Fermi nella fede nonostante l’opposizione
“Continuate a provare se siete nella fede, continuate a provare ciò che voi stessi siete”. — 2 Cor. 13:5.
1. (a) Quali domande possiamo farci? (b) Come fu manifestata la fede di Paolo?
È DEL tutto appropriato che ci chiediamo: È la nostra fede paragonabile a quella del mansueto ma coraggioso Mosè? o del perseverante Paolo? Considerate il caso di Paolo, che sopportò molti pericoli a motivo del suo ministero. Egli fu battuto, lapidato, fece naufragio, viaggiò in circostanze pericolose, in pericolo nel deserto, in pericoli nel mare, nella fame, nella sete, e molte volte nel freddo. Anche dopo che avevano coltivato forte fede Paolo ammonì ancora i cristiani: “Continuate a provare se siete nella fede, continuate a provare ciò che voi stessi siete”. Quindi illustrò ulteriormente che i cristiani devono esaminarsi con vigilanza per mantenersi leali dinanzi a Dio. — 2 Cor. 13:5; 11:25-27.
2. Quali prove della fede possiamo aspettarci, e quali esempi di fedele coraggio abbiamo?
2 Quando esaminiamo il racconto biblico discerniamo prontamente che i fedeli uomini dei tempi precristiani come pure quelli della primitiva congregazione cristiana millenovecento anni fa andarono incontro a opposizione, illecito arresto, nazionalismo e molte altre situazioni simili. Tuttavia resistettero intrepidamente a queste prove senza fare compromesso con l’avversario. Frequentemente furono mosse false accuse agli individui. Alcuni furono incarcerati! Considerate come Giuseppe nel paese d’Egitto trascorse due anni in prigione accusato di un delitto di cui non era colpevole. (Gen. 39:7-20) Pietro e Giovanni e gli altri apostoli furono arrestati perché continuavano a predicare la parola senza posa. (Atti 4, 5) Queste circostanze non si limitarono ai giorni della primitiva congregazione cristiana. I veri testimoni di Geova cristiani sono stati similmente messi alla prova in molti modi nella loro fede in questi ultimi decenni.
SPAGNA
3. Quale esempio di fede abbiamo in Spagna, e quale fu il risultato per quanto riguarda la predicazione?
3 In un’occasione, nell’anno 1952, i testimoni di Geova in Spagna erano sotto sorveglianza. Tenevano uno studio biblico in una certa casa dov’erano andati più volte. In un caso la polizia segreta li attendeva. Essi furono arrestati, le loro case furono perquisite ed essi furono imprigionati. Oltre a essere trattenuti, dovettero sopportare oltraggio e minacce, e quindi con lo stesso oltraggioso linguaggio furono avvertiti delle conseguenze se continuavano a predicare la buona notizia. Comunque, fu manifestata incrollabile fede, poiché a quel tempo c’erano 121 testimoni di Geova che partecipavano al ministero in Spagna, ed essi continuarono a predicare. Nell’anno 1966 c’erano 4.302 ministri. Sì, essi ubbidirono a “Dio quale governante anziché agli uomini”. — Atti 5:29.
GERMANIA
4. (a) Quale persecuzione subirono i ministri tedeschi negli anni ’20 e al principio degli anni ’30, e come fu superata la persecuzione? (b) Quale decreto emanò Hitler contro i testimoni di Geova in Germania dopo che era andato al potere?
4 L’opera di ministero dei testimoni di Geova in Germania durante gli anni 20 e fino al 1933 incontrò molta opposizione. Nel 1931 e nel 1932 soltanto ci furono 2.335 azioni legali contro i testimoni di Geova. Con la perseveranza, la persecuzione fu superata, come mostra il fatto che durante gli anni 1919-1933 furono distribuiti quarantotto milioni di opuscoli scritturali e settantasette milioni di copie de L’Età d’Oro (ora Svegliatevi!) Comunque, la persecuzione giunse al culmine quando Hitler andò al potere e, secondo le sue stesse parole, dichiarò: “Questi cosiddetti ‘Zelanti Studenti Biblici’ sono disturbatori . . . Li considero ciarlatani; non tollero che i cattolici tedeschi siano eclissati in tale maniera; dissolvo gli ‘Zelanti Studenti Biblici’ in Germania, la loro proprietà dedico al benessere del popolo; farò confiscare tutta la loro letteratura”. La proprietà della Società a Magdeburgo fu sequestrata e il governo sequestrò e portò via e bruciò letteratura, libri e opuscoli per un valore di oltre 15.000.000 di lire. Comunque, nonostante tutta questa opposizione, i fedeli cristiani continuarono a predicare clandestinamente.
5. Come il compromesso che fu presentato ai cristiani tedeschi fu paragonabile alla prova a cui furono messi Sadrac, Mesac e Abednego?
5 Durante il regime di Hitler fu detto a molti che, se solo firmavano una carta rinnegando la loro condizione di testimoni di Geova, potevano essere liberati e salvarsi la vita. Alcuni vennero meno, ma la maggioranza ricordò la situazione dei tre Ebrei che furono minacciati d’essere gettati nella fornace ardente se non si inchinavano al grande obelisco di Nabucodonosor sulla pianura di Dura quando suonava la musica. Al loro rifiuto di partecipare all’adorazione dell’immagine l’ira del re s’accese contro di loro. La loro ferma fede fu manifestata nella risposta data al re: “O Nabucodonosor, noi non abbiamo a questo riguardo alcuna necessità di risponderti parola. Se dev’essere, il nostro Dio che noi serviamo ci può liberare. Egli ci libererà dalla fornace di fuoco ardente e dalla tua mano, o re. Ma se no, ti sia noto, o re, che i tuoi dèi non sono quelli che noi serviamo, e non adoreremo l’immagine d’oro che hai eretta”. Geova li liberò effettivamente perché, anche quando furono gettati nella fornace surriscaldata, ci è detto, “il fuoco non aveva avuto nessun potere sui loro corpi, e non si era bruciato un capello della loro testa, e perfino i loro mantelli non si erano cambiati e su di loro non era venuto l’odore stesso del fuoco”. Simili tentativi da parte del nemico di farli compromettere furono respinti con la stessa specie di irreprimibile fede dai fedeli cristiani in Germania. — Dan. 3:16-18, 27.
CANADA
6. Che cosa accadde in Canada durante gli anni ’40?
6 Non solo i cristiani si trovarono in una situazione critica in Germania. In Canada al principio degli anni 40 la rivista La Torre di Guardia fu messa al bando in Canada, e anche lì durante la seconda guerra mondiale ci furono molta persecuzione e molti imprigionamenti. Nella Provincia del Quebec furono subìti molti oltraggi e molestia, ma questo fu superato con lunghe, strenue battaglie nelle corti inferiori, infine alla Corte Suprema del Canada.
7. Quali accuse furono fatte ai Testimoni del Quebec nel 1949, e quale persecuzione ne seguì?
7 Nel 1949 furono mosse ai Testimoni del Quebec accuse di sedizione. Oltre a essere presentati sotto falsa luce e assaliti dalle turbe, furono perseguitati in tutta la Provincia e sistematicamente inseguiti, arrestati illecitamente, e trattenuti in prigioni infestate da parassiti e da malattie, con richieste di cauzioni esorbitanti per la libertà provvisoria. Ma tali citazioni non sono nuove. Paolo fu portato davanti alla corte e accusato nella stessa maniera, che “abbiamo trovato che quest’uomo [Paolo] è una peste che suscita sedizione fra tutti i Giudei”, quando faceva la stessa cosa che facevano i ministri canadesi, cioè parlare ad altri del regno di Dio. — Atti 24:5.
8. Quale fu in Canada il risultato della persistente predicazione e difesa della libertà?
8 Le cause e la persecuzione continuarono per parecchi anni in Canada finché il 6 ottobre 1953 fu emanata dalla Corte Suprema una decisione favorevole con una maggioranza di 5 a 4. Con questa vittoria ottocento cause furono esonerate da ulteriore considerazione, in seguito all’avere sopportato molestie e penoso trattamento nella loro continua predicazione per sostenere la libertà di adorazione. Come Paolo non avrebbe fatto compromesso smettendo il ministero, così non lo fecero i fedeli Testimoni canadesi, ma, invece, mantennero l’integrità e sconfissero la persecuzione per mezzo della fede.
STATI UNITI D’AMERICA
9-11. (a) Ci fu persecuzione negli Stati Uniti? (b) Come ne risentirono i figli dei testimoni di Geova? (c) Quale fu il risultato finale del non aver fatto compromesso?
9 Negli Stati Uniti, in molte zone, i testimoni di Geova furono oggetto di molta opposizione e immeritata persecuzione. Nel Texas e nell’Oklahoma la violenza delle turbe fu rivolta contro i testimoni di Geova. A Plainfield e a Jersey City, nel New Jersey, nella Pennsylvania sudoccidentale, a Griffin, in Georgia, per menzionare solo pochissimi luoghi, i Testimoni furono imprigionati perché predicavano il Vangelo. Seguirono lunghe battaglie in tribunale e l’opposizione fu infine superata difendendo la Parola di Dio e mantenendo forte fede.
10 Sorsero le controversie del saluto alla bandiera, che causarono molta persecuzione ai figli dei testimoni di Geova. Poiché mantennero l’integrità a Geova e non si piegarono molti di questi bambini furono privati dell’istruzione nelle scuole pubbliche essendo espulsi perché non salutavano la bandiera.
11 Seguirono numerose cause in tutti gli Stati Uniti mentre i distretti municipali si sforzavano di mettere in vigore ordinanze circa la vendita ambulante contro l’opera di ministero dei testimoni di Geova. In tutti questi casi, insieme ai casi del saluto alla bandiera, fu ottenuta libertà di adorazione cercando con insistenza che fosse fatta giustizia nei tribunali degli Stati Uniti, col risultato di ottenere favorevoli decisioni alla Corte Suprema.
12. Quale persecuzione subirono i giovani ministri dell’età della leva?
12 Durante gli anni 1940-1946, che inclusero la seconda guerra mondiale, circa 4.300 giovani ministri americani furono arrestati e incarcerati, ricevendo sentenze fino a cinque anni mentre si sforzavano di mantenere la loro posizione di ministri. Il Decreto sul Servizio di Leva esenta specificamente i ministri dal servizio militare, ma a questi fedeli ministri dei testimoni di Geova fu negata tale esenzione. Molti, dopo avere scontato una sentenza ed essere stati liberati, furono subito nuovamente arrestati e rimandati in prigione per una seconda condanna. Ciò nondimeno, questi giovani ministri mantennero l’integrità e si valsero anche del periodo di tempo che erano in prigione seguendo stabiliti programmi di studio biblico, edificando continuamente la loro fede come ministri. Sì, predicarono anche, quando se ne presentava l’occasione, alle guardie e ad altri con cui venivano a contatto.
ALTRE PROVE
13. (a) Dove anche ci fu persecuzione? (b) Descrivete la fedele condotta seguìta da una sorella oltre la Cortina di Ferro, e a quale esempio e consiglio scritturale si conformò?
13 Severe persecuzioni e bandi si verificarono in paesi come Italia, Grecia, e isole Filippine e in molti altri paesi della terra. In ogni caso gli oppositori cercarono di spaventare i testimoni di Geova, nel tentativo di infrangere la loro fedeltà e lealtà a Geova. Un magnifico esempio di fedeltà fu dato da una sorella condotta in un tribunale della comunità oltre la Cortina di Ferro. Il funzionario che presiedeva finì di minacciarla e le donne presenti gridarono: “Questi nemici del popolo dovrebbero essere gettati in mare”. Questa accusa non la scoraggiò per nulla, perché rispose prontamente: “Sono dedicata a servire l’Iddio che domina l’universo. Non l’abbandonerò mai a nessuna condizione. Se volete, potete farmi morire di fame, ma non abbandonerò la mia fede né farò alcun compromesso in quanto alla fede”. Forse ella conosceva bene le parole di Paolo: “Sono convinto che né morte né vita . . . né governi . . . [potranno] separarci dall’amore di Dio”. Che fede manifestò ella! Il risultato? Le fu permesso di andarsene, e non fu più presa nessuna misura contro di lei. (Rom. 8:38, 39) Anche in difficili circostanze, possiamo vedere, ci vuole fidatezza, e certo le benedizioni di Geova furono su quella sorella, poiché ella non ebbe “timore di quelli che uccidono il corpo”. — Matt. 10:28.
14. Quali opportunità di compromesso possono presentarsi per quanto riguarda la trasfusione di sangue, e quale consiglio si segue?
14 La fede e la forza dei testimoni di Geova sono frequentemente messe alla prova in relazione al prendere trasfusioni di sangue. Molte volte parenti o amici, non avendo intendimento dei propositi di Dio, eserciteranno severa pressione, nel tentativo di far perdere al Testimone malato o ferito la fede nella Parola di Dio e nel suo comando di astenersi dal sangue. Comunque, il testimone di Geova si atterrà fermamente al consiglio dichiarato in Atti 15:29 “[Astenetevi] dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione. Se vi asterrete attentamente da queste cose, prospererete. State sani!” Non si può fare nessun compromesso in una controversia come questa neppure se gli ubbidienti cristiani sono scherniti e vituperati da parenti o colleghi.
15. Perché non sarebbe appropriato svolgere un lavoro che è in relazione con l’organizzazione della moderna Babilonia?
15 Possono sopraggiungere prove della fede per i cristiani che desiderano rimanere liberi da Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione. L’occupazione secolare può portare la persona nelle chiese della cristianità, forse perché è un imprenditore, o lavora per un imprenditore la cui principale attività è di costruire edifici religiosi o, per quanto riguarda ciò, perché fa il custode in un simile edificio. Sarebbe il colmo dell’ironia per il cristiano ammonire altri in armonia con le parole di Rivelazione 18:4: “Uscite da essa [Babilonia], o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricever parte delle sue piaghe”, e nello stesso tempo farne parte a motivo del proprio lavoro!
16. Quali altri problemi possono sorgere riguardo al lavoro, e che cosa dovrebbe fare il cristiano in merito a ciò?
16 Se si fosse impegnati a fabbricare strumenti bellici o si lavorasse per una ditta la cui principale produzione rientra in questa categoria, si potrebbe mettere in pericolo la propria posizione di cristiani. Si riconosce che in tale situazione non si potrebbe fare a meno di seguire una condotta contraria alla Parola di Dio, che ammonisce i cristiani di non prendere sangue o di non spargere sangue in nessun modo. Seguire una simile intransigente condotta potrebbe attirare gli scherni dei compagni di lavoro o dei datori di lavoro, o far anche perdere il lavoro. Ciò nondimeno, il cristiano terrà presente il fatto che non prenderà parte a guerre, né agli sforzi bellici delle nazioni. Gesù dichiarò: “Non devi assassinare”. (Matt. 5:21) Inoltre, corroborando questo principio, la dichiarazione di Paolo in II Corinti 6:14-17 è che non possiamo essere inegualmente aggiogati con tali pratiche che sono definitamente parte di questo mondo senza fede. Se il cristiano si trova in tale posizione, la condotta saggia sarebbe di cercare un altro impiego.
17. (a) In quale circostanza si trovarono Pietro e Giovanni quando le autorità dissero loro di astenersi dal predicare? (b) Che cosa dovrebbero fare i ministri del ventesimo secolo?
17 Possono sorgere situazioni simili riguardo all’opera di ministero del cristiano. Per esempio, se Cesare proibisse di predicare questa buona notizia del Regno, i cristiani sono risoluti a questo riguardo come lo furono gli apostoli millenovecento anni fa allorché un decreto delle autorità governanti, dietro richiesta dei capi religiosi, intimò loro di smettere di parlare in base al nome di Gesù. Pensate! Questo avvenne persino dopo che erano stati fustigati e quindi avvertiti di non predicare più e poi lasciati andare. L’integrità fu mantenuta senza vacillare. Quando tutti gli apostoli lasciarono la corte del Sinedrio si rallegrarono “Perché erano stati ritenuti degni d’esser disonorati a favore del suo nome. E ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo”. Questa azione non fu compiuta per sfidare l’elemento governante, ma era incrollabile ubbidienza al comando di Cristo di dichiarare la buona notizia del Regno in tutto il mondo in testimonianza alle nazioni, riconoscendo che quando fosse stata terminata sarebbe venuta la fine. (Atti 5:41, 42; Matt. 24:14) Molti cristiani hanno perduto la loro posizione a motivo del loro incrollabile atteggiamento assunto nella predicazione di questa buona notizia quando sono stati illecitamente arrestati e gettati in prigione. Di conseguenza, i cristiani del ventesimo secolo devono mantenere con fervore la loro posizione di integrità, non rifiutando a Cesare le cose che gli appartengono, ma, ciò nondimeno, non compromettendo la loro fedeltà a Dio di continuare a predicare in tutto il mondo. Infatti, essi sono così risoluti come lo furono tutti gli apostoli, indipendentemente dalla nazione in cui risiedono, e continueranno a predicare anche se saranno imposti bandi sulla loro opera, sì, anche se significherà imprigionamento e crudele trattamento.
RISOLUZIONI PER IL FEDELE MINISTERO
18. Quante risoluzioni furono adottate fra il 1922 e il 1928, contro chi furono rivolte e dove furono distribuite?
18 Durante il periodo 1922-1928 furono adottate sette coraggiose risoluzioni, distribuite nella maggior parte del mondo, le quali indicavano che i giudizi proclamati nelle sette piaghe descritte nel sedicesimo capitolo di Rivelazione erano sulla moderna Babilonia la Grande e contro di essa, come pure sugli elementi politici che essa sostiene.
19. (a) Quale risoluzione fu adottata nel 1963, da quanti, e quali dichiarazioni vi furono incorporate? (b) Perché questo richiede coraggio?
19 Solo nel 1963 fu adottata una vigorosa risoluzione da un totale di 454.977 persone alle Assemblee dei Testimoni di Geova “Eterna Buona Notizia” in varie parti del mondo. Oltre a incorporare nella loro unita Risoluzione le sette piaghe summenzionate, i congressisti decisero incrollabilmente d’essere schierati irremovibilmente dalla parte del messianico regno di Geova Dio, di coltivare il frutto dello spirito, di praticare la pura e incontaminata adorazione e combattere contro le “malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti” fino all’inabissamento del satanico “governante di questo mondo” e dei suoi demoni. La Risoluzione dichiarò ulteriormente: “Continueremo a dichiarare a tutti i popoli senza fare nessuna distinzione l’‘eterna buona notizia’ relativamente al messianico regno di Dio e ai suoi giudizi, che sono come piaghe per i suoi nemici, ma che saranno eseguiti per la liberazione di tutti quelli che desiderano adorare Dio, il Creatore, in modo accettevole”. Ci vogliono coraggio e baldanza per assumere tale fermo atteggiamento contro l’adorazione nazionalistica dello stato politico e contro l’adorazione associata alle organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza mondiale come le Nazioni Unite con i loro 119 membri. Tale valoroso atteggiamento richiede indomita fede come quella manifestata da Pietro e Giovanni e da molti altri primi cristiani. — Atti 4:18-21.
20. (a) Avendo seguìto una fedele condotta, che cosa possono aspettarsi i cristiani? (b) Quali sono alcune cose che possono mettere in pericolo l’incrollabile fede?
20 Si discerne prontamente che la fede degli apostoli e di altri fu severamente messa alla prova anche fino all’imprigionamento e/o alla morte. Oggi i veri ministri cristiani dovrebbero essere ugualmente fiduciosi e avere la completa certezza della protezione di Geova. È vero che alcuni non hanno combattuto strenuamente per la fede e sono rimasti vittime dell’intimidazione di organizzazioni politiche, di amici e parenti, e non son stati capaci di vincere l’insidioso allettamento del materialismo.
ASSALTI ALLA FEDE
21. Quali subdole cose possono turbare la fede?
21 Un passo iniziale verso l’infedeltà è quello di cominciare a tornare indietro. Questa condotta regressiva può cominciare molto subdolamente, il che la rende assai pericolosa. Potrebbe essere un processo di infiacchimento o il rifiuto di accettare la sfida di nuove verità. Potrebbe essere dovuto a pigrizia, o può comportare abnegazione. Fu dato uno specifico avvertimento riguardo all’infedeltà dovuta all’essere ingannati da quelli che confidano nel loro proprio giudizio e perdono di vista la completa ed esclusiva fiducia in Geova. Il fratello e discepolo di Gesù, Giuda, fa specifico riferimento a tali persone: “Si sono insinuati certi uomini da tempo assegnati dalle Scritture a questo giudizio, uomini empi, che mutano l’immeritata benignità del nostro Dio in una scusa per condotta dissoluta e si mostrano falsi al nostro solo proprietario e Signore, Gesù Cristo”. (Giuda 4) Siamo ammoniti da tali parole insieme all’avvertimento che si sarebbero insinuati lupi, i quali si sarebbero presentati in manto da pecore ma essendo falsi. (Matt. 7:15) Considerando che questo si applicava millenovecento anni fa, sappiamo che è anche una profezia di circostanze che si sarebbero verificate in questi “ultimi giorni”.
22. Come potrebbe ciò che leggiamo danneggiare la fede?
22 Oltre a tutto questo, la fede della persona può essere indebolita da ciò che legge e mette nella sua mente, dal soffermarsi sulla “critica”, dal confidare nei filosofi mondani. Si dovrebbe ricordare che, quando leggiamo un libro, l’autore del libro diviene il nostro insegnante, e per questa ragione si dovrebbe stare molto attenti nella scelta delle cose da leggere. Quando la fonte di tali informazioni è da persone fuori dell’organizzazione di Geova o da coloro che possono essersi insinuati nell’organizzazione per scopi dannosi, sarebbe un buon momento od occasione di dare ascolto al consiglio che Paolo diede al giovane Timoteo quando disse: “Rimani nelle cose che hai imparate e sei stato persuaso a credere, sapendo da quali persone le hai imparate e che dall’infanzia hai conosciuto gli scritti sacri, che possono renderti saggio per la salvezza per mezzo della fede riguardo a Cristo Gesù”. (2 Tim. 3:14-16) Se la vostra fede è minimamente intaccata da quelli di questo vecchio sistema di cose, o da qualsiasi fonte, liberate la vostra mente da tali legami e ricordate sempre che Geova il vero Dio e Cristo Gesù suo Figlio sono i nostri insegnanti.
LA FEDE È NECESSARIA
23. Nella sua lettera ai Tessalonicesi, che cosa consigliò Paolo riguardo alla fede?
23 Restando fermi e saldi mentre compiamo la volontà di Geova manterremo forte la nostra fede. Siamo consigliati da Paolo: “State fermi e mantenete la vostra presa sulle tradizioni che vi furono insegnate, sia per mezzo di un messaggio verbale che per mezzo di una nostra lettera. Inoltre, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio nostro Padre, che ci ha amati e ci ha dato conforto eterno e buona speranza mediante l’immeritata benignità, confortino i vostri cuori e vi rendano fermi in ogni opera e parola buona”. Queste sono parole vive, essendo consigli dati alla congregazione millenovecento anni fa ed essendo altrettanto preziose e appropriate ora. “Il Signore è fedele, ed egli vi renderà fermi e vi guarderà dal malvagio. . . . Il Signore continui a dirigere con successo i vostri cuori nell’amore di Dio”. (2 Tess. 2:15-17; 3:3-5) Come fu importante che millenovecento anni fa il cristiano stesse vicino all’organizzazione di Geova, così è essenziale farlo oggi. Come?
24. Che cosa dobbiamo essere ora impegnati a fare, e che cos’è necessario per essere accetti a Dio?
24 Essendo impegnati nella predicazione della buona notizia riceveremo fortezza d’animo e incoraggiamento. In I Corinti 15:58 leggiamo: “Miei diletti fratelli, divenite saldi, incrollabili, avendo sempre molto da fare nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana riguardo al Signore”. La fatica nell’opera di ministero, le fatiche d’amore tra i conservi cristiani, accresceranno la fede e miglioreranno l’integrità. Possiamo capire subito che tale fede, cioè la fede solo in Geova, ci darà la forza di resistere agli assalti e alle intimidazioni delle forze nemiche. Tenete sempre presente che “senza fede è impossibile essere accetto a lui, poiché chi s’accosta a Dio deve credere ch’egli è, e che è il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano”. — Ebr. 11:6.