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  • Come si riconosce il pentimento sincero?
    La Torre di Guardia 1978 | 1° maggio
    • congregazione dipende dal suo sincero pentimento o dalla mancanza d’esso.

      15. Quando è appropriato che gli anziani disassocino qualcuno, e perché?

      15 Quando i segni di sincero pentimento mancano, gli anziani devono badare di non farsi dominare dal sentimentalismo. Non possono condonare la trasgressione, semplicemente ignorando o considerando di poca importanza l’onta e le difficoltà che la condotta illegale di un impenitente ha recato alla congregazione. Altrimenti, questo potrebbe avere un effetto nocivo sulla congregazione in generale. Alcuni componenti della congregazione potrebbero essere incoraggiati a prendersi delle libertà e trascurare il consiglio ispirato: “Siate come liberi, eppure mantenendo la vostra libertà non come un manto per malizia morale, ma come schiavi di Dio”. (1 Piet. 2:16) Inoltre, il trasgressore stesso potrebbe finire per considerare il suo peccato come cosa da poco, esercitare ancora minor freno in futuro e coinvolgere altri in azioni illegali. Il saggio re Salomone osservò: “Perché la sentenza contro un’opera cattiva non è stata eseguita rapidamente, per questo il cuore dei figli degli uomini s’è in loro pienamente volto a fare il male”. (Eccl. 8:11) Quindi, se ci sono seri dubbi sulla sincerità del pentimento di un trasgressore e c’è la chiara prova che egli potrebbe esercitare un’influenza corruttrice, gli anziani non dovrebbero esitare a seguire l’esortazione: “Rimuovete l’uomo malvagio di fra voi”. — 1 Cor. 5:13.

      TRASGRESSIONI COMMESSE DA ANZIANI O SERVITORI DI MINISTERO

      16. Se un anziano è colpevole di grave trasgressione, che cosa dovrebbe fare, e perché?

      16 Dato che gli anziani hanno una responsabilità così gravosa nella congregazione cristiana, la loro condotta dev’essere senz’altro esemplare. Perciò, se un anziano commette un grave peccato, ha l’obbligo morale di informarne il corpo degli anziani, anche se si è pentito del suo errore. Perché? Perché, avendo cessato d’essere irreprensibile, è ora squalificato dal continuare a servire come sorvegliante. (1 Tim. 3:2) Non sarebbe conforme alla norma di santità di Dio che uomini con gravi pecche spirituali prestassero servizio come anziani. — 1 Piet. 1:15, 16; confronta la legge in Levitico 21:17-23, che proibiva a uomini della casa di Aaronne di assolvere i doveri sacerdotali se avevano un difetto fisico.

      17. Che cosa si deve fare se un anziano pensa di non essere più irreprensibile?

      17 Naturalmente, come tutti gli altri membri della congregazione, capita ripetutamente che gli anziani non riflettano alla perfezione l’immagine di Geova. A causa delle sue ripetute mancanze, un anziano può convincersi di non soddisfare più le esigenze scritturali e può portare la cosa all’attenzione degli altri anziani. Dopo avere esaminato la faccenda e aver preso in considerazione anche la coscienza della congregazione in generale, gli altri anziani possono tuttavia concludere che il tipo di mancanza in questione non mette in dubbio che l’uomo è qualificato per servire come sorvegliante. (Vedi Galati 2:11-14, dove apprendiamo che Pietro fu ripreso; questo errore non lo squalificò dal continuare a servire come anziano). Nondimeno, se questo anziano crede ancora in coscienza di non essere più irreprensibile, gli altri anziani dovrebbero rispettare i suoi sentimenti ed esonerarlo dalle sue responsabilità.

      18. Quale responsabilità hanno gli anziani verso uno di loro che si rende colpevole di grave peccato?

      18 D’altra parte, se c’è un’accusa valida contro un anziano o se egli confessa un grave peccato, gli altri anziani dovrebbero assumersi la piena responsabilità di esonerarlo dall’incarico di anziano e riprenderlo secondo le necessità del caso, imponendogli quelle restrizioni che siano opportune. Oppure, se il suo spirito impenitente lo rende necessario, dovrebbero disassociarlo.

      19. Che cosa dovrebbe fare un servitore di ministero che commette un grave peccato, e perché?

      19 Come nel caso degli anziani, i servitori di ministero che si rendono colpevoli di gravi errori hanno la responsabilità morale di informarne gli anziani. Solo gli uomini “liberi da accusa” sono qualificati per prestare servizio in tale incarico. (1 Tim. 3:10) Perciò, i casi di trasgressione in cui sono implicati dei servitori di ministero sono risolti come quelli inerenti agli anziani.

      20. Quale bene può produrre un esempio di sincero pentimento?

      20 Se Dio richiede che ogni componente della congregazione cristiana cerchi coscienziosamente di piacergli e di mantenersi puro per il suo servizio, gli anziani e i servitori di ministero non dovrebbero certo essere meno esigenti riguardo alla propria condotta. In genere hanno più esperienza di vita cristiana e sono ritenuti più responsabili da Dio, poiché sono esempi. (Confronta Luca 12:48; I Pietro 5:2, 3). Anche se commettono un grave errore, possono essere d’esempio con il loro sincero pentimento, che manifesteranno convertendosi dal peccato e portandolo all’attenzione del corpo degli anziani. Se altri commettono un grave peccato, possono essere aiutati dal loro esempio a seguire una simile condotta di pentimento. Lo zelo di purificarsi dinanzi a Dio, la premura, l’indignazione per i loro errori, lo sforzo di correggere il torto, opereranno per la salvezza di tutti. Inoltre, servirà a mantenere la pace nella congregazione, la pace con Dio e gli uni con gli altri. — 2 Cor. 7:11.

      21. Quale salutare effetto può avere il pentimento su di noi?

      21 Il pentimento sincero è veramente essenziale! In realtà, essendo imperfetti, tutti i giorni manchiamo in qualche modo di riflettere alla perfezione l’immagine di Geova Dio. Questa è una cosa di cui dovremmo giustamente rammaricarci. Ma non dovremmo per questo tormentarci per ogni piccolo difetto o sbaglio. Nondimeno, la consapevolezza che spesso sbagliamo nel parlare e nell’agire dovrebbe renderci umili e aiutarci a essere misericordiosi quando altri peccano contro di noi. Quindi, allorché preghiamo Dio di perdonare i nostri falli, possiamo aver fiducia che si compiacerà delle nostre preghiere. (Matt. 6:12, 14, 15) Così, mentre continueremo a sforzarci di compiere la sua volontà avremo la coscienza pura. Sì, saremo veramente felici, sapendo che Geova ha perdonato i nostri peccati e che ci considera suoi puri servitori con la prospettiva della vita eterna. — Sal. 32:1, 2; 103:10-13.

  • Che cosa intese dire il saggio?
    La Torre di Guardia 1978 | 1° maggio
    • Che cosa intese dire il saggio?

      La triste sorte dello stolto

      Facendo un contrasto tra l’effetto delle parole del saggio e quello delle parole dello stolto, Salomone scrisse: “Le parole della bocca del saggio significano favore, ma le labbra dello stupido lo inghiottono”. (Eccl. 10:12) Dalla bocca dei saggi escono parole che impartiscono ciò che è buono e favorevole all’ascoltatore. (Confronta Efesini 4:29). È anche più probabile che le loro parole siano ascoltate favorevolmente. Ma i discorsi

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