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La croce è d’origine paganaLa Torre di Guardia 1968 | 1° ottobre
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tutto il mondo dall’India, Assiria, Babilonia ed Egitto, alla Svezia e alla Danimarca (antica Runic) e nel Continente Occidentale. . . . È l’ankh degli Egiziani, il simbolo della vita, perché rappresenta lo yoni femminile in unione con la croce tau maschile”.
In vista di questi fatti, se la vostra chiesa ha la croce su di essa e la usa nelle funzioni religiose, ciò indica che l’adorazione praticata lì è pagana. Come può l’adorazione paganizzata ottenere l’approvazione del vero Dio? Dovete separarvi da tutte queste babiloniche forme di adorazione e associarvi a coloro che adorano il Creatore con verità. — Riv. 18:4.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1968 | 1° ottobre
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Domande dai lettori
● È corretto che i cristiani “facciano un brindisi” quando si trovano insieme? — M. D., U.S.A.
In alcuni paesi, quando dei conoscenti stanno per separarsi, si dicono addio bevendo insieme qualche bevanda alcolica, coi bicchieri levati e che si toccano e dicendo l’espressione ‘alla tua salute’ o qualche cosa di simile. Ai ricevimenti nuziali si fa spesso un simile brindisi alla salute e alla felicità degli sposi novelli. Comprensibilmente, alcuni hanno chiesto se sia scritturalmente corretto che i cristiani partecipino a tali brindisi.
Certo non c’è nulla di male che il cristiano auguri felicità e buona salute a un amico, né sarebbe fuori luogo far questo in gruppo. Gli uomini spiritualmente anziani del primo secolo conclusero una lettera alle congregazioni cristiane con un’espressione che, essenzialmente, significava: “State sani!” — Atti 15:29.
Ma è tutto qui il significato del “brindisi”? Perché coloro che fanno il brindisi alzano i bicchieri, o le coppe, facendole tintinnare insieme? È l’imitazione di qualche usanza? Notate ciò che The Encyclopædia Britannica, 11ª Ediz., Volume 13, pagina 121, dice:
“L’usanza di bere ‘alla salute’ dei vivi deriva molto probabilmente dall’antico rito religioso di bere agli dèi e ai morti. Ai pasti i Greci e i Romani versavano libazioni agli dèi, e ai banchetti cerimoniali bevevano a loro e ai morti”. Quindi, dopo aver mostrato come tali usanze pagane sopravvissero fra i popoli scandinavi e teutonici, quest’opera di consultazione aggiunge: “Il bere alla salute dei vivi dev’essere stato intimamente associato a queste usanze del bere quasi sacrificali”.
Quando la maggioranza delle persone partecipano a un brindisi, probabilmente non immaginano che potrebbero copiare l’usanza di elevare una libazione o un sacrificio liquido a dèi pagani, tuttavia potrebbe essere così. Senza dubbio, il fedele cristiano non parteciperebbe a un effettivo sacrificio pagano, comprendendo che “non potete bere il calice di Geova e il calice dei demoni”. (1 Cor. 10:21) Il cristiano maturo eviterebbe anche d’imitare falsi riti religiosi. Questa condotta spiritualmente matura piacerebbe a Geova. Ricordate che Dio avvertì specificamente gli Israeliti di non copiare le pratiche religiose delle nazioni pagane che li circondavano. — Lev. 19:27; 21:5.
Se il cristiano vuole chiedere una benedizione divina su un altro, il modo appropriato di chiederla è mediante la sentita preghiera a Dio, non seguendo tradizioni basate sull’adorazione pagana che Geova detesta. — Filip. 1:9; 2 Cor. 1:11.
Le usanze e le tradizioni abbondano in tutta la terra. Se il cristiano maturo sapesse che una particolare usanza è direttamente basata sulla falsa religione, ovviamente la eviterebbe. Ma non tutte le usanze sono biasimevoli. Alcune possono essere semplicemente pratiche locali o regole di etichetta senza falsa origine religiosa, come il saluto con una stretta di mano o con l’inchino. (Gen. 23:7) Ciascun individuo può considerare ciò che sa di una particolare usanza e il suo proprio motivo riguardo ad essa. Perché lo fa? Potrebbe anche chiedersi: ‘Facendo questo altri inciamperanno, o le persone della comunità metteranno le mie azioni in relazione con la falsa religione?’ (I Cor. 10:32, 33) Nessun altro può fare da coscienza a un particolare cristiano; pertanto ciascuno può ragionare sulla cosa e prendere una decisione per avere la coscienza pulita. — Atti 23:1; 2 Cor. 1:12.
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