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  • “Sia fatta la tua volontà in terra” (Ventinovesima puntata)
    La Torre di Guardia 1960 | 15 giugno
    • che i suoi nemici divenissero lo sgabello dei suoi piedi. — Sal. 110:1; Ebr. 10:12, 13.

      13. Quando il regno fu stabilito nel 1914, le nazioni della cristianità si rallegrarono forse insieme ai “ventiquattro anziani”?

      13 Nel 1914, si rallegrarono dunque le nazioni della “cristianità” che fosse giunto il tempo in cui il regno di Dio sarebbe stato pienamente stabilito, come era stato annunciato dal popolo della classe del “santuario” di Geova? I simbolici ventiquattro anziani seduti sui loro troni dinanzi a Dio si rallegravano e dicevano: “Noi ti ringraziamo, Geova Dio, Onnipotente, che sei e che eri, perché hai assunto il tuo gran potere e hai cominciato a governare come re”. Ma la profezia diceva che le nazioni del mondo non si sarebbero rallegrate: “Ma le nazioni si adirarono, e venne l’ira tua, e il tempo fissato . . . di ridurre in rovina quelli che rovinano la terra”. (Apoc. 11:16-18) Ancor prima che terminassero i “sette tempi” nell’autunno del 1914 le nazioni si erano messe in condizione di non poter acclamare né accettare il regno di Dio che stava per essere ristabilito.

      14. In che modo il re del nord ‘ritentò l’impresa contro il sud’ nel 1914?

      14 L’Impero Austro-Ungarico, dopo l’assassinio dell’erede al trono, il 28 luglio dichiarò guerra alla Serbia. La sua alleata nella Triplice Alleanza, la Germania, lo sostenne e dichiarò guerra alla Russia il 1º agosto e alla Francia il 3 agosto. Il giorno dopo il re del sud, attraverso la Gran Bretagna, dichiarò guerra alla Germania. L’Italia che faceva parte della Triplice Alleanza, si dichiarò neutrale, ma l’anno seguente entrò in guerra a fianco del re del sud. Turchia e Bulgaria si unirono alla Germania. Poi l’Inghilterra prese l’Egitto come suo protettorato, per bloccare le truppe del Kaiser e della Turchia in Palestina e impedire che s’impadronissero del Canale di Suez e invadessero l’Egitto, antica terra del re del sud. Col dominio inglese sull’Egitto, il re del sud rappresentava ora il sistema della democrazia liberale o governo costituzionale e della libera impresa capitalistica.

      15. Perché per il re del nord questa “seconda volta” non fu “come la prima”?

      15 Così per l’autocratico re del nord questa “seconda volta”, nel 1914, non fu “come la prima” volta quando aveva la potenza mondiale della Roma imperiale, la sesta potenza mondiale della storia biblica. Questa “seconda volta” il re del nord in secondo piano si trovava di fronte il re del sud, che aveva la posizione di settima potenza mondiale, la più grande delle sette potenze mondiali. Non solo, ma circa dal 1º ottobre 1914 il re del nord aveva di fronte il restaurato regno di Geova Dio che aveva assunto nei cieli la dominazione universale.

      (Continua)

  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1960 | 15 giugno
    • Domande dai lettori

      ● Che cosa dovrebbe fare il comitato di una congregazione se una persona, che abbia commesso atti che meritano un periodo di prova o la disassociazione, pretende ora che, alla luce di quanto fu detto ne La Torre di Guardia del 1º febbraio 1959 a proposito di battesimo valido e invalido, il suo battesimo sia stato invalido?

      Sappiamo molto bene che la cristianità professa di essere l’organizzazione di Geova con cui egli fece il nuovo patto. Essa non ha mai rinunciato a tale relazione, benché sia una falsa asserzione e pretesa. Eppure a causa dell’apparenza assunta dalla cristianità di fronte al mondo e di ciò che esige secondo i suoi vantati diritti, Geova Dio giudicherà la cristianità come se essa si trovasse effettivamente in una relazione di patto con lui. Essa sarà giudicata infedele e di conseguenza punita perché ha agito ipocritamente e recato biasimo al suo nome.

      Similmente se un individuo professa di essersi dedicato a Dio mediante Cristo e dopo il discorso battesimale si sottopone al battesimo in acqua e quindi continua a frequentare la congregazione, anche se saltuariamente, pretendendo di farne parte come membro dedicato e battezzato senza mai rinunciare a tale relazione con la congregazione, tale individuo deve quindi essere giudicato dalla congregazione secondo l’apparenza mostrata dalle sue azioni.

      La congregazione ha fiducia che l’individuo sia onesto e sia entrato intelligentemente a far parte della congregazione per virtù della dedicazione e del battesimo. La congregazione non è Dio, che può leggere il cuore, né ha i doni soprannaturali che ebbero Pietro e gli altri apostoli per sapere se l’individuo è onesto e sincero, oppure disonesto ed ipocrita. Se egli si lascia accogliere dalla congregazione in base all’intendimento e al punto di vista che la congregazione ha in merito, tale individuo si sottopone ad essere giudicato e trattato secondo le esigenze a cui si attiene la congregazione, esposte nella Parola di Dio.

      Se, dopo aver commesso una colpa che meriti la disassociazione, tale individuo rinnega per la prima volta di essere effettivamente stato quello che ha sempre preteso di essere e che ha lasciato credere alla congregazione, certamente sta cercando di ingannare la congregazione e di sottrarsi alla responsabilità e alle debite conseguenze delle proprie azioni. Egli non può ora giustamente pretendere che non era realmente dedicato, che il suo battesimo fu solo un errore e che in realtà non ha mai fatto parte della congregazione né della società del Nuovo Mondo e che quindi non può essere riprovato né espulso da essa.

      Questo si verifica in modo particolare nel caso che uno faccia una confessione. Se dentro di sé non si considerava membro della congregazione, perché allora fece una confessione alla congregazione? Chi non è dedicato né battezzato non ha l’obbligo di confessare alla congregazione tutti i peccati e le malvagità che ha commessi prima della dedicazione e di chiederne il perdono. È necessario soltanto che purifichi la sua vita, quindi faccia la dedicazione, viva in armonia con tale dedicazione e si presenti per il battesimo.

      Ma sia che abbia confessato o no, quando un individuo è colpevole di cattiva condotta, deve essere trattato secondo ciò che ha mostrato di essere a quelli che fanno parte della società del Nuovo Mondo e quindi deve essergli imposto un periodo di prova o la disassociazione, secondo le circostanze. Se dopo che è stato riammesso egli è ancora convinto di non aver fatto una dedicazione prima del battesimo e che quindi questo non sia valido, dovrebbe, se non l’ha già fatto, fare un’intelligente e vincolante dedicazione a Dio, ora che si è pentito ed ha dato prova del suo pentimento comportandosi nel modo dovuto, e quindi dovrebbe essere battezzato. Non possiamo scherzare con Geova Dio. Questa è una cosa seria e dovrebbe essere trattata con serietà.

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1960 | 15 giugno
    • Domande dai lettori

      ● Con l’aumento delle armi da guerra sempre più distruttive e con il declino della moralità e dell’amore per i princìpi, quale speranza vi è per l’uomo e per la terra? Non avrà mai fine la malvagità?

      Nonostante la corsa alla produzione delle più letali armi della storia umana, vi è una speranza per gli uomini che amano la giustizia, la speranza di vivere per sempre sulla terra in condizioni pacifiche. Le armi e la malvagità dell’uomo non rendono impossibile tale nuovo mondo. È naturalmente come dichiarò Gesù: “Agli uomini questo è impossibile, ma a Dio ogni cosa è possibile”. E Dio lo ha promesso: “Ci sono nuovi cieli e nuova terra che noi aspettiamo secondo la sua promessa, e in questi dimorerà la giustizia”. — Matt. 19:26; 2 Piet. 3:13.

      Un giusto nuovo mondo significa pace per la terra, e una pacifica società del Nuovo Mondo è già formata. E i suoi membri vivono già in armonia con la profezia biblica: “E trasformeranno le loro spade in vomeri”. — Isa. 2:4, Ri.

      La società del Nuovo Mondo non teme che la terra sia distrutta dalla follia dell’uomo. Abbiamo l’assicurazione di Dio: “Egli ha fondato la terra sulle sue basi; non sarà smossa mai in perpetuo”. Nemmeno le armi nucleari renderanno la terra inabitabile; poiché Dio “ha formato la terra, l’ha fatta, l’ha stabilita, non l’ha creata perché rimanesse deserta; ma l’ha formata perché fosse abitata”. — Sal. 104:5; Isa. 45:18, VR.

      La Parola di Dio riconosce però che l’uomo sta per rovinare la terra. Perciò l’Altissimo Dio ha promesso di agire per “ridurre in rovina quelli che rovinano la terra”. Egli lo farà presto

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