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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1964 | 15 settembre
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Domande dai lettori
● Quali sono gli obblighi dei genitori cristiani verso un ragazzo tardivo? — M. L., U.S.A.
Primo Timoteo 5:8 è molto specifico e inequivocabile quando dice: “Certo se alcuno non provvede per quelli che son suoi, e specialmente per quelli che sono membri della sua casa, ha rinnegato la fede ed è peggiore di uno senza fede”. Perciò i genitori hanno l’obbligo di provvedere ai loro figli, benché possano essere tardivi, se solo possono farlo. Ricordate che tale deficienza mentale non è dovuta al bambino ma piuttosto alle circostanze, come a una nascita sfortunata, a una caduta fatta da piccolo, o all’imperfezione dei genitori.
L’obbligo dei genitori comprende non solo il provvedere alle necessità materiali ma anche a quelle spirituali. I genitori cristiani non possono ignorare le istruzioni esposte in Deuteronomio 6:4-7, circa il modo in cui il padre dovrebbe parlare a suo figlio della legge di Dio, indipendentemente da dove si trovano insieme. Da non trascurare è pure il comando di Efesini 6:4, circa l’allevare i figli nella disciplina e nell’autorevole consiglio di Geova. Se un bambino fosse affidato allo Stato, certamente non sarebbe in grado di ricevere la vivificante istruzione che un amorevole genitore potrebbe impartirgli, ubbidendo al suo obbligo scritturale come cristiano dedicato.
Accertandosi che il figlio riceva questa disciplina e questo ammonimento di Geova, il genitore provvede all’eterna salvezza del figlio. L’obbligo di aiutare altri a salvarsi richiede anzitutto che aiutiate i componenti della vostra propria famiglia, specialmente se siete genitori e i figli sono minorenni che dipendono da voi per ricevere la giusta istruzione religiosa, guida e assistenza. Sarebbe ragionevole andare ad aiutare altri che sono estranei a ottenere la salvezza e trascurare nel medesimo tempo un figlio che dipende da voi, la vostra carne e il vostro sangue?
La semplice quantità di tempo che potete dedicare al ministero non è una ragione per sottrarvi a questa responsabilità. Tuttavia, se il fanciullo è così tardivo da non poter assimilare cibo spirituale né conoscenza con cui esercitare fede per ottenere la salvezza, questo fatto può influire sulla decisione dei genitori di affidarlo ad altri, come ad istituzioni sociali dello Stato, perché ne abbiano cura. E non si può neanche trascurare il fatto che il fanciullo, affidato allo Stato, anche se visitato regolarmente dai genitori, può essere soggetto a pericoli spirituali come trasfusioni di sangue, celebrazione di feste pagane o nazionalistiche, ecc. Anche queste sono alcune cose che i genitori devono tenere in considerazione.
È vero che avere in casa un bambino tardivo può essere un notevole peso per il resto della famiglia. Ma se lo si può portare, e, in particolare, se il fanciullo può trarre beneficio spirituale dall’essere in una casa cristiana, si deve ad ogni costo portare tale peso. Facendo questo i genitori faranno la cosa giusta; la loro condotta sarà conforme alle esigenze scritturali e avrà l’approvazione e la benedizione di Dio. A lungo andare questa sarà la condotta migliore, specialmente se ogni componente della famiglia parteciperà a questo programma di assistenza.
In simili casi l’aver cura di un bambino tardivo dovrebbe essere considerato una sfida, in particolare una sfida a manifestare i frutti dello spirito. (Gal. 5:22, 23) Una moderna opera autorevole dice riguardo ai bambini tardivi: “Sono affettuosi . . . e spesso amati dalle loro madri e dagli altri bambini della famiglia. . . . In molti casi è possibile sorvegliarli in casa, soluzione molto più felice che metterli in istituti per malati di mente. Se si deve far questo, tuttavia, la madre deve accettare la situazione e non aspettarsi che il figlio [divenga normale]. Deve amare il bambino ma non trascurare gli altri bambini, né sentirsi colpevole”. — Neo-Natal Pediatrics, W. R. F. Collis.
È discutibile che certi medicamenti siano d’aiuto in qualche misura ai bambini tardivi; ma in alcuni casi almeno, come per l’uso dell’acido glutammico, v’è stato miglioramento. Riguardo all’acido glutammico la Modern Drug Encyclopedia and Therapeutic Index (Ottava Edizione, 1961) dice: “Le osservazioni cliniche suggeriscono il possibile valore dell’acido glutammico naturale nel miglioramento della personalità e nell’esercizio intellettuale dei fanciulli e degli adulti tardivi”. In quale misura tale prodotto sia utile può dipendere dall’ereditarietà e dai fattori del sesso come pure dal fatto che il fanciullo sia affidato ai genitori o no. — Science News Letter del 12 gennaio 1952.
Ogni caso dev’essere deciso in base alle sue particolari circostanze, alla serietà della situazione, alla capacità della famiglia di aver cura del bambino e ai benefici che il bambino potrebbe trarre essendo in casa con altri amorevoli componenti della famiglia. — 1 Cor. 13:4-8.
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Domande dai lettori (3)La Torre di Guardia 1964 | 15 settembre
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Domande dai lettori
● Poiché il Logos, Gesù preumano, non era tra gli angeli di cui Geova si servì per trasmettere la Sua legge a Mosè, come si deve intendere Esodo 23:20-23, che parla di un angelo che aveva in sé il nome di Geova? — A. M., Stati Uniti.
Che il Logos, il Figlio di Dio, non fosse tra gli angeli di cui Dio si servì al tempo in cui trasmise la sua legge a Mosè è chiaro dalle parole di Paolo in Ebrei 2:2, 3: “Se la parola detta per mezzo degli angeli si mostrò ferma e ogni trasgressione e atto di disubbidienza ricevette una retribuzione in armonia con la giustizia; come sfuggiremo noi se avremo trascurato una così grande salvezza che era dichiarata dal nostro Signore e fu confermata per noi da quelli che lo udirono?” Ne consegue dunque che a quel tempo furono usati gli angeli, e non il Figlio di Dio, Gesù preumano.
Comunque, questo non esclude la possibilità che il Logos fosse usato con qualche incarico speciale nei rapporti di Dio con Israele. Esodo 23:20-23 (VR) dice: “Io mando un angelo davanti a te per proteggerti per via, e per introdurti nel luogo che ho preparato. Sii guardingo in sua presenza, e ubbidisci alla sua voce; non ti ribellare a lui, perch’egli non perdonerà le vostre trasgressioni; poiché il mio nome è in lui. Ma se ubbidisci fedelmente alla sua voce e fai tutto quello che ti dirò, io sarò il nemico de’ tuoi nemici, l’avversario de’ tuoi avversari; poiché il mio angelo andrà innanzi a te”. È ragionevole concludere che questo angelo di cui Geova dice “il mio nome è in lui” fosse Gesù Cristo nella sua forma
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1964 | 15 settembre
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Domande dai lettori
● La Torre di Guardia del 15 aprile 1962, a pagina 242, fece riferimento a una certa petizione che un gruppo di organizzazioni cattoliche inviarono al papa mediante cablogramma perché scomunicasse Hitler. Dato che alcuni hanno messo in dubbio questa dichiarazione, stampiamo di seguito l’intero testo, come apparve nel Catholic Telegraph-Register di Cincinnati, nell’Ohio, U.S.A., del 1º settembre 1939:
“ALLEVATO COME CATTOLICO MA VIOLA LA FEDE DICE IL CABLOGRAMMA AL PAPA
“250 delegati di Chicago dei gruppi delle Nazioni e del Sindacato dei Veterani Religiosi si uniscono in un sorprendente appello.
“(Mentre riportiamo il seguente articolo come interessante argomento di cronaca, non siamo d’accordo dal punto di vista editoriale che sia saggio chiedere un provvedimento su una questione seria come la scomunica. È meglio lasciar fare alle autorità della chiesa in questioni del genere. Esse conoscono meglio tutte le cose implicate e le possibili conseguenze. — GLI EDITORI).
“(Di James Colvin)
“CHICAGO (In esclusiva) — È stato rivolto a Pio XII l’appello di scomunicare il Führer del Reich Adolf Hitler.
“La Risoluzione [fu] inviata al culmine dei delegati europei dei Gruppi delle Nazioni, dei Veterani Religiosi e dei Sindacati, riuniti insieme nelle Organizzazioni Unite per la Difesa della Democrazia.
“Furono inviate copie del cablogramma al cardinale George Mundelein di Chicago, al cardinale William O’Connell di Boston, al cardinale Dennis Dougherty di Filadelfia, e all’arcivescovo Amleto Giovanni Cicognani, nunzio apostolico a Washington, negli Stati Uniti.
“‘Adolf Hitler’, diceva in parte, ‘nacque da genitori cattolici, fu battezzato come cattolico e fu allevato ed educato come tale. Benché pubblicamente mediante le sue parole, azioni e mediante i suoi ordini sia divenuto la più grande minaccia del mondo al cristianesimo, e alla civiltà, fino a questo tempo non ha dichiarato pubblicamente di essere fuori della Chiesa dei suoi genitori, e non si è rifiutato di farne parte come membro, rimanendo così soggetto alle leggi e alla disciplina della Chiesa.
“‘Credendo fermamente che l’annuncio della scomunica di Adolf Hitler aiuterà la causa della libertà, del cristianesimo, dell’umanità e della civiltà in questo tempo, con questo rispettosamente preghiamo, supplichiamo e invitiamo Sua Santità a proclamare pubblicamente e a imporre la scomunica su Adolf Hitler’.
“Uno degli oratori ad un raduno generale dichiarò: ‘Noi supplichiamo per fare i santi, riconoscendo così il potere del papato. Se tale azione è valida in quel caso, perché non in questo?’ Tra le organizzazioni rappresentate al raduno vi erano unità dell’Alleanza Polacca Nazionale, suddivisioni delle Associazioni Polacche Cattoliche Romane, e il Comitato congiunto delle organizzazioni slovacche”.
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