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  • Te ne occupi?
    La Torre di Guardia 1981 | 15 settembre
    • Desideriamo ringraziare sinceramente tutti coloro che di propria spontanea volontà hanno contribuito in tal modo, mostrando così di ‘occuparsi’ delle “cose” che hanno a che fare col regno di Geova.

      La vostra generosità ha reso possibile fare rapidi progressi nei vari lavori di costruzione e nell’acquisto e nell’installazione di nuovi macchinari per la stampa. Ha contribuito inoltre a rendere disponibili fondi per l’ammontare di oltre 22 miliardi di lire al fine di sostenere le molte migliaia di ministri a tempo pieno. Questi includono sorveglianti viaggianti, missionari e pionieri speciali. Con la vostra generosità e con la vostra partecipazione personale alla predicazione della “buona notizia” state veramente ‘onorando Geova con le vostre cose di valore’. — Prov. 3:9.

      Siamo fiduciosi che Geova spronerà il cuore dei suoi leali adoratori perché siano altrettanto premurosi quest’anno. Qualsiasi contribuzione per l’opera di Geova dovrebbe essere inviata alla filiale della Watch Tower Society nel vostro paese. Chi vive in Italia può inviare le sue contribuzioni o eventuali prestiti al seguente indirizzo: Via della Bufalotta 1281, 00138 Roma. La Società darà conferma dell’avvenuta ricezione di qualsiasi donazione.

      Quelli che lodano Geova e che si ‘occupano’ delle cose relative alle sue “meravigliose opere” provano grande diletto e soddisfazione. ‘Te ne occupi’ anche tu? Speriamo di sì, perché in tal modo riceverai grandi benedizioni spirituali dalla generosa mano di Geova. — Sal. 145:15, 16.

  • Un proverbio saggio
    La Torre di Guardia 1981 | 15 settembre
    • Un proverbio saggio

      “Chi è stupido non prova diletto nel discernimento, salvo che il suo cuore si scopra”. (Prov. 18:2) Questo proverbio contiene un’utile lezione. Lo stupido non dà importanza al discernimento. Nel suo egotismo non prova il desiderio di capire bene ciò che è vero e ciò che non lo è. C’è però qualcosa in cui eccelle, e cioè nell’esprimere arrogantemente e continuamente le sue opinioni, nell’ingiustificata convinzione che siano esatte. Così scopre la sua vera personalità. La loquacia dello stupido serve quindi a mettere in guardia gli altri circa la specie di persona che egli è. — Confronta Proverbi 10:19.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1981 | 15 settembre
    • Domande dai lettori

      ● Visto che la parola “organizzazione” non ricorre nella Bibbia nemmeno nelle lingue originali, che diritto abbiamo di dire che Dio ha un’organizzazione o di usare l’espressione “organizzazione di Dio”?

      Nell’ebraico moderno, una parola che significa “organizzazione” è irgùn. Questo nome deriva dal verbo ebraico eràg, che significa “disporre in fila”, o anche “seguire”. Corrispondentemente, un’organizzazione è una disposizione di cose. (Si veda per esempio l’edizione ebraica del libro “Cose nelle quali è impossibile che Dio menta”, capitolo 17, paragrafo 28).

      L’ebraico possiede un altro termine equivalente che pure significa “organizzazione”, cioè histadrùth. Esso è affine a una parola che in effetti si trova nelle Scritture Ebraiche originali. Le lettere basilari della parola histadrùth sono s, d ed r. Queste tre consonanti formano il verbo ebraico sadàr, che basilarmente significa “disporre in ordine”, ovvero organizzare. La forma riflessiva del verbo sadàr è la base del nome histadrùth, che significa “organizzazione”.

      Anche se nelle ispirate Scritture Ebraiche non troviamo questa parola, in effetti troviamo il termine ebraico affine seder in Giobbe 10:22. Qui è usato al plurale, s‘darìm. La versione di Giovanni Diodati traduce così Giobbe 10:22: “Alla terra d’oscurità simile a caligine; d’ombra di morte, ove non è ordine [s‘darìm] alcuno; e la quale, quando fa chiaro, è simile a caligine”. (Vedi anche Ricciotti e La Bibbia Concordata). La Traduzione del Nuovo Mondo traduce così il versetto: “Al paese dell’oscurità come la caligine, di profonda ombra e di disordine [lo s‘darìm], dove non brilla più che caligine”. (Vedi anche La Bibbia di Gerusalemme). Disordine, assenza di qualsiasi ordine, significa qui mancanza di organizzazione, disorganizzazione.

      Ancora oggi gli ebrei usano la parola seder. Le suddivisioni principali della Mishnàh giudaica sono chiamate in tal modo. Alla voce “Mishnàh”, la Cyclopædia di M’Clintock e Strong dice: “La Mishnàh si divide in sei parti (. . ., Sedarim, disposizioni), che contengono 62 trattati . . . e 514 capitoli . . . Questi ultimi, a loro volta, si dividono in sezioni numerate”.

      Perciò nella Bibbia ebraica originale si trova la parola “ordine” o “disposizione”. Mettendo in risalto il bisogno di ordine e disposizione nella congregazione cristiana, l’apostolo Paolo scrisse ai cristiani di Corinto: “Perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace. Ma ogni cosa sia fatta con decoro e con ordine [s‘darìm n‘khonìm, nelle versioni ebraiche]”. (I Cor. 14:33, 40, Versione Riveduta; La Bibbia di Gerusalemme) Questo consiglio apostolico del primo secolo si applica oggi con lo stesso vigore a tutte le congregazioni dei cristiani testimoni di Geova. L’apostolo Paolo scrisse nel greco comune di quel tempo, e la parola greca che significa “organizzazione” è orgànosis. La radice di questa parola è èrgon, termine che significa “lavoro” e che ricorre ripetutamente nelle Scritture Greche Cristiane.

      Considerando tutto alla luce delle Scritture, non è logico sostenere che Dio non abbia un’organizzazione solo per il fatto che le parole corrispondenti a “organizzazione” nelle antiche lingue originali non ricorrono nelle ispirate Scritture Ebraiche e Greche. In ogni cosa Dio dimostra la sua capacità di organizzare. Cosa succederebbe se egli non avesse organizzato le sue creature ubbidienti? Strutturalmente un’organizzazione è un insieme di persone intelligenti unite in modo da cooperare pacificamente e armoniosamente per eseguire un comune proposito, quello dell’organizzatore.

      In armonia con ciò, Dio è ripetutamente chiamato “Geova degli eserciti”. Un esercito è un insieme di truppe organizzate. Pertanto, a sostegno della verità che Dio ha un’organizzazione, leggiamo la seguente esortazione rivolta alla sua organizzazione: “Benedite Geova, o angeli suoi, possenti in potenza, che eseguite la sua parola, ascoltando la voce della sua parola. Benedite Geova, voi tutti eserciti suoi, suoi ministri, che fate la sua volontà. Benedite Geova, voi tutte le opere sue, in tutti i luoghi del suo dominio”. (Sal. 103:20-22) Geova aveva un’organizzazione di celesti creature spirituali prima ancora di creare la nostra terra e di porvi l’uomo.

      In vari contesti Dio usa figure di linguaggio per riferirsi alla sua organizzazione. Il primo caso è quello di Genesi 3:15, dove Dio parla della sua celeste organizzazione spirituale come della “donna” in opposizione al “serpente”, simbolo di Satana il Diavolo. (Confronta Genesi 3:14; Rivelazione 12:9). Questa creatura ribellatasi a Dio lo ha imitato e ha costruito un’organizzazione nemica dell’organizzazione di Dio, cioè della simbolica “donna” di Dio.

  • Programma di studio
    La Torre di Guardia 1981 | 15 settembre
    • Programma di studio

      18 ottobre: L’organizzazione di Geova o quella di Satana? Pagina 12. Cantici: 60, 72.

      25 ottobre: Se Dio ha un’organizzazione, in che consiste? Pagina 17. Cantici: 48, 64.

      1º novembre: La parte visibile dell’organizzazione di Dio. Pagina 22. Cantici: 16, 76.

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