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Il pentimento che riconduce a DioLa Torre di Guardia 1981 | 15 dicembre
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determinare se la persona è veramente pentita è gravosa. Devono mostrare misericordia e aiutare i trasgressori che sono veramente pentiti. Nello stesso tempo, però, devono stare in guardia per non mostrare un’immeritata compassione che potrebbe lasciar rimanere un pericoloso “lievito” in seno alla congregazione. — Gal. 5:9.
COME AIUTARE LA CONGREGAZIONE
26. Come si potrebbero trattare alcuni casi di trasgressione se poche persone ne sono al corrente?
26 In certi casi un grave peccato non è, e probabilmente non diverrà, di pubblico dominio. Forse ne sono a conoscenza solo poche persone, come i familiari o pochi testimoni. (A questi, sebbene “astanti”, si dovrebbe far comprendere che non sarebbe amorevole farne oggetto di pettegolezzo). Quindi, una volta che il comitato giudiziario è certo che il trasgressore è pentito, non c’è alcun bisogno di fare ulteriore pubblicità alla questione, poiché tutti gli “astanti” hanno udito la riprensione scritturale sul caso, e il peccatore è pentito.
27, 28. Quando potrebbe essere consigliabile informare la congregazione che qualcuno è stato ripreso?
27 In altri casi il peccato potrebbe essere noto a molti nella congregazione o nella comunità. Oppure il peccato può essere tale che senza dubbio col tempo diverrà di pubblico dominio. Questi casi devono essere trattati in maniera diversa. L’intera congregazione ha bisogno di essere rassicurata che la questione è stata dovutamente trattata. I fratelli possono inoltre trarre beneficio dai consigli scritturali che possono aiutarli ad avere sano timore del peccato.
28 Oppure può esserci un caso in cui gli anziani ritengono necessario usare una certa cautela. Per esempio il trasgressore, pur essendo ora sinceramente pentito, nel passato può aver mostrato qualche debolezza in quanto alla sua determinazione di evitare la via che conduce al peccato. Perciò, preoccupandosi che la congregazione non venga danneggiata da qualcuno che in mezzo ad essa divenga un’influenza corruttrice, il comitato di anziani potrebbe ritenere necessario far pronunciare un informativo discorso scritturale.
29, 30. (a) In che modo gli anziani informeranno la congregazione? (b) Quale può essere l’utilità di trattare certi casi in questo modo?
29 In entrambe queste situazioni, gli anziani della congregazione possono trattare la questione nella settimanale adunanza di servizio, non in altre adunanze. All’adunanza di servizio si potrebbe annunciare che l’ex trasgressore è stato ripreso da un comitato giudiziario e ha dimostrato pentimento. Il comitato giudiziario potrebbe anche ritenere necessario imporre certe restrizioni. Esse potrebbero includere il non svolgere parti alle adunanze, non rappresentare la congregazione in preghiera o, forse, non leggere versetti e non commentare alle adunanze. Se ha imposto certe restrizioni, il comitato può comunicare agli anziani se ritiene che ciò si debba annunciare alla congregazione. Tali restrizioni possono essere gradualmente tolte in futuro.
30 La stessa sera, ma un po’ più avanti nel programma dell’adunanza di servizio, un anziano incaricato potrebbe pronunciare un risoluto discorso scritturale. Egli non dovrà menzionare il trasgressore per nome, né rivelare alcun particolare specifico delle informazioni confidenziali emerse durante l’udienza tenuta dal comitato giudiziario. Ma potrà considerare ciò che la Parola di Dio dice riguardo al tipo di errore o peccato implicato in questo caso, il pericolo che comporta e come evitarlo. Tutta la congregazione potrà trarre beneficio da tale ammonizione scritturale. — II Tim. 4:1, 2.
31. Quali sentimenti dovremmo provare per il modo in cui Dio considera il pentimento?
31 Dovremmo tutti apprezzare profondamente che Geova sia disposto ad accettare il sincero pentimento. Senz’altro non dovremmo “accettare l’immeritata benignità di Dio venendo meno al suo scopo”. (II Cor. 6:1) Nel caso qualcuno facesse questo, cedendo al peccato e non pentendosene, Dio comanda alla congregazione di prendere provvedimenti più energici. Ciò sarà trattato nel prossimo numero.
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Significato delle notizieLa Torre di Guardia 1981 | 15 dicembre
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Significato delle notizie
La stregoneria sconcerta i medici
● Il lupus eritematoso sistemico è una malattia a esito spesso infausto in cui sembra che le difese immunitarie del corpo attacchino i suoi stessi organi. Un recente articolo apparso su una rivista medica americana (“Journal of the American Medical Association”) descrive clinicamente lo strano caso di una donna filippino-americana di 28 anni affetta da tale malattia.
Poiché la donna non reagiva alle cure iniziali, le furono prescritti farmaci più potenti. Ma “la paziente preferì tornarsene al suo sperduto villaggio natale nelle Filippine”, scrive il “Journal”. E “con gran sorpresa dei familiari angosciati e dei medici scettici, la paziente tornò tre settimane dopo”, apparentemente guarita. La donna disse di essere stata guarita dallo “stregone del villaggio, che aveva tolto la maledizione”.
Con perplessità, l’articolo del “Journal” chiede: “Con quale meccanismo i maneggi di uno stregone asiatico hanno guarito una nefrite causata dal lupus . . . e hanno permesso la brusca sospensione del trattamento a base di corticosteroidi senza che insorgessero i sintomi dell’insufficienza adrenalinica?” È possibile che la risposta non si trovi nella dimensione umana? La Bibbia indica che Satana il Diavolo è in grado di far ricorso a ‘opere potenti e segni di menzogna’ per sviare l’umanità. — II Cor. 11:14; confronta II Tessalonicesi 2:9-12.
Aborto: un male minore?
● Il sociologo inglese Colin Francome, autore di un’indagine durata due anni sulle cliniche di Boston (Massachusetts) e di Long Island (New York) nelle quali si pratica l’aborto, ha rivelato alcuni dati sconcertanti. “Una sorprendente statistica emersa dallo studio è che il 66 per cento delle pazienti che hanno abortito nella clinica di Boston era di religione cattolica, mentre solo il 35 per cento della popolazione di Boston è cattolico”, ha detto il sociologo. Ma forse la rivelazione più sorprendente è stata che la maggioranza delle pazienti erano donne cattoliche nubili che consideravano l’aborto il minore dei due mali. Perché? A motivo della loro educazione religiosa pensavano — sempre secondo questo studio — che fosse meglio abortire che “peccare ripetutamente praticando il controllo delle nascite”!
Evidentemente una chiesa che mette sullo stesso piano il controllo delle nascite (qualcosa di cui la Bibbia nemmeno parla in modo specifico) e l’uccisione di un feto (cosa chiaramente vietata) ha prodotto in certe persone un concetto distorto del peccato. Intanto a causa del putiferio suscitato per il controllo delle nascite passa quasi inosservata la peccaminosità della fornicazione, causa prima di quei bambini non desiderati. — Eso. 20:13; 21:22, 23; I Cor. 6:9, 10.
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