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Che cosa riscattò Cristo?La Torre di Guardia 1959 | 15 febbraio
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dare la sua anima come riscatto in cambio di molti”. — Matt. 20:28.
Il terzo giorno dopo la sua morte sul palo, Cristo fu risuscitato come creatura spirituale con diritto alla vita celeste. Pietro attestò questo allorché disse: “Infatti, anche Cristo morì una volta per sempre in quanto ai peccati, un giusto per gli ingiusti, affinché vi conducesse a Dio, essendo messo a morte nella carne, ma reso vivente nello spirito”. (1 Piet. 3:18) Come spirito egli era in grado di presentare a Dio il valore della sua vita umana sacrificata come prezzo di riscatto per redimere i discendenti di Adamo.
Ma questo riscatto non reca una redenzione indiscriminata a tutti gli uomini. Quelle persone che persistono nel seguire la condotta di Adamo di disubbidienza a Dio non avranno il beneficio del riscatto. Fu predisposto per coloro che non avrebbero seguito la condotta cattiva ma per coloro che sarebbero stati ubbidienti e avrebbero mostrato fede. “Chi esercita fede nel Figlio ha vita eterna; chi disubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta su di lui”. — Giov. 3:36; 1 Tim. 4:10.
Perché Dio dovrebbe essere un Salvatore per coloro che non ripongono la loro speranza in lui e che non sono fedeli? Perché la preziosa vita del suo amato Figlio dovrebbe essere usata per dar loro le cose preziose che Adamo perse, quando essi non ne sono meritevoli? Geova non diede suo Figlio come riscatto per ogni uomo ma piuttosto per quelli che avrebbero esercitato fede e sarebbero stati ubbidienti. Questi sono quelli che egli desidera salvare.
Un mondo composto esclusivamente di tali persone provenienti da ogni specie di uomini è ciò che Dio vuole. È il giusto nuovo mondo che egli amò tanto da dare suo Figlio come sacrificio per espiare il peccato. Il riscatto fu pagato per tutti gli uomini ubbidienti che esercitano fede e che sarebbero stati gli abitanti di quel giusto nuovo mondo. “Perché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. — Giov. 3:16.
Coloro che esercitano fede saranno purificati dal peccato ereditato da Adamo mediante il sangue di Cristo, poiché questo soltanto può purificare dal peccato. (1 Giov. 1:7) In tal modo essi saranno liberati e non saranno più soggetti al peccato e alla morte. L’unico sacrificio di Cristo compie questo, e per compierlo non deve essere ripetuto. “Ma ora egli si è manifestato una volta per sempre alla consumazione dei sistemi di cose per abolire il peccato mediante il sacrificio di se stesso”. — Ebr. 9:26.
PERCHÉ È NECESSARIA LA FEDE NEL RISCATTO
Se a un prigioniero viene detto come può essere riscattato ma egli rifiuta di aver fede in ciò che potrebbe liberarlo e quindi non lo accetta, rimarrà in prigionia. Lo stesso è per il genere umano. Dio non impone ad alcuno i benefici del riscatto di Cristo. La sua esistenza è stata proclamata al genere umano, e sta a ciascun individuo di accettarlo o rigettarlo. Soltanto accettandolo ed esercitando fede in esso una persona godrà la liberazione dal peccato e dalla sua condanna di morte. “Ma la Scrittura ha consegnato tutte le cose insieme alla custodia del peccato, affinché la promessa che viene dalla fede in Gesù Cristo fosse data a quelli che esercitano la fede”. — Gal. 3:22.
Vi sono molti che si dicono Cristiani e rifiutano di esercitare fede nel sacrificio di riscatto di Cristo. Rifiutano di vedere il valore espiatorio del suo sangue sparso. Assomigliano a quelli a cui accennava Pietro quando disse: “Però si vennero pure a trovare falsi profeti fra il popolo, come fra voi ci saranno anche falsi maestri. Queste stesse persone introdurranno silenziosamente deleterie sette e rinnegheranno anche il proprietario che li comprò, attirando su di sé subitanea distruzione”. (2 Piet. 2:1) Cristo acquistò i Cristiani con la sua vita umana perfetta, ma queste persone cessarono di riconoscere la sua proprietà. Quando gli uomini lo rigettano, egli rigetta loro. Essi non riceveranno mai ciò che Adamo perdette e Cristo redense.
Se una persona non ha conoscenza del riscatto e del perché sia necessario, non è possibile che eserciti fede in esso. Deve prima saperne qualche cosa, e ciò richiede istruzione delle verità della Parola di Dio. Le Scritture dicono chiaramente che Dio non era obbligato a provvedere un riscatto per il genere umano. Il fatto che lo fece fu un’espressione di immeritata benignità verso l’uomo. Questo deve essere riconosciuto da coloro che vogliono la liberazione dal peccato adamico. — Tito 3:4, 5.
Per beneficiare del riscatto una persona deve riconoscere la propria condizione peccaminosa. Non può ignorarla e immaginare di essere libera dal peccato, come alcuni tentano di fare. “Se facciamo la dichiarazione: ‘Non abbiamo alcun peccato’, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi”. (1 Giov. 1:8) Tale persona deve acquistare accurata conoscenza, e quindi avrà una base per esercitare fede nel riscatto e nel fatto che Dio è “il rimuneratore di quelli che sinceramente lo cercano”. — Ebr. 11:6.
QUANDO I BENEFICI DEL RISCATTO SARANNO APPLICATI IN GENERALE
Dio ha unto Cristo Gesù come Re del giusto mondo che egli prestabilì nel principio. Per mezzo suo e del Regno capeggiato da lui, l’attuale sistema di cose malvagio sarà spazzato via dalla terra. Egli quindi adempirà il proposito del Padre suo per la terra estendendo a coloro che sopravvivranno a quell’azione purificatrice i benefici del suo sacrificio di riscatto. Questo inizierà l’opera vivificatrice del genere umano che continuerà finché gli uomini avranno riacquistato tutto ciò che Adamo perse per loro.
Durante questo periodo di rinnovamento di mille anni i morti che saranno giudicati meritevoli di risurrezione saranno risuscitati alla vita. Così la comune tomba del genere umano sarà vuotata e quindi la morte dovuta al peccato di Adamo cesserà di affliggerci. Il peccato adamico non sarà più causa di morte per l’uomo. I benefici del sacrificio di riscatto di Cristo lo annulleranno. Allora sarà adempiuta la profezia che dice: “Come ultimo nemico, sarà distrutta la morte”. — 1 Cor. 15:26.
Dopo una breve e definitiva prova il genere umano ubbidiente sarà giustificato da Dio e sarà di nuovo considerato giusto dinanzi a lui. Allora gli uomini riceveranno il dono della vita eterna. Il sacrificio di riscatto di Cristo non solo li avrà liberati dalla schiavitù del peccato e della morte, ma avrà redento per loro tutto ciò che Adamo perdette.
Ma perché una persona oggi possa trovarsi fra coloro che vivranno per vedere questo, deve essere ubbidiente alla volontà di Dio. Deve esercitare fede nelle promesse di Dio e nel valore del sacrificio di riscatto di Cristo. Soltanto per l’ubbidienza e la fede di adesso potrà vivere allora.
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Religione senza forzaLa Torre di Guardia 1959 | 15 febbraio
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Religione senza forza
● “Quelle città in cui vi è la peggior corruzione politica non hanno scarsità di edifici ecclesiastici”, osserva il professor Elton Trueblood. “Fa riflettere ricordarsi che Roma, quando la città cadde in simile corruzione politica e morale, aveva più di quattrocento santuari”. — Your Other Vocation.
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