BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Dove prese Mosè le sue informazioni?
    La Torre di Guardia 1972 | 15 gennaio
    • del contenuto del libro di Genesi si sarebbero potute trasmettere a Mosè per mezzo della tradizione orale. A causa della lunga durata della vita degli uomini di quel periodo, le informazioni si sarebbero potute trasmettere dal primo uomo Adamo a Mosè per mezzo di cinque soli anelli umani, cioè Metusela, Sem, Isacco, Levi ed Amram. Questo avrebbe naturalmente richiesto che l’ultimo anello tradizionale, Amram, avesse l’intero libro di Genesi nella testa.

      Nel tempo attuale, non si può pervenire a nessuna definita conclusione circa l’immediata fonte da cui Mosè ottenne le informazioni che scrisse. Egli avrebbe potuto riceverle per mezzo della diretta rivelazione, per mezzo della tradizione orale o per mezzo di documenti scritti. Forse furono usate tutt’e tre queste fonti. Si dovrebbe ricordare, comunque, che la cosa importante non è la fonte immediata, ma il fatto che Geova Dio per mezzo del suo spirito guidò il profeta Mosè onde scrivesse il fidato racconto preservato nel racconto di Genesi.

  • Scritture per febbraio
    La Torre di Guardia 1972 | 15 gennaio
    • Scritture per febbraio

      16 Esorta, con ogni longanimità e arte d’insegnare. — 2 Tim. 4:2. TG 15/9/70 5

      17 Osserva, o figlio mio, il comandamento di tuo padre, e non abbandonare la legge di tua madre. Poiché . . . le riprensioni della disciplina sono la via della vita. — Prov. 6:20, 23. TG 15/8/70 12, 13a

      18 Da questo acquistiamo la conoscenza che amiamo i figli di Dio, quando amiamo Dio e pratichiamo i suoi comandamenti. — 1 Giov. 5:2. TG 1/1/71 17-19

      19 Noi non siamo di quelli che tornano indietro alla distruzione, ma di quelli che hanno fede per conservare in vita l’anima. — Ebr. 10:39. TG 15/11/70 6-8

      20 Col cuore si esercita fede per la giustizia, ma con la bocca si fa pubblica dichiarazione per la salvezza. — Rom. 10:10. TG 15/10/70 17a

      21 La tua parola è una lampada al mio piè ed una luce sul mio sentiero. — Sal. 119:105, Versione Riveduta. TG 15/2/71 21, 22, 24

      22 Per esempio, dal cuore vengono malvagi ragionamenti, assassinii, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, bestemmie. Queste sono le cose che contaminano l’uomo. — Matt. 15:19, 20. TG 1/5/70 5, 6

      23 Io non ho concupito né l’argento né l’oro né la veste di nessuno. Voi stessi sapete che queste mani han provveduto ai bisogni miei e di quelli che erano con me. — Atti 20:33, 34. TG 15/8/70 28, 31, 32

      24 [State] fermi contro le macchinazioni del Diavolo; perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro . . . le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti. — Efes. 6:11, 12. TG 1/9/70 17, 18

      25 Prestate attenzione a voi stessi e a tutto il gregge, fra il quale lo spirito santo vi ha costituiti sorveglianti, per pascere la congregazione di Dio. — Atti 20:28. TG 15/12/70 12, 13

      26 È anche per questo che ringraziamo incessantemente Dio, perché quando riceveste la parola di Dio, che udiste da noi, l’accettaste non come la parola degli uomini, ma, quale veracemente è, come la parola di Dio, che opera anche in voi credenti. — 1 Tess. 2:13. TG 15/7/70 19, 20

      27 Perciò quelli che accolsero di cuore la sua parola furono battezzati. — Atti 2:41. TG 1/11/70 18, 19

      28 La vera luce che illumina ogni sorta di uomo stava per venire nel mondo. — Giov. 1:9. TG 15/2/71 14, 16-18

      29 Vi è anche al tempo presente un rimanente secondo l’elezione dovuta all’immeritata benignità. — Rom. 1:5. TG 1/6/71 19

  • Annunci
    La Torre di Guardia 1972 | 15 gennaio
    • Annunci

      VOLETE LA VERITÀ?

      Ci sono persone che non vogliono si dica loro la verità perché essa non è d’accordo con le loro vedute favorite. Preferiscono credere alle falsità. Gesù Cristo trovò questa situazione nel primo secolo quando dichiarò la verità di Dio al popolo del suo giorno. Alcuni la ricevettero lietamente, ma altri lo considerarono un nemico perché diceva loro la verità. Molti capi religiosi in particolare non la vollero. Egli disse loro: “Ma ora cercate di uccidere me, uomo, che vi ho detto la verità”. (Giov. 8:40) Siete favorevole alla verità? In tal caso, vorrete leggere il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna. Che molti vogliano la verità si capisce dalla fenomenale richiesta di questo libro dalla copertina rigida di 192 pagine. Da che uscì nel 1968 ne sono stati stampati oltre 40.000.000 di copie in 71 lingue. Potete riceverlo, scrivendo agli editori di questa rivista, all’indirizzo che troverete nella seconda pagina di questo numero.

      STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE

      del 20 febbraio: Hanno la verità che conduce alla vita eterna. Pagina 45. Cantici da usare: 9, 19.

      del 27 febbraio: Facciamo conoscere le profetiche verità di Dio. Pagina 52. Cantici da usare: 51, 25.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1972 | 15 gennaio
    • Domande dai lettori

      ● Poiché la Bibbia dice che il profeta Samuele offrì sacrifici, significa questo che fosse sacerdote? — U.S.A.

      No, le Scritture mostrano con chiarezza che Samuele non era un sacerdote della linea di Aaronne. Elcana padre di Samuele risiedeva a Rama sulla regione montagnosa di Efraim e perciò è chiamato Efraimita. Ma genealogicamente Elcana fu un Levita della famiglia non sacerdotale che discendeva da Cheat. (1 Sam. 1:1, 19; 1 Cron. 6:27, 33, 34) Come non sacerdotale Levita cheatita, Samuele non era autorizzato a officiare presso l’altare del santuario, e non c’è nessun racconto che facesse mai questo. Circa i Leviti che non erano della famiglia di Aaronne, la legge di Dio dichiarava: “Non si devono avvicinare agli utensili del luogo santo e all’altare onde non muoiano”. (Num. 18:3) Comunque, essendo rappresentante e profeta di Geova, Samuele poteva, conforme al comando divino, offrire sacrifici in luoghi diversi dal santuario, come avevano fatto Gedeone della tribù di Manasse e, in seguito, il profeta Elia. — Giud. 6:15, 25-28; 1 Re 18:36-38.

      È degno di nota che, quando il re Saul ‘si fece forza’ e offrì l’olocausto, Samuele non l’accusò d’aver assunto l’incarico sacerdotale. Semplicemente disse a Saul: “Hai agito stoltamente. Non hai osservato il comandamento di Geova tuo Dio che egli ti aveva comandato, perché, se tu l’avessi osservato, Geova avrebbe reso fermo il tuo regno su Israele a tempo indefinito. Ed ora il tuo regno non durerà”. (1 Sam. 13:12-14) Quindi per violazione di quale comando Samuele censurò Saul? E quale principio indicatore possiamo apprendere da ciò?

      In precedenza Samuele aveva comandato a Saul: “Devi scendere davanti a me a Ghilgal; ed ecco, io scendo a te per offrire sacrifici bruciati, per rendere sacrifici di comunione. Dovresti continuare ad aspettare per sette giorni fino alla mia venuta a te, e io per certo ti farò sapere ciò che dovresti fare”. (1 Sam. 10:8) Anche se questo comando si riferisce a un’altra occasione (come alcuni commentatori credono), è alquanto parallelo a quello che Saul violò. Qualunque sia la circostanza, rimane il fatto che Samuele era il rappresentante di Geova e, perciò, il comando violato fu realmente il comando di Geova e non poteva essere trasgredito impunemente. Così il peccato di Saul consisté della sua presuntuosa offerta di sacrificio senza ubbidire al comando di Geova (dato per mezzo di Samuele) di aspettare. Non implicò il tentativo d’impadronirsi dell’ufficio sacerdotale, poiché Samuele non era un sacerdote aaronnico. Il peccato di Saul differì da quello di un re successivo, Uzzia, al quale fu detto: “Non è affar tuo, o Uzzia, bruciare incenso a Geova, ma è affare dei sacerdoti figli di Aaronne”. — 2 Cron. 26:18.

      Il peccato di Saul illustra che è una cosa gravissima che una persona manchi di riguardo verso la disposizione di Dio. Samuele non si era reso profeta. Era stato Geova Dio a chiamarlo come tale per mezzo del suo spirito, così che tutto Israele “si rese conto che Samuele era accreditato per il posto di profeta”. (1 Sam. 3:19, 20) In modo simile, quelli che rendono servizio come sorveglianti e pastori nella congregazione cristiana ricevono la loro nomina dallo spirito santo. (Atti 20:28) Certo, essi non parlano per ispirazione divina come fece Samuele. Ciò nondimeno, non dovremmo essere presuntuosi tentando di assumere la responsabilità e i doveri di quelli che hanno tale incarico, forse pensando che non facciano le cose giuste o che siano troppo lenti. Chiunque deliberatamente facesse tale azione, come il re Saul, attirerebbe su di sé afflizione e metterebbe in pericolo la sua relazione con Geova Dio.

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi