepoli. Qui abbiamo il quadro completo della santificazione del nome di Geova per mezzo del Regno: “Santo, santo, santo è Geova Dio, l’Onnipotente”. Egli è degno “di ricevere la gloria e l’onore e la potenza”. Egli è infatti colui che ‘prende il suo gran potere e comincia a regnare’ per mezzo di Cristo. Con quanto zelo questo Figlio regale, il “Re dei re e Signore dei signori”, viene visto colpire le nazioni e calcare “lo strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente”! Mentre il grandioso tema biblico della rivendicazione di Geova raggiunge l’apice, viene dato risalto al fatto che tutte le persone e tutte le cose che hanno relazione con i propositi del Suo Regno devono essere sante. L’Agnello Gesù Cristo, che “ha la chiave di Davide”, è definito santo, e così pure gli angeli del cielo. Viene detto che quelli che prendono parte alla prima risurrezione sono ‘felici e santi’, e si dà risalto al fatto che “nulla che non sia sacro” e nessuno “che pratichi cosa disgustante” entrerà in alcun modo nella “città santa, Gerusalemme”. Così quelli che sono stati comprati con il sangue dell’Agnello per “essere un regno e sacerdoti al nostro Dio” sono fortemente incoraggiati a mantenere la santità dinanzi a Geova. Anche la “grande folla”, per poter rendere sacro servizio, deve ‘lavare le proprie lunghe vesti e renderle bianche nel sangue dell’Agnello’. — Riv. 4:8, 11; 11:17; 19:15, 16; 3:7; 14:10; 20:6; 21:2, 10, 27; 22:19; 5:9, 10; 7:9, 14, 15.

      31. Quali aspetti del Regno sono portati alla nostra attenzione solo dal libro di Rivelazione?

      31 La visione di questo magnifico e santo Regno di Dio resta scolpita nella nostra mente mentre notiamo certi aspetti che solo il libro di Rivelazione porta alla nostra attenzione. Qui abbiamo la visione completa degli eredi del Regno sul monte Sion con l’Agnello, inneggianti un nuovo cantico che solo loro conoscono. Solo Rivelazione ci dice il numero di quelli comprati dalla terra per entrare nel Regno — 144.000 — e che questi sono suggellati di fra le 12 simboliche tribù dell’Israele spirituale. Solo Rivelazione mostra che questi ‘sacerdoti e re’, che prendono parte con Cristo alla prima risurrezione, regneranno con lui “per i mille anni”. Solo Rivelazione ci dà la visione completa della “città santa, la Nuova Gerusalemme”, mostrando la sua radiosa gloria, Geova e l’Agnello come suo tempio, le sue 12 porte e pietre di fondamento, e i re che vi regnano per sempre mediante l’eterna luce che Geova diffonde su di loro. — 14:1, 3; 7:4-8; 20:6; 21:2, 10-14, 22; 22:5.

      32. (a) In che modo la visione del “nuovo cielo” e della “città santa, la Nuova Gerusalemme”, riassume tutto ciò che era stato predetto riguardo al Seme del Regno? (b) Quali benedizioni il Regno assicura al genere umano sulla terra?

      32 Si può veramente dire che questa visione del “nuovo cielo” e della “città santa, la Nuova Gerusalemme”, riassume tutto ciò che le Scritture hanno predetto dall’antichità riguardo al Seme del Regno. Abraamo aspettava un seme per mezzo del quale ‘tutte le famiglie della terra certamente si sarebbero benedette’ e “la città che ha reali fondamenta, il cui edificatore e costruttore è Dio”. Ora, nella visione di Rivelazione, questa città, strumento di benedizione, è chiaramente identificata come il “nuovo cielo”: un nuovo governo, il Regno di Dio, composto dalla Nuova Gerusalemme (la sposa di Cristo) e dal suo Sposo. Insieme formeranno un giusto governo che amministrerà tutta la terra. Geova promette al genere umano fedele che diverranno “suoi popoli” in una condizione felice, senza peccato e senza morte, come quella in cui l’uomo si trovava prima della ribellione in Eden. E, per ribadirlo, Rivelazione ripete due volte che Dio “asciugherà ogni lacrima dai loro occhi”. — Gen. 12:3; 22:15-18; Ebr. 11:10; Riv. 7:17; 21:1-4.

      33. (a) Quale meraviglioso quadro generale dell’adempimento dei propositi divini presenta Rivelazione? (b) In che modo “tutta la Scrittura” si è dimostrata “ispirata da Dio e utile”, e perché ora è il tempo di studiare la Parola di Dio e di ubbidire ad essa?

      33 Sì, quale grandiosa conclusione delle Scritture ispirate! Come sono meravigliose queste “cose che devono accadere fra breve”! (Riv. 1:1) Il nome di Geova, “l’Iddio delle ispirate espressioni dei profeti”, è santificato. (22:6) Si vede l’adempimento degli scritti profetici di 16 secoli e vengono ricompensate le opere di fede compiute nel corso di migliaia di anni! “L’originale serpente” è morto, le sue orde sono state distrutte e la malvagità non esiste più. (12:9) Il Regno di Dio domina quale “nuovo cielo” alla Sua lode. Le benedizioni di una terra restaurata, riempita e soggiogata secondo il proposito di Geova dichiarato nel primo capitolo della Bibbia, si estendono davanti al genere umano per una splendida eternità. (Gen. 1:28) Tutta la Scrittura si è realmente dimostrata “ispirata da Dio e utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia”. Geova l’ha usata per condurre uomini di fede pienamente competenti, del tutto preparati, fino a questo giorno meraviglioso. Ora, perciò, è il tempo di studiare queste Scritture per rafforzare la vostra fede. Ubbidite ai loro comandi in modo da ricevere la benedizione di Dio. Seguiteli percorrendo il retto sentiero che conduce alla vita eterna. Ciò facendo, voi pure potrete dire, con l’assoluta fiducia con cui termina l’ultimo libro della Bibbia: “Amen! Vieni, Signore Gesù”. — 2 Tim. 3:16; Riv. 22:20.

      34. Come possiamo provare ora incomparabile gioia, e perché?

      34 Quale incomparabile gioia possiamo provare ora acclamando “il regno del nostro Signore e del suo Cristo”, il Seme, mentre reca eterna santificazione all’impareggiabile nome di “Geova Dio, Onnipotente”! — Riv. 11:15, 17.

  • Studio numero 1: Una visita alla Terra Promessa
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • Studi sulle Scritture ispirate e informazioni relative

      Studio numero 1: Una visita alla Terra Promessa

      Le regioni, le caratteristiche fisiche, i monti e le valli, i fiumi e i laghi, il clima, il suolo e la flora.

      1. (a) Perché la designazione “Terra Promessa” è senz’altro appropriata? (b) Quale splendida prospettiva possiamo tenere presente mentre esaminiamo la geografia del paese?

      I CONFINI dell’antica Terra Promessa furono stabiliti da Geova Dio. (Eso. 23:31; Num. 34:1-12; Gios. 1:4) Per molti secoli il paese è stato conosciuto col nome di Palestina. Il latino Palaestina e il greco Palaistìne derivano dall’ebraico Pelèsheth. Nelle Scritture Ebraiche Pelèsheth è tradotto “Filistea”, e si riferisce solo al territorio dei filistei, nemici del popolo di Dio. (Eso. 15:14) Comunque, dato che Geova promise questo paese al fedele Abraamo e ai suoi discendenti, la designazione “Terra Promessa” o “paese della promessa” è senz’altro appropriata. (Gen. 15:18; Deut. 9:27, 28; Ebr. 11:9) Questo paese presenta una morfologia straordinariamente differenziata. Infatti in un piccolo territorio racchiude molte delle varie caratteristiche e dei contrasti che si trovano in tutta la terra. Se Geova poté dare come eredità ai suoi antichi testimoni questo paese della promessa, con tutta la sua bella varietà, certamente potrà dare ai suoi dedicati adoratori uno splendido nuovo mondo paradisiaco che abbraccerà tutta la terra, con monti, valli, fiumi e laghi, per loro diletto. Prestiamo ora viva attenzione alla configurazione geografica della Terra Promessa, mentre la visitiamo in un viaggio immaginario.a

      ESTENSIONE

      2. In quale parte della Terra Promessa, e anche in quale altro territorio, si stabilirono gli ebrei?

      2 Secondo le linee di confine stabilite da Dio e indicate in Numeri 34:1-12, la terra promessa a Israele doveva essere una stretta striscia di territorio, lunga da nord a sud circa 480 chilometri e larga in media circa 56 chilometri. L’intero paese promesso non fu militarmente occupato che al tempo dei regni di Davide e Salomone, con l’assoggettamento di molti popoli. Comunque, in genere si diceva che la parte effettivamente popolata dagli ebrei era quella compresa fra Dan e Beer-Seba, lunga da nord a sud circa 240 chilometri. (1 Re 4:25) La distanza fra il monte Carmelo e il Mar di Galilea è di circa 51 chilometri, e a sud, dove la costa del Mediterraneo piega gradatamente a sudovest, la distanza fra Gaza e il Mar Morto è di circa 80 chilometri. Questa zona popolata a ovest del Giordano aveva una superficie approssimativa di soli 15.000 chilometri quadrati. Comunque, gli israeliti si stabilirono anche in terre a est del Giordano (non incluse nei confini originali promessi), occupando così un territorio complessivo di circa 26.000 chilometri quadrati.

      REGIONI NATURALI

      3. Servendovi della cartina “Regioni naturali della Terra Promessa” e del paragrafo, indicate brevemente le zone incluse nelle seguenti divisioni naturali del paese: (a) le pianure a ovest del Giordano, (b) le regioni montagnose a ovest del Giordano, (c) i monti e gli altopiani a est del Giordano.

      3 La nostra visita alla Terra Promessa ci porterà attraverso le seguenti divisioni naturali del paese. Lo schema riportato qui sotto provvede la chiave per comprendere la cartina acclusa, la quale mostra i confini approssimativi delle zone che prenderemo in esame.

      Regioni geografiche

      A. La costa del Mar Grande. — Gios. 15:12.

      B. Le pianure a ovest del Giordano

      1. La pianura di Aser. — Giud. 5:17.

      2. La striscia costiera di Dor. — Gios. 12:23.

      3. Pianura costiera di Saron. — 1 Cron. 27:29; Cant. 2:1.

      4. La pianura della Filistea. — Gen. 21:32; Eso. 13:17.

      5. La valle centrale da est a ovest

      a. La pianura di Meghiddo (Esdrelon). — 2 Cron. 35:22.

      b. Il bassopiano di Izreel. — Giud. 6:33.

      C. Le regioni montagnose a ovest del Giordano

      1. Le colline della Galilea. — Gios. 20:7; Isa. 9:1.

      2. Le colline del Carmelo. — 1 Re 18:19, 20, 42.

      3. Le colline di Samaria. — Ger. 31:5; Amos 3:9.

      4. La Sefela. — Gios. 11:2; Giud. 1:9.

      5. La regione collinosa di Giuda. — Gios. 11:21.

      6. Il deserto di Giuda (Gesimon). — Giud. 1:16;

      1 Sam. 23:19.

      7. Il Negheb. — Gen. 12:9; Num. 21:1.

      8. Il deserto di Paran. — Gen. 21:21; Num. 13:1-3.

      D. La grande Araba (rift valley). — 2 Sam. 2:29; Ger. 52:7.

      1. Il bacino di Hula

      2. La regione intorno al Mar di Galilea. — Matt. 14:34; Giov. 6:1.

      3. Il distretto della valle del Giordano (il Ghor). — 1 Re 7:46;

      2 Cron. 4:17; Luca 3:3.

      4. Il Mar Salato (Mar Morto, mare dell’Araba). — Num. 34:3;

      Deut. 4:49; Gios. 3:16.

      5. L’Araba (a sud del Mar Salato). — Deut. 2:8.

      E. I monti e gli altopiani a est del Giordano.

      — Gios. 13:9, 16, 17, 21; 20:8.

      1. Il paese di Basan. — 1 Cron. 5:11; Sal. 68:15.

      2. Il paese di Galaad. — Gios. 22:9.

      3. Il paese di Ammon e di Moab. — Gios. 13:25; 1 Cron. 19:2;

      Deut. 1:5.

      4. L’altopiano di Edom. — Num. 21:4; Giud. 11:18.

      F. I monti del Libano. — Gios. 13:5.

      A. LA COSTA DEL MAR GRANDE

      4. Quali sono le caratteristiche e il clima della fascia costiera?

      4 Cominciando la nostra visita da ovest, incontriamo prima la fascia costiera che si estende lungo l’azzurro Mediterraneo. A causa delle grandi estensioni di dune, l’unico buon porto naturale sotto il monte Carmelo è quello di Ioppe; ma a nord del Carmelo ci sono parecchi buoni porti naturali. I fenici, che abitavano il paese lungo questa parte della costa, divennero navigatori famosi. La temperatura media annua lungo le coste assolate è piacevole, sui 19°C, ma le estati sono molto calde, con una temperatura media diurna che a Gaza si aggira sui 34°C.

      B-1 LA PIANURA DI ASER

      5, 6. Descrivete brevemente (a) la pianura di Aser, (b) la striscia costiera di Dor.

      5 Questa pianura costiera si estende per circa 40 chilometri a nord del monte Carmelo. Ha un’ampiezza massima di circa 13 chilometri e fa parte del paese che fu assegnato alla tribù di Aser. (Gios. 19:24-30) Era una fertile striscia pianeggiante che produceva bene, e forniva viveri per la tavola del re Salomone. — Gen. 49:20; 1 Re 4:7, 16.

      B-2 LA STRISCIA COSTIERA DI DOR

      6 Questa striscia di terra confina con la catena del Carmelo per circa 32 chilometri. È larga solo 4 chilometri. In effetti è una striscia di terra lungo la costa, fra il Carmelo e il Mediterraneo. Nella parte meridionale c’è la città portuale di Dor, e a sud di questa cominciano le dune. I colli dietro Dor producevano viveri scelti per i banchetti di Salomone. Una delle figlie di Salomone sposò il delegato di questa regione. — 1 Re 4:7, 11.

      B-3 PIANURA COSTIERA DI SARON

      7. (a) Quale riferimento a Saron viene fatto in una profezia, e perché? (b) Al tempo degli antichi ebrei, quali attività si svolgevano in questa regione?

      7 Data la proverbiale bellezza dei suoi fiori, è appropriato che Saron sia menzionata nella visione profetica di Isaia riguardo al restaurato paese di Israele. (Isa. 35:2) È una zona fertile e ben irrigata, pianeggiante, larga dai 16 ai 19 chilometri, che dalla striscia costiera di Dor si estende verso sud per circa 64 chilometri. Al tempo degli antichi ebrei nella parte settentrionale della pianura di Saron c’erano foreste di querce. Dopo la mietitura vi pascolavano molti greggi. Al tempo del re Davide le mandrie reali erano tenute in Saron. (1 Cron. 27:29) Oggi nella zona ci sono estesi agrumeti.

      B-4 LA PIANURA DELLA FILISTEA

      8. Dove si trova la pianura della Filistea, e quali sono le sue caratteristiche?

      8 Questa sezione del paese si trova a sud di Saron, e si estende per circa 80 chilometri lungo la costa e per circa 24 chilometri verso l’interno. (1 Re 4:21) Le dune lungo il litorale penetrano a volte fino a 6 chilometri nell’interno. È una pianura ondulata, simile a una steppa, che dietro Gaza a sud si eleva da 30 metri a più di 200 metri. Il suolo è ricco, ma le piogge non sono molto abbondanti e c’è sempre il pericolo della siccità.

      B-5 LA VALLE CENTRALE DA EST A OVEST

      9. (a) Da quali due parti è costituita la valle centrale da est a ovest, e di che utilità pratica era? (b) Usando i diagrammi delle “Sezioni trasversali tipiche della Terra Promessa”, descrivete in breve le caratteristiche topografiche di questa zona.

      9 La valle centrale da est a ovest è costituita in effetti da due parti, la pianura della valle di Meghiddo, o Esdrelon, a ovest, e il bassopiano di Izreel a est. (2 Cron. 35:22; Giud. 6:33) Questa valle centrale consentiva di attraversare con facilità il paese dalla rift valley del Giordano alla costa mediterranea, e divenne un’importante strada commerciale. La pianura di Meghiddo scarica le sue acque nel torrente Chison, che defluisce attraverso una stretta gola fra il monte Carmelo e le colline della Galilea raggiungendo la pianura di Aser e gettandosi nel Mediterraneo. Questo piccolo corso d’acqua quasi si secca durante i mesi estivi, ma in altri periodi si ingrossa fino a divenire un torrente. — Giud. 5:21.

      10. (a) Descrivete il bassopiano di Izreel. (b) Con quali avvenimenti biblici ha relazione questa zona?

      10 Il bassopiano di Izreel scarica le sue acque in direzione sudest, nel Giordano. Questa valle angusta, la pianura di Izreel, è larga poco più di 3 chilometri e si estende per quasi 19 chilometri. All’inizio ha un’altitudine di circa 90 metri, poi scende progressivamente fino a circa 120 metri sotto il livello del mare presso Bet-Sean. L’intera valle centrale è molto fertile, e quella di Izreel è una delle zone più ricche di tutto il paese. Il nome Izreel stesso significa “Dio seminerà seme”. (Osea 2:22) Le Scritture parlano della piacevolezza e della bellezza di questa regione. (Gen. 49:15) Sia Meghiddo che Izreel ebbero un’importanza strategica nelle battaglie combattute da Israele e da nazioni vicine, e qui combatterono Barac, Gedeone, il re Saul e Ieu. — Giud. 5:19-21; 7:12; 1 Sam. 29:1; 31:1, 7; 2 Re 9:27.

      C-1 LE COLLINE DELLA GALILEA

      11, 12. (a) Che ruolo ebbe la Galilea nel ministero di Gesù, e chi veniva da questa regione? (b) Indicate alcune differenze fra la Bassa Galilea e l’Alta Galilea.

      11 Fu nella parte meridionale delle colline della Galilea (e intorno al Mar di Galilea) che Gesù compì la maggior parte della sua opera di testimonianza riguardo al nome e al Regno di Geova. (Matt. 4:15-17; Mar. 3:7) La maggioranza dei seguaci di Gesù, inclusi tutt’e undici i suoi apostoli fedeli, venivano dalla Galilea. (Atti 2:7) In questa bella regione, a volte chiamata Bassa Galilea, il paesaggio è veramente piacevole e le colline non superano i 600 metri d’altezza. Da autunno a primavera non mancano le precipitazioni, e quindi non è una regione desertica. A primavera tutte le colline si coprono di fiori e ogni fondovalle è ricco di cereali. Sui piccoli altopiani il suolo è fertile, e le colline si prestano molto bene alla coltivazione degli olivi e delle viti. In questa zona le città di fama biblica sono Nazaret, Cana e Nain. (Matt. 2:22, 23; Giov. 2:1; Luca 7:11) La regione fornì a Gesù numerosi spunti per le sue illustrazioni. — Matt. 6:25-32; 9:37, 38.

      12 Nella parte settentrionale, o Alta Galilea, le colline superano i 1100 metri d’altezza, e a un certo punto diventano in effetti le pendici dei monti del Libano. L’Alta Galilea è isolata e battuta dal vento, e le piogge sono abbondanti. Nei tempi biblici i pendii occidentali erano coperti da fitte foreste. Questa regione fu assegnata alla tribù di Neftali. — Gios. 20:7.

      C-2 LE COLLINE DEL CARMELO

      13. (a) Che cos’è in effetti il Carmelo? (b) A che proposito è menzionato nella Bibbia?

      13 Il contrafforte del monte Carmelo si protende maestosamente nel Mediterraneo. Il Carmelo è in effetti una catena collinosa, lunga circa 48 chilometri, che si eleva fino a 545 metri sul livello del mare. Si estende dalle colline di Samaria al Mediterraneo, e il suo promontorio, che forma la cresta principale dell’estremità nordoccidentale, è indimenticabile per la sua grazia e bellezza. (Cant. 7:5) Il nome Carmelo significa “frutteto”, e si addice veramente a questo fertile promontorio, coperto dai suoi famosi vigneti e da alberi da frutto e olivi. Isaia 35:2 lo usa per simboleggiare la fruttifera gloria del restaurato paese d’Israele: ‘Gli si deve dare lo splendore del Carmelo’. Fu qui che Elia sfidò i sacerdoti di Baal e che “il fuoco di Geova cadde” a riprova della Sua supremazia, e fu dalla cima del Carmelo che Elia richiamò l’attenzione sulla piccola nube che divenne un gran rovescio di pioggia, ponendo fine alla siccità in Israele. — 1 Re 18:17-46.

      C-3 LE COLLINE DI SAMARIA

      14. Quali tribù si stabilirono sulle colline di Samaria, e a quali coltivazioni si presta questa zona?

      14 La parte meridionale di questa regione è la più collinosa, e a est supera i 900 metri di altezza. (1 Sam. 1:1) In questa regione le precipitazioni sono più abbondanti e più sicure che in Giuda, a sud. La regione fu popolata dai discendenti di Efraim, il figlio minore di Giuseppe. La parte settentrionale, che fu assegnata alla mezza tribù di Manasse, il figlio maggiore di Giuseppe, comprende conche e piccole pianure circondate da colline. La parte collinosa non è tanto fertile, benché, grazie agli estesi terrazzamenti sulle falde delle colline, ci siano vigne e oliveti. (Ger. 31:5) Comunque, i fondivalle più grandi sono eccellenti per la coltivazione dei cereali e per l’agricoltura in generale. Nei tempi biblici in questa regione c’erano molte città. Il territorio di Manasse, al tempo del regno settentrionale, fu sede delle tre capitali, in ordine di tempo Sichem, Tirza e Samaria, e l’intera regione fu chiamata Samaria, dal nome della capitale. — 1 Re 12:25; 15:33; 16:24.

      15. (a) Come si adempì nella Samaria la benedizione impartita da Mosè a Giuseppe? (b) Come questo paese fu ulteriormente benedetto al tempo di Gesù?

      15 La benedizione che Mosè impartì a Giuseppe si adempì veramente su questo paese. “In quanto a Giuseppe disse: ‘Il suo paese sia di continuo benedetto da Geova con le cose scelte del cielo, con la rugiada, . . . e con le cose scelte, i prodotti del sole, e con le cose scelte, il frutto dei mesi lunari, e con il meglio dei monti dell’oriente, e con le cose scelte dei colli di durata indefinita’”. (Deut. 33:13-15) Sì, era un paese delizioso. I suoi monti erano coperti da fitte foreste, le sue valli erano produttive e col tempo si riempì di città prospere e popolose. (1 Re 12:25; 2 Cron. 15:8) In tempi successivi sia Gesù che i suoi discepoli predicarono nella Samaria, e il cristianesimo vi trovò molti sostenitori. — Giov. 4:4-10; Atti 1:8; 8:1, 14.

      C-4 LA SEFELA

      16. (a) Che cosa caratterizza la Sefela? (b) Che importanza aveva questa zona nei tempi biblici?

      16 Anche se il nome Sefela significa “bassopiano”, in effetti è una zona collinosa che raggiunge un’altitudine di circa 450 metri nella parte meridionale e che è attraversata da numerose valli in direzione est-ovest. (2 Cron. 26:10) Si eleva subito a est della pianura costiera della Filistea e va considerata un bassopiano solo in paragone con le colline di Giuda, più alte e situate più a est. (Gios. 12:8) Le colline della Sefela, un tempo coperte di sicomori, ora ospitano vigne e oliveti. (1 Re 10:27) Vi si trovavano molte città. In epoca biblica servì da zona cuscinetto fra Israele e i filistei, o qualsiasi altro esercito invasore che cercasse di entrare in Giuda dal lato della pianura costiera. — 2 Re 12:17; Abd. 19.

      C-5 LA REGIONE COLLINOSA DI GIUDA

      17. (a) Cosa produceva nei tempi biblici la regione collinosa di Giuda, e che dire di oggi? (b) Per che cosa Giuda era considerato un luogo adatto?

      17 Questa è un’elevata zona rocciosa lunga circa 80 chilometri e larga meno di 32, con altitudini varianti fra i 600 e i 1000 metri sul livello del mare. Nei tempi biblici era coperta di alberi, e specialmente nella parte occidentale le colline e le valli erano ricche di campi di grano, oliveti e vigne. Era una regione che produceva molto buon grano, olio e vino per Israele. La zona intorno a Gerusalemme in particolare ha subìto un’estesa deforestazione dai tempi biblici in poi e appare dunque spoglia in paragone con ciò che era una volta. D’inverno a volte nevica sulle alture più elevate del centro, come a Betleem. Nei tempi antichi Giuda era considerato un luogo adatto per città e fortezze, e nei momenti di pericolo la popolazione poteva fuggire su questi monti per mettersi in salvo. — 2 Cron. 27:4.

      18. (a) Quando fu che Gerusalemme divenne la capitale di Israele e di Giuda? (b) Quali sono alcune interessanti informazioni sulla città?

      18 Nella storia di Giuda e di Israele ha una notevole importanza Gerusalemme, chiamata anche Sion dal nome della sua cittadella. (Sal. 48:1, 2) In origine era una città cananea, Gebus, situata su un luogo elevato nel punto in cui la valle di Innom e quella del Chidron si congiungono. Dopo che Davide la catturò e ne fece la capitale, la città fu estesa a nordovest, includendo infine anche la valle del Tiropeon. In seguito la valle di Innom fu chiamata Geenna. Siccome gli ebrei vi facevano sacrifici idolatrici, fu dichiarata impura e trasformata in discarica di rifiuti e di cadaveri di criminali abietti. (2 Re 23:10; Ger. 7:31-33) Così i suoi fuochi divennero simbolo di annientamento totale. (Matt. 10:28; Mar. 9:47, 48) Gerusalemme poteva contare solo su un limitato approvvigionamento idrico dalla Piscina di Siloam, a ovest della valle del Chidron, ed Ezechia protesse questa riserva d’acqua edificando mura esterne in modo che venisse a trovarsi all’interno della città. — Isa. 22:11; 2 Cron. 32:2-5.

      C-6 IL DESERTO DI GIUDA (GESIMON)

      19. (a) In che modo il Gesimon corrisponde al significato del suo nome? (b) Quali avvenimenti biblici ebbero luogo in questa regione?

      19 Gesimon è il nome biblico del deserto di Giuda. Significa proprio “deserto”. (1 Sam. 23:19, nota in calce) Com’è descrittivo e appropriato questo nome! Il deserto è costituito dagli aspri pendii orientali delle nude colline calcaree di Giuda, che scendono di oltre 900 metri in 24 chilometri man mano che si avvicinano al Mar Morto, dove c’è una parete di rupi ineguali. Nel Gesimon non ci sono città ed è scarsamente popolato. In questo deserto si rifugiò Davide per sottrarsi al re Saul; fra questo deserto e il Giordano predicò Giovanni il Battezzatore, e in questa regione Gesù si ritirò quando digiunò per 40 giorni.b — 1 Sam. 23:14; Matt. 3:1; Luca 4:1.

      C-7 IL NEGHEB

      20. Descrivete il Negheb.

      20 A sud delle colline di Giuda c’è il Negheb, dove i patriarchi Abraamo e Isacco risiedettero per molti anni. (Gen. 13:1-3; 24:62) La Bibbia chiama la parte meridionale di questa zona anche “deserto di Zin”. (Gios. 15:1) Il semidesertico Negheb si estende dalla zona di Beer-Seba a nord fino a Cades-Barnea a sud. (Gen. 21:31; Num. 13:1-3, 26; 32:8) Dalle colline di Giuda il terreno scende formando una serie di rilievi, disposti in direzione est-ovest, in modo da costituire una barriera naturale che rende difficile l’accesso o l’invasione da sud. Dai colli situati nella parte orientale del Negheb, il terreno digrada fino a diventare una pianura desertica a ovest, lungo la costa. D’estate il paese è arido come un vero deserto, fuorché nei pressi di qualche valle di torrente. Comunque, l’acqua si può trovare scavando pozzi. (Gen. 21:30, 31) L’attuale Stato di Israele sta irrigando e dissodando alcune parti del Negheb. Il “fiume d’Egitto” segnava il confine sudoccidentale del Negheb e parte di quello meridionale della Terra Promessa. — Gen. 15:18.

      C-8 IL DESERTO DI PARAN

      21. Dove si trova Paran, e che parte ebbe nella storia biblica?

      21 A sud del Negheb c’è il deserto di Paran, che si fonde con quello di Zin. Partiti dal Sinai, gli israeliti attraversarono il deserto di Paran nel loro viaggio verso la Terra Promessa, e fu da Paran che Mosè mandò i 12 esploratori. — Num. 12:16–13:3.

      D. LA GRANDE ARABA (RIFT VALLEY)

      22. Usando la cartina a pagina 272 e i diagrammi a pagina 273 insieme a questo paragrafo, descrivete brevemente le caratteristiche principali dell’Araba (rift valley) e la loro relazione con il territorio circostante.

      22 Una delle più insolite formazioni geologiche del nostro pianeta è la grande rift valley. Nella Bibbia la parte di questa fenditura della crosta terrestre che attraversa la Terra Promessa da nord a sud è chiamata l’“Araba”. (Gios. 18:18) In 2 Samuele 2:29 è descritta come un burrone. A nord d’essa c’è il monte Ermon. (Gios. 12:1) Dai piedi dell’Ermon la rift valley scende ripida verso sud fino a circa 800 metri sotto il livello del mare in fondo al Mar Morto. Dall’estremità meridionale del Mar Morto l’Araba continua, risalendo fino a oltre 200 metri sul livello del mare a metà strada circa fra il Mar Morto e il golfo di ʽAqaba. Di lì scende ripida nelle tiepide acque del braccio orientale del Mar Rosso. Le cartine accluse delle sezioni trasversali mostrano la relazione esistente fra la rift valley e il territorio circostante.

      D-1 IL BACINO DI HULA

      23. Con cosa fu associata nei tempi biblici la regione di Hula?

      23 Cominciando dalle pendici dell’Ermon, la rift valley scende rapidamente di oltre 490 metri fino alla regione di Hula, che è più o meno al livello del mare. Questa zona è ben irrigata e rimane piacevolmente verde anche durante i caldi mesi estivi. Fu qui che i daniti si stabilirono nella città che chiamarono Dan, la quale servì da centro dell’adorazione idolatrica dal tempo dei Giudici fino a quello del regno delle dieci tribù d’Israele. (Giud. 18:29-31; 2 Re 10:29) A Cesarea di Filippo, città vicina al sito dell’antica Dan, Gesù confermò ai suoi discepoli di essere il Cristo, e molti credono che la trasfigurazione abbia avuto luogo sei giorni dopo sul vicino monte Ermon. Dall’Hula la rift valley scende fino al Mar di Galilea, che si trova circa 210 metri sotto il livello del mare. — Matt. 16:13-20; 17:1-9.

      D-2 LA REGIONE INTORNO AL MAR DI GALILEA

      24. (a) Con quali altri nomi è chiamato nella Bibbia il Mar di Galilea? (b) Com’erano i suoi dintorni ai giorni di Gesù?

      24 Il Mar di Galilea e i suoi dintorni sono molto belli.c L’interesse per questa regione è accresciuto dal fatto che vi si svolsero molti avvenimenti del ministero di Gesù. (Matt. 4:23) Il mare è pure chiamato lago di Gennezaret, mare di Cinneret e mare di Tiberiade. (Luca 5:1; Gios. 13:27; Giov. 21:1) In realtà è un lago a forma di cuore, lungo quasi 21 chilometri e con una larghezza massima di 12 chilometri, e costituisce un’importante riserva idrica per tutto il paese. È circondato quasi completamente da colline. La superficie si trova circa 210 metri sotto il livello del mare, il che dà luogo a inverni miti e piacevoli e a estati assai lunghe e calde. Ai giorni di Gesù era il centro di un’industria della pesca altamente sviluppata, e le fiorenti città di Corazin, Betsaida, Capernaum e Tiberiade erano situate sulla riva del lago o nei pressi. La quiete del lago può essere turbata da improvvise tempeste. (Luca 8:23) A nordovest del lago è situata la piccola pianura triangolare di Gennezaret. Il suolo è ricco, e produce quasi ogni specie di prodotti che crescono nella Terra Promessa. A primavera i pendii dai vivaci colori si accendono di uno splendore che non è superato da nessun altro luogo del paese di Israele.d

      D-3 IL DISTRETTO DELLA VALLE DEL GIORDANO (IL GHOR)

      25. Quali sono gli aspetti principali della valle del Giordano?

      25 Questa intera valle che scende a forma di burrone è pure chiamata “l’Araba”. (Deut. 3:17) Oggi gli arabi la chiamano Ghor, che significa “depressione”. La valle comincia in prossimità del Mar di Galilea ed è generalmente ampia, in certi punti anche una ventina di chilometri. Il Giordano si trova 46 metri più in basso della pianura della valle e si snoda tortuoso per circa 320 chilometri, su una distanza di 105 chilometri, prima di gettarsi nel Mar Morto.e Prima di raggiungerlo forma 27 rapide e scende di circa 180 metri. Il corso inferiore del Giordano è costeggiato da boschetti di alberi e arbusti, per lo più tamarischi, oleandri e salici, fra i quali nei tempi biblici si nascondevano i leoni con i loro piccoli. Questa parte oggi è conosciuta col nome di Zor, e in primavera viene parzialmente inondata. (Ger. 49:19) Al di sopra di ciascun lato di questa stretta striscia simile a una giungla è il Qattara, inospitale tratto di terreno desolato fatto di piccoli altopiani e pendii solcati da fenditure che portano alle pianure del Ghor vero e proprio. Le pianure della parte settentrionale del Ghor o Araba sono ben coltivate. Si dice che anche nella parte meridionale, verso il Mar Morto, l’altopiano dell’Araba, oggi molto arido, un tempo producesse numerose specie di datteri e molti altri frutti tropicali. La più famosa città della valle del Giordano era, ed è tuttora, Gerico. — Gios. 6:2, 20; Mar. 10:46.

      D-4 IL MAR SALATO (MAR MORTO)

      26. (a) Quali sono alcune caratteristiche rimarchevoli del Mar Morto? (b) Quale straordinaria testimonianza dà questa regione in quanto ai giudizi di Geova?

      26 Questo è uno dei più rimarchevoli specchi d’acqua sulla superficie della terra. Appropriatamente è definito morto, poiché non ci vivono pesci, e presso le sue sponde la vegetazione è scarsa. La Bibbia lo chiama Mar Salato, o mare dell’Araba, poiché è situato nella rift valley dell’Araba. (Gen. 14:3; Gios. 12:3) Il mare è lungo, da nord a sud, all’incirca 75 chilometri, e ha una larghezza di quasi 15 chilometri. La sua superficie è situata circa 400 metri sotto il livello del Mediterraneo, il che ne fa la massima depressione della terra. Nella parte settentrionale ha una profondità di circa 400 metri. Da entrambi i lati il mare è chiuso da dirupi e colline brulle. Benché il Giordano vi versi acqua dolce, il mare non ha nessuno sbocco e l’acqua ne esce solo per evaporazione, con la stessa rapidità con cui vi entra. L’acqua che resta contiene circa il 25 per cento di sostanza solida disciolta, per lo più sale, è velenosa per il pesce e dà bruciore agli occhi. Chi visita la maggior parte della zona intorno al Mar Morto è spesso sopraffatto da un senso di desolazione e distruzione. È un luogo privo di vita. Nonostante l’intera regione fosse una volta “ben irrigata, come il giardino di Geova”, la zona intorno al Mar Morto è ora per lo più “una distesa desolata” e lo è da quasi 4.000 anni, quale straordinaria testimonianza dell’immutabilità dei giudizi di Geova che vi furono eseguiti contro Sodoma e Gomorra. — Gen. 13:10; 19:27-29; Sof. 2:9.

      D-5 L’ARABA (A SUD DEL MAR SALATO)

      27. Da che specie di territorio è costituita la parte meridionale dell’Araba, e sotto quale dominazione si trovava anticamente?

      27 Quest’ultima parte della rift valley si estende a sud per altri 160 chilometri. Questa regione è praticamente tutta deserta. Le piogge sono rare, e il sole vi batte implacabile. Nella Bibbia anche questa parte è chiamata l’“Araba”. (Deut. 2:8) Verso metà strada raggiunge l’altezza massima, 200 metri sul livello del mare, dopo di che ridiscende verso sud fino al golfo di ʽAqaba, all’estremità del braccio orientale del Mar Rosso. Qui, nel porto di Ezion-Gheber, Salomone costruì una flotta di navi. (1 Re 9:26) Per gran parte del periodo dei re di Giuda, questa sezione dell’Araba rimase sotto la dominazione del regno di Edom.

      E. I MONTI E GLI ALTOPIANI A EST DEL GIORDANO

      28. Sotto l’aspetto agricolo, che importanza avevano Basan e Galaad, e quali avvenimenti della storia biblica hanno attinenza con queste regioni?

      28 ‘La parte del Giordano verso est’ si eleva rapidamente dalla rift valley per formare una serie di altopiani. (Gios. 18:7; 13:9-12; 20:8) A nord c’è il paese di Basan (E-1), che, insieme a metà di Galaad, fu dato alla tribù di Manasse. (Gios. 13:29-31) Era un paese adatto all’allevamento dei bovini, un buon terreno per gli agricoltori, un fertile altopiano con un’altitudine media di 600 metri sul livello del mare. (Sal. 22:12; Ezec. 39:18; Isa. 2:13; Zacc. 11:2) Ai giorni di Gesù questa zona esportava molti cereali, e anche oggi ha una buona produzione agricola. A sud c’è poi il paese di Galaad (E-2), la cui metà inferiore fu assegnata alla tribù di Gad. (Gios. 13:24, 25) Questa regione montagnosa, che raggiunge i 1000 metri di altitudine, bagnata da piogge copiose d’inverno e da abbondante rugiada d’estate, era pure adatta all’allevamento del bestiame ed era particolarmente rinomata per il suo balsamo. Oggi è nota per la sua ottima uva. (Num. 32:1; Gen. 37:25; Ger. 46:11) Davide fuggì nel paese di Galaad per sottrarsi ad Absalom, e Gesù predicò nella sua parte occidentale, nelle “regioni della Decapoli”. — 2 Sam. 17:26-29; Mar. 7:31.

      29. A est del Giordano, quali paesi si incontravano andando verso sud, e per che cosa erano noti?

      29 Il “paese dei figli di Ammon” (E-3) è situato immediatamente a sud di Galaad, e fu dato per metà alla tribù di Gad. (Gios. 13:24, 25; Giud. 11:12-28) È un altopiano ondulato, molto adatto al pascolo delle pecore. (Ezec. 25:5) Ancora più a sud c’è il “paese di Moab”. (Deut. 1:5) I moabiti furono grandi allevatori di pecore, e fino a questo giorno l’allevamento degli ovini è la principale attività della zona. (2 Re 3:4) Quindi, a sudest del Mar Morto, giungiamo all’altopiano di Edom (E-4). Le rovine delle sue grandi fortezze commerciali, come Petra, esistono ancora. — Gen. 36:19-21; Abd. 1-4.

      30. Da cosa sono limitati a est gli altopiani?

      30 A est di questi colli e altopiani si estende il vasto deserto roccioso che efficacemente impediva i viaggi diretti fra la Terra Promessa e la Mesopotamia, costringendo le carovaniere a fare una deviazione di molti chilometri a nord. A sud questo deserto si incontra con le dune del grande Deserto Arabico.

      F. I MONTI DEL LIBANO

      31. (a) Da cosa sono costituiti i monti del Libano? (b) Quali caratteristiche dei tempi biblici conserva oggi il Libano?

      31 Il panorama della Terra Promessa è dominato dai monti del Libano. Si tratta in realtà di due catene montuose parallele. Le colline pedemontane della catena del Libano vera e propria continuano nell’Alta Galilea. In molti luoghi queste colline arrivano fino alla costa. La vetta più alta di questa catena si innalza per circa 3000 metri sul livello del mare. La vetta più alta dell’adiacente catena dell’Antilibano è il bel monte Ermon, alto 2814 metri. Le sue nevi, sciogliendosi, costituiscono una delle fonti principali delle acque del Giordano e producono un’abbondante rugiada nei mesi asciutti della tarda primavera. (Sal. 133:3) I monti del Libano erano particolarmente noti per i loro giganteschi cedri, il cui legno fu impiegato nella costruzione del tempio di Salomone. (1 Re 5:6-10) Oggi rimangono solo alcuni boschetti di cedri, ma sulle pendici più basse ci sono ancora vigne, oliveti e frutteti, proprio come nei tempi biblici. — Osea 14:5-7.

      32. Quale accurata descrizione del Paese della Promessa fece Mosè?

      32 Mentre concludiamo così la nostra visita al Paese della Promessa di Geova, racchiuso fra l’inospitale deserto a est e il Mar Grande, ci possiamo formare un quadro mentale dello splendore che una volta lo rivestiva, ai giorni di Israele. Era veramente ‘un paese molto, molto buono . . . dove scorreva latte e miele’. (Num. 14:7, 8; 13:23) Mosè si riferì a esso con queste parole: “Geova tuo Dio sta per introdurti in un buon paese, un paese di valli di torrenti d’acqua, di sorgenti e di acque degli abissi che scaturiscono nella pianura della valle e nella regione montagnosa, un paese di frumento e orzo e viti e fichi e melograni, un paese di olivi da olio e di miele, un paese nel quale non mangerai il pane con scarsità, nel quale non ti mancherà nulla, un paese le cui pietre sono ferro e dai cui monti caverai il rame. Quando hai mangiato e ti sei saziato, devi anche benedire Geova tuo Dio per il buon paese che egli ti ha dato”. (Deut. 8:7-10) Tutti quelli che amano Geova gli rendano ora similmente grazie perché egli si propone di fare dell’intera terra un glorioso paradiso, secondo il modello dell’antica Terra Promessa. — Sal. 104:10-24.

      [Note in calce]

      a Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. 1, pp. 332-3.

      b Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. 1, p. 335.

      c Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. 1, p. 336.

      d Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. 2, pp. 737-40.

      e Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. 1, p. 334.

      [Cartina a pagina 272]

      (Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

      REGIONI NATURALI della TERRA PROMESSA

      (e territorio adiacente)

      KM 0 10 20 40 60 80 100

      (Per le sezioni trasversali V—V, W—W, X—X, Y—Y e Z—Z, vedi la pagina accanto)

      LEGENDA

      MAR MEDITERRANEO

      A La costa del Mar Grande

      Ioppe

      B-1 La pianura di Aser

      B-2 La striscia costiera di Dor

      Dor

      B-3 Pianura costiera di Saron

      B-4 La pianura della Filistea

      Asdod

      Ascalon

      Ecron

      Gat

      Gaza

      B-5 La valle centrale da est a ovest (pianura di Meghiddo,

      bassopiano di Izreel)

      Bet-Sean

      C-1 Le colline della Galilea

      Cana

      Nain

      Nazaret

      Tiro

      C-2 Le colline del Carmelo

      C-3 Le colline di Samaria

      Betel

      Gerico

      Samaria

      Tirza

      Sichem

      C-4 La Sefela

      Lachis

      C-5 La regione collinosa di Giuda

      Betleem

      Gheba

      Ebron

      Gerusalemme

      C-6 Il deserto di Giuda (Gesimon)

      C-7 Il Negheb

      Beer-Seba

      Cades-Barnea

      Fiume d’Egitto

      C-8 Il deserto di Paran

      D-1 Il bacino di Hula

      Dan

      Cesarea di Filippo

      D-2 La regione intorno al Mar di Galilea

      Betsaida

      Capernaum

      Corazin

      Mar di Galilea

      Tiberiade

      D-3 Il distretto della valle del Giordano (il Ghor)

      Giordano

      D-4 Il Mar Salato (Mar Morto) (mare dell’Araba)

      Mar Salato

      D-5 L’Araba (a sud del Mar Salato)

      Ezion-Gheber

      Mar Rosso

      E-1 Il paese di Basan

      Damasco

      Edrei

      E-2 Il paese di Galaad

      Rabba

      Ramot-Galaad

      V. del t. Iabboc

      E-3 Il paese di Ammon e di Moab

      Esbon

      Chir-Areset

      Medeba

      V. del t. Arnon

      V. del t. di Zered

      E-4 L’altopiano di Edom

      Petra

      F I monti del Libano

      Sidone

      Mti del Libano

      M. Ermon

      [Cartine a pagina 273]

      (Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

      SEZIONI TRASVERSALI TIPICHE DELLA TERRA PROMESSA

      (Per l’ubicazione, vedi la cartina nella pagina accanto)

      La scala delle altitudini è all’incirca 10 volte quella delle distanze orizzontali

      Sezione ovest-est attraverso Efraim (V—V)

      Mar Mediterraneo

      B-3 Pianura costiera di Saron

      C-3 Colline di Samaria

      D-3 Araba o valle del Giordano (Ghor)

      Qattara

      Zor

      E-2 Paese di Galaad

      KM 0 5 10 15

      Altitudine in METRI

      +900

      +600

      +300

      (Livello del mare) 0

      −300

      −600

      Sezione ovest-est attraverso Giuda (W—W)

      Mar Mediterraneo

      B-4 Dune

      Pianura della Filistea

      C-4 Sefela

      C-5 Colline di Giuda

      Gerusalemme

      C-6 Deserto di Giuda

      D-4 Rift valley

      E-3 Paese di Ammon e di Moab

      KM 0 5 10 15

      Altitudine in METRI

      +900

      +600

      +300

      (Livello del mare) 0

      −300

      −600

      Sezione ovest-est attraverso Giuda (X—X)

      Mar Mediterraneo

      B-4 Dune

      Pianura della Filistea

      C-4 Sefela

      C-5 Colline di Giuda

      C-6 Deserto di Giuda

      D-4 Rift valley

      Mar Salato

      E-3 Paese di Ammon e di Moab

      KM 0 5 10 15

      Altitudine in METRI

      +900

      +600

      +300

      (Livello del mare) 0

      −300

      −600

      −900

      Sezione sud-nord lungo i monti a ovest del Giordano (Y—Y)

      C-7 Negheb

      C-5 Colline di Giuda

      C-3 Colline di Samaria

      B-5 Bassopiano di Izreel

      C-1 Colline della Galilea

      F

      KM 0 5 10 15

      Altitudine in METRI

      +900

      +600

      +300

      (Livello del mare) 0

      Sezione sud-nord lungo l’Araba o rift valley (Z—Z)

      D-5

      D-4 Mar Salato

      D-3 Araba o valle del Giordano (Ghor)

      D-2 Mar di Galilea

      D-1 Bacino di Hula

      F

      KM 0 5 10 15

      Altitudine in METRI

      +900

      +600

      +300

      (Livello del mare) 0

      −300

      −600

      −900

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