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Conferimento dei diplomi alla 38a classe di GalaadLa Torre di Guardia 1964 | 15 maggio
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di non essere sotto l’autorità del Figlio di Dio. Tenete presente, egli disse, che quello che Gesù disse era realtà; non erano favole né storie di fate. Perciò dobbiamo prestare attenzione ai comandi che ci ha dato su ciò che dobbiamo fare e ciò che non dobbiamo fare. Dobbiamo ascoltare il Figlio; altrimenti, come sfuggiremo se trascureremo la salvezza dichiarata mediante il Figlio di Dio? Poiché Dio ha sempre sostenuto il Figlio in ogni dichiarazione che ha fatto, possiamo stare sicuri che se ci viene detto di non fare una cosa e noi la facciamo non eviteremo la punizione. Ma se prestiamo attenzione al Figlio e facciamo ciò che egli comanda, otterremo la benedizione di Dio.
Quindi il presidente Knorr diede ad ogni studente la sua assegnazione. Erano venuti da cinquantasei diversi paesi ed ora ricevevano assegnazioni, molti come servitori di filiale, per recarsi in sessantasette diverse nazioni. Alle 17,40 vi fu l’intervallo per un bel pranzo d’addio. Il programma riprese alle 19,25 con uno studio condensato della lezione de La Torre di Guardia, e quaranta studenti risposero alle domande. Successivamente una quarantina di studenti presero parte a un divertente programma di esperienze e parodie, indicanti, ad esempio, come si compie l’opera del Regno in Africa e in India. Dopo il cantico, e la preghiera pronunciata dal presidente della Società, l’istruttivo programma del conferimento dei diplomi ebbe termine alle 23,05.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1964 | 15 maggio
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Domande dai lettori
● Potrebbero i terremoti menzionati da Gesù Cristo in Matteo 24:7 essere simbolici? Potrebbero riferirsi a questioni politiche come le rivoluzioni?
Pronunciando la sua profezia sugli ultimi giorni, Gesù disse, secondo Matteo 24:7: “Poiché sorgerà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno penuria di viveri e terremoti in un luogo dopo l’altro”. Alcuni hanno pensato che i terremoti menzionati in questo versetto fossero di natura simbolica. Hanno ritenuto che si riferissero alle rivoluzioni degli uomini e alle questioni politiche o governative che provocano grandi difficoltà all’umanità. Ma è confermata questa conclusione, quando si considera il contesto della profezia di Gesù? In effetti, non è confermata; poiché se dobbiamo considerare i terremoti come rivoluzioni politiche o sociali figurative o simboliche, siamo costretti a considerare le carestie nello stesso modo. Inoltre, dovremmo considerare simboliche le pestilenze menzionate da Luca nel suo racconto della profezia di Gesù sugli ultimi giorni. (Luca 21:11) E che dire delle guerre predette? Erano simboliche? Saremmo costretti a dire proprio così se interpretassimo simbolicamente i terremoti della profezia di Gesù.
Le guerre avute in questa generazione sono state certamente tutto fuorché una cosa simbolica. Milioni di persone sono perite e altri milioni hanno sofferto duramente per il flagello della guerra in questa generazione. Carestie e terribili malattie letterali hanno afflitto il genere umano nei nostri giorni. Qual è, ad esempio, l’entità del problema alimentare, specialmente in vista dell’aumento della popolazione mondiale? “La corsa agli armamenti e la corsa spaziale potranno divenire problemi solo di interesse accademico”, affermò Norman W. Desrosier, professore di tecnologia alimentare presso l’università Purdue, se l’umanità non vincerà la corsa per soddisfare le “essenziali necessità degli affamati nel mondo”. Le guerre, le carestie e le pestilenze, quindi, sono letterali. E anche i terremoti.
In un articolo dal titolo “La terra in movimento”, pubblicato nel Times di New York del 6 marzo 1960, William L. Laurence scrisse: “Dieci o più terremoti maggiori scuotono la terra ogni anno. Il più piccolo di essi libera un’energia circa mille volte superiore a quella di una bomba atomica del tipo che distrusse Hiroshima e Nagasaki. . . . Benché i terremoti distruttivi siano relativamente pochi di numero, i piccoli sono comuni. Si calcola che in tutto vi siano ogni anno un milione di scosse”. Un altro resoconto diceva: “In 2.000 anni di storia scritta, i terremoti hanno fatto probabilmente 10.000.000 di vittime”. (Times di New York del 20 agosto 1950) Questo significherebbe in media 5.000 morti all’anno. Tuttavia, dal 1915 al 1949, 848.450 persone persero la vita a causa di terremoti. La media annuale di morti causati dai terremoti non è stata di 5.000, ma di 24.241 in questo periodo di trentacinque anni! È ovvio, dunque, che i terremoti di Matteo 24:7 sono letterali, come sono letterali gli altri aspetti del segno composto del tempo della fine del mondo. Non sono simboliche difficoltà nei governi né rivoluzioni né altre agitazioni della società umana.
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Scritture per giugnoLa Torre di Guardia 1964 | 15 maggio
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Scritture per giugno
16 Niente mi ha vietato altro che te; perché tu sei sua moglie. Come dunque potrei io fare un male sì grande e peccare contro Dio? — Gen. 39:9, Na. TG 1/2/64 17
17 Vi è più felicità nel dare che nel ricevere. — Atti 20:35. TG 1/1/64 4, 5a
18 Continuate a portare i pesi gli uni degli altri, e così adempite la legge del Cristo. — Gal. 6:2. TG 15/12/63 32, 33a
19 Avanziamo verso la maturità. — Ebr. 6:1. TG 15/11/63 10-12a
20 Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio . . . su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. — Gen. 1:26, VR. TG 1/10/63 2a
21 Questa è una prova del giusto giudizio di Dio, che vi fa considerare degni del regno di Dio, per cui in realtà soffrite. — 2 Tess. 1:5. TG 15/7/63 5, 6
22 Il Signore, l’Eterno, non fa nulla, senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti. — Amos 3:7, VR. TG 15/8/63 2, 3a
23 Astenetevi da ogni forma di malvagità. — 1 Tess. 5:22. TG 1/8/63 3, 4a
24 In questo modo i mariti devono amare le loro mogli come i propri corpi. Chi ama la moglie ama se stesso, poiché nessun uomo odiò mai la propria carne. — Efes. 5:28, 29. TG 1/10/62 5a
25 Poiché abbiamo un così gran nuvolo di testimoni che ci circondano, deponiamo anche noi ogni peso e il peccato che facilmente ci avvince e corriamo con perseveranza la corsa che ci è posta dinanzi. — Ebr. 12:1. TG 1/4/63 39-42a
26 Il calice che il Padre mi ha dato, non dovrei io berlo ad ogni costo? — Giov. 18:11. TG 1/4/62 3, 4
27 Nessuno poteva entrare nel santuario finché non fossero compiute le sette piaghe dei sette angeli. — Riv. 15:8. TG 1/4/64 10, 11a
28 In realtà pure considero ogni cosa esser perdita a motivo dell’eccellente valore della conoscenza di Cristo Gesù mio Signore. — Filip. 3:8. TG 15/12/63 1, 2a
29 Così è anche la risurrezione dei morti. È seminato nella corruzione, è destato nell’incorruzione. È seminato nel disonore, è destato nella gloria. È seminato nella debolezza, è destato nella potenza. È seminato corpo fisico, è destato corpo spirituale. — 1 Cor. 15:42-44. TG 15/5/63 28, 29a
30 Voi pure, come pietre viventi, siete edificati quale casa spirituale in vista di un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali accettevoli a Dio per mezzo di Gesù Cristo. — 1 Piet. 2:5. TG 1/9/63 12-14
(Indicazione dei luoghi di ulteriori commenti su queste scritture: I numeri dopo la data de “La Torre di Guardia” si riferiscono ai paragrafi nel primo articolo di studio. Quando il numero del paragrafo è seguito da “a”, il commento è nel secondo articolo di studio; quando vi è “b”, si riferisce al terzo articolo di studio).
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MINISTERO DI CAMPO
Durante il mese di maggio, i testimoni di Geova, addestrati dalla disciplina per portare frutto (Ebr. 12:11), coglieranno ogni opportunità per parlare ad altri del regno e delle benedizioni di Geova che sono in serbo per tutti quelli che lo amano e lo servono. Nel compimento di quest’opera, offriranno la pubblicazione biblica intitolata “Questo significa vita eterna”, insieme a un sermone stampato in omaggio, per la contribuzione di L. 325 (negli Stati Uniti d’America 50 c).
STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE
del 7 giugno: Il Libro dell’“eterna buona notizia” è utile. Pagina 297.
del 14 giugno: Utilità di tutta la Scrittura ispirata da Dio, §§ 1-19. Pagina 303.
del 21 giugno: Utilità di tutta la Scrittura ispirata da Dio, §§ 20-41. Pagina 307.
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