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Il carnevale e le sue originiSvegliatevi! 1974 | 8 marzo
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lo Standard Dictionary of Folklore, Mythology and Legend di Funk e Wagnalls dice: “Il carnevale si spiega come . . . derivato da carrus navalis, carro del mare, un veicolo a forma di barca su ruote usato nelle processioni di Dioniso (in seguito in altre processioni festive) e da cui si cantava ogni sorta di canti satirici”.
Potrebbe questa derivazione della parola “carnevale” da carrus navalis essere la più accurata? Dopo aver considerato le feste di molti popoli antichi, che facevano carri a forma di nave, danze promiscue e mascherate, Carl Rademacher concluse che questa derivazione “ha così molto a suo favore”.
Radicato nel paganesimo
Ma indipendentemente da dove la parola “carnevale” può esser derivata, è chiara l’evidenza che questa festa che precede la quaresima è d’origine pagana. L’Encyclopædia of Religion and Ethics, a cura di James Hastings, spiega:
“Le processioni ateniesi col carro a forma di nave erano fatte in onore del dio Dioniso. Il culto del dio Dioniso ebbe la sua controparte romana nei Baccanali, come anche nei Saturnali e nei Lupercali, feste che nel successivo periodo romano furono caratterizzate da sfrenati motteggi e sbrigliata libertà, ed erano in un certo senso una temporanea sovversione dell’ordine civile. Questo spirito generale, insieme a certi aspetti speciali, fu trasmesso al carnevale in particolare, e questo spiega perché questa festa ha assunto il suo peculiare carattere in regioni dove la civiltà romana ha dominato suprema”. — Vol. 3, pagina 226.
Che il carnevale celebrato nei paesi cattolici sia in effetti un adattamento di antiche feste pagane è pure notato nell’Encyclopædia Britannica, nella sua undicesima edizione. Questa fonte spiega inoltre gli atteggiamenti dei papi verso questa festa, dicendo:
“Anticamente il carnevale si faceva a cominciare dalla dodicesima notte (6º di gennaio) e durava fino a mezzanotte del martedì grasso. C’è poco da dubitare che questo periodo di licenziosità rappresenti un compromesso che la chiesa è sempre stata incline a fare con le feste pagane e che il carnevale rappresenti in realtà i Saturnali romani. Roma è sempre stata la sede principale del carnevale, e sebbene alcuni papi, notevolmente Clemente IX e XI e Benedetto XIII, facessero sforzi per arginare la marea delle gozzoviglie dei Baccanali, molti papi furono grandi patroni e promotori dell’osservanza del carnevale”. — Vol. 5, pagina 366.
‘Ma perché, potete chiedere, ‘i capi religiosi, che han preteso d’essere cristiani, hanno condonato e perfino promosso una festa che è di origine pagana?’
Perché queste feste pagane avevano fra i popoli antichi radici profonde. Esse erano così popolari che il popolo non era incline a rinunciarvi. La Chiesa fece dunque compromesso, permettendo al popolo di ritenere le sue feste, ma diede a queste feste un significato diverso, mettendole in relazione con gli insegnamenti della Chiesa come la quaresima. L’Encyclopædia of Religion and Ethics di James Hastings spiega:
“In quanto ad apportare un desiderabile cambiamento al carattere delle feste popolari da tempo stabilite le quali non potevano essere sommariamente abolite, la Chiesa adottò il piano di provvederle con motivi cristiani, procedura che fu largamente adottata nel caso delle festività del carnevale”.
Esecuzione di “Sua Maestà il Carnevale”
Com’è già stato menzionato, qui a Nizza un enorme manichino di “Sua Maestà il Carnevale”, alla fine del carnevale, viene portato in riva al mare e bruciato. Questo è l’aspetto conclusivo di molti carnevali. Da dove può aver avuto origine questa usanza?
È interessante che c’è un rimarchevole parallelo di questo aspetto del carnevale con le antiche feste pagane. Riguardo a ciò James G. Frazer, nella sua ben nota opera The Golden Bough, osserva:
Spesso è stata osservata la somiglianza fra i Saturnali degli antichi e il carnevale dell’Italia moderna; ma alla luce di tutti i fatti che ci sono stati posti dinanzi, possiamo ben chiederci se la somiglianza non ammonta a un’identità. Abbiamo visto che in Italia, Spagna e Francia, nei paesi dove l’influenza di Roma è stata cioè più profonda e più durevole, un cospicuo aspetto del carnevale è la figura burlesca che personifica il periodo festivo, la quale dopo una breve carriera di gloria e dissipazione è pubblicamente colpita, bruciata o altrimenti distrutta, con finto cordoglio o genuino diletto della popolazione. Se la veduta qui suggerita del carnevale è corretta, questo personaggio grottesco non è altri che un diretto successore dell’antico re dei Saturnali, il signore delle dissolutezze [il quale, alla fine delle antiche festosità pagane era pure messo a morte]”.
Una festa per i veri cristiani?
Il fatto che il carnevale sia stato accettato dalla Chiesa Cattolica Romana, essendo perfino approvato e promosso da vari papi, ne fa forse una festa cristiana?
Ebbene, potreste chiedervi: Si può forse immaginare che Gesù Cristo o i suoi apostoli partecipassero a feste da cui ebbe origine il carnevale, essendo un trattenimento con ubriachezza, immoralità e selvagge danze di quelle festività antiche? Se no, come si può esser vero seguace di Cristo e partecipare ai festeggiamenti del carnevale moderno? Considerate l’ammonizione della Bibbia:
“Non siate inegualmente aggiogati con gli increduli. Poiché quale partecipazione hanno la giustizia e l’illegalità? O quale associazione ha la luce con le tenebre? Inoltre, quale armonia vi è fra Cristo e Belial? O qual parte ha il fedele con l’incredulo? E quale accordo ha il tempio di Dio con gli idoli? . . . ‘Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi’, dice Geova, ‘e cessate di toccare la cosa impura’; ‘e io vi accoglierò’”. — 2 Cor. 6:14-17.
Sicuramente, per ubbidire a questa ammonizione biblica ci si deve astenere da ogni partecipazione al carnevale, il quale ebbe origine da feste pagane che Dio considera impure.
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Cura domestica per i malati di mente?Svegliatevi! 1974 | 8 marzo
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Cura domestica per i malati di mente?
DA dieci anni erano una felice coppia di coniugi. Il marito aveva una mente eccellente ed era attivo nel ministero cristiano. Ma cominciò ad avere poi vuoti di memoria, la sua mente diveniva assente mentre pronunciava un discorso biblico, e nel suo lavoro mischiava i colori quando verniciava un’auto.
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