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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1959 | 15 giugno
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In Levitico 11:20, 21 (VR) si legge: “Vi sarà pure in abominio ogni insetto alato che cammina su quattro piedi. Però, fra tutti gl’insetti alati che camminano su quattro piedi, mangerete quelli che hanno gambe al disopra de’ piedi per saltare sulla terra”.
È irragionevole pensare che lo scrittore della Bibbia non sapesse che gli insetti alati hanno sei zampe. Egli parla di quegli insetti che ‘camminano su quattro piedi’ e quindi ne specifica certuni di questa categoria, e quelli che menziona hanno sei zampe, due delle quali sono per saltare. Un commento giudaico dà questa spiegazione dei versetti 20 e 23: “cammina su quattro piedi. La frase qui usata non può essere presa per indicare che gli insetti abbiano soltanto quattro zampe. Probabilmente le parole si riferiscono al loro modo di muoversi, e significano che ‘si muovono come i quadrupedi’. . . . 23. che hanno quattro piedi, ossia, le cui zampe non hanno articolazioni”.
Vi sono insetti alati, come le api, le mosche e le vespe che camminano come i quadrupedi che vanno a quattro zampe. Di questi ve ne sono alcuni che hanno zampe per saltare che possono essere mangiati. Essi hanno letteralmente quattro piedi su cui camminano, essendo gli altri due per saltare. La Bibbia è scritta nel vivido linguaggio del popolo comune, e dobbiamo ammettere che le pittoresche e descrittive espressioni non sono sempre strettamente letterali. C’è un’espressione inglese che parla di un uomo che sta sulle sue gambe posteriori e combatte. Non si intende con ciò che l’espressione sia presa alla lettera, volendo dire che l’uomo abbia gambe anteriori e che di solito cammini su tutte e quattro. Viene presa la figura dai quadrupedi che si alzano sulle zampe posteriori e scalpitano o colpiscono con quelle anteriori, come fanno i cavalli, i cervi o gli orsi quando combattono. In modo simile, descrittivamente e non letteralmente, la Bibbia si riferisce agli insetti alati come se camminassero su quattro zampe come i quadrupedi.
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Domande dai lettori (3)La Torre di Guardia 1959 | 15 giugno
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Domande dai lettori
◆ In Matteo 19:23, 24 troviamo che Gesù disse ai suoi discepoli: “Veramente io vi dico che sarà difficile per un ricco entrare nel regno dei cieli. Ancora vi dico: È più facile ad un cammello passare per la cruna di un ago che a un ricco entrare nel regno di Dio”. Si dimostra questa una traduzione inesatta alla luce del breve articolo apparso nella rivista The American Mercury, intitolato “Il metodo del traduttore”, articolo che dice ciò che segue:
“È più facile ad un cammello passare per la cruna di un ago che a un ricco entrare nel regno di Dio. Questo detto scritturale è stato ripetuto milioni di volte, ma è un’errata traduzione dell’originale greco. L’idea di un cammello che passa attraverso la cruna di un ago era sorprendente. L’originale greco del Vangelo, però, dice semplicemente come sarebbe difficile per una corda passare per la cruna di un ago. Il termine greco corrispondente a ‘corda’ è kamilos, ma un altro termine greco, kamelos significa cammello. Colui che tradusse il Vangelo in latino confuse le due parole, e dalla traduzione latina il suo errore è passato a tutte le altre lingue del mondo”.
Questo articolo è senza dubbio basato sulla traduzione di George M. Lamsa, chiamata “Il Nuovo Testamento secondo il testo orientale tradotto dalle originali fonti aramaiche”, pubblicata nel 1940. Nella sua traduzione di Matteo 19:24, si legge: “Ancora vi dico: È più facile ad una corda passare per la cruna di un ago, che ad un ricco entrare nel regno di Dio”. Nella nota in calce sulla parola “corda” si legge: “La parola aramaica gamla significa corda e cammello”. Fra corda e cammello Lamsa ha scelto il significato “corda”. Tuttavia, dalla lingua siriaca, che ha molta affinità con l’aramaico, abbiamo altre traduzioni in inglese. Come rendono esse Matteo 19:24? La traduzione di Charles Cutler Torrey, chiamata “I quattro Vangeli”, del 1933, dice: “Ancora vi dico: È più facile ad un cammello passare per la cruna di un ago che ad un ricco entrare nel regno di Dio”.
Nella traduzione del dott. James Murdock, chiamata “Il Nuovo Testamento — Una traduzione letterale dalla Versione Siriaca Peshitto”, del 1893, si legge: “Ed ancora, vi dico: È più facile ad un cammello entrare per l’apertura di un ago, che ad un ricco entrare nel regno di Dio”.
Abbiamo perciò due traduzioni moderne che preferiscono il significato “cammello” al significato “corda”. L’articolo della rivista The American Mercury vorrebbe farci comprendere che c’era confusione fra le parole greche kamilos e kamelos. Rivolgiamoci pertanto a un dizionario greco-inglese di Liddell e Scott, la nuova edizione di H. S. Jones e Roderick McKenzie dell’anno 1948. Lo consultiamo per la parola greca kamilos. Esso definisce kamilos corda, ma fa questo commento, che la parola kamilos fu “forse inventata come modifica della frase ‘È più facile ad un cammello passare per la cruna di un ago che ad un ricco entrare nel regno di Dio’. — Matteo 19:24”.
I manoscritti greci più antichi che abbiamo del Vangelo di Matteo sono il manoscritto Sinaitico, il manoscritto Vaticano 1209 e il manoscritto Alessandrino. Questi tre manoscritti hanno tutti la parola greca kamelos, che significa “cammello”, non kamilos, che significa “corda”. Si sa che l’apostolo Matteo scrisse il racconto della vita di Gesù prima in ebraico o aramaico e che poi fece la traduzione del suo stesso racconto in greco. Conosceva, perciò, esattamente ciò che Gesù disse e intese dire, e quindi conosceva la parola greca appropriata da usare in questo versetto. Egli adoperò la parola kamelos, com’è indicato dal manoscritto greco più antico oggi esistente.
Vi sono buone ragioni, perciò, per credere che il senso reso dalla Traduzione del Nuovo Mondo (inglese) sia quello corretto. Non è facile per un cammello, con le sue lunghe gambe, con la sua gobba e con il suo lungo collo passare per la cruna di un ago letterale. La gente si farebbe beffe all’idea di un cammello che cercasse di farlo. Direbbe che è impossibile! Pertanto con l’uso di questa stravagante illustrazione Gesù ci dava una lezione contro il materialismo, avvertendoci dei suoi pericoli. Egli diceva che proprio come non era possibile per un cammello letterale passare per la cruna di un ago letterale, era ancor meno possibile per un ricco entrare nel regno di Dio, se avesse conservato le sue ricchezze.
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Scritture per luglioLa Torre di Guardia 1959 | 15 giugno
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Scritture per luglio
16 Cantate al Signore un cantico nuovo, le sue lodi fino agli ultimi confini del mondo. — Isa. 42:10, Ti. TG 15/4/58 1
17 Se qualcuno ode la mia voce e apre la porta, io entrerò in casa sua e cenerò con lui ed egli meco. — Apoc. 3:20. TG 1/8/58 37a
18 Non mi dare né povertà né ricchezze. Lasciami mangiare il cibo a me assegnato, affinché io non sia troppo sazio e non ti rinneghi effettivamente e dica: “Chi è Geova?” e affinché io non cada in povertà e non rubi effettivamente e non biasimi il nome del mio Dio. — Prov. 30:8, 9. TG 15/11/58 11, 12
19 Nessun uomo che abbia messo mano all’aratro e guardi indietro è idoneo per il regno di Dio. — Luca 9:62. TG 1/1/59 17, 18a
20 Geova è il mio pastore. Nulla mi mancherà. In pascoli erbosi egli mi fa giacere; presso luoghi di riposo con molta acqua mi conduce. Egli mi ristora l’anima. — Sal. 23:1-3. TG 1/10/58 1, 2
21 A questo riguardo vi dico: Ogni specie di peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo spirito non sarà perdonata. — Matt. 12:31. TG 1/8/58 24
22 Quando dice la menzogna, parla secondo la sua disposizione, perché è bugiardo e padre della menzogna. — Giov. 8:44. TG 1/9/58 6
23 Se un uomo . . . non frena la sua lingua, . . . la forma di adorazione di quest’uomo è vana. La forma di adorazione che è pura e incontaminata dal punto di vista del nostro Dio e Padre è questa: . . . mantenersi senza macchia dal mondo. — Giac. 1:26, 27. TG 1/4/59 15, 16
24 Continuate a portar frutto in ogni buona opera e crescete nell’accurata conoscenza di Dio, divenendo potenti con ogni potenza secondo la sua gloriosa possanza. — Col. 1:10, 11. TG 1/11/58 23, 24
25 Or dunque, o Dio nostro, noi ti rendiamo grazie, e celebriamo il tuo nome glorioso. — 1 Cron. 29:13, VR. TG 15/2/59 23, 24
26 Insegnami a far la tua volontà, poiché tu sei il mio Dio. Il tuo spirito è buono; possa esso condurmi nella terra della dirittura. — Sal. 143:10. TG 15/3/59 4, 5
27 Egli si sederà, affinando e purificando l’argento; e purificherà i figliuoli di Levi, e li depurerà come si fa dell’oro e dell’argento; ed essi offriranno all’Eterno offerte con giustizia. — Mal. 3:3, VR. TG 1/3/58 10
28 Se osservate i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre e rimango nel suo amore. — Giov. 15:10. TG 15/7/58 4, 5
29 Non ti infiammare a causa dei malfattori. . . . Poiché i malfattori stessi saranno recisi. — Sal. 37:1, 9. TG 1/12/58 14-17a
30 Presentate voi stessi a Dio come vivi fra i morti, e le vostre membra a Dio come armi di giustizia. Poiché il peccato non deve padroneggiarvi, dal momento che non siete sotto la legge ma sotto l’immeritata benignità. — Rom. 6:13, 14 TG 15/1/59 4
31 Lo sdegno del Signore non tornerà indietro finché non abbia eseguiti e compiti i disegni del suo cuore: il suo disegno lo capirete negli ultimi giorni. — Ger. 23:20, Ti. TG 1/3/59 33
(Indicazione dei luoghi di ulteriori commenti su queste scritture: I numeri dopo la data de “La Torre di Guardia” si riferiscono ai paragrafi nel primo articolo di studio. Quando il numero del paragrafo è seguito da “a”, il commento è nel secondo articolo di studio; quando vi è “b”, si riferisce al terzo articolo di studio.)
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Studi “Torre di Guardia” per le settimaneLa Torre di Guardia 1959 | 15 giugno
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Studi “Torre di Guardia” per le settimane
del 19 luglio: Segni e meraviglie nel tempo della fine. Pagina 357.
del 26 luglio: Intendiamo il significato dei segni e delle meraviglie. Pagina 365.
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