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  • Laodicea, una città ricca
    La Torre di Guardia 1978 | 15 luglio
    • (1 Piet. 1:6, 7) Avevano bisogno di “abiti bianchi” che rappresentano la condotta e le opere cristiane senza macchia. (Riv. 16:15; 19:8) Poiché erano ciechi rispetto alla verità della Bibbia e alle responsabilità cristiane, avevano bisogno di “collirio” spirituale. Era tempo d’essere risoluti e decisi in quanto al sacro servizio e, quindi, era tempo d’essere caldi per stimolare o freddi per ristorare e cessar d’essere tiepidi verso l’attività cristiana.

      Oggi possiamo trarre profitto dagli ottimi consigli dati ai cristiani di Laodicea. Come i Laodicesi avevano bisogno di stare attenti per non farsi indebitamente influenzare dalla vita materialistica che si conduceva attorno a loro, così dobbiamo fare attenzione noi. Mantenendo una sana spiritualità, possiamo evitare di trovarci in una situazione simile a quella di certi cristiani della prospera Laodicea. Così avremo una vita molto più ricca, a nostra benedizione e alla lode di Dio.

  • Le vere ricchezze di Portorico
    La Torre di Guardia 1978 | 15 luglio
    • Le vere ricchezze di Portorico

      PORTORICO significa “Porto Ricco” e in questa isoletta del mar dei Caraibi ci sono davvero molte ricchezze. La temperatura è mite per tutto l’anno, e le bellezze tropicali sono tali da togliere il respiro. Alberi di Poinciana regia dai fiori fiammeggianti fiancheggiano alcune strade del paese, e piegandosi ad arco formano incantevoli ‘gallerie’. Arbusti di buganvillea di diverse sfumature ornano i muri e il ciglio delle strade. Nell’interno, monti alti fino a 1.200 metri si stagliano contro il cielo azzurro. E lungo le belle spiagge di sabbia bianca le palme ondeggiano nella brezza tropicale.

      L’isola, larga solo 55 chilometri e lunga 160, ha molti prodotti agricoli. Vi crescono caffè, canna da zucchero, arance, pompelmi e banane, oltre a una grande varietà di alberi, fiori e arbusti. In tutta l’isola, su ogni colle e in ogni valle c’è gente, sì, oltre 3.000.000 di abitanti. Sono persone felici e cordiali, di bell’aspetto.

      Grazie ai molti incentivi all’industria e alle agevolazioni fiscali, a Portorico sono venute molte industrie. Così ora c’è maggiore prosperità, e il tenore di vita è più alto. Tuttavia, in questo “porto ricco” sono giunte ricchezze di valore molto più grande, ricchezze che non periscono, ricchezze spirituali!

      ARRIVANO LE RICCHEZZE

      Lilian E. Carr e Marie Hawkins giunsero a Portorico nel 1935. Il loro scopo era di recare ai Portoricani la buona notizia del regno di Dio e delle benedizioni che presto recherà a quelli che vi confidano. (Matt. 24:14) Divisero più o meno l’isola in due parti e andarono di città in città a distribuire Bibbie e pubblicazioni bibliche. Non furono le prime testimoni di Geova a predicare a Portorico, ma la loro attività diede frutti duraturi.

      Nella città di Arecibo, sulla costa settentrionale dell’isola, un uomo accettò l’opuscolo Prossima la guerra universale (inglese). Non sapendo leggere, lo diede a un amico, Ambrosio Rosa, al quale pensava interessasse perché si occupava di spiritismo. Ad Ambrosio piacque ciò che lesse e scrisse alla Watch Tower Society a Brooklyn (New York), chiedendo i quattro libri di cui aveva visto la pubblicità. Ben presto assimilava le vere ricchezze, quelle che fanno avere una buona relazione con Geova Dio e possono portare alla vita eterna. — Giov. 17:3.

      Vedendo com’era entusiasta delle cose che imparava, la moglie di Ambrosio gli disse: “Ora che hai una nuova religione, procurami una Bibbia. Ma non voglio quei libri”. Ma quando vide il libro intitolato “Ricchezza”, cambiò idea. Ben presto se ne servì per trovare le inestimabili ricchezze contenute nella Bibbia.

      Sebbene a quel tempo non ci fossero proclamatori del Regno fra i Portoricani, Ambrosio riconobbe d’avere la responsabilità di far conoscere ad altri le cose buone che aveva imparate. Così un giorno fece visita ai vicini portando opuscoli e riviste. Un uomo di nome Santiago Rodriguez accettò La Torre di Guardia e Consolazione (ora chiamata Svegliatevi!), e si abbonò. Anch’egli comprese ben presto che aveva il dovere di recare ad altri queste ricchezze spirituali. Perciò un giorno uscì di casa con una borsa piena di riviste, e ne lasciò 25 ad amici e vicini.

      Pertanto, verso il 1938, questi due fedeli cristiani avevano cominciato a estendere ad altri le ricchezze spirituali. Non c’erano adunanze di congregazione per incoraggiarli, nessuno che li addestrasse, ma avevano forte fede e l’amore per il Creatore li spinse a proclamare la “buona notizia” di cui erano venuti a conoscenza. Ben presto un piccolo gruppo cominciò a studiare la Bibbia, e altri si unirono a loro nell’opera di predicazione.

      Questi studenti biblici compresero che dal cristiano si richiede il battesimo in acqua. Ma chi poteva battezzarli a Portorico? Un giorno il gruppo scese al fiume, e prima Ambrosio battezzò Santiago. Poi Santiago battezzò Ambrosio. In seguito entrambi battezzarono alcuni altri. Finalmente Portorico aveva vere ricchezze in vasi di terra sotto forma di cristiani dedicati e battezzati che servivano il vero Dio, Geova.

      LA FEDE È BEN PRESTO MESSA ALLA PROVA

      Ambrosio vide nella Torre di Guardia l’annuncio dei fonografi, che, a quel tempo, erano estesamente utilizzati dai testimoni di Geova nell’opera di predicazione. Così ne ordinò uno a Brooklyn, dov’erano costruiti nello stabilimento della Watchtower Society. Appena lo ricevette decise di far ascoltare in pubblico i discorsi biblici incisi su disco. Il luogo prescelto fu la piazza della città, di fronte alla banca.

      Si radunò subito una piccola folla ad ascoltare. Dopo non molto arrivò anche il sacerdote locale, che fu molto irritato per ciò che udì e si mise a gridare “quinta colonna” e altri appellativi, alzando sempre più la voce. Infine venne un poliziotto a vedere cosa stava succedendo.

      Egli ingiunse ad Ambrosio di andarsene e di non far più ascoltare i dischi. Ambrosio rispose: “Io predico la buona notizia del Regno. Se vuole arrestarmi, faccia pure, ma io non smetto finché non mi arresta, e se mi arresta deve dirmi il perché”.

      A questo punto il poliziotto e il sacerdote se ne andarono. Così Ambrosio aprì la sua voluminosa borsa e cominciò a distribuire tutti i libri e le riviste che aveva. In pochi minuti vuotò la borsa. Egli ricorda: “Questo servì a rafforzarmi, perché compresi che anche se ero l’unico proclamatore della ‘buona notizia’ che ci fosse lì, in effetti non ero solo. Sentivo che Geova mi sosteneva con la sua potenza”.

      Ambrosio Rosa adesso ha 81 anni ed è anziano in una congregazione locale. Dà un ottimo esempio cristiano, come pure sua moglie. Anche molti suoi familiari sono divenuti Testimoni. E Santiago Rodriguez è stato attivo nel servizio di Geova fino alla sua morte avvenuta all’età di 83 anni. Egli ha avuto il privilegio di dedicare quasi 27 di quegli anni all’opera di predicazione in servizio continuo.

      I MISSIONARI DIFFONDONO LE VERE RICCHEZZE

      Nel marzo del 1944 arrivarono i primi missionari della Scuola Watchtower di Galaad di New York. Com’era diverso predicare in questo paese! Dovettero mettercela tutta per imparare la lingua.

      Per esempio, era imbarazzante scoprire che per sbaglio si era chiesto al padrone di casa se era “vivo” invece di chiedergli se abitava in quella casa. (“Está Ud. vivo?” invece di “vive Ud. aquí?”) Ci fu anche un missionario che chiese a una ragazza se il suo giovane manzo (novillo) veniva allo studio biblico, volendo dire il suo fidanzato (novio). Ma gli abitanti locali erano di solito molto pazienti e comprensivi mentre i missionari parlavano nel loro esitante e balbettante spagnolo.

      Come si poteva recare il messaggio del Regno a tutti gli abitanti di Portorico? Nel 1947 c’erano solo 71 Testimoni e quattro congregazioni. La soluzione furono le adunanze pubbliche. Nel 1947, se ne tennero 61 in 12 città, di solito nella piazza principale. A volte il sacerdote locale si infuriava e tentava di interrompere le adunanze.

      In una cittadina il sacerdote fece distribuire dei cartellini da attaccare alle porte delle abitazioni. Dicevano: “Non vi disturbate, siamo cattolici”. Tuttavia, un missionario andò a casa di un giovane che aveva assistito a un’adunanza pubblica e fu lieto di trovare queste parole scritte chiaramente su legno: “Tutti i testimoni di Geova sono benvenuti in questa casa”.

      Nel 1948 si tennero 82 adunanze pubbliche. La gerarchia cattolica di Aibonito, una città sui monti, non ne fu affatto contenta e pubblicò un opuscolo nel tentativo di scoraggiare la partecipazione. Ma questo non fece altro che destare curiosità e vennero più di 100 persone. Così queste adunanze pubbliche furono un efficace strumento per divulgare le vere ricchezze.

      Nel 1949, pertanto, 253 proclamatori della “buona notizia” erano attivi in sette congregazioni, e quell’anno si tennero 136 adunanze pubbliche.

      Nel corso degli anni vennero a Portorico altri missionari. Nel 1952 fu aperta una casa missionaria a San Germán, e quattro ragazze furono mandate a lavorare in quella città. Come potevano raggiungere tutti gli abitanti di questo vasto territorio? Ebbene, fu il sacerdote locale a venire loro in aiuto.

      Egli salì sulla sua jeep, e si diresse verso le case sui colli e nelle valli dove predicavano queste giovani Testimoni. Andò di casa in casa dicendo alla gente che se avevano preso libri o Bibbie dovevano bruciarli. Fece anche circolare un volantino con cui avvertiva la gente dell’opera delle ragazze. Come risultato, le ragazze notarono all’improvviso che veniva mostrato grande interesse, e una disse: “Adesso capivamo perché tante teste facevano capolino dalle finestre al nostro passaggio. Non era perché avessimo i vestiti a rovescio o per qualche altra cosa, ma per la pubblicità che ci aveva fatto il sacerdote”.

      Malgrado gli sforzi del sacerdote, molti ascoltarono e appresero in che cosa consisteva veramente il messaggio. Ora nel centro della città vi sono due congregazioni di oltre 100 proclamatori del Regno, e sono state stabilite almeno altre quattro congregazioni nelle città vicine un tempo servite dalla congregazione di San Germán.

      LOCALI PER DIVULGARE LE VERE RICCHEZZE

      Oggi nelle città e nelle campagne di Portorico sono sorte molte belle Sale del Regno costruite dai testimoni di Geova. Accanto a gente esperta del mestiere, contabili hanno fatto i muratori; rappresentanti, gli idraulici; insegnanti di scuola, i carpentieri; cassieri di banca, gli imbianchini. Donne hanno mischiato a mano la calce, oltre a preparare i pasti per gli altri lavoratori. In tal modo il vincolo d’unione fra i Testimoni si è ancor più rafforzato.

      La costruzione più grande è stata quella della filiale, un bell’edificio a due piani ultimato nel 1969. A quell’epoca il numero dei Testimoni di Portorico era salito a 5.500. La costruzione è stata fatta interamente dai Testimoni. L’edificio della filiale, e anche le belle Sale del Regno, hanno contribuito alla divulgazione delle ricchezze spirituali in tutta l’isola.

      LA DIVULGAZIONE DELLE VERE RICCHEZZE CONTINUA

      Crescendo il numero dei proclamatori del Regno, è sorto anche il problema di trovare luoghi abbastanza grandi in cui tenere le assemblee cristiane. Il governo ci ha usato di solito la cortesia di concederci l’uso degli stadi di baseball, ma recentemente anche questi si sono dimostrati in molti casi troppo piccoli. Prima di usare gli stadi, i Testimoni hanno riparato le porte, l’impianto idraulico, le installazioni della luce e hanno perfino riverniciato certi settori. Questo ha prodotto un’ottima impressione.

      Nel gennaio del 1967 si tenne a San Juan un’assemblea internazionale, con un totale di 8.604 presenti. Poi, nel settembre del 1973, ci fu a Portorico una seconda assemblea internazionale. Questa volta vennero da altri paesi circa 5.000 visitatori. A quell’epoca il numero dei Testimoni dell’isola era salito a 9.000, ed essi cooperarono per aver cura dei visitatori.

      Per esempio, si dovette provvedere al trasporto dei visitatori al luogo dell’assemblea. Dalle 6 alle 8 del mattino circa 200 macchine di proprietà dei Testimoni portoricani fecero la spola fra gli alberghi e lo stadio per portare i visitatori all’assemblea. Poi questi stessi Testimoni tornarono frettolosamente a casa a prelevare le famiglie e gli amici per condurli all’assemblea in tempo per la prima sessione, che iniziava alle 10. La sera fu provveduto lo stesso servizio per ricondurre i visitatori all’albergo. Che grande successo ebbe quell’assemblea, con un massimo di 31.000 presenti e 1.007 battezzati!

      Alla fine del 1976 e nel gennaio del 1977 la Chiesa Cattolica Romana subì degli atti di vandalismo: in certi luoghi le immagini furono bruciate e gli incendi causarono altri danni. Un alto dignitario della Chiesa tentò di coinvolgere i Testimoni, facendo anche il loro nome in pubblico in relazione a questi fatti. La situazione divenne molto tesa. Ma è interessante che né la polizia né le pubbliche autorità e neppure i fedeli cattolici attribuirono alcun peso alle false asserzioni fatte da questo dignitario cattolico contro i testimoni di Geova.

      Dai giorni in cui le ricchezze spirituali erano così esigue, Portorico è veramente divenuto un Porto Ricco. Le ricchezze spirituali abbondano mentre i quasi 17.000 Testimoni suddivisi in 227 congregazioni visitano gli abitanti in ogni angolo dell’isola. Nella primavera dell’anno scorso 41.991 persone assisterono alla commemorazione della morte di Cristo. I cristiani testimoni di Geova a Portorico si sono fatti veramente un’ottima reputazione di fedeltà e di integrità, manifestando il desiderio di continuare pacificamente a parlare ad altri del regno di Dio.

      [Immagine a pagina 13]

      Santiago Rodriguez e Ambrosio Rosa partecipi insieme delle ricchezze spirituali

  • “Una donna eccellente” mostra amore leale
    La Torre di Guardia 1978 | 15 luglio
    • “Una donna eccellente” mostra amore leale

      “Ognuno alla porta del mio popolo è consapevole che sei una donna eccellente”. — Rut 3:11.

      1, 2. Quale incontro di mezzanotte richiama la nostra attenzione, e quali domande suscita?

      SONO calate le tenebre della notte e su Betleem di Giuda e la campagna circostante è sceso un quieto silenzio. In un’aia un uomo anziano dorme. Ma ecco che una giovane donna gli si avvicina furtivamente, lo scopre appena, e si mette a giacere. Egli si sveglia, la trova ai suoi piedi e chiede: “Chi sei?” La risposta di lei? “Sono Rut la tua schiava”. Essa è andata da lui per uno speciale e nobilissimo scopo. Mentre la conversazione continua egli riconosce che è una donna virtuosa e dice: “Ognuno alla porta del mio popolo è consapevole che sei una donna eccellente”. — Rut 3:9-11.

      2 Cos’ha portato a questo insolito incontro di mezzanotte? Chi è in realtà questa donna? E qual è l’identità dell’uomo anziano? Perché le dice che è conosciuta come “una donna eccellente”? Quali qualità rivela? Queste e altre domande si affollano nella nostra mente allorché riflettiamo su questa straordinaria scena notturna.

      3. (a) Quale libro biblico ci accingiamo a considerare? (b) Quando e da chi fu scritto questo racconto biblico, e a che cosa dà risalto?

      3 Il racconto divinamente ispirato che ci accingiamo a considerare, scritto probabilmente ai giorni di Davide (verso il 1090 a.E.V.) dal profeta ebreo Samuele, è uno degli unici due libri biblici che portano un nome femminile. (L’altro è quello di Ester). Sebbene alcuni considerino il libro di Rut una commovente storia d’amore, è molto più di questo. Il racconto dà risalto al proposito di Geova Dio di produrre un erede del Regno, il Messia da lungo tempo promesso. Inoltre, esalta l’amorevole benignità di Dio. — Gen. 3:15; Rut 2:20; 4:17-22.a

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