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  • “Liberazione per riscatto”
    La Torre di Guardia 1954 | 15 luglio
    • delle Sacre Scritture, mostrano d’essere oppositori della verità e della giustizia, essi non hanno nessuna speranza di ottenere il valore del riscatto di Cristo. “Così sarà nella consumazione del sistema di cose: gli angeli andranno e separeranno i malvagi di mezzo ai giusti e li getteranno nella fornace ardente”. — Matt. 13:49, 50, NW; Isa. 26:10.

      13. Come indica la Bibbia la scelta del riscatto?

      13 La Bibbia stessa indica accuratamente la scelta della compera mediante riscatto, dicendo circa Gesù: “Tu fosti trucidato e col tuo sangue comprasti a Dio persone di ogni tribù e lingua e popolo e nazione”. (Apoc. 5:9, NW) Notate che quelli che furon comprati o riscattati per la congregazione cristiana, il celeste e “real sacerdozio”, erano “persone” di ogni tribù, lingua, popolo e nazione. Popoli e nazioni intere non sono comprati all’ingrosso. Perché no? Perché non sono idonei per il riscatto. È difficile che un uomo retto sia idoneo per il riscatto perché ci sono grandi prove di fede. “E se il giusto è salvato con difficoltà, dove compariranno l’empio e il peccatore?” — 1 Piet. 4:18, NW.

      14. Quale altra prova biblica sostiene che il riscatto è disponibile per tutti gli uomini, ma secondo gli specifici termini di Dio?

      14 Una veduta simile dei riscattati è descritta in Apocalisse 7:9, 10, ed essi vengono da ogni nazione e tribù e popolo e lingua. Sì, è la volontà di Dio che “tutte le specie di uomini siano salvate e vengano a un’accurata conoscenza della verità”. (1 Tim. 2:4, NW) Quindi egli non commette nessuna discriminazione concedendo loro l’opportunità di ricevere la vita per mezzo del riscatto, ma nemmeno impone agli uomini il beneficio del riscatto contro la loro scelta. Egli non deve nulla agli uomini, “perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio,” ma nella sua amorevole benignità offre in dono la vita, in quanto “è come un gratuito dono che siano dichiarati giusti per sua immeritata benignità con la liberazione mediante il riscatto pagato da Cristo Gesù”. Ma gli uomini devono cercare ed accettare quel dono con gratitudine, come fece l’apostolo Paolo, il quale esclamò: “Grazie siano rese a Dio per il suo indescrivibile dono gratuito”. — Rom. 3:23, 24; 2 Cor. 9:15, Nw.

      15. Come mai la “gran folla” non può comprendere tutti gli uomini?

      15 La “gran folla” di Apocalisse 7:9 è mostrata in una condizione favorevole dinanzi a Dio perché “han lavato le loro vesti e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello”, e per questo è stato applicato loro il valore del sangue del riscatto. Certo nessuno dei malvagi volontari, degli uomini o degli angeli, è compreso in questo gruppo raffigurato in atto di ricevere il beneficio del riscatto. Non vi potrebbe esser compreso, perché il malvagio non serve affatto Dio, eppure questa “gran folla” è descritta mentre “gli rendono sacro servizio giorno e notte”. Essi son persone di ogni luogo che hanno udito la buona notizia e han lasciato le tenebre di questo mondo per camminare nella luce; e, come dice Giovanni, “se camminiamo nella luce come egli stesso è nella luce, abbiamo associazione gli uni con gli altri e il sangue di Gesù suo Figlio ci purifica da ogni peccato”. — Apoc. 7:14, 15; 1 Giov. 1:7, NW.

      16. Quale “mondo” amò Dio fino a dare suo Figlio? E che cosa deve dimostrare ogni persona a questo riguardo?

      16 È chiaro dunque che è il nuovo mondo di giustizia che Dio amò tanto provvedendo la base della sua istituzione per mezzo del sangue di suo Figlio. È un mondo ormai vicino che sarà abitato da persone che accettano il dono gratuito della vita e che sono state liberate dalla condanna del peccato e della morte ereditata dal comune padre Adamo. Ed è a questo riguardo che ogni persona deve dimostrare con fede e giuste opere di avere il personale desiderio che il valore del riscatto sia applicato a suo favore. È qui che la “liberazione per riscatto” di tutti gli uomini individuali è eliminata, perché non tutti determinano di servire Dio ed accettare il dono gratuito. Che cosa ci vuole, dunque, per esser liberati?

      17. Come fu la condizione di Abrahamo simile alla nostra?

      17 Certo, noi dobbiamo avere la stessa specie di fede che ebbe Abrahamo e, come lui, dobbiamo sostenere tale fede con le opere. Abrahamo credette a Geova e questo ‘gli fu imputato come giustizia’. (Gen. 15:6, NW) La fede mise Abrahamo in una buona posizione dinanzi a Dio e per questo riceverà la risurrezione e le benedizioni di vita che saranno elargite nel nuovo mondo, in virtù del riscatto di Cristo. Paolo dice che l’espressione “‘gli fu imputato’ non fu scritto solo per lui, ma anche per noi ai quali è destinato che sia imputato, perché crediamo in colui che destò Gesù nostro Signore dai morti. Egli fu consegnato per i nostri falli e fu destato per dichiararci giusti”. — Rom. 4:22-25, NW.

      18. Perché non vien meno il riscatto agli uomini di fede dell’antichità?

      18 Paolo stesso ed altri credenti del giorno di Gesù deposero la loro vita terrena in sacrificio, perché morirono tutti fedeli a Dio. La loro fede, come quella di Abrahamo, fu loro imputata come giustizia presso Dio. Fece avere loro una favorevole considerazione e li mise in grado di ricevere la “liberazione per riscatto” con tutti i suoi benefici che erano allora imputati. Poiché si mostrarono fedeli seguaci di Cristo sacrificandosi fino alla morte essi riceveranno una risurrezione per la vita celeste onde siano coeredi con Cristo della gloria del Regno. A Daniele, che fu un uomo di fede come Abrahamo, fu fatta la promessa che benché morisse prima della prima venuta di Cristo, la giusta considerazione che aveva presso Dio non avrebbe mancato di recargli beneficio, poiché Dio disse: “Tu ti riposerai e poi sorgerai per ricevere la tua parte d’eredità alla fine de’ giorni (Dan. 12:13) Tutti gli uomini fedeli come questi sono nella memoria di Dio, e il riscatto di Gesù Cristo non verrà loro meno nella nuova terra del nuovo mondo ormai vicino.

      19. Quale grande scelta è offerta a tutti gli uomini oggi, e che cosa è assolutamente necessario da parte loro?

      19 Oggi ci siamo appressati alla fine di questo vecchio sistema di cose. È il tempo in cui viene dato l’avvertimento finale a tutte le nazioni, e sta per aver luogo la “liberazione per riscatto” degli uomini di ogni specie che mostrano buona volontà. A noi tutti è offerta una grande scelta, cioè, accettare il dono di Dio o accantonarlo. Conforme all’accurata predizione di Gesù, la buona notizia del Regno viene predicata in tutta la terra abitata per testimonianza. (1 Cor. 10:11; Matt. 24:14) Le persone che odono, prima che possano riporre la loro speranza nelle grandi benedizioni del Regno, devono esercitare fede nel sangue sparso da Gesù Cristo. Devono stimare l’efficacia del suo sangue la quale apre la via che conduce alla vita in quel nuovo mondo. Devono essere fermamente convinte che c’è “un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, il quale diede se stesso come riscatto corrispondente per ogni specie di persona”. (1 Tim. 2:5, 6, NW, margine) Esse devono confessare Gesù Cristo come loro salvatore, per immeritata benignità di Geova, e devono cercare di avvicinarsi a Dio mediante lui, secondo la maniera stabilita dalla Parola di Geova. Questo significa che si devono dedicare a lui mediante Cristo secondo i principi di giustizia esposti nelle Sacre Scritture, per esser fedeli servitori di Dio e mostrare la loro fede con le opere.

      20. Perché le sole espressioni di fede non sono sufficienti? E che cosa ci vuole veramente?

      20 Significa più che prendere parte ad una emotiva adunanza religiosa, alzare la mano e dire di esser salvati. Significa più che aprir la bocca dicendo: “Sì, io credo in Gesù Cristo e nel suo sangue sparso”. Se questo fosse tutto ciò che ci vuole, chiunque potrebbe far questo, anche gli ubriaconi, i fornicatori, gli idolatri e gli assassini. Ma le Scritture affermano con chiarezza che tale specie di persone non merita il riscatto. (1 Cor. 6:9; Gal. 5:20, 21) No, significa piuttosto che si deve seguire un nuovo modello di vita mettendo da parte quello vecchio. Significa sforzi coscienti onde le azioni e la vita di una persona siano governate dagli stabiliti princìpi della Parola di Geova e si ripongano la speranza e il desiderio nel nuovo mondo di giustizia. Significa seguire il consiglio dell’apostolo Giovanni che disse di questo presente e corrotto sistema di cose: “Non amate né il mondo né le cose del mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; . . . Inoltre, il mondo passa via come pure i suoi desideri, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. — 1 Giov. 2:15-17, NW.

      21. Dunque che cosa si deve fare?

      21 Che cosa dobbiamo fare, dunque? “Svestitevi della vecchia personalità con le sue pratiche, e rivestitevi della nuova personalità che mediante accurata conoscenza si va rinnovando secondo l’immagine di colui che la creò, . . . la pace del Cristo domini nei vostri cuori, . . . La parola del Cristo risieda in voi riccamente in ogni sapienza. . . . E qualunque cosa facciate in parola o in opera, fate tutto nel nome del Signore Gesù, ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.“ — Col. 3:9, 17, NW.

      22. Lo potete fare voi? Perché e come?

      22 Se fate questo camminerete nella luce e seguirete un modello di vita che vi garantirà la salvezza. Ma voi dite: “Come posso far questo? È forse possibile che io faccia un cambiamento così completo quando per tutta la vita sono stato abituato alle vie del vecchio mondo?” Sì, è possibile, se no Gesù Cristo non sarebbe morto per salvare uomini di tutte le specie d’ogni tribù, lingua e nazione. Ed essi non potrebbero ricevere il beneficio del suo riscatto se non fosse possibile cambiare e seguire un nuovo modello di vita. Perciò lo potete fare! Quindi “dopo aver suscitato il suo Servitore, Iddio lo ha mandato per benedirvi distogliendo ciascuno di voi dalle sue opere malvage”. “Ravvedetevi, dunque, e rivoltatevi in modo che i vostri peccati siano cancellati, onde vengano tempi di refrigerio dalla persona di Geova e che egli mandi il Cristo per voi designato, Gesù, che il cielo, veramente, deve tenere in sé fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose delle quali Dio parlò per bocca dei suoi santi profeti dell’antichità”. — Atti 3:26, 19-22 Nw.

      23. Dov’è il punto di partenza? E come vi è implicato il cuore?

      23 Come comincerete? Ecco, prima mettete da parte tutte le false idee religiose che potreste avere sul riscatto di Gesù per il beneficio di tutti gli uomini. E mettete da parte gli insegnamenti i quali vi dicono che tutto ciò che dovete fare per guadagnare l’approvazione di Dio è vivere una vita morale facendo agli altri quello che vorreste che facessero a voi. Sì, dovete mettere da parte queste idee che vi sono state insegnate per tutta la vita e dovete cominciare a riempire la mente con i corretti insegnamenti delle Sacre Scritture. Dovete ‘cessare di conformarvi a questo sistema di cose, e vi dovete trasformare rinnovando la vostra mente, affinché proviate a voi stessi la buona, e accettevole e completa volontà di Dio’. (Rom. 12:2, NW) È dalla vostra mente che dovete cominciare, assimilando la verità della Parola di Dio senza nessuna specie di falsa e religiosa corruzione. Questa verità traboccherà nel vostro cuore e vi porterà sulla via della salvezza promuovendo opere giuste.

      24. Se ora non divenite perfetti, che cosa vi recherà questa saggia condotta?

      24 Questo non vuol dire che ora diverrete perfetti nella carne. Né vuol dire che sarete ammirati da tutti gli uomini i quali loderebbero la vostra alta condotta morale. Vuol dire però che avrete una giusta considerazione dinanzi a Dio e il vostro servizio sarà accettevole; e che il valore del riscatto di Cristo sarà quindi applicato in vostro favore, perché lo cercate nella maniera corretta. La vostra fede sarà manifestata dalle vostre opere, e voi prenderete posto con altri fedeli servitori di Dio, del passato e del presente, godendo “la pace con Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, per mezzo del quale abbiamo pure ottenuto per fede il nostro avvicinamento a questa immeritata benignità nella quale ora ci troviamo”. — Rom. 5:1, 2, NW.

      25. Qual conoscenza e fiducia vi darà essa?

      25 In questa condizione, applicando di continuo la vostra mente e il vostro cuore allo studio della meravigliosa via di salvezza di Dio, e le vostre mani ad opere di lode, voi sarete incrollabili in qualsiasi circostanza. (Rom. 5:3-5) Avrete piena fiducia in Geova Dio, essendo del tutto consci del suo grande amore per il nuovo mondo e per quelli che cercano d’entrarvi. Trarrete coraggio dalla conoscenza che “Dio raccomanda il suo amore per noi in quanto, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo morì per noi. Tanto più, dunque, essendo stati ora dichiarati giusti mediante il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira. Poiché se per il peccato di uno la morte regnò mediante quell’uno come una regina, tanto più quelli che ricevono l’abbondanza dell’immeritata benignità e del gratuito dono della giustizia regneranno in vita come re mediante uno, Gesù Cristo”. — Rom. 5:8, 9, 17, NW.

      26. Dal ritorno a quale condizione dovete guardarvi? Perché?

      26 Voi non sarete cullati da un falso senso di sicurezza credendo che Dio debba applicarvi il valore del riscatto di Gesù Cristo, ma capirete che la completa liberazione per riscatto è un meraviglioso dono e sarà ricevuto solo dagli uomini che lo cercano nella stretta via provveduta da Dio. Vi guarderete quindi dal tornare alle empie vie e pratiche del vecchio mondo, e non vi tufferete ancora una volta volontariamente nel peccato, sapendo che ne può derivare solo la morte; “poiché se pratichiamo il peccato volontariamente dopo aver ricevuto l’accurata conoscenza della verità, non rimane più nessun sacrificio per i peccati, ma vi è una certa paurosa aspettazione del giudizio e vi è un’ardente gelosia che consumerà quelli dell’opposizione”. — Ebr. 10:26, 27, NW.

      27. Qual è la ragione che ci fa capire lo scopo che Dio ebbe provvedendo il riscatto?

      27 Non vi sbagliate a questo riguardo, Geova Dio ha uno scopo ben definito quando provvede il riscatto del genere umano, e la ragione di tale scopo si trova nella rivendicazione del suo grande nome. L’edificazione di un nuovo mondo, compreso il nuovo inizio di una società umana che lo adori, fa parte del suo scopo di rivendicare la sua eterna sovranità. Questo ci aiuta a capire perché egli dispone che un riscatto sia pagato da Cristo Gesù, così che per mezzo d’esso un nucleo di uomini è in grado di prendere parte dopo Harmaghedon alla “nuova terra” e di generare figli ammaestrandoli nelle vie di Dio. “Poiché è stata manifestata l’immeritata benignità di Dio che reca la salvezza ad ogni specie di uomini, e ci ha insegnato a ripudiare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in sanità di mente e giustizia e devota dedizione in questo attuale sistema di cose, mentre aspettiamo la felice speranza e la gloriosa manifestazione del grande Iddio e del nostro Salvatore Cristo Gesù, che ha dato se stesso per noi affinché con un riscatto ci liberasse da ogni specie di illegalità e si purificasse un popolo particolarmente suo, zelante di opere buone”. — Tito 2:11-14, NW.

      28. Quale apparizione di Gesù Cristo sarà una benedizione e un tempo di difficoltà? E quale esame dovrebbe esser fatto ora da ogni persona?

      28 La prossima sorprendente manifestazione di Dio e di suo Figlio, Gesù Cristo, ad Harmaghedon, non sarà piacevole per quelli che non si rendono meritevoli del valore del suo riscatto. Sarà un giusto atto di Geova, perché l’è giusto da parte di Dio rendere tribolazione a quelli che vi fanno tribolare, ma, a voi che soffrite tribolazione, sollievo con noi alla rivelazione del Signor Gesù dal cielo con i suoi potenti angeli in un fuoco fiammeggiante, mentre porta la dovuta punizione su coloro che non conoscono Iddio e su coloro che non ubbidiscono alla buona notizia relativa al nostro Signore Gesù. Questi medesimi pagheranno la pena dell’eterna distruzione dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza, al tempo in cui viene per esser glorificato relativamente ai suoi santi e per essere riguardato in quel giorno con meraviglia relativamente a tutti quelli che esercitarono fede, perché la testimonianza che noi demmo trovò fede in voi”. (2 Tess. 1:6-10, NW) Non siate cullati fino ad addormentarvi dall’insegnamento che Dio debba salvare tutti gli uomini. Egli non li salverà! Ma offre il riscatto ad “ogni specie di uomini che lo accetteranno secondo i termini da lui stabiliti. Esaminate se vi attenete a tali termini, perché questo significa la vostra vita.

  • Nessuna compagnia generale delle religioni!
    La Torre di Guardia 1954 | 15 luglio
    • Nessuna compagnia generale delle religioni!

      La più sbalorditiva informazione sul movimento per unire le religioni fu presentata dal dott. Norman Vincent Peale della Chiesa Marble Collegiate di New York nella rivista American del giugno 1948. Fece questo esempio: “Una generazione fa parecchie differenti compagnie che fabbricavano molti diversi tipi di automobili si unirono in un’unica grande società. Questa società non annullò tutti i vecchi modelli per produrre un unico tipo di automobile. Essa continuò a produrre molti differenti modelli, per soddisfare le preferenza dei clienti, ma assorbendo le compagnie essa ha enormemente accresciuto l’efficienza del suo funzionamento ed ha così reso possibile che un maggior numero di automobili sia messo a disposizione d’un numero di persone maggiore di quante ne beneficiassero prima”. Questa è la sua proposta in fatto di unione delle fedi; conservare ogni sorta di concezioni per soddisfare i clienti. La pura adorazione e la giusta dottrina sono relegate in un posto secondario. Tali propugnatori dell’unione delle religioni vogliono piacere alle persone, non a Dio; vogliono piacere ai loro contribuenti, vogliono lasciar dire ai clienti che cosa attendersi dalla loro religione, invece di lasciare che Dio dica ciò che si deve attendere da loro. Essi sono più preoccupati dell’unione delle fedi che della vera fede, e chi non approva la loro larga veduta religiosa è considerato “di mente ristretta”. Essi non avrebbero affatto gradito lo stato di separazione di Cristo. In contrasto con la loro teoria, egli disse “Stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano”. I saggi seguiranno il suo ammonimento di investigare, studiare, conoscere la ragione della loro fede, accettare soltanto ciò che può essere assolutamente provato, e attenersi strettamente alla pura dottrina: ecco l’unica via che conduce veramente alla vita — Matt. 7:13, 14, NW; 1 Tess. 5:21.

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