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  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1966 | 1° dicembre
    • Domande dai lettori

      ● Qual è il significato di Matteo 10:41? C’è qualche differenza fra le ricompense ivi menzionate? — R. D., U.S.A.

      Gesù Cristo dichiarò, com’è riportato in Matteo 10:40-42: “Chi riceve voi riceve anche me, e chi riceve me riceve anche colui che mi ha mandato. Chi riceve un profeta perché è profeta otterrà una ricompensa da profeta, e chi riceve un giusto perché è giusto otterrà una ricompensa da giusto. E chi avrà dato da bere anche un solo calice d’acqua fredda a uno di questi piccoli perché è un discepolo, veramente vi dico, non perderà affatto la sua ricompensa”.

      Gesù fu mandato dal Padre suo, Geova Dio. Quindi, la persona che riceveva favorevolmente i discepoli di Cristo avrebbe ricevuto Cristo e anche Dio, che aveva mandato Cristo. Certo quella persona sarebbe stata benedetta; non sarebbe rimasta senza ricompensa.

      Similmente, colui che riceveva favorevolmente un profeta di Dio perché era profeta sarebbe stato ricompensato. Avrebbe ricevuto una “ricompensa da profeta”. In che modo? Ebbene, considerate la ricompensa ottenuta dall’ospitale vedova che diede a Elia cibo e acqua. Per aver ‘ricevuto un profeta’, ella fu grandemente benedetta. La sua provvista di farina e d’olio fu miracolosamente moltiplicata da questo profeta che agiva sotto lo spirito di Dio. Ebbene, persino suo figlio fu miracolosamente restituito a lei dopo che era morto prematuramente! (1 Re, capitolo 17) Questi miracoli furono operati da Geova mediante il suo profeta Elia. Evidentemente la vedova ricevette Elia ‘perché era un profeta’. Di conseguenza, ricevette una “ricompensa da profeta”.

      Da non trascurare è il fatto che Gesù Cristo, che pronunciò le parole riportate in Matteo 10:40-42, fu il più grande di tutti i profeti. (Deut. 18:15-19; Atti 3:19-23) Quelli che lo ricevettero perché era un profeta furono spiritualmente benedetti da ciò che disse loro. Alcuni di loro ricevettero anche guarigioni miracolose e persino risurrezioni. (Matt. 4:23; Luca 8:40-42, 49-56; Giov. 11:38-44) In seguito, come doni alla congregazione cristiana, Gesù Cristo diede “alcuni come profeti”. Fra loro vi fu Agabo. Coloro che li ricevettero favorevolmente e si associarono a loro nella congregazione cristiana ebbero sicuramente benefici spirituali. Questi uomini furono usati per pronunciare nuove profezie. (Efes. 4:11, 12; Atti 11:27, 28; 21:10, 11) Comunque, in adempimento alle parole di Gioele 2:28, 29, persino oggi i dedicati servitori di Geova, sebbene non siano ispirati, sono aiutati dallo spirito o forza attiva di Dio a spiegare profezie scritturali a coloro che li ricevono in modo favorevole e con apprezzamento. Tali persone sono così ricompensate spiritualmente. — 1 Cor. 2:10.

      Gesù Cristo menzionò anche il ricevere un uomo giusto e ottenere “una ricompensa da giusto”. Per aver ricevuto ospitalmente un uomo giusto ci si poteva aspettare di essere trattati in cambio benignamente, non in modo ingiusto, ma in armonia con la giustizia di Dio. La specie di uomo giusto a cui Gesù si riferì non era una persona che stabiliva le sue proprie norme e conduceva quella che si poteva considerare semplicemente una “vita onesta”. Egli parlava di un uomo che si atteneva alle giuste espressioni e ai comandamenti di Geova. (Matt. 4:4; Eccl. 12:13, 14) Coloro che soddisfecero veramente le esigenze di Dio nel giorno di Gesù divennero suoi seguaci. Se qualche individuo aveva il privilegio di intrattenere tale credente in casa sua, era in grado di ricevere benefici spirituali, “una ricompensa da giusto”. Il visitatore avrebbe senza dubbio condiviso con il suo ospite verità della Parola di Dio che avrebbero edificato la fede, come fece anche Gesù. (Luca 10:5-7; 19:1-10) Avviene la stessa cosa nel nostro giorno.

      Vi sono persone che ricevono benignamente e fanno del bene ai giusti “piccoli”, quelli che sono unti discepoli o fratelli spirituali di Gesù Cristo. (Riv. 14:1-4; Luca 12:32) Mostrando questa benignità, essi danno agli unti seguaci di Gesù un “calice d’acqua fredda”, per così dire. Fanno cose buone per i fratelli spirituali di Cristo, non semplicemente perché mostrano benignità umanitaria a tutti gli uomini, ma perché questi sono discepoli di Cristo. Perciò, questi operatori di bene sono ricompensati; ‘non perdono affatto la loro ricompensa’. Sebbene non ricevano immediatamente qualche miracoloso beneficio, hanno il privilegio di udire la spiegazione delle Scritture dagli unti discepoli di Gesù Cristo. Di conseguenza, tali uditori trarranno immenso beneficio in senso spirituale. Quelli fra loro che manifestano amore per la giustizia e che fanno del bene ai fratelli di Cristo per rispetto al fatto che sono suoi fratelli spirituali o unti discepoli, mostrano realmente una disposizione favorevole al Re Gesù Cristo stesso e lo sostengono. (Matt. 25:34-40) Se queste persone continuano a seguire tale condotta, riceveranno durevoli benefici, poiché hanno la prospettiva della vita eterna nel promesso nuovo ordine di cose di Geova. — 2 Piet. 3:13; Sof. 2:2, 3.

  • Scritture per gennaio
    La Torre di Guardia 1966 | 1° dicembre
    • Scritture per gennaio

      1 Egli stesso dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. — Atti 17:25. TG 15/5/65 4

      2 La buona fama di lui si diffuse in tutto il paese circostante. — Luca 4:14. TG 1/10/65 1, 2

      3 Vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. — Riv. 20:12. TG 15/7/65 2

      4 Va dietro a me, Satana! Tu mi sei una pietra d’inciampo, perché pensi non i pensieri di Dio, ma quelli degli uomini. — Matt. 16:23. TG 15/9/65 4, 5

      5 Delle donne ricevettero i loro morti mediante risurrezione; ma altri uomini furono torturati perché non accettarono la liberazione mediante qualche riscatto, onde ottenessero una risurrezione migliore. — Ebr. 11:35. TG 1/8/65 20

      6 Adultere, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia con Dio? Chi perciò vuol essere amico del mondo si costituisce nemico di Dio. — Giac. 4:4. TG 15/5/65 21, 22

      7 Perseguiamo le cose che contribuiscono alla pace e le cose che sono reciprocamente edificanti. — Rom. 14:19. TG 1/12/65 1, 2

      8 [Guardate] non solo all’interesse personale delle cose vostre, ma anche all’interesse personale di quelle degli altri. — Filip. 2:4. TG 15/12/65 20a

      9 Eterno, tu sei nostro padre; noi siamo l’argilla, tu, colui che ci formi; e noi siam tutti l’opra delle tue mani. — Isa. 64:8, VR. TG 1/11/65 2-5

      10 Vi sarà un periodo di tempo in cui non sopporteranno il sano insegnamento, ma, secondo i loro propri desideri, si accumuleranno maestri per farsi solleticare gli orecchi. — 2 Tim. 4:3. TG 15/11/65 1, 2

      11 Le stelle del mattino cantavan tutte assieme e tutti i figli di Dio davan in gridi di giubilo? — Giob. 38:7, VR. TG 1/1/66 2, 3

      12 Se le opere potenti che sono state fatte in voi fossero state fatte in Tiro e Sidone, si sarebbero da tempo pentite in sacco e cenere. — Matt. 11:21. TG 15/8/65 6, 7

      13 Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così son le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri. — Isa. 55:9, VR. TG 15/9/65 6

      14 Daniele prese in cuor suo la risoluzione di non contaminarsi con le vivande del re e col vino che il re beveva. — Dan. 1:8, VR. TG 15/5/65 27, 28

      15 Dobbiamo avere amore gli uni per gli altri; non come Caino, che ebbe origine dal malvagio e scannò il suo fratello. — 1 Giov. 3:11, 12. TG 1/9/65 9, 10

      (Indicazione dei luoghi di ulteriori commenti su queste scritture: I numeri dopo la data de “La Torre di Guardia” si riferiscono ai paragrafi nel primo articolo di studio. Quando il numero del paragrafo è seguito da “a”, il commento è nel secondo articolo di studio; quando vi è “b”, si riferisce al terzo articolo di studio).

      “Il tuo cuore non provi invidia per i peccatori, ma piuttosto si volga verso il timore del Signore tutto il giorno, perché esiste un futuro, e la tua speranza non verrà distrutta”. — Prov. 23:17, 18, Na.

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      STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE

      del 25 dicembre: Manifestiamo lo spirito di Dio, §§ 1-19. Pagina 709.

      del 1º gennaio 1967: Manifestiamo lo spirito di Dio, §§ 20, 21, e Continuate a crescere sotto lo spirito di Geova. Pagina 715.

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
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