-
Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1954 | 15 agosto
-
-
di seguire le religioni idolatre dei loro padri. Talvolta le generazioni successive prima di raccogliere le calamità derivanti dalla loro idolatria precipitarono in una crisi nazionale, la quale di solito apportava una parziale se non totale riabilitazione dall’impura adorazione.
In ogni caso la nazione soffriva per generazioni la conseguenza della sua caduta, se le generazioni seguenti non manifestavano pentimento rispetto al patto di Geova Dio. Il libro di Giudici è pieno di episodi di collasso nazionale e delle disastrose conseguenze. (Giud. 2:11-19) La stessa situazione è riscontrata nel periodo in cui governarono i re. Per esempio, Geova decise di punire la nazione a causa della sua idolatria durante il regno di Manasse, e neanche un successivo buon regno di Giosia riuscì a mutare il proposito di Dio. (2 Re 22:13-20; 23:25-27) Malgrado una riabilitazione temporanea durante il regno di Giosia, la nazione andò di male in peggio finché fu condotta schiava a Babilonia e vi rimase per settant’anni. Vi fu un caso in cui la nazione fu punita a causa dei misfatti dei genitori per un periodo di tre o quattro o anche più generazioni. Al tempo di Gesù i capi della nazione influenzarono il popolo perché chiedesse la morte di Gesù, e quando Pilato dichiarò ch’egli era innocente del sangue di Gesù il popolo rispose: “Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli”. (Matt. 27:25, NW) La nazione giudaica rigettò il Messia e si volse all’idolatra Impero romano, e furono primariamente i figli di quegli adulti Giudei che formarono la nazione quand’essa soffri per i peccati di quei genitori, allorché vennero i Romani nel 70 d.C.
L’espressione visitare l’iniquità sui discendenti non implica necessariamente la pena di morte, poiché se significasse la morte, come avrebbero i padri peccatori avuto dei pronipoti? Casi nei quali Geova applicò il principio contro individui furono quelli di Eli, il quale per la sua negligenza vide la sua famiglia privata del sommo sacerdozio, come avvenne ad Abiathar, pronipote di Eli; (1 Sam. 2:27-36; 3:11-14; 14:3; 22:20; 1 Re 2:26, 27) e Ghehazi, che fu colpito dalla lebbra per aver chiesto doni al generale siro Naaman contrariamente ai voleri di Eliseo, e al quale Eliseo disse poi: “La lebbra di Naaman s’attaccherà perciò a te e alla tua progenie in perpetuo”. (2 Re 5:1-27) Ciò non condannò i loro figli o i loro discendenti alla pena capitale della morte ma lasciò provare loro i perniciosi effetti dell’iniquità dei loro progenitori. Degli individui fra questi discendenti potrebbero ritornare a Geova e ricevere un certo sollievo e favore.
-
-
Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1954 | 15 agosto
-
-
Domande dai lettori
◆ Ezechiele 3:18 dice che se la sentinella non desse l’avvertimento l’empio morirebbe, ma del suo sangue si domanderebbe conto alla sentinella infedele. Non è ciò in contraddizione con le parole di Gesù che se i predicatori umani tacessero le pietre griderebbero? — R. J., Indonesia.
Non c’è alcuna contraddizione, perché le due scritture si riferiscono a cose diverse, e quindi non sono paragonabili. Ezechiele 3:18 indica la responsabilità che ha la classe della sentinella di Geova di proclamare l’avvertimento. Se l’avvertimento non fosse Proclamato e l’empio perisse, non ci sarebbe alcuna ingiustizia, poiché l’empio morirebbe per la sua propria empietà. Nondimeno, una grave responsabilità peserebbe sulla sentinella che tace. Le profezie indicano, però, che la buona notizia del Regno sarà predicata in tutta la terra abitata come avvertimento prima che si scateni Harmaghedon. La classe della sentinella compirà fedelmente l’opera nella misura che Geova ritiene necessaria, e ad Harmaghedon tutti avranno dinanzi a Dio la responsabilità individuale o familiare o di comunità. Ogni individuo della classe della sentinella che rifiuti di proclamare l’avvertimento sarà da Dio ritenuto responsabile e sarà giustiziato per la sua mancanza che lascerebbe morire altri senza avvertimento.
La situazione fu diversa quando Gesù entrò in Gerusalemme e si offrì come Re. Del suo ingresso leggiamo: “Appena si fu avvicinato alla strada che scende dal Monte degli Ulivi tutta la moltitudine dei discepoli cominciò a rallegrarsi e a lodare Dio ad alta voce per tutte le potenti opere che avevano vedute, dicendo: ‘Benedetto Colui che viene come Re nel nome di Geova! Pace in cielo, e gloria nelle altezze di sopra!’ Ma, alcuni dei Farisei di tra la folla gli dissero: ‘Maestro, rimprovera i tuoi discepoli.’ Ma egli rispondendo disse: ‘Io vi dico: Se questi tacessero, le pietre griderebbero.’” (Luca 19:37-40, NW) Egli non volle dire qui che se tutti i predicatori che aveva istruiti e addestrati fossero restati zitti le pietre avrebbero fatto l’opera di predicazione, ma piuttosto volle riferirsi alla particolare dichiarazione che veniva pronunciata dai suoi discepoli e a cui i Farisei facevano obiezione. I suoi discepoli pronunziavano le parole che avrebbero dovuto dirsi in questa occasione, secondo la predizione di Salmo 118:26. Quel salmo profetico ispirato da Geova doveva per certo essere adempiuto, poiché le parole di Geova non ritornano a lui a vuoto. (Isa. 55:11) Se si fosse reso necessario un forzato silenzio dei discepoli, le pietre avrebbero gridato in adempimento del Salmo 118:26.
A proposito, si ritiene che Gesù si riferisse a pietre letterali. Iddio avrebbe potuto farle gridare in adempimento della profezia più facilmente di quanto noi non possiamo far suonare un disco da grammofono. Habacuc 2:11 parla di una pietra che grida da una parete per testimoniare contro la persona che l’edifica a prezzo di furto e oppressione e uccisione di altri. Sarebbe poco corretto dire che qui le pietre significhino angeli, che siano dette “pietre di fuoco”. (Ezech. 28:14) Qui Gesù non parlò in termini oscuri o simbolici, ma in modo semplice, potente, letterale. Né Gesù aveva qui in mente la scienza dell’archeologia, la quale ha recentemente corroborato molta storia e profezie della Bibbia, talvolta con la scoperta di monumenti o di altri oggetti di pietra. Dovevano essere pronunziate parole specifiche in quella lontana occasione, e se i discepoli di Gesù non le avessero pronunziate le avrebbero dette le pietre.
Quindi tale dichiarazione di Gesù riguardo alle pietre si applica a quel tempo e al moderno parallelo di Gesù offerto come Pietra di Fondazione di Sion nel 1918, mentre Ezechiele 3:18 si applica a questo tempo in cui viene dato l’avvertimento di Harmaghedon. I due testi, relativi a cose differenti, non si possono paragonare come se fossero dei paralleli. L’avvertimento dev’essere dato ora. Una classe della sentinella lo darà ora, perché le sentinelle fedeli lo daranno, sebbene sentinelle infedeli non lo annuncino. Le profezie mostrano che i fedeli testimoni di Geova lo proclameranno sotto la guida di Cristo Gesù. — Matt. 24:14; Atti 1:18.
-
-
AnnunziLa Torre di Guardia 1954 | 15 agosto
-
-
Annunzi
PREAVVISO DELL’ASSALTO DI GOG DI MAGOG
Si dice che ‘l’uomo avvisato è mezzo salvato’. Ma questo succede soltanto se l’avvertimento viene ascoltato. Oggi viene dato un avvertimento mondiale dell’assalto finale che sarà fatto da Gog di Magog, Satana e i suo eserciti visibili e invisibili, contro i veri adoratori di Geova Dio. (Ezech. 38:3, 4; 39:1, 2) Per sostenere l’assalto e abbondare nel favore di Dio, la principale necessità è la conoscenza. I testimoni di Geova e i loro compagni manifesteranno di essere ‘avvisati e salvati’ nel mese di settembre andando di casa in casa per dire ad altri che l’assalto si avvicina. Essi offriranno a tutti quelli che incontreranno la moderna New World Translation o delle Scritture Greche Cristiane o delle Scritture Ebraiche e uno splendido libro per lo studio biblico con copertina rigida alla contribuzione di soli $2 o Lit. 1.300. Siete invitati a dare l’avvertimento, dimostrando il fatto che voi siete dalla parte dell’Altissimo, che solo si chiama Geova.
TENETEVI IN BUONA SALUTE
Quanto tempo state senza prender cibo? La maggioranza delle persone mangia tre o più volte al giorno: la mattina, a mezzogiorno, la sera, e qualche volta fra un pasto e l’altro. Tenendo presenti le parole di Gesù che ‘l’uomo non vive di pane solo, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio’, la seguente domanda merita una seria considerazione: “Oltre a mangiare cibo fisico, prendo io con regolarità cibo spirituale secondo la dichiarazione di Gesù?” Per tenervi in buona salute spirituale è necessario lo studio della Parola di Dio. Un sano e dilettevole aiuto per studiare la Bibbia la mattina, a mezzogiorno, la sera e fra un pasto e l’altro ci viene dato da questa rivista, La Torre di Guardia. È pubblicata il 1º e il 15 di ogni mese. La contribuzione di abbonamento è ancora solo $1 o Lit. 650 l’anno. Voi siete invitati a tenervi in buona salute e a trarre beneficio da ogni numero abbonandovi ora.
-