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  • La fede nel Figlio di Dio che effetto dovrebbe avere su di te?
    La Torre di Guardia 1979 | 1° agosto
    • eserciti romani tornarono. La città e il suo tempio furono completamente distrutti, non rimanendovi pietra sopra pietra. Fu esattamente come Gesù aveva profetizzato. (Luca 19:41-44; 21:20-24) Ma i servitori di Dio fuori della Giudea si erano mantenuti attivi e svegli. Avevano atteso Geova. La loro fede aveva operato per la loro salvezza.

      21. Quale notevole adempimento della profezia biblica ci fu dal 1945 in poi?

      21 Oggi siamo in una situazione simile. La cristianità è il moderno equivalente dell’antica città infedele di Gerusalemme. La “cosa disgustante” della profezia di Gesù è chiaramente identificata dalla Scrittura come l’odierna organizzazione delle Nazioni Unite. È la stessa “bestia selvaggia di colore scarlatto” del capitolo 17 di Rivelazione. Quando quella “bestia” uscì dall’abisso nel 1945, l’impero mondiale della falsa religione, “Babilonia la Grande”, di cui la cristianità è la parte principale, poté salirvi in groppa ed esercitare un certo controllo.

      22. Quale diversa situazione si nota ora nell’O.N.U., e che cosa significa?

      22 Tuttavia, oggi la situazione è diversa. Le nazioni che considerano la religione “l’oppio dei popoli” stanno acquistando grande potere nell’O.N.U. Sono una vera minaccia per la sfera d’azione delle religioni della cristianità, e, in effetti, di tutte le religioni. Possiamo attenderci molto presto di vedere le “dieci corna” della “bestia selvaggia” rivoltarsi contro la religione mondana, per devastare anche il reame religioso della cristianità. Allora la “grande tribolazione” sarà cominciata e avanzerà rapidamente verso il suo culmine ad Har-Maghedon. — Riv. 17:12-18; 19:19-21.

      23. (a) Data la situazione critica esistente sulla terra, cosa dobbiamo fare? (b) Come puoi riuscire tu a vincere il mondo mediante la fede?

      23 Vedendo che sulla terra la situazione è critica, cosa devono fare i testimoni di Geova? Dobbiamo accertarci che la nostra fuga verso il protettivo “monte” del regno di Dio sia completa. Dobbiamo perseguire la vittoria mediante la fede senza vacillare. Dobbiamo essere decisi a vincere per mezzo dell’Iddio che ci ama. Mentre ce n’è il tempo, dobbiamo continuare a partecipare con zelo all’opera di predicare la buona notizia del Regno in tutta la terra e fare discepoli. Continuerai tu, insieme a tutti i testimoni di Geova in ogni parte del mondo, a star ‘fermo in un solo spirito, combattendo a fianco a fianco con una sola anima per la fede della buona notizia’? (Filip. 1:27) Magnificherai così il nome di Geova e il regno di suo Figlio, Gesù Cristo? Così facendo, potrai riuscire anche tu a ottenere una gloriosa vittoria sul mondo mediante la fede.

  • Fiducia di fronte al pericolo
    La Torre di Guardia 1979 | 1° agosto
    • Salmi

      Fiducia di fronte al pericolo

      IL RE DAVIDE si trovava in una situazione molto difficile. Suo figlio Absalom si era proclamato re e aveva complottato per impadronirsi del trono. Questo figlio ribelle si era fatto un seguito così numeroso che Davide era stato costretto a fuggire dalla capitale, Gerusalemme. Nondimeno, Davide continuò a riporre piena fiducia in Geova Dio.

      Lo si capisce dalla melodia che Davide compose mentre fuggiva per non cadere nelle mani di Absalom. (Salmo 3, soprascritta) Un messaggero riferì: “Il cuore degli uomini d’Israele è dietro ad Absalom”. (2 Sam. 15:13) Il fatto che una tale situazione avesse potuto crearsi rendeva perplesso Davide. Si chiedeva perché era accaduto e come aveva potuto Absalom ottenere un appoggio così grande. Perciò, nel Salmo 3, Davide esclama: “O Geova, perché i miei avversari son divenuti molti? Perché si levano molti contro di me?” — Vers. 1.

      La situazione era così minacciosa che molti israeliti conclusero che neppure l’Altissimo poteva evitare a Davide di cadere nelle mani di Absalom e dei suoi uomini. Commentando questo fatto, Davide disse: “Molti dicono della mia anima: ‘Non c’è salvezza per lui presso Dio’”. (Sal. 3:2) Ma indebolì questo la fiducia di Davide? No, poiché egli continuò: “Eppure tu, o Geova, sei uno scudo intorno a me, la mia gloria e Colui che mi alzi la testa. Con la mia voce chiamerò Geova stesso, ed egli mi risponderà dal suo santo monte”. — Sal. 3:3, 4.

      Davide considerava Geova come Colui che l’avrebbe protetto dalla calamità, come uno scudo protegge un guerriero. Durante la fuga, Davide camminava a piedi nudi, piangendo e con la testa coperta. (2 Sam. 15:30) Senz’altro aveva la testa china per l’umiliazione. Tuttavia Davide non dubitò che l’Altissimo avrebbe mutato il suo stato in uno stato di gloria e gli avrebbe alzato la testa, permettendogli di tenere la testa alta, eretta. Perciò invocò l’aiuto di Geova, fiducioso che l’avrebbe esaudito. Dato che l’arca del patto, simbolo della presenza di Geova, era stata riportata sul monte Sion, Davide disse appropriatamente che la sua preghiera sarebbe stata esaudita dal santo monte di Dio. — 2 Sam. 15:24, 25.

      Quindi, anche di notte, quando il pericolo di un attacco di sorpresa era più grande, Davide non era nel terrore, non aveva paura di andare a dormire. Leggiamo le sue parole: “In quanto a me, certo giacerò per dormire; certo mi sveglierò, poiché Geova stesso mi sostiene”. (Sal. 3:5) Esprimendo la sua ferma convinzione nella capacità di Geova di salvare, Davide scrisse: “Non temerò dieci migliaia di popolo che si sono schierati all’intorno contro di me. Sorgi, o Geova! Salvami, o mio Dio! Poiché dovrai colpire tutti i miei nemici alla mascella. Dovrai rompere i denti dei malvagi. La salvezza appartiene a Geova. La tua benedizione è sul tuo popolo”. — Sal. 3:6-8.

      Che fossero rotti i denti dei nemici di Davide significava che era annientato il loro potere di far del male. Solo Geova poteva recare tale liberazione. Pertanto il salmista ammise che “la salvezza appartiene a Geova”. Poi, riflettendo sulle sue difficoltà personali, Davide fu spinto a considerare il popolo di Dio nel suo insieme e pregò Dio di benedirlo.

      Come Davide, non dovremmo farci vincere dal timore dell’uomo. Indipendentemente da quello che possono fare i malvagi, Geova non abbandonerà il suo popolo e non permetterà che sia cancellato dalla terra. Perciò, continuiamo anche noi ad attribuire la salvezza all’Altissimo.

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