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  • Esplorazione del sistema solare
  • Sulla strada verso le stelle?
  • Che cosa trovereste?
  • Saggio uso di risorse?
  • Non siate sviati
  • Che cosa mostra l’evidenza
  • Considerazione di gran lunga più importante
Svegliatevi! 1970
g70 8/5 pp. 3-9

Dalla luna a dove?

“LA LUNA è solo la prima pietra miliare della strada verso le stelle. . . . si stanno ora aprendo le porte del cielo”. Così dichiarò lo scrittore inglese Arthur C. Clarke circa il viaggio dell’uomo sulla luna.

Un’intestazione del Times di New York diceva: “Johnson dice che l’impresa mostra che ‘Possiamo fare tutto’”. Il giornale aggiungeva: “Per l’ex presidente Lyndon B. Johnson il riuscito allunaggio significa che l’America ‘può fare tutto quello che c’è bisogno di fare’”.

Pertanto, dopo la passeggiata degli astronauti sulla luna ora molti dicono, in effetti: ‘Se la scienza può raggiungere la luna, non c’è nulla che non possa fare. L’intero universo appartiene ora all’uomo’.

Comunque, alcuni sono disincantati. Un impiegato di Chicago disse: “Penso che sia uno spreco di denaro. C’è povertà dappertutto, eppure spendiamo miliardi di dollari per andare sulla luna”. Una massaia di Atlanta commentò seccamente: “Sono un mucchio di sciocchezze”.

La passeggiata dell’uomo sulla luna e una sorprendente impresa tecnologica. Di questo non può esserci dubbio. Eppure, si devono ora fare serie domande: È l’uomo realmente sulla “strada verso le stelle”? Gli si stanno aprendo le medesime “porte del cielo”? Possono gli uomini “fare tutto” quello che vogliono? E che relazione c’è fra tali imprese scientifiche e la vita quotidiana sulla terra?

Che cosa comporta

Prima di cominciare a fare i preparativi per la vostra prima vacanza sulla luna, sarebbe bene vedere che cosa implica tale viaggio.

Anzitutto, ognuno di questi lanci spaziali comporta uno straordinario impiego di manodopera e denaro. Al suo culmine nel 1966, il programma lunare Apollo coinvolgeva circa 400.000 persone, 120 università e laboratori, e 20.000 società industriali. Solo quell’anno, il suo bilancio si aggirava su 3.658 miliardi di lire.

I razzi Saturno e le “astronavi” attaccate ad essi sono enormemente complicati. Il veicolo Apollo-Saturno che portò gli astronauti sulla luna era alto 110 metri e largo 10 metri. Pesava 3.200 tonnellate ed era fatto di oltre quindici milioni di parti!

Prima che un veicolo Apollo sia approvato per il volo, dev’essere accuratamente provato e verificato. Questo richiede circa quattro mesi. Nel far questo, si controllano circa 25.000 pagine di procedimenti con diligente cura. Altrettanto scrupoloso e il lungo e rigido addestramento dato agli astronauti.

Tutto ciò rende molto alto il costo dell’operazione. Si dice che il costo per spedire del carico sulla luna sia ora di L. 30.366.314 al chilo. Ovviamente, tale enorme consumo di manodopera, tempo, denaro e addestramento non sarà fatto solo per permettervi una vacanza sulla luna.

Tuttavia, questo gigantesco sforzo è necessario per andare solo sul più prossimo vicino della terra, la luna. Che cosa ci vuole per andare più lontano?

Esplorazione del sistema solare

Il fatto è che in paragone con lo spazio universale, il viaggio dell’uomo sulla luna e praticamente nulla! Questo si può capire considerando il successivo obiettivo di un viaggio spaziale con equipaggio umano, il pianeta Marte. A questo riguardo, un membro del gruppo consultivo costituito dal governo degli Stati Uniti per raccomandare gli obiettivi spaziali negli anni settanta disse:

“La luna è nel nostro cortile dietro casa. . . . Ma qualsiasi altra cosa significa andare 100 volte più lontano. Il prossimo passo verso un pianeta è così grande in quanto a energia e tempo che rappresenta un enorme problema di resistenza umana, ingegnosità, navigazione e comunicazioni. . . . C’è un così enorme abisso fra la Luna e Marte che Marte non è proprio immaginabile”.

La luna e in media a circa 383.000 chilometri di distanza dalla terra. Marte non è mai a meno di 54.700.000 chilometri, e dista in media quasi 80.450.000 chilometri. Marte è dunque da 150 a 200 volte più lontano dalla terra che la luna!

I calcoli del tempo che ci vorrebbe per un viaggio con equipaggio umano su quel pianeta variano. U.S. News & World Report disse: “Gli esperti dello spazio dicono che una missione per portare uomini su Marte richiederebbe circa tre anni, un anno per andarci, un anno per scendere sul pianeta e cercare la vita, e un anno per tornare sulla terra”. World Book Encyclopedia dichiara: “Il viaggio su Marte e ritorno potrebbe richiedere circa 17 mesi”. Comunque, con un razzo più potente, si calcola che il viaggio di andata e ritorno si potrebbe fare in circa 400 giorni.

Qualunque sia il calcolo corretto, e ovvio che ci vorrebbe pressappoco un anno per fare il viaggio. E il costo? Le stime vanno da 31.000 miliardi di lire al doppio di tale somma.

Durante tale viaggio i problemi di provvedere agli astronauti sarebbero strabilianti. Pensate che cosa ci vorrebbe per conservare sufficiente cibo per tale tempo. Quindi ci sono i problemi dell’eliminazione dei rifiuti umani, dell’ambiente ristretto, e l’effetto della prolungata imponderabilità. Tutte queste cose, e altre, sono seri problemi ora quando gli astronauti stanno nello spazio solo alcune settimane.

È pure stato suggerito di stabilire stazioni su un pianeta dopo l’altro, finché si raggiungesse il pianeta più lontano del nostro sistema solare (il sole e i suoi pianeti). Ma questo pianeta più lontano, Plutone, è 15.000 volte più lontano dalla terra che non la luna! Se il viaggio su Marte comporta problemi così spaventosamente complicati, immaginate che cosa ci vorrebbe per mandare un’astronave con equipaggio umano su Plutone.

Sulla strada verso le stelle?

Tuttavia, questi colossali problemi impallidiscono quando si considera ciò che ci vorrebbe per andare oltre il nostro sistema solare “verso le stelle”.

A parte il nostro sole, la stella più vicina alla terra si chiama Proxima del Centauro. Quanto dista dalla nostra terra? È oltre 100.000.000 (si, 100 milioni) di volte più lontana della luna!

Proxima del Centauro è a circa 40.225.000.000.000 (40.225 miliardi) di chilometri dalla terra. Oggi i razzi più potenti viaggiano a circa 40.000 chilometri all’ora. Anche se si potesse mantenere tale velocità per tutto il viaggio, ci vorrebbero quasi 115.000 ANNI per raggiungere la Proxima del Centauro, solo per l’andata! Ed essa e la stella più vicina al nostro sistema solare.

Comunque, potrebbero gli scienziati aumentare la velocità dei razzi? Diciamo che fosse possibile mandare quel razzo fino alla velocità della luce, la massima velocità che gli scienziati conoscano. Questa velocità e di 300.000 chilometri al SECONDO, in paragone con gli 11 chilometri al secondo dei più potenti razzi odierni. Anche alla velocità della luce, il viaggio di andata e ritorno sulla Proxima del Centauro richiederebbe quasi nove anni.

Per viaggiare alla velocità della luce, però, quel razzo dovrebbe essere 26.000 volte più potente del razzo Saturno 5 che portò gli uomini sulla luna!

Tuttavia, la Proxima del Centauro è una vicina prossima per quanto riguarda le stelle. La nostra galassia, detta Via Lattea, si dice contenga 100.000.000.000 di stelle. Quanto c’è da un’estremità all’altra della nostra galassia? C’è così tanto che se gli scienziati potessero far andare un razzo alla velocità della luce impiegherebbe 100.000 anni per un viaggio di SOLA ANDATA attraverso la nostra galassia!

Ricordate, però, che l’universo non consiste solo della nostra galassia della Via Lattea. La Via Lattea è solo una di forse migliaia di milioni di galassie dell’universo. Quindi solo per cominciare a esplorare l’universo, l’uomo dovrebbe lasciare la sua galassia e recarsi in quella vicina. Ma la distanza tra la nostra galassia e una delle sue più prossime vicine, la galassia di Andromeda, è così grande che ci vorrebbero 2.000.000 di anni per arrivarci viaggiando alla velocità della luce!

No, l’uomo non esplorerà l’universo durante la vostra vita di 70 o 80 anni. La semplice verità è che tale vanto e pura assurdità.

Che cosa trovereste?

Anche se poteste passare una vacanza sulla luna o su Marte, o su qualche altro pianeta, che cosa trovereste?

È vero che la luna sembra molto attraente quando splende nel limpido cielo notturno, riflettendo la sua argentea luce. Ma un esame più da vicino rivela quali sono i fatti. Anzitutto, non c’è ossigeno, né atmosfera come noi la conosciamo, sulla superficie lunare. Dovreste portarvi dietro tutta l’aria di cui avrete bisogno.

Giacché non c’è aria, non c’è mezzo per la trasmissione del suono, poiché il suono si ode mediante le vibrazioni dell’aria che colpiscono gli orecchi della persona. Sulla luna, perciò, è tutto silenzioso. Un meteorite potrebbe cadere sulla sua superficie, rimbalzare e cadere di nuovo, frantumandosi e spargendo i suoi sassosi detriti senza un sussurro. Nemmeno gli uomini si possono parlare nel modo normale, ma devono servirsi della radio per comunicare, o comunicare nella lingua dei segni.

Le temperature lunari costituiscono un altro grosso problema. Sulla parte della luna illuminata dal sole fa veramente caldo, 120 °C. Questo basta per far letteralmente bollire il sangue dell’uomo. Dall’altra parte della luna fa veramente freddo, -156 °C. E l’acqua gela a soli 0 °C.

Ma poi sulla superficie della luna non c’è acqua. Questo significa che dovreste portarvi dietro tutta l’acqua di cui avreste bisogno. E che dire del cibo? Dovreste portare anche quello. Il paesaggio lunare costellato di crateri non ha vegetazione da poter usare come cibo.

Che dire dei pianeti più vicini alla terra, Marte e Venere? Di loro, Scientific American del marzo 1969 disse:

“Nell’atmosfera sia di Marte che di Venere il componente principale è l’anidride carbonica. . . . l’ossigeno libero è raro e può essere praticamente assente; . . .  Che dire dell’acqua, così abbondante sulla terra? Se la terra fosse calda come Venere, gli oceani evaporerebbero, . . .  Nell’atmosfera di Marte il vapore acqueo e appena discernibile”.

Gli altri pianeti del nostro sistema solare sono anche più inospitali. Oltre ad essere dunque oggetti di curiosità scientifica, la luna e altri pianeti del nostro sistema solare sono completamente inadatti per la vita umana.

Inoltre, qualsiasi avaria nei milioni di parti dell’astronave, o della tuta spaziale, potrebbe costarvi la vita. La nostra capsula potrebbe anche essere colpita da una meteora. E nei viaggi fuori della protettiva atmosfera e del campo magnetico della terra, c’è il problema delle radiazioni causate dai brillamenti sul sole. Alcune di queste radiazioni sono sotto forma di raggi cosmici, che sono particolarmente letali. Non c’è modo di predire questi brillamenti solari. Più lungo e il viaggio, maggiore e il pericolo di rimanere intrappolati in uno di essi.

Saggio uso di risorse?

Anche se i viaggi spaziali verso i pianeti e le stelle fossero pratici e sicuri, sarebbero saggi ora? È saggio impiegare tanto tempo, energie e denaro in progetti spaziali quando la società terrestre si sta dividendo?

Per esempio, se abitate in una grande città chiedetevi: La passeggiata sulla luna vi ha permesso di camminare per le strade quando e buio senza timore di aggressori, rapinatori e maniaci sessuali?

Se siete povero, ha alcuna delle avventure spaziali contribuito a provvedervi abiti, vitto, un’abitazione decente o istruzione?

Se siete malato, lo sforzo di mettere uomini nello spazio vi ha recato alcun beneficio sanitario? Ha aiutato a prolungare la vita, a curare il cancro, ed alleviare i disturbi cardiaci?

Il progetto lunare e costato agli Stati Uniti 14.880 miliardi di lire. Con queste si sarebbero potute costruire 2.400.000 abitazioni del costo di 6.000.000 di lire ciascuna, che nella maggioranza dei Paesi sarebbero di lusso. Pensate che 2.400.000 famiglie povere siano più felici della passeggiata sulla luna, o sarebbero state più felici di trasferirsi dai loro bassifondi infestati dai topi e dagli scarafaggi in una bella casa?

Newsweek del 7 luglio 1969 commentò: “La fantastica missione dell’Apollo 11 . . . rammenta all’uomo quanto è tristemente venuto meno in altre missioni: nel Vietnam, nelle città, nei ghetti, nella qualità dell’ambiente naturale, nelle città universitarie e nei disordinati sobborghi”.

Per questa ragione il filosofo Lewis Mumford definì il progetto spaziale un “colossale pervertimento di energia, pensiero e altre preziose risorse umane”. Egli aggiunse: “Ogni chilometro quadrato della terra abitata ha più significato per il futuro dell’uomo che non tutti i pianeti del nostro sistema solare”. Disse pure: ‘L’esplorazione dello spazio, valutata in modo realistico, è solo un sofisticato sforzo di sottrarsi alle realtà umane, promosso da menti dell’Età delle Piramidi, con l’utilizzazione della nostra progredita tecnologia dell’Èra Nucleare, per realizzare le loro ancora adolescenti — o più correttamente infantili — fantasie di esercitare il potere assoluto sulla natura e sul genere umano”.

Non siate sviati

Gli sforzi della vera scienza sono lodevoli. Ne sono risultati migliore comprensione della nostra terra e sono state prodotte molte cose che hanno aiutato il genere umano.

Ma la scienza è anche essenzialmente responsabile d’aver messo l’intera famiglia umana in pericolo con le sue invenzioni. I suoi cannoni, aerei, carri armati, bombe nucleari e altri congegni hanno già ucciso decine di milioni di persone nella nostra generazione. I suoi prodotti chimici contaminano ora l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo e il suolo su cui cresce il cibo che mangiamo.

Non siate sviati dalle promesse di ciò che la scienza farà per il futuro del genere umano. Anche se le promesse degli scienziati si potessero realizzare, tale futuro sarebbe così remoto che non vivreste abbastanza a lungo da vederlo. In effetti, e come dichiarò il prof. H. S.  Commager dell’Amherst College in Saturday Review:

“Alla fine di una generazione di progresso scientifico e tecnologico senza parallelo, il genere umano ha trovato la fame più estesa, la violenza più spietata, e la vita più insicura che in qualsiasi altro tempo del secolo”.

In realtà, il vanto che per mezzo della scienza il genere umano possa ora “fare tutto”, che “si stanno ora aprendo le porte del cielo” suona molto simile a quello degli antichi costruttori della Torre di Babele che dissero: “Suvvia! Edifichiamoci una città e anche una torre con la sua cima nei cieli, e facciamoci un nome celebre”. (Gen. 11:4) Comunque, quei costruttori non operavano per il bene del popolo comune, ma per preservare il loro potere e il loro prestigio indipendentemente dal prezzo che il popolo comune doveva pagare. Dio disapprovò i loro egoistici progetti e agì contro di loro.

Che cosa mostra l’evidenza

Prima della passeggiata sulla luna, alcuni scienziati erano in ansia per la prospettiva di analizzare le rocce che sarebbero state riportate sulla terra. Ma le rocce furono particolarmente deludenti per loro poiché non contenevano nessun segno di vita, ne passata né presente.

Man mano che l’evidenza disponibile aumenta, essa mostra tutta che la luna e altri pianeti sono senza vita, completamente inadatti alla vita umana. La terra, più che mai, si distingue come un gioiello, potendo essa soltanto sostenere la vita.

In luglio del 1969, Michael Collins, l’astronauta che rimase nel modulo di comando mentre i suoi due compagni scendevano sulla luna, disse:

“Pensavo al pianeta Terra e a che magnifico luogo in cui vivere è, . . .  pensavo come sarebbe stato bello tornare sul pianeta Terra, e, tanto per cambiare, vedere l’acqua azzurra invece di questo mondo [la luna] assolutamente sterile e vuoto a cui giravo intorno. . . . Siamo molto fortunati solo ad avere l’aria per respirare e l’oceano da raccogliere nelle nostre mani e versarci sulla testa”.

E il Times di New York del 16 settembre 1969 commento in un articolo di fondo che “l’inanimata desolazione della superficie lunare e marziana mette in risalto più che mai com’è meravigliosa la terra e quanto poco la scienza capisce perché essa . . . è così incomparabilmente verde, vibrante e piena di vita”.

La scienza può non capirlo, ma l’umile persona che teme Dio lo capisce. Crede a ciò che dice Isaia 45:18: “Questo e ciò che ha detto Geova, il Creatore dei cieli, il vero Dio, il Formatore della terra e il suo Fattore, Colui che la stabilì fermamente, che non la creò semplicemente per nulla, che la formò pure per essere abitata”.

Le persone umili in ogni luogo rendono grazie a Geova per aver creato questa meravigliosa terra come dimora per l’uomo e per averci dato il soffio della vita. Comprendono che mentre il mandare uomini sulla luna e una grande impresa, è un’impresa infinitamente più grande quella del Creatore che ha messo in orbita l’enorme “astronave” della terra e l’ha progettata così meravigliosamente che sostiene tale interessante varietà di vita, provvedendo aria, acqua e nutrimento per il suo sostentamento.

Molti scienziati farebbero bene a imparare un po’ di umiltà e riconoscerlo. Farebbero bene a riconoscere che sono in debito verso Dio anche da un altro punto di vista, poiché se non fosse stato per le esatte leggi fisiche dell’universo che Dio mise in moto, gli scienziati non avrebbero mai potuto mandare l’uomo sulla luna.

Considerazione di gran lunga più importante

C’è un’altra vigorosa ragione per cui non farsi distrarre dalle promesse della scienza per il futuro. La Parola di Dio rivela chiaramente che la scienza non determinerà in maniera definitiva il futuro dell’uomo su questo pianeta. Perché no? Perché tale futuro è già stato deciso, da Geova Dio.

Tutta l’evidenza in adempimento della profezia biblica mostra che siamo nel ‘tempo conclusivo’ di questa generazione malvagia. Geova ha decretato che il suo limite di tempo è quasi scaduto, che questo sistema di dominio umano che ha causato tanto dolore sia tolto di mezzo da questa terra con la forza. (Dan. 2:44) Come dice la Bibbia: “Il mondo passa e pure il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. — 1 Giov. 2:17.

Nulla — nessuna passeggiata sulla luna, nessun viaggio su Marte, ne qualunque altra cosa — può fermare ciò che Dio farà nel prossimo futuro. “Molti sono i piani nel cuore dell’uomo, ma il consiglio di Geova è ciò che sarà stabile”. — Prov. 19:21.

Coloro che veramente amano la vita su questa terra e vogliono ‘rimanere per sempre’ su di essa si affretteranno ad acquistare conoscenza del Creatore, Geova Dio, giacché Egli è Colui che determinerà il loro futuro. Egli determinerà chi morirà alla fine di questo sistema, e chi sopravvivrà nel nuovo ordine di cose sotto l’amministrazione di Dio. Questo nuovo ordine sarà senza le guerre, i delitti, la povertà, l’infelicità e lo spreco delle risorse terrestri d’oggi.

Quando una nave affonda, la cosa saggia e cercar di sopravvivere, non farsi distrarre dalle meraviglie tecnologiche della nave. Questo sistema di cose sta affondando. La persona saggia farà come dice la Parola di Dio in Sofonia 2:3: “Cercate Geova, voi tutti mansueti della terra, che avete praticato la Sua propria decisione giudiziaria. Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine. Probabilmente potrete esser nascosti nel giorno dell’ira di Geova”.

Quindi, nel nuovo ordine di Dio, attenderemo che il Creatore del cielo e della terra ci informi riguardo al suo proposito per questi altri corpi dello spazio extraterrestre.

[Grafico a pagina 5]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Il volo dell’uomo sulla terra è praticamente nulla nello spazio universale. La stella più vicina è 100 milioni di volte più lontana della terra

LUNA

TERRA

MARTE: Oltre 150 volte più lontano della luna

PLUTONE: Oltre 15.000 volte più lontano della luna

PROXIMA DEL CENTAURO: Oltre 100 milioni di volte più lontana della luna

(NON IN SCALA)

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